25 Ottobre
Gita in Umbria. Scopri l'assente
La maggioranza di governo chiude la campagna elettorale in Umbria. Renzi non c'è. Draghi e il problema della leadership che non è domani, ma oggi. Toh, l'inchiesta di William Barr sul Russiagate è giudiziaria, ripasso delle puntate precedenti
Che succede? Tutte le pedine stanno andando dama. Il Russiagate sta entrando nella fase calda, le parti sono rovesciate, ora è Trump che dà la caccia ai Democratici che a loro volta lo incalzano con l'impeachment sul caso Ucraina. In mezzo, c'è la piccola Italia, da sempre crocevia di spie e dossier, e un presidente del Consiglio che con disinvoltura si è inserito in un gioco più grande di lui. Capita, soprattutto se non si ha alcuna esperienza ma si presume di esser il più dritto della compagnia. Ora c'è il rovescio. Anche nella politica interna.
01
Vigilia del voto in Umbria. Presenti (solo un po') e assenti
Vanno a dama una a una anche le pedine della politica, il governo domenica affronta un test nel voto regionale in Umbria e non è vero come dicono nella maggioranza che questa non è una prova per Palazzo Chigi. Tutte le tornate elettorali lo sono - sempre e per chiunque - soprattutto dopo il varo di una legge di Bilancio che nasconde un sotto testo di rancore fiscale, manette agli evasori, lotta di classe da anche i ricchi piangono, come il demagogico taglio delle detrazioni sui redditi sopra i 100 mila euro, cioè coloro che già pagano tutto perché dichiarano i redditi, l'1 per cento della popolazione tributaria, circa 300 mila persone. In Umbria il test è più che visibile e saranno i numeri dei partiti a darci il quadro veritiero del rapporto tra il governo giallo-rosso e l'elettorato italiano. I leader della maggioranza, Zingaretti, Di Maio e Speranza, oggi chiuderanno la campagna elettorale a Narni. Matteo Renzi non ci sarà. Non è un'assenza casuale. Il risultato dell'Umbria sarà materia di analisi e valutazione non solo dell'operato dei partiti e dei leader della maggioranza, ma dello stesso presidente del Consiglio. Il quale, che fatto curioso,...
Che succede? Tutte le pedine stanno andando dama. Il Russiagate sta entrando nella fase calda, le parti sono rovesciate, ora è Trump che dà la caccia ai Democratici che a loro volta lo incalzano con l'impeachment sul caso Ucraina. In mezzo, c'è la piccola Italia, da sempre crocevia di spie e dossier, e un presidente del Consiglio che con disinvoltura si è inserito in un gioco più grande di lui. Capita, soprattutto se non si ha alcuna esperienza ma si presume di esser il più dritto della compagnia. Ora c'è il rovescio. Anche nella politica interna.
01
Vigilia del voto in Umbria. Presenti (solo un po') e assenti
Vanno a dama una a una anche le pedine della politica, il governo domenica affronta un test nel voto regionale in Umbria e non è vero come dicono nella maggioranza che questa non è una prova per Palazzo Chigi. Tutte le tornate elettorali lo sono - sempre e per chiunque - soprattutto dopo il varo di una legge di Bilancio che nasconde un sotto testo di rancore fiscale, manette agli evasori, lotta di classe da anche i ricchi piangono, come il demagogico taglio delle detrazioni sui redditi sopra i 100 mila euro, cioè coloro che già pagano tutto perché dichiarano i redditi, l'1 per cento della popolazione tributaria, circa 300 mila persone. In Umbria il test è più che visibile e saranno i numeri dei partiti a darci il quadro veritiero del rapporto tra il governo giallo-rosso e l'elettorato italiano. I leader della maggioranza, Zingaretti, Di Maio e Speranza, oggi chiuderanno la campagna elettorale a Narni. Matteo Renzi non ci sarà. Non è un'assenza casuale. Il risultato dell'Umbria sarà materia di analisi e valutazione non solo dell'operato dei partiti e dei leader della maggioranza, ma dello stesso presidente del Consiglio. Il quale, che fatto curioso, va a Narni e fa sapere la seguente cosa:
In queste ore alcuni giornalisti e commentatori si chiedono ma il presidente del Consiglio sta facendo campagna elettorale? Rispondo a voi cittadini umbri, io vi porto rispetto e se avessi fatto campana elettorale lo avrei fatto con rispetto per voi, e sarei venuto qui ogni giorno. Non sto facendo campagna elettorale però oggi sono orgogliosamente qui.
