1 Settembre
Governare la speculazione. Calendario. Agenda. Incontri
Fitch ha lasciato invariato il rating, Moody's ha rinviato il giudizio. C'è prudenza. Segno che innescare una crisi italiana è un problema per tutti. Cosa c'è in calendario, cosa segnare in agenda. Perché Palazzo Chigi può diminuire i rischi anticipando il piano e il dialogo in Europa. Un blueprint di governo
L'agenzia di rating Fitch ha lasciato invariato il giudizio sui conti dell'Italia ma nello stesso tempo ha espresso dubbi sull'outlook, cioè sul futuro prossimo da qui alla presentazione della nota di aggiornamento del Def (Documento di economia e finanza, entro settembre) e del Documento programmatico di bilancio (da presentare all'Unione europea entro il 15 ottobre) e oltre. Il calendario, come vedete, è fissato e il tempo a disposizione è pochissimo (per chi governa), la sabbia nella clessidra sta scorrendo velocemente.
01
Agenzie di rating prudenti
Il giudizio di Fitch sulla condizione attuale dei conti pubblici alla fine è positivo - o neutro, se volete - ma pone un'ipoteca sul futuro. Spetta al governo liberarsi di quelle previsioni basate - sia chiaro - sull'incertezza trasmessa dai due partiti di maggioranza. Il ministro dell'Economia Giovanni Tria e il ministro delle Politiche Europee Paolo Savona (nella foto Ansa, in alto) - gli architetti della politica economica del governo - devono mettere nero su bianco il blueprint, il piano d'azione, ma prima di questo occorre un chiarimento politico nella maggioranza. I due partiti che la compongono - Movimento 5Stelle e Lega - devono fare una sintesi, ragionare sui tempi di una legislatura e non sull'attimo (più che mai fuggente), fissare le priorità non in base al contratto di governo (un elemento statico) ma considerando lo scenario (un elemento dinamico), mettendo tutti i pezzi sulla scacchiera e immaginando ogni mossa, una dopo l'altra. Con le varianti. L'arte del governo è fatta di adattabilità, flessibilità, pragmatismo.
Le due agenzie di rating non hanno in realtà mostrato un atteggiamento ostile nei confronti dell'Italia, questo è un dato molto positivo, ma va colto con attenzione e reso un fattore a favore senza volgerlo contro se stessi. Basta una dichiarazione sbagliata e siamo punto e a capo. Fitch non ha effettuato il downgrade del rating...
L'agenzia di rating Fitch ha lasciato invariato il giudizio sui conti dell'Italia ma nello stesso tempo ha espresso dubbi sull'outlook, cioè sul futuro prossimo da qui alla presentazione della nota di aggiornamento del Def (Documento di economia e finanza, entro settembre) e del Documento programmatico di bilancio (da presentare all'Unione europea entro il 15 ottobre) e oltre. Il calendario, come vedete, è fissato e il tempo a disposizione è pochissimo (per chi governa), la sabbia nella clessidra sta scorrendo velocemente.
01
Agenzie di rating prudenti
Il giudizio di Fitch sulla condizione attuale dei conti pubblici alla fine è positivo - o neutro, se volete - ma pone un'ipoteca sul futuro. Spetta al governo liberarsi di quelle previsioni basate - sia chiaro - sull'incertezza trasmessa dai due partiti di maggioranza. Il ministro dell'Economia Giovanni Tria e il ministro delle Politiche Europee Paolo Savona (nella foto Ansa, in alto) - gli architetti della politica economica del governo - devono mettere nero su bianco il blueprint, il piano d'azione, ma prima di questo occorre un chiarimento politico nella maggioranza. I due partiti che la compongono - Movimento 5Stelle e Lega - devono fare una sintesi, ragionare sui tempi di una legislatura e non sull'attimo (più che mai fuggente), fissare le priorità non in base al contratto di governo (un elemento statico) ma considerando lo scenario (un elemento dinamico), mettendo tutti i pezzi sulla scacchiera e immaginando ogni mossa, una dopo l'altra. Con le varianti. L'arte del governo è fatta di adattabilità, flessibilità, pragmatismo.
