9 Gennaio
I Giochi invernali di Kim e la Bomba
La strategia degli sci del dittatore coreano ha ottenuto un risultato: la Corea del Nord parteciperà ai Giochi olimpici invernali a Seul e si sono riaperti i colloqui bilaterali con la Corea del Sud. Guerra USA-Cina sui telefonini. In Italia aumenta il lavoro, ma è sempre a termine.
La diplomazia degli sci di Kim jong-un fatto un primo passo concreto: la Corea del Nord parteciperà ai giochi invernali della Corea del Sud che partiranno a PyeongChang tra trenta giorni, sono cominciati i colloqui bilaterali tra i due paesi. Per ora il programma nucleare di Pyongyang non è entrato in agenda, ma è indubbiamente un grande passo avanti. Su List avevamo scritto il 1° gennaio scorso che il discorso di Kim era importante e insieme alla pulsantiera atomica, Kim aveva mostrato gli sci e lo slittino, un segno di apertura che la Corea del Sud ha colto al volo. Quarant'anni dopo la diplomazia del ping pong di Nixon e Kissinger con la Cina, abbiamo un dossier nucleare nel Pacifico che corre sulla pista dello slalom gigante. Chi l'avrebbe mai detto. E invece è successo e le armi "non convenzionali" del Presidente Trump cominciano ad avere un senso compiuto: le pressioni su Twitter, le sanzioni all'Onu sollecitate contro tutto e tutti (e poi ottenute) da Nikki Haley all'Onu, la sollecitazione continua della Cina e della Russia, il dialogo stretto con la Corea del Sud e il Giappone. Non è scoppiata la pace, ma neanche la guerra. Il prossimo passo? Seul potrebbe alleggerire le sanzioni alla Corea del Nord. Vedremo, è un buon inizio del 2018. Occhio allo slittino. E al telefonino.
01
La guerra USA-Cina sui telefonini
Mentre le due Coree si parlano al telefono e si stringono perfino la mano, le relazioni tra Stati Uniti e Cina hanno un problema con lo smartphone. L'accordo tra Huawei e AT&T per la distribuzione in America dei telefoni del colosso cinese è colato a picco. Pressioni politiche? Be' non è difficile immaginarlo, Huawei è tecnologia di un paese estero introdotta nello spettro elettromagnetico americano e infatti le commissione di intelligence della Camera e del...
La diplomazia degli sci di Kim jong-un fatto un primo passo concreto: la Corea del Nord parteciperà ai giochi invernali della Corea del Sud che partiranno a PyeongChang tra trenta giorni, sono cominciati i colloqui bilaterali tra i due paesi. Per ora il programma nucleare di Pyongyang non è entrato in agenda, ma è indubbiamente un grande passo avanti. Su List avevamo scritto il 1° gennaio scorso che il discorso di Kim era importante e insieme alla pulsantiera atomica, Kim aveva mostrato gli sci e lo slittino, un segno di apertura che la Corea del Sud ha colto al volo. Quarant'anni dopo la diplomazia del ping pong di Nixon e Kissinger con la Cina, abbiamo un dossier nucleare nel Pacifico che corre sulla pista dello slalom gigante. Chi l'avrebbe mai detto. E invece è successo e le armi "non convenzionali" del Presidente Trump cominciano ad avere un senso compiuto: le pressioni su Twitter, le sanzioni all'Onu sollecitate contro tutto e tutti (e poi ottenute) da Nikki Haley all'Onu, la sollecitazione continua della Cina e della Russia, il dialogo stretto con la Corea del Sud e il Giappone. Non è scoppiata la pace, ma neanche la guerra. Il prossimo passo? Seul potrebbe alleggerire le sanzioni alla Corea del Nord. Vedremo, è un buon inizio del 2018. Occhio allo slittino. E al telefonino.
01
La guerra USA-Cina sui telefonini
Mentre le due Coree si parlano al telefono e si stringono perfino la mano, le relazioni tra Stati Uniti e Cina hanno un problema con lo smartphone. L'accordo tra Huawei e AT&T per la distribuzione in America dei telefoni del colosso cinese è colato a picco. Pressioni politiche? Be' non è difficile immaginarlo, Huawei è tecnologia di un paese estero introdotta nello spettro elettromagnetico americano e infatti le commissione di intelligence della Camera e del Senato avevano già sollevato dubbi sull'affare commerciale tra i due colossi delle telecomunicazioni. A Pechino si sono accese tutte le spie rosse del sommergibile perché è il secondo accordo che va a carte quarantotto nel giro di pochi giorni, anche il tentativo di acquisto di Money Gram da parte dei cinesi di Ant Financial (Alibaba) è andato a vuoto. E ora? Sul South China Morning Post si ipotizza una risposta molto dura della Cina. E pensare che Trump e Xi qualche settimana fa hanno firmato un accordo commerciale da 250 miliardi di dollari. Il problema è chiaro: la comunicazione è intelligence, cioè Politica.
