3 Giugno
"Ho cose importanti da dire". La mossa del Conte
Oggi alle 18.15 il premier parlerà agli italiani dello scenario politico dopo il voto: "Ho alcune cose importanti da dire a tutti voi". Sconfitte europee: dopo il terremoto nella Spd in Germania, si dimette il leader dei Républicains in Francia. Solo in Italia chi perde resta al suo posto. Donald Trump oggi in visita ufficiale a Londra
La settimana si apre con un paio di fatti interessanti, vediamo l'agenda.
Il giorno del Conte. Roma, Palazzo Chigi. Conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla situazione politica in Italia. Conte prova a salvare il governo dal naufragio. L'appuntamento è alle 18:15, annunciato via Twitter dal premier.
"Ho alcune cose importanti da dire a tutti voi". Le ha coordinate con Di Maio? Con Salvini? Con entrambi? Con nessuno dei due? Vedremo presto cosa avrà da dire Conte, l'iniziativa sembra di quelle da impresa disperata, ma attenzione al profilo dell'uomo, alle sue pulsioni e ambizioni. Abbiamo il taccuino già squadernato per stasera.
Donald Trump. Oggi arriva in visita ufficiale nel Regno Unito, non è il momento perfetto, visto che sarà ricevuto da un primo ministro dimissionario (Theresa May lascia venerdì), ma uno dei suoi migliori amici-politici, Nigel Farage (lo incontrerà?), ha vinto le elezioni europee, e questo può bastare. Vista la corsa per la leadership dei Tories, molti si chiedono se Trump parlerà e/o incontrerà anche Boris Johnson, l'ex ministro degli Esteri per cui nutre simpatia. Cosa interessa davvero a Trump in questo viaggio? L'incontro e la cena con la Regina, il presidente americano è in campagna elettorale, l'economia va bene e ha il vento in poppa. Note coreografiche: sono attese proteste in tutto il Regno Unito. Mercoledì Trump sarà in visita in Irlanda, poi in Francia giovedì per la commemorazione del D-Day, lo sbarco in Normandia.
Post scriptum: qualche editorialista imparruccato del Regno Unito scrive che non c'è alcuna giustificazione per il viaggio di Trump. Bisognerà pur spiegare ai raffinati pensatori che il presidente degli Stati Uniti d'America ha qualche buon motivo storico e politico per andare e venire da Washington a Londra quando lo ritiene opportuno. La guerra d'indipendenza ci fu molto tempo fa. E funzionò al contrario.
Khomeyni Day. Il 3...
La settimana si apre con un paio di fatti interessanti, vediamo l'agenda.
Il giorno del Conte. Roma, Palazzo Chigi. Conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla situazione politica in Italia. Conte prova a salvare il governo dal naufragio. L'appuntamento è alle 18:15, annunciato via Twitter dal premier.
"Ho alcune cose importanti da dire a tutti voi". Le ha coordinate con Di Maio? Con Salvini? Con entrambi? Con nessuno dei due? Vedremo presto cosa avrà da dire Conte, l'iniziativa sembra di quelle da impresa disperata, ma attenzione al profilo dell'uomo, alle sue pulsioni e ambizioni. Abbiamo il taccuino già squadernato per stasera.
Donald Trump. Oggi arriva in visita ufficiale nel Regno Unito, non è il momento perfetto, visto che sarà ricevuto da un primo ministro dimissionario (Theresa May lascia venerdì), ma uno dei suoi migliori amici-politici, Nigel Farage (lo incontrerà?), ha vinto le elezioni europee, e questo può bastare. Vista la corsa per la leadership dei Tories, molti si chiedono se Trump parlerà e/o incontrerà anche Boris Johnson, l'ex ministro degli Esteri per cui nutre simpatia. Cosa interessa davvero a Trump in questo viaggio? L'incontro e la cena con la Regina, il presidente americano è in campagna elettorale, l'economia va bene e ha il vento in poppa. Note coreografiche: sono attese proteste in tutto il Regno Unito. Mercoledì Trump sarà in visita in Irlanda, poi in Francia giovedì per la commemorazione del D-Day, lo sbarco in Normandia.
Post scriptum: qualche editorialista imparruccato del Regno Unito scrive che non c'è alcuna giustificazione per il viaggio di Trump. Bisognerà pur spiegare ai raffinati pensatori che il presidente degli Stati Uniti d'America ha qualche buon motivo storico e politico per andare e venire da Washington a Londra quando lo ritiene opportuno. La guerra d'indipendenza ci fu molto tempo fa. E funzionò al contrario.
