9 Dicembre
Governo e Brexit. La doppia sfida di BoJo
Giovedì il voto nel Regno Unito, Boris Johnson è il favorito, avrà la maggioranza per realizzare il suo programma? La Cina ordina: stop a pc e software stranieri negli uffici del governo. Eruzione in Nuova Zelanda, cinque morti. C'è un Sottosopra indietro tutta
Che succede? L'anno vola via, il 2019 sta andando in archivio, scorrono i titoli di coda. Ognuno di noi ha il suo bilancio, i suoi sogni realizzati e da realizzare, quello che è andato storto, quello che si può raddrizzare e quello che è perduto per sempre. Abbiamo ancora parecchio da raccontare prima di dire addio all'anno e salutare quello nuovo, la storia si diverte a far scoppiare un po' di petardi. Oggi la Francia si fermerà per uno sciopero - il quinto consecutivo - contro la riforma delle pensioni di Macron; la legge di Bilancio dell'Italia è arrivata all'esame del Parlamento con i connotati completamente rifatti (sono saltate tutte le tasse etiche del ministro dell'Economia Gualtieri), in Germania la Grosse Koalition rischia la crisi a causa dello scossone dentro la Spd che ora vuole inserire nel programma una patrimoniale, la cosa più divertente in Italia riguarda un'intervista a Assad realizzata da Monica Maggioni (giornalista, ex presidente Rai) che ora la Rai non vuole più mandare in onda, mentre Damasco in un crescendo di crisi diplomatico-televisiva oggi invece trasmetterà. Andiamo a vedere le cose serie, nel Regno Unito giovedì prossimo si vota. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
L'ora della verità per Johnson
Boris Johnson ha inseguito per dieci anni il sogno di Downing Street. Ring the bell, suona il campanello, entra, sei il primo ministro del Regno Unito. Ci è arrivato con l'irruenza del carattere, il volume del corpo, l'intelligenza di chi conosce i classici e ha un mito irraggiungibile (altrimenti non sarebbe tale) in testa: Winston Churchill. Boris non è Winston e Johnson non è Churchill, ma vi è nel personaggio di oggi un po' di quel c'era in quello di ieri: il gusto per l'avventura, se volete anche l'azzardo. Nell'ora più buia, Churchill non cedette un solo...
Che succede? L'anno vola via, il 2019 sta andando in archivio, scorrono i titoli di coda. Ognuno di noi ha il suo bilancio, i suoi sogni realizzati e da realizzare, quello che è andato storto, quello che si può raddrizzare e quello che è perduto per sempre. Abbiamo ancora parecchio da raccontare prima di dire addio all'anno e salutare quello nuovo, la storia si diverte a far scoppiare un po' di petardi. Oggi la Francia si fermerà per uno sciopero - il quinto consecutivo - contro la riforma delle pensioni di Macron; la legge di Bilancio dell'Italia è arrivata all'esame del Parlamento con i connotati completamente rifatti (sono saltate tutte le tasse etiche del ministro dell'Economia Gualtieri), in Germania la Grosse Koalition rischia la crisi a causa dello scossone dentro la Spd che ora vuole inserire nel programma una patrimoniale, la cosa più divertente in Italia riguarda un'intervista a Assad realizzata da Monica Maggioni (giornalista, ex presidente Rai) che ora la Rai non vuole più mandare in onda, mentre Damasco in un crescendo di crisi diplomatico-televisiva oggi invece trasmetterà. Andiamo a vedere le cose serie, nel Regno Unito giovedì prossimo si vota. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
L'ora della verità per Johnson
Boris Johnson ha inseguito per dieci anni il sogno di Downing Street. Ring the bell, suona il campanello, entra, sei il primo ministro del Regno Unito. Ci è arrivato con l'irruenza del carattere, il volume del corpo, l'intelligenza di chi conosce i classici e ha un mito irraggiungibile (altrimenti non sarebbe tale) in testa: Winston Churchill. Boris non è Winston e Johnson non è Churchill, ma vi è nel personaggio di oggi un po' di quel c'era in quello di ieri: il gusto per l'avventura, se volete anche l'azzardo. Nell'ora più buia, Churchill non cedette un solo centimetro all'idea dell'appeasement, dell'accordo con la Germania hitleriana, della resa, fece una scommessa sulla vittoria e sull'America, non mise mai "la testa dentro la bocca della tigre". Nel tempo della pace e della prosperità, Johnson ha cavalcato l'onda della nostalgia inglese per l'impero (che non c'è e non ci sarà), del conflitto tra il cosmopolitismo di Londra (lui, che ne fu sindaco) e la campagna inglese (tema enorme, tanto che i Lib Dem hanno promesso un piano di investimenti da 50 miliardi "fuori da Londra"), della retorica della libertà (da Bruxelles) che funziona sempre con un popolo non suddito che ha mantenuto la monarchia perché sa che la carne dei suoi rappresentanti è debole.