Telefonarsi fa bene. Dovrebbero farlo anche Renzi e Padoan. Quest'ultimo ha detto una cosa interessante. Il problema è solo uno: Renzi ascolta?
02
Padoan: servono proposte credibili
La campagna elettorale offre occasioni strabilianti per vedere contorcersi le idee. Dichiarazione di Pier Carlo Padoan, ministro dell'economia, stamattina:
È compito degli elettori valutare le diverse proposte e ricordare a se stessi che non tutte le promesse sono realizzabili. Che la credibilità di una proposta dipende dalla sua realizzabilità, tenuto conto dei vincoli posti dalle circostanze esterne. Sarebbe opportuno che tutte le parti in competizione rendessero questo compito piu' facile agli elettori, formulando proposte misurabili e quindi credibili. Stiamo entrando in un periodo di competizione elettorale e ogni partito cercherà di conquistare la fetta di consenso la più ampia possibile. Lo farà alludendo a scelte di politica economica tali da promettere i maggiori benefici al proprio elettorato. È nella natura della democrazia.
Padoan dice una cosa giusta. L'atto seguente da fare è citofonare Renzi e dargli copia delle dichiarazioni del ministro dell'Economia. Il Pd infatti non è esente dal giochino delle tre carte, come abbiamo visto con l'abolizione-non-abolizione del canone Rai dove si racconta la cancellazione di una tassa che in ogni caso finirebbe a carico dei contribuenti. Serve un consulto tra il realista Padoan e il de-canonizzatore Renzi. Ne serve uno anche tra Maroni e Salvini, ma è decisamente troppo tardi. I due hanno rotto, anzi s'è rotto Maroni. C'è una sua dichiarazione che delizierebbe i cremlinologi. Quale? Seguite il titolare di List.
03
Le cose straordinarie di Maroni
Cosa ha detto Bobo? Questo:
Ribadisco quello che ho detto ieri. Ho deciso di non ricandidarmi. Non ho chiesto nulla a nessuno, non pretendo nulla e non mi candido a nulla, se non a nuova vita. Ho dato la mia disponibilita' per dare una mano. Ho fatto cose straordinarie nella mia carriera politica grazie a Silvio Berlusconi e a Umberto Bossi.
Lettura: ho fatto quelle cose straordinarie senza Salvini. E dunque? Maroni è là, pronto a dare una mano a Berlusconi nel caso si dovesse arrivare a uno scontro con Salvini. Se il Cav. va verso una larga intesa con Renzi (tutti hanno il terrore di governare da soli), Maroni sarebbe il catalizzatore di una scissione della Lega governista pronta ad appoggiare un esecutivo tra Forza Italia e Pd. Fantasie? Con la politica italiana non è mai abbastanza. Aspettiamo il 5 marzo con il taccuino squadernato.
E mentre i partiti si dilettano nello sport delle promesse che non possono mantenere, sono usciti i dati Istat sul lavoro e Francesco Seghezzi li commenta per List. Leggiamolo insieme.
04
Il lavoro cresce. Sempre a termine
di Francesco Seghezzi
E pur si muove! Forse è troppo scomodare Galileo Galilei ma è innegabile che i dati Istat sul mercato del lavoro diffusi oggi mostrino una certa vitalità, evidente soprattutto dalla forte crescita degli occupati (+65mila) nel mese di novembre. Peccato che questi dati vengono diffusi in un periodo di campagna elettorale che, sul fronte lavoro, sta vedendo all'opera momenti di propaganda estremi e che probabilmente fagociterà anche i numeri di oggi, non permettendo di comprenderne bene la natura. Perché sebbene siano dati estremamente positivi in termini assoluti non si può dimenticare che novembre (soprattutto la seconda metà) è un mese molto influenzato da dinamiche di stagionalità, avvicinandosi le feste natalizie e con esse iniziando le assunzioni di quei lavoratori che resteranno occupati fino alla fine dell'anno. E infatti ben 54mila dei 68mila nuovi lavoratori dipendenti è a termine, contribuendo a portare l'aumento dei lavoratori a termine su base annua dal 14 per cento di ottobre al 18 per cento, segno che una particolare accelerazione c'è stata, e la stagionalità sembra la spiegazione migliore. Cautela quindi, come sempre quando si tratta di dati mensili. E in questo caso la cautela deve essere maggiore se è vero, come è vero, che nel periodo tra settembre e novembre gli occupati a termine sono cresciuti di 101 mila unità e quelli permanenti diminuiti di 16mila. In un anno solo il 10% dei nuovi occupati è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato, mentre il 90 per cento con contratti a termine.
Non sarebbe per forza un problema in un mercato del lavoro maturo, ma purtroppo sappiamo che troppo spesso in Italia il contratto a termine viene a coincidere con lavoro povero, che certo non aiuta consumi e ripresa.
