21 Dicembre
Il 2019 si chiude "salvo intese"
Il Consiglio dei ministri non trova l'accordo sul milleproroghe, stop a riforma digitale e revoca delle concessioni autostradali. Il caso Italia tra destra senza governo, governo senza testa e vasca delle sardine. L'inno di Zingaretti a Conte crea imbarazzo a sinistra. La Lega fa un congresso per dire che comanda Salvini. In Australia va a fuoco il Natale
Che succede? La notizia del giorno è che il Consiglio dei ministri ha certificato lo stallo della maggioranza. Non appena si tocca la carne viva degli interessi (di ogni genere), il governo balla la rumba. Chi strepitava contro il conflitto di interessi di Berlusconi (visibilissimo) ne ha uno in casa e se ne vanta. Di chi parliamo? Del Movimento Cinque Stelle e della ministra Paola Pisano. Ah, l'innovazione. Che fa rima anche con concessione. Autostradale. A Palazzo Chigi abbiamo avuto un saggio di come (non) funziona il governo. Il milleproroghe è finito nel disaccordo dell'approvato "salvo intese". Sono ai materassi. E il 2019 si chiude così, "salvo intese". Andiamo a fare il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Grazie Casaleggio. Una lezione per ieri, oggi e domani
Nel report sulla "Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese" (potete scaricarlo qui) presentato dalla ministra Paola Pisano, all'ultima pagina, compaiono i ringraziamenti:
Dunque abbiamo Davide Casaleggio, che ha un'azienda che lavora nel settore digitale, che è figlio del fondatore del Movimento Cinque Stelle, che è uno dei dominus del partito, che collabora con Paola Pisano, ministro dell'innovazione, sui temi della Casaleggio Associati, in qualità di esperto, chiaro, ma anche ispiratore delle strategie dei Cinque Stelle. C'è spazio per una critica politica, non c'è dubbio. Per i puristi in servizio di epurazione permanente effettivo non è una bella pagina.
Qui invitiamo sempre alla prudenza e all'equilibrio, non ci piace Torquemada, anche in questo caso. Non pensiamo che vi sia altro, se non il fatto della "vicinanza". Notiamo sommessamente che con un altro soggetto i Cinque Stelle avrebbero scatenato i leoni da tastiera contro chiunque gridando allo scandalo. Fonti del ministero dell'Innovazione dicono che sul punto in questione, i ringraziamenti, non c'è "nessuna consulenza, di nessun tipo. La strategia è stata scritta...
Che succede? La notizia del giorno è che il Consiglio dei ministri ha certificato lo stallo della maggioranza. Non appena si tocca la carne viva degli interessi (di ogni genere), il governo balla la rumba. Chi strepitava contro il conflitto di interessi di Berlusconi (visibilissimo) ne ha uno in casa e se ne vanta. Di chi parliamo? Del Movimento Cinque Stelle e della ministra Paola Pisano. Ah, l'innovazione. Che fa rima anche con concessione. Autostradale. A Palazzo Chigi abbiamo avuto un saggio di come (non) funziona il governo. Il milleproroghe è finito nel disaccordo dell'approvato "salvo intese". Sono ai materassi. E il 2019 si chiude così, "salvo intese". Andiamo a fare il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Grazie Casaleggio. Una lezione per ieri, oggi e domani
Nel report sulla "Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese" (potete scaricarlo qui) presentato dalla ministra Paola Pisano, all'ultima pagina, compaiono i ringraziamenti:
Dunque abbiamo Davide Casaleggio, che ha un'azienda che lavora nel settore digitale, che è figlio del fondatore del Movimento Cinque Stelle, che è uno dei dominus del partito, che collabora con Paola Pisano, ministro dell'innovazione, sui temi della Casaleggio Associati, in qualità di esperto, chiaro, ma anche ispiratore delle strategie dei Cinque Stelle. C'è spazio per una critica politica, non c'è dubbio. Per i puristi in servizio di epurazione permanente effettivo non è una bella pagina.
Qui invitiamo sempre alla prudenza e all'equilibrio, non ci piace Torquemada, anche in questo caso. Non pensiamo che vi sia altro, se non il fatto della "vicinanza". Notiamo sommessamente che con un altro soggetto i Cinque Stelle avrebbero scatenato i leoni da tastiera contro chiunque gridando allo scandalo. Fonti del ministero dell'Innovazione dicono che sul punto in questione, i ringraziamenti, non c'è "nessuna consulenza, di nessun tipo. La strategia è stata scritta tutta di proprio pugno dal Ministro Pisano, in collaborazione col suo team. I ringraziamenti vanno a 18 interlocutori che hanno discusso con il ministro su temi generali di innovazione e digitalizzazione". Mettiamola così, non c'è niente di male, ma è una lezione per i Cinque Stelle molto utile per ieri, oggi e domani.