Khomeyni Day. Il 3 giugno del 1989 moriva in Iran l'ayatollah Khomeyni. È il trentesimo anniversario della sua scomparsa, una data importante. Il segretario di Stato Mike Pompeo l'altro ieri ha riaperto la porta del dialogo tra gli Stati Uniti e l'Iran. Taccuino aperto su quello che dicono oggi a Teheran.
Wikileaks. Oggi in Svezia, a Uppsala, le autorità decidono sulla detenzione di Julian Assange, fondatore di Wikileaks, per un presunto stupro commesso nel 2010. Assange è in carcere a Londra, gli Stati Uniti hanno già chiesto l'estradizione.
Lega Anseatica. Si vota in Danimarca mercoledì, è favorito il centro-sinistra.
Putin Power. Giovedì inizia il forum economico internazionale di San Pietroburgo, il più importante della Russia, è una mappa perfetta per i cremlinologi per capire chi sale e chi scende a Mosca.
Bce. Giovedì si riunisce la Banca centrale europea, non deciderà niente. Da tenere d'occhio sul radar Mario Draghi.
Apple. È iniziata ieri la conferenza annuale degli sviluppatori a San Jose. Si attende l'annuncio dello "spacchettamento della piattaforma di iTunes. Dicono che si farà almeno in tre: musica, video e podcast. Si attendono novità sulla sua tv (nell'ultimo aggiornamento automatico di iOS è comparsa l'app).
Numeri? Oggi escono i dati delle vendite di automobili e gli ordini della manifattura negli Stati Uniti; sempre oggi esce il tasso di disoccupazione nell'Eurozona; domani i numeri ADP sulle buste paga in America, gli indici Pmi in Francia, Germania e Regno Unito; giovedì vedremo i dati della commercio internazionale e delle iscrizioni alle liste di disoccupazione negli Stati Uniti, ai quali si aggiunge il dato sulla produzione nell'Eurozona; venerdì due dati importanti, produzione industriale in Francia e in Germania, vendite al dettaglio in Italia, situazione del mercato del lavoro in America; gran finale sabato con il prodotto interno lordo del Giappone. Per sapere, per capire, c'è molto da leggere
Mercati. Attenzione all'Asia, le Borse sono in rosso, Tokyo ha chiuso con l'indice Nikkei a -0,92 per cento, il problema dei dazi alimenta il nervosismo dei trader che temono (da mesi, in verità, senza che questo sia accaduto) un rallentamento dell'economia.
Sarà una lunga giornata.
***
Ci eravamo lasciati con la letterina, la manina e la caccia alla talpa, ci ritroviamo nella sfilata del 2 giugno con la Difesa arcobaleno e una nave da crociera che fa l'autoscontro a Venezia. Le prove di scongelamento nei rapporti tra Cinque Stelle e Lega sono al "caro amico", il presidente della Repubblica valuta tutte le opzioni, attende un segnale dalla maggioranza, Conte prepara un discorso per oggi da Palazzo Chigi, il governo è un letto disfatto. Il premier rivendicherà il lavoro fatto, solleciterà i partiti a chiudere il clima da campagna elettorale, ma nel frattempo i Cinque Stelle e la Lega si comportano come se il voto fosse imminente. E Salvini ha l'impressione che i pentastellati vogliano proseguire con la politica del "no", tanto che li accusa di aver fermato una soluzione per le navi da crociera a Venezia. Splash.