Ma i dati di oggi offrono anche un altro elemento, sul quale è più difficile trovare ombre: l'occupazione giovanile. Infatti il numero degli occupati under 34, depurato dalla componente demografica e quindi dalle schiere di giovani che stanno scomparendo a causa dei pochi nati, è cresciuto del 3,1 per cento nel mese e i disoccupati diminuiti di oltre 14 punti. Chiaro che siamo ben lontani dal cantare vittoria, la disoccupazione giovanile è al 32,7 per cento e soprattutto nell'ultimo trimestre, sebbene quasi nessuno l'abbia notato, il numero dei NEET è cresciuto ancora.
E sappiamo anche che la dinamica della stagionalità incide molto sull'occupazione dei più giovani che si trovano a fare "lavoretti" per qualche settimana nella stagione natalizia. Il realismo quindi impone moltissime cautele. In ultimo c'è sempre il tema, che è destinato ad esplodere, dell'aumento imponente del numero dei disoccupati over 50, che a novembre crescono del 7 per cento. Nei mesi scorsi siamo stati assuefatti dalla crescita, grazie alla riforma Fornero, degli occupati in questa fascia d'età, dimenticandoci che chi perde un lavoro dopo i cinquant'anni oggi fatica immensamente a ritrovarlo.
***
Come vedete, i numeri vanno letti in controluce e Seghezzi ancora una volta ci fa vedere "the dark side of the moon". Sì, il titolare sa che ora sarebbe perfetto piazzare i Pink Floyd e vabbè... lo facciamo: Time!
Con questa musica, il decollo a razzo è un imperativo categorico (Manzoni), allacciate le cinture.
05
Musk ha perso un satellite
Poco dopo Natale ha twittato per errore il suo numero di telefono, ieri Elon Musk ha perso un satellite spia. Zuma è sparito, secondo l'agenzia Bloomberg è ricaduto a terra (in mare) subito dopo il lancio. Zuma era un satellite militare, lanciato nello spazio da Cape Canaveral con un Falcon 9. Per Space X il lancio fallito è un problema di bilancio, i satelliti militari sono un affare da 70 miliardi di dollari da qui al 2030. Brutta giornata per Elon. A proposito: un giornalista della CNBC ha provato a chiamare il numero di telefono di Musk e la segreteria telefonica che si attiva sarebbe la seguente:
Musk lancia satelliti (qualche volta cascano), produce auto elettriche (belle), progetta di viaggiare in un tubo (hyperloop), ha la segreteria telefonica di un nerd e twitta a qualche milionata di followers il suo numero di telefono. La vita social, che fatica.
06
Social violenti e utopia europea
A proposito di social, l'Unione europea ha deciso di andare alla guerra dei new media con l'idea di convincere i titani dei social network a cancellare (o non pubblicare) i messaggi cosiddetti impropri, cioè l'aberrazione umana in bit. Il problema non è solo quello degli odiatori in rete (hate speech) ma come abbiamo visto più volte nel caso di YouTube, della pubblicazione di contenuti pericolosi per i minori e gli adolescenti (il Premio imbecille dell'anno è stato assegnato con 11 mesi di anticipo da List a Logan Paul che aveva filmato - e postato - ridendo con gli amici un uomo impiccato in un bosco in Giappone). Il tema che non si pone per gli editori - pena il carcere - continua ad essere affrontato a mani nude dai governi. Il commissario europeo per il digitale, Andrus Ansip, spera di risolvere la faccenda con i codici e le multe, ma in realtà deve cambiare lo status delle piattaforme social, hanno le stesse responsabilità degli editori o no? Se sono irresponsabili, come lo sono adesso, il gioco per loro sarà sempre vincente. Con i principi e le linee guida non si va molto avanti. E allo stato attuale nemmeno con gli algoritmi (farsi un giretto online per vedere i contenuti abominevoli che vengono pubblicati), serve la mente umana che decide che cosa è degno di essere pubblicato o no. Ma assumere persone costa e non rientra nel modello di massimo profitto che Riccardo Ruggeri in un'intervista su RadioList definisce con efficacia il Ceo Capitalism.
07
RadioList. Comandano gli elettori?
L'Italia va al voto il 4 marzo, è un turno elettorale molto importante, il paese è osservato speciale. I quotidiani parlano oggi dello strappo di Maroni da Salvini, ma il nocciolo del voto in Italia è quella del rapporto tra capitalismo, élite e popolo. II segnali della rottura: Brexit e Trump. Una classe media con redditi calanti, giovani senza lavoro, cittadini che vanno al voto sapendo che nessuno dei programmi promessi può essere realizzato. In Italia si danno per scontate le larghe intese tra Berlusconi e Renzi. Ma andrà davvero così? Dialogo con Riccardo Ruggeri sulla crisi della democrazia.
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6. Promozioni
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7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
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- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
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7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
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dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.