Le due agenzie di rating non hanno in realtà mostrato un atteggiamento ostile nei confronti dell'Italia, questo è un dato molto positivo, ma va colto con attenzione e reso un fattore a favore senza volgerlo contro se stessi. Basta una dichiarazione sbagliata e siamo punto e a capo. Fitch non ha effettuato il downgrade del rating - poteva accadere - pur in presenza di uno scenario politico incerto; Moody's ha rinviato il suo giudizio a ottobre, quando il piano del governo - si immagina - sarà più chiaro. C'è tempo per agire. Poco, ma esiste.
Il mosaico che Di Maio e Salvini hanno davanti è composto da una serie di pezzi volanti, un mix di politica internazionale, politica interna e movimenti repentini e costanti dei mercati. Proviamo a (ri)comporre lo scenario.
02
Il calendario globale
L'appuntamento a cui tutti guardano nell'Unione europea è fissato a maggio 2019, rinnovo del Parlamento europeo. Si tratta di una partita vitale per una serie di figure politiche e in gioco c'è l'assetto futuro dell'Europa, in poche parole: chi comanda. I partiti popolari e europeisti vacillano da tempo sotto i colpi dei partiti nazionalisti che chiedono un cambiamento profondo dell'architettura dell'Unione. Le elezioni europee sono un passaggio decisivo di questa guerra, forse la battaglia finale. Ma quell'appuntamento sarà preceduto da altri fatti. Anche qui, dobbiamo spacchettare il quadro:
9 Settembre. Svezia
La Svezia va alle urne. È una data chiave perché potrebbe essere il primo gong dell'autunno, che conduce a un lungo inverno e poi al voto europeo in primavera. Il partito nazionalista è in testa ai sondaggi:
Il partito della destra nazionalista (SD, dove S è Svezia e D è democratici) è in testa con il 24 per cento dei voti. Una vittoria della destra sarebbe un sottosopra storico in un paese culla della socialdemocrazia, del welfare state, dell'accoglienza dello straniero. Proprio quest'ultimo punto - l'immigrazione - è il tema decisivo della campagna elettorale. Fine del paradiso in terra.
Il voto della Svezia è atteso come un detonatore della campagna elettorale europea (leggere l'articolo di Lorenzo Castellani pubblicato da List qualche giorno fa). Un'affermazione dei nazionalisti confermerebbe il trend positivo dei sovranisti, l'Italia non sarebbe più un'eccezione - ma attenzione, l'Austria è già governata dai nazionalisti di Sebastian Kurz - e per tutti ci sarebbe da rispondere alla domanda del compagno Lenin: che fare?
14 Ottobre. Baviera
Il bum bum elettorale continua in Germania, si vota in Baviera, birra, verdi pascoli e... destra. AfD va forte nei sondaggi, la CSU, il partito bavarese alleato di Angela Merkel a Berlino, teme un tracollo nel voto. Ricordiamo che la quasi-crisi del governo Merkel fu innescata dal ministro dell'Interno Horst Seehofer, il pezzo forte della CSU, che ha chiesto - e in parte ottenuto - una legge sull'immigrazione più severa, espulsioni più rapide, una selezione all'ingresso (in accordo con i socialdemocratici della SPD) degli stranieri in base a istruzione, capacità, utilità per l'industria della Germania. La CSU era un partito che in Baviera andava in scioltezza oltre il 40 per cento, ha sempre avuto il monopolio del potere nel parlamento del Land dal 1946 a oggi, nelle elezioni regionali del 2013 la CSU ha incassato il 47.7 per cento dei voti, nell'ultimo sondaggio di agosto si ferma al 36 per cento. Oltre undici punto sotto. Shock. Se le elezioni andassero così, la CSU non avrebbe più la maggioranza in parlamento. Conseguenze: un crac del partito di Seehofer in Baviera avrebbe enorme impatto sulla linea politica del governo Merkel a Berlino.