Non fa campagna elettorale. Ma casualmente è là dove si vota. In caso di sconfitta pesante su chi verrà scaricata la colpa? Tutto sarà più chiaro dopo lo spoglio dei voti. Il governo non cadrà, attendiamo i risultati, ma da lunedì ci sarà un'accelerazione degli eventi? Verso dove?
02
Draghi, la riserva e il problema della leadership in Italia
Prima di tutto bisogna guardare a Mario Draghi. Il presidente della Banca centrale europea termina il suo mandato con molte celebrazioni e retorica, tutto secondo copione. Draghi è la classica "riserva della Repubblica", a chi gli chiedeva ieri se avesse un futuro politico non ha dato una risposta e anche questo fa parte della liturgia. Draghi è il pre-destinato alla Presidenza della Repubblica, ma questi sono percorsi che fatti a tavolino di solito finiscono male perché la politica ha le sue vie e conseguenze inattese. Draghi è anche l'uomo per l'emergenza e questo farebbe scartare un suo ingresso oggi a Palazzo Chigi perché si pensa che l'emergenza non ci sia. Invece il caso esiste, c'è un problema di leadership enorme alla guida del governo. L'esercizio della premiership da parte di Conte mostra grandi limiti. Il fu avvocato del popolo oggi si smarca dal populismo, incontra il Presidente della Cei Gualtiero Bassetti (e fa sapere di aver chiesto lui l'incontro con il capo dei vescovi), ma gratta gratta egli è esattamente quel che si vede, un politico camaleontico che ha assecondato una politica che sta alienando il ceto medio dai partiti del suo stesso governo. Una borghesia spaesata, impaurita, in cerca di rassicurazione e non di vendetta (fiscale e giudiziaria) sta sostenendo la corsa della Lega nel voto regionale, perché la politica del rancore conduce all'estremizzazione dell'elettorato moderato in un paese dove la sinistra non è mai stata maggioranza. Conte non solo non ha fermato questa deriva giacobina che viene dalla confusione post-ideologica dei grillini e dei dem, ma se ne è fatto interprete in una versione da Robin Hood che presto incontrerà il muro della realtà. E la figura di Draghi tornerà utile, prima di quanto si immagini. La politica del rancore ha sempre delle conseguenze inattese.
03
Manette e abuso della storia
Con Salvini denunciavano il fascismo, l’uscita dall’euro, il default, le persecuzioni delle minoranze, il controllo dei media. Poi è arrivata la nuova stagione del giacobinismo al governo, il carcere per gli evasori, l'assalto al Parlamento e la de-industrializzazione. Un'indagine di Lorenzo Castellani sul contrappasso dell'intellighenzia
Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede (Foto Ansa)di Lorenzo Castellani
Governare è far credere, diceva Niccolò Machiavelli. E la sinistra italiana ha fatto credere, per giustificare l’accordo con il Movimento Cinque Stelle, che la catastrofe fosse alle porte: il paese vicino all’uscita dall’euro, il fallimento finanziario ad un passo, l’isolamento internazionale compiuto, il popolo bue obnubilato dai richiami del fascismo. Degli errori e delle sbandate di Matteo Salvini s’è qui detto molte volte, ma non si può tacere sull’imbarazzante scena che ci si para davanti quando si osserva la nuova compagine governativa ed il loro coté mediatico. Continua a leggere l'articolo su List.
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L'altra scacchiera da guardare con estrema attenzione nelle prossime settimane è quella americana. Riguarda molto da vicino l'Italia. Sullo schermo stamattina lampeggia una parola chiave: Russiagate.
04
Russiagate. L'inchiesta è giudiziaria
Il procuratore generale degli Stati Uniti, William Barr (Foto Ansa)Alla fine la mela cade a terra, perché c'è la forza di gravità. Così sono i fatti della storia, prima o poi il velo casca. E l'indagine sul Russiagate guidata procuratore generale degli Stati Uniti, William Barr, è diventata quello che ci si attendeva: un'inchiesta giudiziaria. L'oggetto è la campagna presidenziale del 2016, con questa svolta il procuratore John Durham ora ha il potere di inviare ordini di comparizione, rinviare a giudizio, usare tutte le armi previste dalla legge americana. Siamo nella fase vera e propria dell'accusa e della difesa. Durham indaga sui fatti americani e sull'eventuale collaborazione da parte di cittadini americani, apparati dello Stato, potenze straniere. Ecco perché c'è anche l'Italia tra i paesi sui quali si stanno compiendo attività di indagine. Si parte dal dossier di Mueller, i suoi numerosi buchi, e lo si rovescia: non è più Trump nel mirino ma chi ha fabbricato le informazioni contro Trump. L'inchiesta non si ferma solo alla campagna presidenziale, ma abbraccia anche il periodo dell'insediamento di Trump. In questa gigantesca battaglia di spie in cui c'è in palio la presidenza degli Stati Uniti, c'è una figura che ha sottovalutato questo scenario: il premier Giuseppe Conte.