BoJo deve chiudere la Brexit e aprire una nuova storia per l'Inghilterra. Compito immane che ha bisogno di una solida maggioranza a Westminster, dunque di una vittoria netta il 12 dicembre. L'obiettivo del Labour è quello di impedire ai Tories la conquista della maggioranza. Com'è messa la corsa inglese? Ecco l'ultimo sondaggio di YouGov:
Siamo sempre là, 43 a 33 per i Conservatori contro i Laburisti. Andrà così? Lo vedremo presto. Jeremy Corbyn le sta provando tutte per evitare il trionfo di Johnson che da parte sua ha condotto una campagna ordinata, con un messaggio preciso: io sono quello che porta a casa la Brexit. Il Financial Times ricorda con perfida ironia che il primo ministro ha smesso di bere finché la Brexit non sarà realizzata e per rilassarsi, ricorda Johnson, "faccio equazioni e leggo filososofia presocratica". BoJo è questo cocktail ad alta gradazione, incapace nel contenersi, anche quando decide di essere il suo opposto. Così ha sorpreso tutti con una campagna elettorale giocata sulla pazienza, la moderazione, il tono controllato, lontanissima dall'eccesso. Funzionerà? I sondaggi dicono che sì, va alla grande, dicono anche che il socialismo di Corbyn non piace agli elettori, ma i voti virtuali hanno bisogno della conferma della realtà e come scriveva Novalis "ogni inglese è un'isola", dunque qui siamo prudenti, anche se il Financial Times mette la vittoria all'orizzonte e si interroga su quale sarà lo stile del primo ministro: farà ancora il Trump inglese o sarà l'uomo del One Nation People? Un suo nemico, Lord Chris Patten, lo ha così dipinto sul Ft: "Egli è capace di tutto. Non crede in niente, eccetto che in Boris Johnson". Perfetto, farà BoJo.
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Che facciamo? Andiamo in Cina. Succedono cose che confermano l'abbaglio di chi immagina la Cina come il partner ideale nel commercio.
02
La Cina dice stop a hardware e software straniero
Non dimenticheremo mai l'applauso estasiato dell'Homo Davos a Xi Jinping. I ricchi e intelligenti a prescindere della Terra, avvolti nel soffice manto di neve della Svizzera, s'erano bevuti tutto il discorso del presidente cinese sul libero mercato, una tisana di felicità, altro che quel bifolco di Donald Trump. Il tempo è galantuomo e la realtà puntuale, inesorabile, onesta: la Cina ha ordinato a tutti gli uffici del governo di sostituire entro tre anni tutto l'hardware e il software straniero con prodotti cinesi. C'è anche la regola per la sostituzione: 3-5-2. Trenta per cento nel 2020, 50 per cento nel 2021, 20 per cento nel 2022. Sono pur sempre comunisti, il governo-partito pianifica tutto. Chi colpirà questa decisione? Tutti i grandi produttori americani di tecnologia, un affare che sul mercato cinese secondo gli analisti vale circa 150 miliardi di dollari. Attendiamo una serena e obiettiva discussione dell'Homo Davos sui liberali di Pechino.
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Cosa c'è nell'agenda internazionale? Una guerra dimenticata.
03
Guerra in Ucraina. Il vertice Formato Normandia
Qualcuno si ricorda che esiste una guerra silente nell'Ucraina Orientale? Pochi, ma c'è e ha bisogno di una soluzione. La memoria va coltivata, alla fine del 2015 la situazione sul campo era la seguente:
È migliorata? Nel 2019 secondo i report dell'Osce si contano 18 morti e 126 feriti, le violazioni delle regole di cessate il fuoco tra l'11 e il 24 novembre sono state 12.900, tra cui 3.300 esplosioni.
Oggi a Parigi ci sarà la riunione del Formato Normandia, il gruppo per la risoluzione del conflitto in Ucraina orientale formato da Ucraina, Russia, Francia e Germania. Incontro in casa Macron, all'Eliseo, con Vladimir Putin, Volodymyr Zelensky, la cancelliera tedesca Angela Merkel e naturalmente il presidente francese. Che cosa dice il presidente dell'Ucraina, Zelensky? Sul profilo la portavoce del presidente, Julia Mendel, ha scritto: "La guerra nel Donbass non terminerà il 10 dicembre".
