11 Marzo

Guida Meloni, l'Abruzzo riporta tutti alla realtà

Marsilio stravince contro D'Amico, la Regione resta al centrodestra, naufraga il racconto di Schlein e Conte sulla crisi della maggioranza e l'imminente crisi di governo. Il campo largo non fa miracoli, servono leader (e non ci sono). Nuovi equilibri, Forza Italia doppia la Lega

Il centrodestra sbanca l’Abruzzo, si conferma alla guida della Regione, supera la battuta d’arresto che aveva subito in Sardegna e riporta sulla terra il “campo largo” di Elly Schlein e Giuseppe Conte che avevano cominciato a sognare una ‘spallata’ impossibile al governo. 

Il risultato è chiarissimo: con 1.570 sezioni scrutinate su 1.634, il governatore uscente Marsilio raccoglie il 53,50% dei voti; il candidato del centrosinistra, l'ex rettore dell'università di Teramo, Luciano D'Amico ha il 46,50%. A Marsilio vanno oltre 6 voti su 10 in provincia dell'Aquila, mentre è più contenuto il distacco sulla costa.

 

L’opposizione dopo il voto in Sardegna aveva giocato la carta della ‘spallata’, del ‘vento che cambia’, fino ad ipotizzare l’imminente crisi del governo e le elezioni anticipate. Conte in particolare aveva premuto sull’acceleratore di questa storiella, che tale è rimasta. Il centrodestra resta un’opzione credibile per gli elettori, il voto locale è sempre uno scenario singolo, servono una serie di eventi concatenati e coincidenti per definire un trend. Non c’è una crisi della maggioranza, ci sono invece una serie di spostamenti significativi negli equilibri al suo interno. 

Il voto in Sardegna e in Abruzzo intanto ha confermato Fratelli d’Italia è il primo partito (ieri ha raccolto il 24%), ma la sorpresa viene da Forza Italia che sembra aver messo la freccia di sorpasso fissa (13,4%) su una Lega ridotta a cifre distanti anni luce dal 2019 (7,6%, nella Regione dove viaggiava vicina al 30%) e in crisi d’identità con malumori sempre più palesi nelle regioni del Nord. Matteo Salvini ha fatto campagna elettorale a testa bassa, si gioca la segreteria del partito, i risultati sono a deludenti. Situazione capovolta per Antonio Tajani. Mai con la voce sopra le righe, portatore di un messaggio rassicurante, vocazione a comporre i dissidi e non a crearli,...


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