Al di là dei ringraziamenti a piè di pagina, non c'è condivisione nella maggioranza su alcuni punti delicati che riguardano anche la sicurezza nazionale, così Dario Franceschini ha tagliato corto:
Oggi non c'erano le condizioni per approvare in Consiglio dei Ministri il Piano per l'Innovazione digitale. C'è bisogno di un approfondimento e le norme, frutto di un'intesa nella maggioranza, potranno essere inserite in un emendamento in sede di conversione del decreto.
Un modo felpato per dire che la cosa è finita come doveva finire: un gran casino. E infatti il decreto milleproroghe arrivato sul tavolo del Consiglio dei ministri, dopo cinque ore di discussione, è uscito da Palazzo Chigi con la formula che si usa quando non c'è l'accordo nella maggioranza: approvato "salvo intese". I 4 articoli (34-35-36-37) sull'innovazione tecnologica sono da ridiscutere, non si capisce come, perché la frittata è regolarmente andata giù per terra.
02
Autostrade. Battaglia sulla revoca
Altro articolo contestato, il numero 33 presente nella bozza del decreto, quello che dava automaticamente all'Anas, in attesa di una gara, la gestione delle autostrade nel caso di "revoca, di decadenza o di risoluzione di concessioni di strade o di autostrade, ivi incluse quelle sottoposte a pedaggio". Una norma ad hoc per la revoca della concessione a Atlantia. Muro di Italia Viva, con le ministre renziane Teresa Bellanova e Elena Bonetti che hanno detto che non si cambiano le regole mentre si gioca la partita e messo in luce come una simile decisione avrebbe un effetto boomerang sugli investimenti internazionali. Crac. Ecco cosa dice Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva in Senato: la "revoca indiscriminata delle concessioni stradali, inserita a mo' di blitz nel Milleproroghe, avrebbe avuto come effetto un'ondata generale e incredibile di sfiducia verso l'Italia che diventava non più appetibile per gli investitori internazionali, visto che si sarebbe andato a cambiare lo status quo. Se vogliamo discutere di modificare le concessioni autostradali il luogo più adatto è il Parlamento e lo strumento è un provvedimento ad hoc. Noi saremo sempre contrari a blitz come questo che mettono a repentaglio la crescita e lo sviluppo del Paese". Il governo chiude l'anno con un incontro di boxe. Gong. Per chi suona la campana?
***
Sono due episodi, c'è bisogno di uno scenario completo, dobbiamo unire i puntini. Che cosa sta succedendo alla politica italiana? Annotare questa domanda sul taccuino con il Natale alle porte può sembrare un esercizio masochista, in realtà è un gioco divertente, entriamo nel campo della fiction, del racconto davanti al caminetto, un'opera buia da Charles Dickens, fantasmi. Di cosa parliamo? Dei partiti, cribbio, un format senza il quale non c'è la nostra serie tv preferita. Per sapere, per capire, partiamo dalla rivoluzione inglese.
03
La rivoluzione inglese (e noi)
Boris Johnson a pranzo con le truppe inglesi in Estonia (Foto Ansa)Abbiamo visto la straordinaria vittoria di Boris Johnson nel Regno Unito con un sistema elettorale che suscita la nostra grande ammirazione, il "first-past-the-post", la potenza dell'uninominale secco, questo vince, questo perde, "the winner takes all", il vincitore prende tutto e governa, mentre il perdente va a fare la sua nobile opposizione. Fatta chiarezza con il voto, eliminato lo stallo parlamentare, a Westminster è arrivato il primo sì alla Brexit, Londra lascerà l'Unione europea entro il 31 gennaio e, come ha detto Angela Merkel, "abbiamo un concorrente alle porte", il Regno Unito.
Sulle rive del Tamigi abbiamo una visione differente di cosa sia un partito di governo: un piano da 100 miliardi di sterline in infrastrutture, investimenti nella scuola e nella ricerca, una politica non convenzionale che ingloba il linguaggio e alcuni temi della sinistra per mantenere il voto conquistato nelle aree della working class che un tempo votava i laburisti e ora ha scelto Johnson. Il processo politico inglese potrebbe fallire, ma si respira il clima che c'è a bordo di una nave che sta per salpare, il futuro è pericoloso ed eccitante.
04
Dalla scatoletta di tonno al mai più in scatola
Mentre è in corso la rivoluzione inglese, in Italia si discute di legge elettorale. È l'ennesima distrazione di massa, nessuno riesce a guidare il paese: il governo giallo-verde è deceduto per incapacità e rigetto degli organi, quello giallo-rosso è una creatura acquatica che non sa nuotare, galleggia, si fa trasportare dalla corrente. In mare sono comparsi banchi di sardine che vanno in piazza contro l'opposizione (fenomeno surreale) e pretendono (letteralmente, usano questa parola: "pretendiamo") di imporre un'agenda di confuse utopie, mentre scorrono le schermate del videogame del 2020 con Donald Trump, Xi Jinping, Vladimir Putin, Boris Johnson, Recep Tayyip Erdoğan. Gli inglesi se ne vanno, Trump ha aperto la guerra del gas in Europa contro Nord Stream 2, Washington e Mosca sono in piena crisi dei missili, Erdogan domina la Libia, noi discutiamo di Mattia Santori. Siamo a posto. Così l'Italia è passata dal Beppe Grillo del 2013 che prometteva di "aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno", alle sardine "Mai più in scatola", (titolo dadaista di Repubblica) del 2019. Abbiamo fatto grandi passi avanti nel settore dell'imballaggio politico.