05
Casa Bianca presente, Palazzo Chigi assente
Russiagate, Conte al Copasir. Il procuratore generale degli Stati Uniti ha incontrato i servizi segreti italiani. Nessun esponente del governo ha assistito agli incontri. Un'audizione segreta, una conferenza stampa e molte domande senza risposta
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Perugia (Foto Ansa)La guerra di spie di Washington si replica in Italia. Su piccola scala, su un piano da operetta, con i soliti strafalcioni che si ripetono con regolarità in tutte le legislature degli ultimi 25 anni. Ogni volta che un caso internazionale sbarca a Roma, la storia prende il tono dell'opera buffa, lo sbracamento prende il sopravvento. Così mentre a Washington si rappresenta il Russsiagate, a Roma va in scena l'Italygate. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato ascoltato dal Copasir per oltre due ore sulla missione in Italia del procuratore generale degli Stati Uniti, William Barr, che indaga su una cospirazione contro il presidente Trump. L'audizione di Conte è segreta. Lo stesso Conte ha poi fatto una conferenza stampa e qui siamo al primo punto surreale: ciò che per l'istituzione è top secret, diventa pubblico subito dopo. Si dirà che mancano i dettagli, gli omissis, e tutto dunque va bene. Ma quello che manca è proprio il tanto declamato senso delle istituzioni, perché se il Copasir è una cosa seria - e in teoria lo è - allora il premier racconta i fatti davanti all'organo parlamentare, torna a Palazzo Chigi e in silenzio continua a svolgere il suo lavoro. Invece Conte non solo ha parlato della sua audizione, ma ha attaccato il leader dell'opposizione su un dossier di indagine - in pieno svolgimento e accertamento giudiziario - che nulla ha a che fare con la vicenda del Russiagate americano. Il risultato è che l'apposizione del segreto all'audizione al Copasir ora è un problema: si è sentito Conte dare una versione dei fatti dopo, ma a questo punto, visto che il premier si è trasformato in parte in campo, forse sarebbe necessario sapere cosa ha detto prima. Continua a leggere l'articolo su List.
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Facciamo un recap della storia del Russiagate, lato Washington-Londra-Roma, andiamo sulle tracce del professor Misfud e i suoi incontri con Papadopoulos.
06
L'indagine di Barr sull'Italia. Il caso Mifsud
Controintelligence. L'amministrazione Trump sta indagando sull'origine del Russiagate. Da dove è partita l'inchiesta dell'Fbi che voleva incriminare Trump per collusione con la Russia? Quali nazioni straniere e governi si sono prestati a dare una mano a confezionare storie e dossier falsi contro il candidato Trump? L'inchiesta di Robert Mueller su presidente degli Stati Uniti dopo 22 mesi di indagini, 8 milioni di dollari spesi e una caccia all'uomo condotta con ogni mezzo alla fine è naufragata nel nulla. Ma da quel momento è cominciata un'altra indagine che non fa squillare i titoli dei giornali per il semplice motivo che è scomoda per chi ha dato fiato alle trombe del Russiagate.