15 Ottobre. Quiete o tempesta in Italia
L'Italia presenta il suo piano economico all'Unione europea. Dopo il suono di piatti (d'orchestra) della Svezia e il fox trot pazzo della Baviera, arriviamo al rumore di stoviglie del Belpaese, un luogo pieno di sole e gente allegra, percepito come un rischio e nello stesso tempo come qualcosa che non si può maneggiare come se si trattasse della Grecia. Per soprammercato non siamo neppure nel 2011. Un vero guaio per chi sogna il default e il commissariamento degli italiani. L'Italia populista è la seconda manifattura d'Europa, la terza economia, dal suo import dipendono le fortune di molti paesi (prima di tutto la Germania) e il suo debito pubblico non passa certo inosservato essendo uno dei primi al mondo e tra i più remunerativi. L'esperimento italiano è guardato con timore dai partiti europeisti, se la reazione chimica giallo-verde dovesse funzionare a Roma, subito dopo sarebbe il turno di Parigi, dove Macron traballa, e poi della Germania dove la Grosse Koalition, come abbiamo visto, è un dito nella diga.
03
Continuismo e cambiamento
Il debito italiano continua a crescere, il commissario (francese) Moscovici chiede una correzione dei conti, tutti desiderano l'impossibile: che l'Italia dei populisti prosegua la politica del fanalino di coda (ultimi nella crescita) messa in piedi da Gentiloni per non disturbare il tran tran italico (socializzazione delle perdite, privatizzazione per pochi degli utili) e soprattutto non creare disturbo agli altri paesi. Si può essere pragmatici quanto si vuole, ma questo scenario è (im)possibile. Sarebbe il suicidio politico di Salvini e Di Maio. Prima di suicidarsi loro, sarebbe "suicidato" il ministro dell'Economia Tria, il quale pur professando prudenza, europeismo e mostrando attenzione per quello che sussurra il Quirinale, non sembra abbia intenzione di farsi "suicidare". Di certo un ministro come Savona non ha la minima intenzione di passare per quello che vota la "finanziaria" di... Gentiloni. Il rebus è il solito: continuismo o cambiamento.
04
Dieci motivi per non fermare il Toro
Le agenzie di rating, come abbiamo detto in apertura di List, non hanno mostrato le zanne, hanno dato una serie di "avvisi". Questo significa che stanno caricando i fucili? Non proprio, se vuoi catturare la preda, la finisci subito, in questo caso è chiaro che il mercato ha capito almeno un paio di cose, nonostante gli analisti delle istituzioni finanziarie abbiano spesso - soprattutto nel caso dell'Italia - una sommaria conoscenza di come funziona davvero il Palazzo:
- La soluzione 2011 è impossibile: non c'è una crisi dell'Eurozona;
- In Italia non c'è Berlusconi braccato dalla magistratura che litiga con Bossi sulla riforma delle pensioni;
- In Francia non c'è Sarkozy in guerra in Libia (la campagna militare dell'Eliseo partì nel marzo del 2011 e fu preparata molti mesi prima con la rivolta di Bengasi);
- Negli Stati Uniti non c'è Hillary Clinton che aspira alla presidenza americana e dà il via libera al Risiko nel Mediterraneo;
- Non ci sono partiti di maggioranza nel Parlamento italiano disposti a sostenere un governo tecnico come fu per Monti, al potere ci sono due "cose", Movimento 5Stelle e Lega, nuove e difficili da ammaestrare;
- Non ci sono alternative politiche, il Partito democratico non ha i voti, non ha un leader in ascesa (semmai quello de facto resta in discesa) ed è preda di una crisi culturale gigantesca e irreversibile, come tutti i partiti socialdemocratici in Europa;
- Le Borse mondiali sono in pieno boom, una crisi dell'Italia - che si sommerebbe a quella dell'Argentina e a una serie di situazioni sudamericane da incubo - potrebbe far finire la corsa del Toro in anticipo rispetto allo sboom che verrà;
- Al Quirinale non hanno la forza per imporre una soluzione tecnica. Il fallimento dell'operazione Cottarelli è un memento;
- Mario Draghi non può lasciare l'operazione di salvataggio in mano ad altri attori della scena mondiale. I titoli di Stato italiani sono offerti nel libero mercato, chi compra durante la tempesta finanziaria (se ci sarà), vince un pezzo di un Paese fondatore dell'Unione europea nonché della autonoma ma non marziana Bce di Francoforte;
- Quando tutti al mercato bevono e cantano, nessuno vuole interrompere la pazza gioia.
