7 Novembre
I conti dei gruppi del Senato
Le case affittate dai grillini, la salata campagna referendaria del Pd, il costo dei cambi di casacca. Viaggio nei bilanci dei gruppi parlamentari di Palazzo Madama. In Sicilia pasticcio a Cinque Stelle. Di Maio: sono pronto
La politica costa, non è un mistero, la lettura dei bilanci dei gruppi parlamentari del Senato è un caso interessante da studiare sull'uso del denaro pubblico. I resoconti del 2016 sono stati depositati qualche giorno fa. Questo è il risultato dell'analisi fatta dal titolare di List sui bilanci. Andiamo con ordine, cominciamo dal Movimento 5Stelle che presenta il caso più interessante: il pagamento dell'affitto degli appartamenti per i dipendenti dell'ufficio di comunicazione. Tutto regolare, ma se l'avessero fatto gli altri...
Movimento 5Stelle. Il rendiconto è stato approvato il 26 aprile del 2017 e firmato dal presidente del gruppo, il senatore Carlo Martelli. Il primo dato che emerge è politico, riguarda la consistenza del gruppo: costituito all'inizio della legislatura, contava 54 senatori, nella relazione si legge che "successivamente sono passati al gruppo misto 19 senatori, pertanto al 31/12/2016 il gruppo parlamentari era composto da 35 senatori". È l'effetto della "discussione interna" nel partito: se non sei d'accordo, esci. Gestione del dissenso. Eiettabile. Andiamo avanti. Il personale del gruppo grillino al Senato è composto da 22 unità con contratto a tempo determinato, 5 a tempo indeterminato e 4 collaboratori a partita IVA. Il totale fa 31 unità per le quali in gran parte si fa ricorso al lavoro determinato e flessibile. Non male per un partito che si batte contro il precariato. Le entrate del gruppo nel 2016 sono state di 2.427.925 euro, di cui 2.396.032 sono i contributi del Senato, il resto deriva da altre entrate e interessi sui conti correnti. Le spese effettive nel 2016 sono state pari a 2.405.416,52 euro, questa cifra è così spacchettata nel bilancio:
- Spese per il personale: 1.911.878,95 euro
- Compensi a professionisti 291.000 euro
- Oneri finanziari 164,09 euro
- Locazione immobili ad uso abitazione per i dipendenti dell'ufficio comunicazione 100.885,87 euro
La locazione degli immobili per i...
La politica costa, non è un mistero, la lettura dei bilanci dei gruppi parlamentari del Senato è un caso interessante da studiare sull'uso del denaro pubblico. I resoconti del 2016 sono stati depositati qualche giorno fa. Questo è il risultato dell'analisi fatta dal titolare di List sui bilanci. Andiamo con ordine, cominciamo dal Movimento 5Stelle che presenta il caso più interessante: il pagamento dell'affitto degli appartamenti per i dipendenti dell'ufficio di comunicazione. Tutto regolare, ma se l'avessero fatto gli altri...