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A proposito di Ucraina... come se la passa Joe Biden?
04
Biden e gli affari della famiglia all'estero
Joe Biden intervistato sul canale HBO ieri sera ha detto che se eletto i membri della sua famiglia "non faranno alcun business in nessuna azienda straniera. Nessuno cercherà brevetti dalla Cina, nessuno si impegnerà in questo genere di cose. Se vuoi parlare di problemi, parliamo della famiglia di Trump". Alt, allora c'era qualche problema nella famiglia Biden. Certo che sì, altrimenti Joe non ne avrebbe parlato. Il figlio Hunter faceva business in Ucraina, era nel consiglio d'amministrazione di un'azienda del gas, mentre il padre era vicepresidente degli Stati Uniti. È su questo punto della storia che si è concentrata l'attenzione di Trump, da qui parte tutta la faccenda dell'impeachment del presidente americano. E Biden che dice del figlio? "Ho saputo che era nel consiglio di amministrazione dopo il fatto, e questo è tutto". Questo è tutto. Troppo. E niente.
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Cronaca sul taccuino? Un terremoto in Italia, un'eruzione agli antipodi, in Nuova Zelanda.
05
Terremoto nel Mugello
Una serie di scosse di terremoto nella notte in Toscana ha fatto scattare l'emergenza. A Nord di Firenze, alle 4:37, è stata registrata una scossa di magnitudo 4.5, epicentro a Scarperia San Piero, in provincia di Firenze, nel Mugello. Vi sarebbero danni ad edifici a Scarperia San Pietro e a Barberino del Mugello. Non sono segnalati danni alle persone, le scuole in alcuni Comuni sono state chiuse, sono in corso controlli sulle linee ferroviarie dell'alta velocità, il traffico sta via via riprendendo.
06
Eruzione in Nuova Zelanda. Cinque morti
Cinque morti, feriti e 27 persone che mancano all'appello. L'eruzione del vulcano Whakaari, a White Island, in Nuova Zelanda ha colto di sorpresa una cinquantina di turisti che visitavano l'isola. Le immagini parlano da sole:
Nei filmati diffusi in rete si vede un elicottero distrutto dall'eruzione:
Circa 10 mila persone ogni anno visitano White Island.
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Come chiudiamo questo numero di List? Con la retorica italiana, gli applausi, il quanto siamo colti, quanto siamo intelligenti, quanto non-siamo.
07
Applausi, ascolti, l'ora è fuggita. Come la musica in Italia
Il successo in tv, il tributo che è il rito della prima alla Scala. Oltre la retorica, c'è la disastrosa situazione dell'educazione musicale, il declino della lingua italiana e del "recitar cantando". Un'indagine di Marco Patricelli tra arie e note stonate
di Marco Patricelli
Italia, terra di santi, poeti e navigatori. E di musicisti. Sembrerebbe proprio, stando a rulli di tamburo, squilli di bùccine e rutilante tamtam mediatico che neanche Igor Stravinskij avrebbe potuto immaginare in orchestra, che hanno salutato lo strepitoso risultato della prima di “Tosca” di Giacomo Puccini in diretta tv dal Teatro alla Scala di Milano. Quasi tre milioni di spettatori davanti agli schermi al led, spacciati come cartina di tornasole per la (ri)trovata popolarità di un genere che appartiene alla storia, di un pubblico che però è anagraficamente più avviato alla pensione che al primo posto di lavoro, di una forma d’arte costosissima e sempre sotto tiro quando si tratta di allargare – o, meglio stringere – i cordoni della borsa dei finanziamenti pubblici. Continua a leggere l'articolo su List.
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Altro da segnalare? Una foto d'inverno.
08
Neve e mais
Questa foto satellitare mostra la terra coperta dalla neve nel Nord Dakota:
Cosa sono quei quadrati color marrone? Non sono campi percorsi dagli spazzaneve. Sono piantagioni di mais. La neve a terra c'è, ma le piante di mais sono vicinissime e la nascondono all'occhio del satellite. La notizia non è che nevica, ma è che il mais non è stato ancora raccolto.
Nient'altro da raccontare sulla neve, i giochi invernali, l'amore e l'alcol? Più tardi, prima del Gin Martini, ci facciamo un Sottosopra. Buona giornata.
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modalità definite
nei precedenti articoli.
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forma non
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assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
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che la
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7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.