Ecco perché da parte delle agenzie di rating c'è una inconsueta prudenza: non sanno che fare. Se innescano la miccia, esplode davanti alla loro faccia tutta la Santa Barbara. L'Italia è too big to fail, too big to bail e too big to jail. Siamo alla caccia (im)possibile a un King Kong della finanza pubblica. Se si agita, si fanno male tutti in un periodo dove tutti guadagnano.
Così Fitch, Moody's e gli altri aspettano che da Palazzo Chigi arrivi qualche segnale per NON premere il grilletto. Hanno modificato l'outlook in negativo, hanno posticipato il giudizio, ma nessuno se la sente di aprire la crisi. Per ora.
05
L'imprevedibile alla Casa Bianca
Su questo scenario di prudenza s'innesta la sempre presente tentazione di far partire la distopia politica, l'accelerato senza direzione, l'avventurismo, il peggio per il peggio e poi raccoglieremo le macerie e si vedrà. Prima di vedere chi prova a giocare allo sfascio, c'è un altro appuntamento chiave. Entriamo nella zona del biondo-arancio di Manhattan, America.
6 Novembre. Elezioni americane di Midterm
Sono come sempre uno spartiacque e alla Casa Bianca c'è uno che di professione fa lo spiazzista: Donald Trump. Le elezioni di medio-termine sono quasi sempre sfavorevoli al partito del Presidente in carica, nelle ultime 21 tornate elettorali è sempre andata così e la notizia dunque sarebbe quella di Trump che morde il cane, cioè un'affermazione dei Repubblicani. Una sconfitta cambierebbe la natura della Presidenza Trump? Lui non muterebbe carattere, continuerebbe a fare Trump, ma invertendo la maggioranza al Congresso i Democratici potrebbero mettere sotto impeachment il Presidente e in ogni caso Trump sarebbe limitato nella sua azione legislativa. Fin qui, si potrebbe pensare che sono affari degli americani e all'Europa tutto questo non importa granché. Sbagliato. Trump è il game changer dello scenario, la sua azione in Europa è penetrante: sul piano politico la Casa Bianca non fa mistero preferire i partiti sovranisti - l'ambasciatore americano a Berlino disse tempo fa che li avrebbe appoggiati - e con l'Italia è in corso un gioco di sponda: Trump usa l'Italia per contenere la Germania. Gli Stati Uniti inoltre giocano la guerra del container contro l'Europa e un Trump dimezzato avrebbe meno possibilità di dividere l'Unione e usare i dazi come strumento di pressione diplomatica. Il governo giallo-verde ha un relazione speciale con Trump e un suo indebolimento non sarebbe una buona notizia per Palazzo Chigi.
06
Italia. Che fare? Preparare il terreno
L'Italia non può aspettare che si compia tutto il giro di giostra di questo calendario. Deve muoversi in anticipo. Il primo punto è disinnescare Moody's che con il precedente in mano dell'outlook negativo di Fitch attende le mosse di Palazzo Chigi, cioè l'aggiornamento del Def e il Documento programmatico di bilancio per l'Europa. In questi casi giocare d'anticipo non significa twittare, ma attivare una diplomazia che non si vede fino all'ultimo. Qui entrano in campo tre figure: Conte, Tria e Savona.
Il Presidente del Consiglio deve farsi mediatore tra Di Maio e Salvini, il ministro dell'Economia e quello delle Politiche europee devono preparare un piano economico che mantiene ferme le ragioni ideali del governo giallo-verde - la discontinuità e l'attenzione alle fasce deboli della società italiana - lascia il contratto di governo sullo sfondo e affronta la Commissione europea con un piano di crescita credibile, rigoroso sul piano dei numeri, fatto di investimenti pubblici e privati. Il punto chiave lo abbiamo già affrontato nel numero di List di ieri: il governo Conte non può intestarsi la recessione. E la recessione se tutto resta immutato, arriva puntuale. All'establishment tutto questo non interessa, la recessione la pagano i poveri, gli imprenditori più esposti al rischio, non i rentier che pontificano sulle funeree pagine dei giornali. I guai non sono mai in ritardo, al limite sono in anticipo.
