28 Aprile

I socialisti vincono, Vox fa festa, la maggioranza è da inventare

Elezioni in Spagna. Il blocco della sinistra è in vantaggio ma non ha i 176 seggi per governare. Affermazione di Sanchez, i nazionalisti di Vox entrano in Parlamento con un gran risultato. Male i Popolari, bene Ciudadanos. Il governo dipende dall'alleanza con gli indipendentisti

In Spagna i socialisti del Psoe vincono, ma il gioco della maggioranza è aperto. Siamo al 17,1 per cento appena dello scrutinio, il dato certo è che Pedro Sanchez ha ottenuto un gran risultato (aveva 85 seggi nel 2016, per ora ne ha 128) e il blocco della sinistra ha un numero di seggi superiore (fino a 167) rispetto a quello della destra (fino a 139 seggi). Il Partito popolare perde seggi (ne ha 68 contro gli 85 del 2016), Podemos perde seggi rispetto al 2016 (39 contro 71), Ciudadanos va molto bene (50 contro 32) e Vox entra in Parlamento con il botto, 32 seggi.

La maggioranza in parlamento si ottiene a 176 seggi, questo significa che la sinistra deve allargare l'alleanza alle formazioni autonomiste. Occhio ai risultati degli indipendentisti catalani, bisogna misurare la grande affluenza in Catalogna (+ 18 per cento). Aggiorneremo via via il quadro, abbiamo il taccuino squadernato, il socio spagnolo di List sta cucinando un primo scenario. 

I seggi hanno chiuso alle 20.00, grande affluenza e molti spunti di analisi, alle 18 ha votato il 60.46 per cento degli elettori, il 9.25 per cento in più rispetto al turno del 2016, quando alla stessa ora aveva votato il 51,21 per cento. Boom in Catalogna, + 18 per cento. È il terzo voto nazionale della Spagna negli ultimi quattro anni. Testimonianza di una crisi istituzionale, certamente, ma anche il segno che alla fine sono le elezioni la via maestra per risolvere le contraddizioni politiche. Una lezione da tenere a mente per l'Italia, in particolare un esempio per Salvini.

***

Sul fronte del governo di Roma tiene banco - con zero passione degli italiani - ancora il caso Siri. Salvini ha letto correttamente la situazione surreale: "Conte non è un giudice". Certamente il premier sembra obbedire a Di Maio. Così l'avvocato Conte s'improvvisa...


List è a portata di Tap

List ora è disponibile su App Store e Google Play

  • Scarica l'app da Apple Store
  • Scarica l'app da Google Play