Movimento 5Stelle. Il rendiconto è stato approvato il 26 aprile del 2017 e firmato dal presidente del gruppo, il senatore Carlo Martelli. Il primo dato che emerge è politico, riguarda la consistenza del gruppo: costituito all'inizio della legislatura, contava 54 senatori, nella relazione si legge che "successivamente sono passati al gruppo misto 19 senatori, pertanto al 31/12/2016 il gruppo parlamentari era composto da 35 senatori". È l'effetto della "discussione interna" nel partito: se non sei d'accordo, esci. Gestione del dissenso. Eiettabile. Andiamo avanti. Il personale del gruppo grillino al Senato è composto da 22 unità con contratto a tempo determinato, 5 a tempo indeterminato e 4 collaboratori a partita IVA. Il totale fa 31 unità per le quali in gran parte si fa ricorso al lavoro determinato e flessibile. Non male per un partito che si batte contro il precariato. Le entrate del gruppo nel 2016 sono state di 2.427.925 euro, di cui 2.396.032 sono i contributi del Senato, il resto deriva da altre entrate e interessi sui conti correnti. Le spese effettive nel 2016 sono state pari a 2.405.416,52 euro, questa cifra è così spacchettata nel bilancio:
- Spese per il personale: 1.911.878,95 euro
- Compensi a professionisti 291.000 euro
- Oneri finanziari 164,09 euro
- Locazione immobili ad uso abitazione per i dipendenti dell'ufficio comunicazione 100.885,87 euro
La locazione degli immobili per i dipendenti pagata con i contributi del Senato. Si può fare? Sì, ma pensate alle campagne politiche dei grillini e provate a immaginare cosa sarebbe accaduto a parti rovesciate, con un altro partito che fa questa scelta di spesa. Il Movimento 5Stelle scrive nel rendiconto: "Gli appartamenti sono concessi in uso al personale dipendente e a numero 2 collaboratori dell'ufficio comunicazione con residenza fuori sede e in servizio a Roma. La concessione in uso degli appartamenti risulta più conveniente per il Gruppo Parlamentare rispetto al rimborso delle spese a piè di lista". Su queste locazioni il Movimento 5Stelle ha pagato anche la Tasi (163,78 euro) e delle spese di manutenzione (439,20 euro), va aggiunta un'altra voce presente in bilancio, "altre utenze per immobili in locazione" pari a 4.693 euro. Nel rendiconto inoltre tra i "crediti diversi" vantati dal gruppo ci sono "14.500 euro rappresentati da depositi cauzionali pagati per la locazione di n. 6 appartamenti concessi in comodato gratuito ad alcuni dipendenti del Gruppo". I grillini al Senato hanno speso 7.779 euro per le bollette del telefono, zero per trasferte e spese di rappresentanza, non noleggiano auto e per i taxi hanno speso 20 euro. Non spendono per i trasporti, ma per le abitazioni.
Partito democratico. Il Pd ha perso il referendum costituzionale e il suo gruppo al Senato ha subito anche un salasso contabile causato dalla campagna di comunicazione sul tema. Il rendiconto firmato dal capogruppo Luigi Zanda il 26 aprile del 2017 racconta questo: "Abbiamo sostenuto una significativa campagna di informazione sulla riforma costituzionale attraverso l'affissione di manifesti, su mezzi fissi e mobili, la produzione di materiale informativo cartaceo e audiovisivo. Una campagna che si è dispiegata su tutto il territorio nazionale con una spesa, a nostro carico, che ha superato gli 800 mila euro (la previsione di bilancio era di circa 500 mila euro)". Era sbagliata anche la previsione del risultato politico, non solo quella contabile. Il gruppo del Pd al Senato ha 49 persone in organico a tempo indeterminato, 6 persone in aspettativa, una comandata al Ministero del Lavoro, 3 persone in distacco dal Pd nazionale, 2 collaboratori e quattro consulenti. La spesa per il personale è aumentata (4.398.383 di euro) per gli adeguamenti contrattuali e rappresenta il 69 per cento della spesa complessiva. Anche qui, abbiamo un fatto politico che causa un effetto contabile: "Alla data odierna non siamo in grado di presentare il bilancio preventivo 2017 in quanto la voce entrate è in via di definizione per la fuoriuscita di 14 senatori", scrive Mauro Del Barba.
La scissione del Pd, quanto costa? Il calcolo presentato nel rendiconto è il seguente: "49.333 euro annui per ciascun senatore per il periodo marzo-dicembre 2017 (il contributo annuale per senatore è di 59.200 euro). Fatto politico, effetto contabile. Il gruppo del Pd al Senato non affitta immobili come i grillini, ma spende per libri e riviste (quasi 35 mila euro) e per i trasporti, circa 12 mila euro di noleggio di vetture, 123 mila e rotti euro sono stati spesi per lo studio e la formazione, altri 116 mila euro per convegni, quasi 10 mila euro in pubblicazioni e 68 mila euro di bollette telefoniche. Un'altra voce importante nel bilancio del gruppo al Senato è rappresentata dai compensi a collaboratori e professionisti: oltre 400 mila euro. Dei 49 dipendenti del gruppo, 40 sono impiegati, 7 sono giornalisti e 2 sono operai. Il contributo del Senato al Pd per il 2016 è stato di 6 milioni 446 mila euro. Bastano? Se non ci sono eventi straordinari. E sul bilancio di quest'anno ci saranno le spese per una durissima campagna elettorale.