Che indagine? Quella che William Barr, il procuratore generale degli Stati Uniti, annunciò nell'aprile scorso, contestualmente alla chiusura del Russiagate: "Bisogna indagare sull'origine dell'inchiesta". E così Barr in persona si è messo a capo dell'indagine, ha preso la valigia e cominciato il tour delle capitali estere (Italia, Regno Unito, Australia e Ucraina). Fare tappa a Roma per lui è obbligatorio, un paio di fatti citati nel rapporto Mueller si sono consumati o sono transitati a Roma. Nel glossario del Russiagate, appendice B del dossier di Mueller, l'episodio italiano è questo:
Bisogna ricordare che tutta l'indagine traballa fin dall'inizio perché è basata su due pilastri al wafer: il dossier su Trump che viene dalla Russia con amore, confezionato dall'ex spia di Sua Maestà, Christopher Steele, dossier completamente falso; le instabili dichiarazioni di un personaggio a dir poco opaco e di terza fila che collaborò con l'entourage della campagna presidenziale di Trump da marzo a ottobre 2016, George Papadopoulos, che fu introdotto nella Link Campus di Roma per incontrare un personaggio, un professore maltese di nome Joseph Mifsud, che allora collaborava con l'ateneo. Mifsud gli promise informazioni su un dossier contro la Clinton di cui i suoi amici russi erano a conoscenza. E Papadopoulos cercò in quei mesi di combinare un incontro tra vari personaggi russi e lo staff della campagna di Trump. Il suo piano non riuscì, alla luce delle cose che oggi sappiamo, sarebbe stato sufficiente un incontro tra Trump e qualche personaggio collegato al Cremlino per provocare il Big Bang, il deragliamento della presidenza americana. Non è avvenuto. E la storia ha preso un'altra piega.
La storia comincia a pagina 80 del report sul Russiagate. E tutto è talmente fumoso che solo un allocco poteva cascarci. E infatti Papadopoulos ci casca, serve un avventuriero come lui per portare a termine il lavoro, mettere Trump in contatto con una fonte radioattiva, dalla Russia con amore. Papadopoulos ci prova in vario modo, cerca il contatto direttamente con lo staff di Trump, ma viene respinto e così entra nel giro dei Repubblicani facendo da consulente del candidato Ben Carson (fino al febbraio del 2016), poi si trasferisce a Londra e da là contatta i responsabili della campagna di Trump (Corey Lewandowski via Linkedin e Michael Glassner via email) e si (ri)propone come consulente per la politica estera. Glassner passa il nome di Papadopoulos a Joy Lutes che fa una ricerca su Internet, vede che ha collaborato con un think tank autorevole, l'Hudson Institute, lo mette in contatto con un altro esponente dello staff di Trump, Sam Clovis, i due si parlano al telefono e il 6 marzo del 2016 Papadopoulos entra nella campagna presidenziale di Trump come consulente per la politica estera.
Una settimana dopo Papadopoulos va a Roma, è un viaggio di studio fatto per conto del London Centre of International Law Practice, la meta è la Link Campus University. Là incontra Joseph Mifsud, il quale mostra interesse per Papadopoulos dopo aver saputo da lui che collabora con lo staff di Trump per la campagna presidenziale. Il 24 marzo i due si incontrano a Londra e... voilà, compare la donna venuta dal freddo, Olga Polonskaya, di cui Mifsud decanta le qualità e i contatti diretti con Vladimir Putin. Polonskaya si offre per aprire a Papadopoulos le porte di alcuni contatti russi e in particolare l'ambasciatore di Mosca a Londra. Il contatto non c'è mai stato.
Papadopoulos abbocca all'amo alla grande e invia subito dopo l'incontro allo staff di Trump un messaggio via mail:
Ho appena finito un pranzo molto produttivo con un mio buon amico, Joseph Mifsud.direttore della London Academy of Diplomacy - che mi ha presentato la nipote di Putin. e l'ambasciatore russo a Londra, che funge anche da vice ministro degli esteri. Il tema del pranzo era quello di organizzare un incontro tra noi e la leadership russa per discutere dei legami tra Stati Uniti e Russia sotto la guida del presidente Trump. Sono desiderosi di ospitarci in una città "neutrale". o direttamente a Mosca. Hanno detto che la leadership, tra cui Putin, è pronta a incontrarsi con noi e Trump dovrebbero esserci degli interessi. Aspettando i suggerimenti di tutti su come muoversiper portare avanti questa importantissima questione
Che dire? Siamo in una spy story sgangherata fin dall'inizio. La nipote di Putin.
Il 31 marzo del 2106 Papadopoulos vola a Washington per un incontro dello staff della campagna di Trump sulla politica estera. Ecco la foto dell'incontro pubblicata nel report di Mueller sul Russiagate:
Papadopoulos dice di avere la possibilità di combinare un incontro con Putin. Le testimonianze citate nel report sulle reazioni di Trump e Jeff Sessions sono discordanti. Il risultato finale è che l'incontro non avvenne mai. Papadopoulos torna a Londra e continua a tessere la sua tela. Nel vuoto. Per tutto il mese di aprile prosegue i contatti con Mifsud e la Polonskaya, incontra il maltese varie volte a Londra, scambia messaggi via email con i membri della campagna presidenziale, prende nota sui suoi taccuini per un potenziale incontro, ma non ottiene niente. Alla fine, con una mossa suicida, il 30 settembre dà un'intervista all'agenzia russa Interfax che crea un casino stroboscopico sulla linea di politica estera di Trump e viene accompagnato alla porta. Siamo all'inizio di ottobre 2016.