07
Agenda. Incontri. Anticipare
La Cia gioca a scrivere fictional scenarios. "Immaginiamo che...". Vengono usati per disegnare proiezioni sul futuro, in particolare negli studi sui Global Trends pubblicati dal National Intelligence Council. Proviamo a immaginare cosa dovrebbe fare il governo di fronte a tutto quello che abbiamo descritto. C'è un calendario reale, un'agenda in via di formazione e un set di opzioni sul tavolo. Penna, taccuino, andiamo a vedere che succede.
Dopo il giudizio di Fitch viene convocato dal Presidente del Consiglio un vertice economico ristretto. Partecipanti: Conte, Giorgetti, Di Maio, Salvini, Tria e Savona. Nessun altro, vale un vecchio detto sardo che non è della Cia ma funziona benissimo: chentu concas, chentu berrittas, cento teste, cento cappelli. Sono sei, vanno più che bene per fare una war room.
Obiettivo: disinnescare la crisi, attenuare l'impatto della speculazione (che in ogni caso, in varia intensità, ci sarà). Il passaggio chiave è in Europa e per questo occorre andare a parlare subito con Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione Ue. Juncker è tutt'altro che un nemico dell'Italia, senza la sua opera il governo Renzi non avrebbe ottenuto un solo euro di flessibilità (usata poi malissimo dal governo). Tria e Savona vanno da Juncker per un incontro informale ma informato sul piano economico. Naturalmente va tenuta allineata in quest'operazione diplomatica anche la Banca centrale europea, rapporto diretto con Mario Draghi, senza passare da Bankitalia.
La presidenza europea di turno dell'Austria ha un ruolo, c'è una riunione dell'Eurogruppo a Vienna il 7-8 settembre, Tria prepara il terreno per Conte che a sua volta informerà il cancelliere austriaco Sebastian Kurz prima del vertice dei Capi di Stato e di governo che si terrà a Salisburgo il 19-20 settembre. Kurz sarà ben contento dell'attenzione ricevuta e si adopererà per il meglio. Nel frattempo, a informare Angela Merkel ci penserà Juncker, ma Conte farà una chiacchierata con la Cancelliera. Quanto a Macron, lo chiamerà sempre Conte, ma tenendo presente che la Francia è il nemico numero uno dell'Italia, basta leggere le cose che dichiara il commissario Moscovici, uno che ragiona come se in Italia il 4 marzo non fosse successo niente. Siamo arrivati così al 20 settembre e manca poco tempo, mentre il debito è sempre sotto tensione.
Fatti gli opportuni passaggi diplomatici informali, ottenuto un accordo di massima con Juncker, dati agli sherpa (sulla cui effettiva opera occorre la massima vigilanza) gli incarichi, messi nero su bianco gli impegni, si dà un forte segnale ai mercati - prima del varo dell'aggiornamento del Def - con comunicazioni del Presidente Juncker - che sarà ben felice di farlo, sul modello di quanto ha già fatto nel vertice con Donald Trump sui dazi - e dei ministri Tria e Savona. A sua volta Conte renderà pubblico il suo giro di vedute e opinioni con i capi di Stato europei. Con questo primo round, si va a finalizzare il lavoro sui numeri e la visione complessiva del Def.
Chiuso il Def e messi in fila i numeri, il Presidente del Consiglio Conte non farà alcun messaggio live su Facebook né su Twitter, né tanto meno parlerà con la Rai o con i giornali italiani. Il premier parlerà con Reuters, il ministro dell'Economia Tria con Bloomberg, il ministro Savona con il Wall Street Journal. Il governo parlerà ai mercati, per la semplice e inesorabile ragione che l'incendio si spegne dove c'è il fuoco.
E dopo tutto questo, cosa accadrà? Cosa c'è nel pentolone? Siamo nella fase di ebollizione, non abbiamo ancora buttato la pasta. Fermiamoci per ora a questa prima parte del film. Per scrivere la seconda parte c'è ancora sabbia nella clessidra. Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.