La notizia è arrivata dalla Germania, Andrea Nahles, leader della Spd, si è dimessa dopo il catastrofico risultato del partito nel voto europeo. La crisi dei socialdemocratici in Germania (e in tutta Europa) è profonda. E gli effetti si vedranno nelle politiche dell'Unione europea, siamo solo all'inizio di un cambiamento di linea. Attenzione alla Cina: sta preparando una blacklist di aziende americane a cui impedire o limitare l'accesso sul mercato domestico, ma nello stesso tempo usa toni di apertura per un'intesa sul commercio. È la risposta di Pechino al caso Huawei da una parte e la pratica di un certo realismo politico che impone di trovare un accordo dall'altra. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Profondo rosso Spd
Dedicato ai "competenti" che dicono che in Germania non è successo niente: Andrea Nahles, leader dei socialdemocratici, si è dimessa: "Non ho più il sostegno necessario per andare avanti". Come previsto, la realtà arriva, puntuale, onesta, inesorabile. La notizia è un disastro per la Spd - che non ha una guida pronta per l'uso - e per Angela Merkel che deve fare i conti con l'indebolimento del governo di Grosse Koalition. La situazione della Spd è di crisi nera, superata dai Verdi nel voto europeo, con un vuoto di programma e un problema di linguaggio (la forma è il contenuto), sembra in inesorabile declino e il successore della Nahles - chiunque sia - ha davanti il grande dilemma: continuare a stare nel governo Merkel o uscirne? Questo è il punto centrale della storia. I numeri dicono che entrambi i partner della coalizione perdono voti, ma a rischiare l'estinzione è la Spd e non l'Unione (Cdu-Csu) che sostiene la cancelliera. Uno spostamento più a sinistra del profilo del partito condurrebbe all'exit dal governo o comunque a una sempre più difficile coabitazione a Berlino. Nahles era al vertice del partito dall'aprile del 2018, ha scritto che oggi lascerà anche la presidenza del gruppo parlamentare (che aveva dal settembre del 2017), secondo varie fonti sarebbe pronta a dimettersi anche dal Bundestag e chiudere la sua vita politica. Da qui si riparte. Successori? Non se ne vede l'ombra, il più importante politico della Spd al governo, il ministro delle Finanze Olaf Scholz, in un'intervista (prima delle dimissioni della Nahles) ha dichiarato: "Nessuno vuole una continuazione dell'attuale coalizione dopo il 2021 - non i cittadini, non la Cdu e certamente non noi socialdemocratici". Per ora si sta nel limbo, la nuova leadership arriverà tra qualche settimana, dunque avanza la domanda del compagno Lenin: che fare? Non si sa. E non lo sa neppure Annegret Kramp-Karrenbauer, leader della Cdu, che ha perso voti e influenza nel partito, una pessima prova che pone anche per lei un problema di tenuta. In questo scenario, i Verdi sono sempre più una potenziale "sostituzione" (sul piano aritmetico, non di segno politico) per una Grosse Koalition Nero-Verde, senza i socialdemocratici. Altra domanda sul taccuino: perché mai una forza politica in ascesa dovrebbe andare a consumarsi al governo? La Germania viaggia verso le elezioni, le vogliono in pochi, ma il logoramento di governo potrebbe perfino essere peggiore, la Spd dimostra che la perdita di identità (e la sua conservazione) è il tema numero dell'agenda dei partiti. La politica tedesca è diventata instabile, chi l'avrebbe mai detto. Achtung.
02
Républicains decapitati
Il voto europeo sta impattando sulle leadership politiche, in Francia i Républicains perdono il leader: Laurent Wauquiez ha annunciato le dimissioni dopo il disastroso risultato nelle elezioni per Strasburgo (8.8 per cento). "Le vittorie sono collettive, le vittorie sono solitarie", ha detto al telegiornale di Tf1, Wauquiez, che era stato eletto alla guida del partito nel dicembre 2017. Si riapre la battaglia per la leadership della destra gollista (ma lo è davvero?).
I leader dei partiti che hanno perso le elezioni europee, si dimettono. Solo in Italia un capo politico che ha lasciato per strada 6 milioni di voti resta in sella per plebiscito digitale e dichiara - dopo quella sconfitta - di "non montarsi la testa". Di Maio batte tutti.
***
Andiamo in Cina, la guerra del container ha un altro capitolo. E stavolta non lo ha scritto Trump, l'inchiostro è di Xi Jinping.
03
La blacklist di Pechino
La Cina dopo la risposta sui dazi sta preparando una lista di aziende americane da mettere al bando in Cina, ma attenzione, il tono dei funzionari politici cinesi segnala anche apertura. Dunque siamo di fronte al ministro della Difesa, Wei Fenghe, che dice “Huawei è un gruppo privato, non un'azienda militare e la Cina si oppone al tentativo da parte di altri Paesi di imporre sanzioni a gruppi privati”; e poi la Cina combatterà “fino alla fine” nella disputa tariffaria con gli Stati Uniti, anche se la porta per il dialogo rimane aperta. "Se gli Stati Uniti vogliono parlare, manterremo la porta aperta. Se gli Stati Uniti vogliono combattere, combatteremo fino alla fine”. L'impero celeste è doppio e triplo.
***
Lasciamo la Cina e torniamo in Italia. Parata del 2 giugno e Fico Day.