Alleanza Popolare. Un piccolo gruppo, un piccolo bilancio. Anche in questo caso i cambi di casacca hanno prodotto problemi contabili evidenziati nel rendiconto: "Il disavanzo del 2016, assorbito dagli avanzi degli anni precedenti, è da attribuire alla variazione negativa della composizione dei Senatori. La consequenziale e necessaria riorganizzazione del personale è avvenuta a cavallo dei due esercizi amministrativi ma ha necessitato di tempi più lunghi del previsto e ha visto la riduzione di n. 11 unità. Il costo del personale del 2017 si attesterà a circa 1645.000 euro contro 1.972.893 del 2016. I contributi stimati su 27 senatori consentiranno di avere una entrata complessiva di circa 1.877.537 euro contro i 2.058.550 del 2016". Ribaltoni, cambi di casacca, la transumanza parlamentare, il suk diventa anche qui un tema delicato di gestione. È uno dei gravissimi problemi del nostro sistema parlamentare, altera la scelta democratica. E i conti.
Forza Italia. Il gruppo parlamentare nel 2016 chiude il rendiconto con un disavanzo di gestione di circa 587 mila euro. Viene coperto solo in parte con l'avanzo della gestione precedente e il risultato finale è rosso per circa 379 mila euro. Il gruppo ha entrate versate dal Senato per circa 2.5 milioni di euro, l'attività caratteristica è poco rivelante, circa 230 mila, la spesa principale anche in questo caso è quella per i dipendenti, pari a oltre 2.1 milioni di euro, un altro mezzo milione di euro va alla voce "collaborazioni coordinate e continuative", sempre contratti atipici. Forza Italia al Senato ha un'auto di servizio, costo imputato 6.400 euro. Dovranno coprire il rosso generato nel 2016 con risparmi nel 2017. Un anno elettorale, operazione non semplice.
Gruppo per le Autonomie. Il 78 per cento delle risorse se ne va nel pagamento del personale per una cifra di circa 895 mila euro, altri 86 mila per una collaborazione. Il Gruppo per le Autonomie ha una grana giudiziaria, una causa di lavoro che lo espone a un rischio valutato al massimo in 100.000 euro. Il Gruppo nel rendiconto parla di "possibile soccombenza" e di "assurdità della pretesa avanzata". In ogni caso ha congelato il patrimonio netto in attesa del giudizio. Tutti i gruppi parlamentari nel corso del tempo vanno incontro a cause di lavoro, alcune vengono risolte consensualmente altre impattano sui conti in maniera significativa. Un paradosso, il Parlamento che fa le leggi è continuamente oggetto di cause di lavoro da parte dei dipendenti e dei collaboratori. Al di là dei singoli casi, c'è più di qualcosa che non va.
Gruppo Misto. Chiude il rendiconto del 2016 con 146 mila euro di disavanzo. Anche qui, il problema del vai e vieni dei parlamentari, le porte girevoli del Senato sempre aperte, diventano un tema della relazione: "Il Gruppo Misto è esposto tradizionalmente ad una mobilità del numero dei suoi componenti, ha la doppia Spada di Damocle, di incorrere nella riduzione dei contributi da un lato, e dalla rigidità di organico del personale dall'altro che, come è noto, rende sostanzialmente fissi e non riducibili i costi del personale". Più che gestione, è la Settimana Enigmistica.
