10 Novembre

I socialisti arretrano, Vox raddoppia. Nessuno governa

La Spagna al voto per la quarta volta non risolve il problema della maggioranza. Sanchez vince ma perde 3 seggi, la destra di Abascal galoppa e i Popolari avanzano. Tutti sono lontani dalla maggioranza. Maite Carpio racconta un altro sottosopra di Madrid

Che succede? La corrida di Madrid fa il botto e Vox il pieno di voti, le elezioni in Spagna sono un passaggio importante e confermano due tendenze della politica europea: la destra è forte, avanza, i partiti identitari guadagnano consensi, le sinistre arrancano, le formule di governo sono sempre più pasticciate, i governi fragili e i parlamenti in crisi. La democrazia si è inceppata. Ogni paese ha la sua storia, ma i fenomeni di lungo respiro in un mondo sempre connesso si riverberano e autoalimentano, creano l'immaginario. E dunque la realtà del voto, l'opinione (e la persuasione) che diventa scelta dell'elettore e fatto politico ha un impatto. Il voto in Spagna si farà sentire anche in Italia. Salvini e Meloni esultano, il Partito democratico guarda al risultato non buono di Sanchez con lo sguardo di chi non sa cosa fare e forse tenterà di restare fermo, in surplace, non potendo in realtà permettersi l'immobilismo.  

C'è chi affronta la realtà e chi scappa. Evo Morales ha lasciato il Bolivia, destinazione Argentina. E dimissioni. C'èra una volta un presidente e ora ci sarà un altro voto e chissà cos'altro. Il Sudamerica brucia.

E poi ci siamo noi, in cronaca, l'Italia. Un attentato in Iraq che ha coinvolto cinque militari italiani ci ricorda che ci sono servitori dello Stato silenziosi e la nostra politica estera, per quanto piccola e mal interpretata dalla classa politica, è fatta di cooperazione, impegno internazionale e troops on the ground, soldati sul terreno. Nel gioco del Medio Oriente sono cambiate molte cose. 

Sono questi i fatti principali sul nostro taccuino. Facciamo un di giostra, seguite il titolare di List. Si comincia dalla Spagna, la muleta passa al socio spagnolo. Olè. 

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Il sottosopra di Spagna

Non Podemos. Pablo Iglesias, leader di Podemos. Anche per lui una domenica amara (Foto Ansa)...

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