Cosa ha detto all'Interfax Papadopoulos? Eccolo qui, il genio, liofilizzato in punti:
- Serve una riduzione della tensione tra Stati Uniti, Nato e Russia;
- Lavorare a compartimenti, a cominciare dalla Siria per la stabilizzazione del Gran Levante;
- La differenza con Obama? Che dichiara senza agire;
- Gli Stati Uniti dipendono dalla Turchia nella guerra contro Isis, ma la Turchia agisce contro gli interessi dell'Occidente;
- Le sanzioni hanno allineato la Russia alla Cina e questo non è nell'interesse dell'Occidente;
- I tre nemici della Nato per il futuro saranno l'ascesa di una belligerante Cina, l'Islam radicale e l'Iran nucleare. La Russia può aiutare a mitigare l'ascesa di queste forze;
- Sull'allargamento della Nato, bisogna stabilire fiducia con la Russia e sottoscrivere delle linee rosse da non valicare, in ogni caso quello che sta accadendo oggi tra la Russia e la Nato, la Russia e l'Occidente in generale, rende estremamente dannosa e instabile la situazione;
- La competizione nel mercato del gas tra Stati Uniti e Russia nei mercati d'Europa e del Pacifico è inevitabile. Purtroppo per gli Stati Uniti, le sanzioni sulla Russia si sono trasformate in grandi accordi sull'energia tra la Russia e la Cina.
Non sono certo idee nuove, fanno parte del dibattito corrente tra gli esperti, ma c'è un'apertura netta all'accordo con la Russia e non si citano i temi delle interferenze di Mosca (di varia natura e livello) nei conflitti a Est e non solo, non c'è una sola critica a Putin. Troppo. Soprattutto perché a Washington in quel momento l'atteggiamento nei confronti della Russia è guardingo e le linee di frattura - politica, militare e di intelligence - sono molte e profonde.
L'intervista sfiamma Papadopoulos come uno fiammifero nel buio. E Misfud? Un anno dopo sparisce, inghiottito da un buco nero dall'ottobre del 2017, Papadopoulos è stato uccellato dalla giustizia americana (prigione, ha mentito all'Fbi) e cerca di campare vendendo giochi di fumo e specchi ai giornali (che ci cascano, con regolarità). Con questa sgangherata compagnia di ventura della disinformatia, l'inchiesta di Mueller non poteva che fallire, ma resta il punto: chi ha aiutato queste mezze tacche a fare il lavoro sporco?
Perché in ogni caso con questi due pilastri di cartapesta, l'Fbi ha condotto un'indagine che ha tenuto appeso Trump per due terzi del suo mandato, salvo poi alla fine trasformarsi in un boomerang contro i dem (anche questo accade con una certa regolarità) e allungare un'ombra sul comportamento dell'amministrazione Obama. Situazione capovolta. Siamo nel pieno della guerra delle spie americane.
Ci sono domande pesanti dell'amministrazione Trump che attendono una risposta: su quali basi reali l'Fbi ha lanciato l'indagine? Quali verifiche ha fatto sulla qualità delle fonti e del materiale prima di procedere con l'investigazione? L'Fbi sapeva di essere dentro il "dirty job" di una campagna presidenziale? Perché ha proseguito su un terreno così scivoloso? Che ruolo hanno giocato i protagonisti politici dell'epoca? Cosa sapeva l'amministrazione Obama? Quali potenze straniere hanno collaborato?
Donald Trump e William Barr lo scorso 9 settembre a Washington (Foto Ansa)La domanda custodita nella valigia di Barr per il governo italiano (i servizi segreti) è la seguente: chi nelle istituzioni in Italia ha soffiato sul fuoco del Russiagate, lo ha alimentato, ha fornito, fabbricato fatti veri e falsi per confezionare il dossier che ha fatto scattare l'indagine Fbi che avrebbe dovuto stritolare Trump durante la campagna presidenziale o portarlo in un secondo tempo dalla Casa Bianca dritto al patibolo dell'impeachment? Chi sta proteggendo Misfud? Cosa sanno i Servizi italiani sul caso? Qui siamo nel limbo perché l'audizione del premier Conte al Copasir è segreta, quello che ha dichiarato il premier in conferenza stampa invece di chiarire ha complicato il caso, proprio alla luce delle ultime notizie. Non ci resta che attendere, le notizie stanno arrivando dall'America. Pazienza, penna e taccuino. E libri.