04
Il Fico Day
È arrivato ai Fori Imperiali e non ha perso tempo a farsi riconoscere. Roberto Fico, terza carica dello Stato, ha detto che "il 2 giugno è la Festa di tutti gli italiani. Non ci devono essere polemiche sterili e strumentali. Nel cielo sventola la bandiera della Repubblica, che significa libertà, democrazia e rispetto di tutte le persone che si trovano sul nostro territorio". E ancora: "La grandezza della Repubblica è nell’appartenere a tutti e la sua festa va dedicata a tutti gli italiani, e anche a tutti i migranti che si trovano nel nostro Paese, a tutte le comunità, incluse quelle più piccole e più deboli, così come a tutte le vittime dell'Olocausto, agli ebrei, ai rom e ai sinti. La nostra Repubblica non fa differenze di sesso, razza o opinioni politiche. La sua bandiera sventola per tutti. La Repubblica garantisce i diritti e distribuisce i doveri. E si rafforza e si rinnova ogni giorno con il coraggio, non con la paura". Senza nominarlo, Fico evoca Matteo Salvini che infatti non tarda a rispondere: "Mi ha fatto girare le scatole. Io dedico la festa della Repubblica all’Italia e agli italiani, alle nostre donne e uomini in divisa che, con coraggio e passione, difendono la sicurezza, l’onore e il futuro del nostro Paese e dei nostri figli". Così le prove tecniche di riconciliazione tra Cinque Stelle e Lega sono ulteriormente rimandate. A quando? Si attende una conferenza stampa del premier Giuseppe Conte per oggi, un suo "messaggio agli italiani". Conservi bene gli appunti, pare a che Palazzo Chigi non sia un luogo dove conservare lettere riservate.
05
La lettera e il colabrodo
E la talpa? Scava, come sempre. E non si trova. Il ministro dell'Economia Giovanni Tria ha avviato l'indagine interna e presentato un esposto alla Procura della Repubblica per scoprire chi ha reso pubblica la prima bozza della risposta del governo alla Commissione Ue sui conti pubblici: "Non c’è nessun dubbio che danneggia il negoziato con la Commissione europea. Quel testo non era definitivo, era una bozza incompleta con varie opzioni aperte. Non era pensata per la pubblicazione, non sarebbe dovuta uscire". Sta di fatto che la lettera è uscita ed è arrivata tra le mani del viceministro dell'Economia, Laura Castelli. Su questo punto Tria spiega che "se Castelli aveva quel testo, non lo doveva avere. Quello era un documento riservato, una bozza di lavoro con i miei appunti annotati a mano in cui osservavo nei vari passaggi 'questo sì', 'questo no'. La corretta linea istituzionale vuole che prima di tutto un testo consolidato vada al presidente del Consiglio e poi al resto del governo". Non è andata così, Palazzo Chigi è un colabrodo.
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Vista la lettera nelle due versioni, a Bruxelles hanno un vantaggio competitivo: sanno cosa stava valutando di fare il ministro dell'Economia e soprattutto cosa poi non ha messo nero su bianco. Pasticcio davvero imbarazzante. Moscovici naturalmente sfrutta l'informazione e si mostra aperto all'intesa.
06
Moscovici e l'Italia: dialogo, dialogo, dialogo (davvero?)
Come sono messe le pedine sulla scacchiera con l'Unione europea? Abbiamo aperto un negoziato con la Commissione sui conti pubblici, ma la partita è aperta, nessuno vuole intestarsi una crisi del debito sovrano, in Borsa è ancora bonanza, interrompere la festa non è un gesto che dà popolarità. Così Pierre Moscovici, commissario Ue all'Economia, destinatario della lettera di Giovanni Tria, intervistato dalla radio FranceInter ricorda che "negli ultimi cinque anni non ho punito nessuno, se non rispettano le regole, sarà necessario che la Commissione europea e gli stati membri si assumano le proprie responsabilità: l'Europa è anche una 'comproprietà', ci sono regole che tutti devono rispettare. Per ora il mio motto è: dialogo, dialogo, dialogo". Parlatevi(ci).
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Di fatto il governo dovrà dire alla Commissione Ue cosa intende fare con la legge di Bilancio per il 2020. Salvini non ha dubbi: flat tax. La riforma fiscale in teoria è auspicata anche da Bankitalia ma...