Lega Nord. Il gruppo leghista al Senato è ben gestito: circa 56 mila euro di avanzo di gestione, circa 70 mila euro di avanzo finanziario, i contributi del Senato sono pari a 871 mila euro. Il personale dipendente costa circa 350 mila euro, i collaboratori pesano per altri 360 mila euro circa, totale uscite 918 mila euro, totale entrate 988 mila. L'equilibrio del Nord.
Ala-Scelta Civica. Entrate complessive per circa 1.2 milioni di euro, uscite per circa 1.173.000 euro. I conti sono in sostanziale equilibrio. Anche in questo caso dipendenti e collaboratori esterni sono la voce principale di spesa, l'organico totale è di 28 persone, il costo è di circa 780 mila euro.
Se fossero aziende. L'analisi dei bilanci dei gruppi parlamentari fa emergere un problema: non investono in ricerca, formazione, studio. Gran parte delle risorse è assorbita dal personale dipendente che svolge il lavoro day by day. Naturalmente l'obiezione è che qui siamo in presenza di costi sostenuti per il "capitale umano". Vero, ma la missione dei gruppi parlamentari è quella del legislatore, cioè fare buone leggi e qui il risultato è nettamente a sfavore della tesi difensiva. Non solo, un'analisi qualitativa metterebbe in mostra la distanza tra obiettivi e risultati raggiunti e una spesa in realtà caotica nell'utilizzo delle risorse umane con processi di automazione e digitalizzazione carenti. I partiti sono defunti? Sì, ma proprio per questo i gruppi - soprattutto in un Parlamento non riformato come quello italiano - assumono un'importanza sempre più grande. Non a caso le riunioni dei leader più significative sono diventate quelle con i gruppi parlamentari.
L'altro aspetto critico - un vero disastro istituzionale - è quello dei cambi di casacca, i passaggi dei parlamentari da un gruppo all'altro dall'inizio della legislatura sono stati 524 (296 alla Camera e 228 al Senato) i parlamentari coinvolti sono stati 336. Guardate questo grafico di Openpolis:
L'ultima ondata ha visto protagonista (in entrata) Forza Italia. Segno che il partito di Berlusconi ha riguadagnato consenso e i più lesti stanno cercando una nuova casa. E poltrona. E un seggio. Suk Italia. Che facciamo? Andiamo in Parlamento, facciamo un giro in Transatlantico. Seguite il titolare di List.
01
Transatlantico
Il Transatlantico è il lungo salone della Camera dei Deputati. È il lussuoso ponte di una vecchia nave da crociera. C'è chi va e c'è chi viene, si naviga, è l'Italia, la politica che galleggia. Facciamo il punto nave.
- Di Maio, l'investito. "Sono pronto a fare il premier" ha detto a quelli del Gruppo Espresso. Con tutta quell'esperienza che traspare dal suo curriculum non può che essere così umile. È pronto, segnare sul taccuino.
- Elezioni Sicilia. Il Tribunale di Palermo ha accolto un ricorso e ha sospeso le regionarie (che nome) del Movimento 5Stelle. E ora? Il candidato penstastellato è in un limbo. No, Cancelleri non è pronto.
- Il Blog di Grillo. Ci saremo. Ecco la reazione pentastellata sul blog di Beppe Grillo: "Il Movimento 5 Stelle in Sicilia ci sarà, non c'è nessun rischio caos. Il Tribunale ha semplicemente accolto il ricorso di un iscritto che vuole essere in lista e, come misura cautelare, ha sospeso le regionarie. Ciò non toglie che il Movimento 5 Stelle parteciperà alle elezioni, come previsto, e lo farà seguendo le decisioni che verranno prese dal tribunale. Il tour in Sicilia continua oggi con il candidato presidente Giancarlo Cancelleri e Luigi Di Maio in visita nel Messinese dove incontreranno allevatori e pescatori. Vogliamo raccontare a tutti il nostro programma per fare della Sicilia la prima regione a 5 Stelle. #SceglieteIlFuturo!". Non mollare mai.