07
Una passeggiata nel castello di Barbablù
È notte fonda, c'è una frase di George Steiner presa da "Nel castello di Barbablù", che vuole imporsi dove invece sarebbe bene lasciarsi andare a Morfeo:
È possibile identificare cinque o sei aree di pressione massima, punti nei quali la scienza pura e la realizzazione tecnologica modificheranno strutture basilari della vita sia privata sia sociale. C'è la galassia dell'ingegneria biomedica. La chirurgia sostitutiva, l'uso di agenti chimici contro la degenerazione dei tessuti senescenti, la preselezione del sesso nell'embrione, la manipolazione dei fattori genetici a fini etici o strategici: ognuna di queste nuove tecniche prepara, letteralmente, una nuova tipologia dell'uomo.
La preparazione, la trasformazione, la manipolazione. Siamo davvero in uno strano mondo fatto di protesi, prolugamenti, elaborazioni di noi stessi.
Cosa sarebbero alcuni tipi umani senza il loro smartphone? Fateci caso, parlano solo di quello che accade sul display, il mondo là fuori a loro non interessa. O forse pensano che il mondo sia quello. In una società che misura tutto e pesa il valore in base all'utile, sottomessa alla "tirannia dei valori" (stupendo saggio di Carl Schmitt), molti finirebbero per essere un corpo da reinventare, riprogrammare e, in un futuro distopico, potrebbero diventare perfino la materia prima di un altro essere. Pezzi di ricambio.
Riprogrammato l'uomo, resterebbe il problema di non farsi automatizzare alla macchina. La quale ovviamente procederebbe in maniera autonoma a estrarre dalle aree controllate i soggetti non conformi con l'ingegneria sociale per sottoporli a una revisione. Si salverebbero da questa selezione solo le zone della Terra non monirate dalle macchine, i privilegiati che sono entro le mura del Castello.
08
Bianco. Scomposizione e disconnessione
Riprendo a leggere "Bianco" di Bret Easton Ellis. Che dirompente confessione di se stesso, il cuore messo a nudo. C'è un furioso e perfido lavoro di decostruzione della forma del romanzo, siamo nel flusso di coscienza, nel ricordo che si rotola per terra come un tragico clown del Novecento. Lo scrittore è finalmente disconnesso. Fottetevi pure il cervello con il social, egli diventa non processabile e non classificabile. In questa formula dello smontaggio del romanzo, della ricomposizione della scrittura in quadro di un'esposizione della propria anima, c'è un lavoro di "legatura" tra le parti che esplode da uno spartito musicale. Il cinema dell'orrore che trascina il corpo gioioso fatto a pezzi verso la rivelazione: American Gigolo, il corpo e la malinconia rarefatta dell'uomo oggetto, le note di Giorgio Moroder, un'epifania per lo scrittore - e l'uomo. Tutto è dannatamente sexy. Fino alla dissipazione del carattere, la rottura del congegno che teneva in piedi l'anima di Julian Kay, il protagonista, la funzione e la finzione dell'attore. Non siamo, afferma Ellis, con la perversione e pervasione dei social, tutti attori in un mondo di esponenziale volontà e rappresentazione? Sì. The show must gon on, lo spettacolo deve andare avanti.
***
E in questa liberazione dalla forma del romanzo, senza il dominio della trama, emerge una grammatica della musica. È ancora Steiner a inviare vibrazioni, per "legare" pensieri, farli comunicare. Ecco dunque la "cultura del decibel" - il martellante pop e rock che si rovescia ancora in musica classica con i Pink Floyd, oh sì, il singulto, il canto di Balena, che s'ode in Breathe (In The Air) - che in Ellis è sottofondo di una post-cultura, un divincolarsi del rumore in suono, senza alcuna pretesa pedagogica, senza massa da ammaestrare, la ribellione dell'individuo, sono qui, mi vedete, sono io con il mio conto libero (echi di Battisti, certo), sono il singolo che si specchia nel vinile, sono il ritorno al Long Playing. Dove stiamo andando? Ho una storia da raccontarvi, non è un romanzo, non c'è like, abbandonate l'idea del retweet perché io non vi cuoricinerò mai. Sta arrivando l'inverno, tutto sarà Bianco. In questa storia... nevica sempre.
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1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.