07
La riforma fiscale di Visco: fate presto
Il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco (nella foto qui sopra), ha detto al Festival dell'Economia che “bisogna procedere con una riforma fiscale che tenga conto di due elementi, come premiare il lavoro e come favorire l'impresa. I tempi non devono essere troppo lunghi”. Fate presto. Anticipazioni del copione: quando si arriverà al come, Bankitalia dirà che non va bene. D'altronde, è già arrivato l'avviso: “Qualsiasi intervento fiscale va inserito in un quadro organico di revisione del sistema. Prima di effettuare interventi su una singola imposta bisogna tenere presente che con le nuove tecnologie è possibile disegnare e anche raccogliere in modo diverso le tasse”. Pilota automatico.
08
Crociera a Venezia
Com'è triste Venezia. Alla banchina del porto la nave da crociera Msc Opera è "andata lunga" e la scena finale è questa:
Poteva andare peggio (solo due passeggeri del battello turistico sono rimasti contusi), ma il tema è sempre quello, da anni: le grandi navi devono entrare nel canale della Giudecca? Una città delicata come Venezia può sopportare tutto questo? Sono domande perfino retoriche, ma è bene farle, servono come memento, un appunto per il futuro.
Occhio al testo e sotto testo politico. Dice Matteo Salvini: "Mi risulta che una soluzione fosse stata elaborata e condivisa già dall'anno scorso, predisponendo l'allargamento di un canale e una parte delle navi a Porto Marghera. Ma tutto ciò è bloccato da mesi perché è arrivato un 'no' da un ministero romano, e non è un ministero della Lega. Sono stufo dei no, perché con i no l'Italia va a fondo. Facciamo che da giugno ricominciano i sì". Tutto è politica. E i "no" alla fine si contano e si pesano. Diventano fatti.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Siamo in acqua, nella biblioteca del titolare s'ode un rumore di battello e una corrente da grande romanzo.
09
L'Opera Galleggiante
Albert Camus scrisse che l'unico vero dilemma filosofico è quello del suicidio. Rimase in vita e si divertì parecchio, per la disperazione di molti mariti. John Barth affida a un suo personaggio le medesime speculazioni sul corpo e sull'anima, ma vent'anni dopo è ancora vivo a raccontarci come mai decise di (non) farla finita.
Barth è un gigantesco scrittore americano, un classico, uno di quelli che bisogna leggere per capire cosa sia il postmoderno in letteratura. "L'Opera Galleggiante" (romanzo pubblicato nel 1956 e rivisto nel 1967) è la storia dell'avvocato Todd Andrews che vive in Maryland, ha un amico caro che si chiama Harrison Mack e soprattutto ha la moglie dell'amico, la bella Jane.
Barth fa parlare il personaggio del romanzo in prima persona, Todd si presenta con quella che lui chiama l'Indagine, parte con l'autobiografia senza scheletri nell'armadio (in realtà si nasconde nell'esteriorità fisica e nel metodo che dice di avere) e subito arriva alla spiegazione del titolo, L'Opera Galleggiante:
Fa parte del nome di uno showboat che un tempo viaggiava per le paludi costiere della Virginia e del Maryland: l'Unica e Inimitabile Opera di Adam; Jacob R. Adam, proprietario e comandante; ingresso, 20, 35 e 50 centesimi. L'Opera Galleggiante era ormeggiata al Molo Lungo il giorno in cui ho cambiato idea, nel 1937, e una parte di questo libro si svolge a bordo di essa.
Todd, che tipaccio, che sagoma:
Harrison si rendeva perfettamente conto del fatto che tra il 1932 e il 1937 sua moglie aveva passato molte, moltissime ore nella mia camera e nel mio letto. Se non sapeva che avevo fatto l'amore con lei esattamente seicentosettantrè volte, fu perché Jane trascurò di tenerne conto così accuratamente come facevo io.
Naturalmente Harrison sapeva tutto e infatti chiese:
È brava a fare l'amore, non è vero?
Con pronta risposta di Todd:
Ah, su questo non c'è dubbio.
E il suicidio del nostro "Toddy"? Lo scoprirete solo vivendo. E leggendo.
***
Altro? Ah, sì, una lettrice ha chiesto lumi sul ragno a cui il titolare ha fatto ieri riferimento su List. Bene, il tipetto che tesse la tela, esiste, eccolo:
La sua è un'opera d'arte. Tesse la tela instancabilmente. Una folata di vento la distrusse tempo fa, due giorni dopo era di nuovo stesa come un dedalo di Escher, pronta, una trappola di geometrica perfezione. Egli, il ragno, era minuscolo, quasi invisibile, oggi si presenta in forma, salta sulla tela, riposa sulle foglie, fa il lavoro a cui madre natura lo chiama. Dite che è spietato? Non più dell'uomo. Buona serata.
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strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.