- Sicilian Tragedy. È il passaggio politico che attende il segretario del Pd. I sondaggi sono terribili e si capisce perché Renzi ha detto che "è un voto locale". Prendete tutto con grande prudenza: Pd al 10 per cento, Micari ko; centrodestra vincente con il candidato Nello Musumeci al 38 per cento, Cinque Stelle bene (oltre il 30 per cento) ma sconfitti. Andrà così?
- Forza Italia e la legge elettorale. Riunione del Gruppo alla Camera, esce Renato Brunetta: "Aspettiamo le mosse del Pd". Surplace.
- Fascismo. Le assemblee di Montecitorio e Palazzo Madama riprendono oggi i lavori. L'ordine del giorno della Camera segna la la perfetta sincronizzazione della politica italiana con la contemporaneità: "Introduzione del reato di propaganda fascista". Quello del Senato, sobrio, segnala il nulla: "Comunicazioni del presidente sul calendario dei lavori". Non c'è fretta, l'estate è appena passata. E poi tra poco è Natale.
- Renzi candidato. Renzi ieri sera ha annunciato che si candiderà al Senato, per la precisione a Arezzo. Il segretario del Pd sulla legge elettorale deve sapere cose che voi umani... Non esiste la circoscrizione di Arezzo, ma quella della Toscana. Dunque si candiderà a casa sua.
- 007 Gentiloni. Oggi alle 15 il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni sarà ascoltato dal Copasir, la commissione bicamerale che "vigila" sui servizi segreti. L'agenda è facile: sicurezza a 360°, rapporti con l'Egitto e caso Regeni, missione italiana in Libia. Dopo l'uscita di Marco Minniti verso il Viminale, a Palazzo Chigi la delega ai servizi segreti non è mai stata assegnata, l'ha tenuta il premier, lasciando Luca Lotti a inaugurare palestre. Certe cose è meglio gestirle direttamente.
Usciamo da Montecitorio, facciamo due passi in centro a Roma e andiamo all'Istat che ha appena sfornato i nuovi dati sul lavoro. Come sono? Se guardate i tweet di governo sono entusiasmanti, come sempre il titolare di List invita a leggere bene i numeri. E che numeri. Leggiamo cosa scrive per List Francesco Seghezzi, direttore di Adapt.
02
Solo il 38 per cento degli italiani lavora
di Francesco Seghezzi
Dopo tante discussioni sullo stato di salute del mercato del lavoro italiano ci pensa un semplicissimo cartogramma Istat a lasciare tutti senza parole. Il grafico dice una cosa tanto semplice quanto inesorabile: in Italia lavora il 38 per cento della popolazione residente. Più o meno una persona su tre, ogni lavoratore mantiene con il suo lavoro se stesso e altre due persone. E se su 23 milioni di lavoratori si considera che 4,3 milioni sono part-time il dato è ancora più preoccupante.
E cosa fa il restante 62 per cento? Il 13,6 per cento ha meno di 15 anni, il 21,1 per cento più di 64, e questi sono gli inattivi non in età lavorativa. Non hanno colpe, ma l'invecchiamento della popolazione italiana li porta a pesare sempre di più sui bilanci delle famiglie e del welfare. Un restante 22,3 per cento invece è composto, e qui è il vero problema, degli inattivi in età da lavoro. E la maggioranza di questi (parliamo di 10 milioni di persone) si dichiarano "non disponibili e non in cerca di lavoro". 10 milioni di persone, quasi la metà di quelli che un lavoro ce l'hanno. A chiudere il quadro ci sono poi i disoccupati, che sono il 4,7 per cento di tutta la popolazione.
Ma l'Istat ci offre anche un quadro dell'evoluzione del mercato, paragonando il cartogramma alla situazione di un anno fa. E la preoccupazione cresce. Se infatti il numero di lavoratori dipendenti aumenta di 356 mila unità, 178 mila sono occupati a termine a tempo pieno e 100 mila sono a termine part-time. Per non parlare dei lavoratori autonomi, che crollano di 203 mila unità in un solo anno.
Dati che non sono in sé positivi o negativi, ma che mostrano un trend di cui essere consapevoli. Possiamo anc
ora continuare ad investire sui bonus occupazionali invece che sulle politiche attive in un mercato nel quale i lavori durano poco e la transizione è costante? Sono domande da porsi. In ultimo, anche sul fronte dei giovani le notizie non sono delle migliori, rispetto al II semestre del 2016 abbiamo in Italia 70mila NEET in più tra i 15 e i 29 anni.
Ci sono anche elementi positivi come il calo degli inattivi e quello dei disoccupati, ma sembrano una goccia nel mare se osservati con una lente più grande. Piccoli numeri (importanti ovviamente) che da soli non riescono, neanche nella prospettiva migliore, ad avvicinarci ad un mercato del lavoro sano.
***
Bravo il giovane Seghezzi, un rasoio. Quindi tutto bene, lavorano in pochi, gli altri consumano, ce la faremo. Dove andiamo? In un posto tranquillo, al riparo dai guai, in Corea del Nord.
03
Kim sanzionato ma non troppo
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha votato all'unanimità le nuove sanzioni contro la Corea del Nord. È la parola, unanimità, che fa sorgere qualche sospetto. Pyongyang perde 1.3 miliardi di risorse, ma il documento proposto dagli Stati Uniti in realtà non è passato per l'opposizione di Russia e Cina che hanno fatto ancora una volta fronte comune. La proposta dell'amministrazione Trump di chiudere il rubinetto del petrolio e del gas è affondata. Si farà ma solo un po'. Di fronte a un veto, Nikki Haley, ambasciatrice americana all'Onu, ha accettato il compromesso. Pragmatismo. Da dove veniva il petrolio importato dalla Corea del Nord? Dalla Cina:
Paga Pechino e ne è ben felice perché mantiene il controllo sul dossier e evita le strambate di Trump sul mare in tempesta nucleare. La decisione dell'Onu non allontana troppo Merkel e Putin, rafforza l'asse tra la Cina e la Russia e mette Trump di fronte al dilemma: se Kim spara un altro missile che si fa? Non c'è risposta, tutte le soluzioni militari si scontrano con il grande dilemma del Nuclear First Strike. Che fare? Aspettare. Chi crede, può pregare. A proposito di religione, ma davvero il Papa è diventato minnitiano? Seguite il titolare di List.
04
Immigrazione. Papa Francesco politico
Papa Francesco è un gesuita, non bisogna mai dimenticarlo. Sottile, politico, ha sempre in mente la frase di Sant'Ignazio di Loyola: "Prega come se tutto dipendesse da Dio e lavora come se tutto dipendesse da te". In aereo, rientrando dal viaggio in Sudamerica ha detto: "Un governo deve gestire questo problema con la virtù propria del governante: la prudenza. Cosa significa? Primo: quanti posti ho? Secondo: non devo solo riceverli, ma integrarli". È una svolta? Se guardiamo a quello che fa Bergoglio nel brevissimo termine sì, ma il tempo della Chiesa - e dei Pontefici - è lungo, si misura con i decenni, i secoli, la storia. Al titolare di List viene in mente un discorso di Papa Francesco al Parlamento Europeo, Strasburgo, 25 novembre 2014, ecco il passaggio: "L'Europa sarà in grado di far fronte alle problematiche connesse all’immigrazione se saprà proporre con chiarezza la propria identità culturale e mettere in atto legislazioni adeguate che sappiano allo stesso tempo tutelare i diritti dei cittadini europei e garantire l’accoglienza dei migranti; se saprà adottare politiche corrette, coraggiose e concrete che aiutino i loro Paesi di origine nello sviluppo socio-politico e nel superamento dei conflitti interni – causa principale di tale fenomeno – invece delle politiche di interesse che aumentano e alimentano tali conflitti. È necessario agire sulle cause e non solo sugli effetti". Tutelare i diritti dei cittadini europei, garantire l'accoglienza dei migranti. Francesco, che politico.
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attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.