05
Il centralismo democratico. Da Lenin a Salvini
Milano, 21 dicembre, l'intervento di Matteo Salvini al congresso federale della Lega (Foto Ansa)La Lega ha celebrato un congresso federale alla vigilia di Natale per dire che il leader è Matteo Salvini, assente Roberto Maroni, mentre Umberto Bossi è andato a dire che la sua Lega è sempre aperta, ma in realtà della sua carica - il garante dell'unità - resta solo il fregio, la durata a vita e nient'altro, non ha poteri. Il segretario e il consiglio federale saranno in carica non più tre ma cinque anni, La vera novità nello Statuto è la possibilità di concedere ad altri movimenti il simbolo, una possibilità che avvicina la Lega a una sorta di formula sharing del marchio sul territorio. Conclusione? Siamo sempre all'idea di partito del caro vecchio compagno Lenin: è il Centralismo democratico, si discute, si decide, comanda Salvini.
06
Conte, il punto di riferimento di Zingaretti
Nicola Zingaretti e Giuseppe Conte, il nuovo "punto fortissimo di riferimento di tutte le forze progressiste" (Foto Ansa)Nel generale sottosopra, abbiamo letto un'intervista del segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che ha così definito il premier Giuseppe Conte: "Un punto fortissimo di riferimento di tutte le forze progressiste". A un sardo che ha letto le pagine di Antonio Gramsci questo appare come uno scherzo grottesco. Arturo Parisi, uomo con la testa sulle spalle e il polso di granito, ha commentato: "Pressoché unanime tra gli elettori lo sconcerto. Pressoché unanime tra i dirigenti il silenzio". Con l'eccezione di Matteo Orfini, nel Pd è tornata l'era del cinema muto. Ci vuole un grande sforzo di fantasia per vedere Conte, il premier (avvocato del popolo) in un esecutivo sovranista ieri, oggi presidente del Consiglio di un governo europeista, come un punto di riferimento (fortissimo) della sinistra.
Chi è Giuseppe Conte? Risposta: "Un punto fortissimo di riferimento di tutte le forze progressiste". Chi? Cosa? Ma quel Giuseppe Conte che si definì "avvocato del popolo?". Quello, proprio quello, che era presidente del Consiglio mentre il ministro dell'Interno teneva le navi cariche di migranti in alto mare? Quel progressista che approvò senza batter ciglio il decreto sicurezza di Salvini? Proprio lui, capperi. Chi ha coniato una così mirabile definizione del presidente del Consiglio che fu sovranista, poi europeista? Guardate Conte, azzimato, inamidato, con la pochette d'ordinanza, profuma di lacca, è tutto uno stira e ammira, è chiaramento un premier con l'appretto anche se gli manca il manico. Uno Zelig perfetto per il progressismo come lo immagina Zingaretti: trumpiano con Trump, macroniano con Macron, merkeliano con Merkel, socialista con Sanchez, sempre stato conservatore con Johnson, Ungheria First con Orban, prima l'Austria con Kurtz, amici della Grande Madre Russia con Putin, siamo tutti cinesi con Xi. Un uomo immobile, senza dubbio alcuno, pronto a sostenere Serraj, grande amico di Haftar, un punto di riferimento, dunque fisso, con idee non negoziabili, un uomo tutto d'un pezzo.
L'elevazione del trasformismo di Conte a "punto di riferimento fortissimo di tutte le forze progressiste" è una cosa che poteva riuscire solo a Zingaretti, uomo dalla vasta cultura, dalle profonde letture e riflessioni, l'esponente più lucido della corrente new left, old mistakes. In questo quadro di riferimento politico-filosofico, Zingaretti tocca vette altissime di riflessione. Certo, non la pensano così in tanti dentro il partito e tra i militanti, Arturo Parisi mostra tutti i suoi limiti di coerenza nuragica nell'esprimere qualche dubbio sulla tenuta della figura di Conte; Matteo Orfini è afflitto da pedanteria, proprio non riesce a capire come possa essere punto di riferimento uno dall'animo mobile come Conte; un gruppo di intellettuali a sinistra (sì, esageriamo) mostra smarrimento, ma è comprensibile, non hanno letto tutto Marx e manca loro l'anello di congiunzione tra l'acerbo sovranismo di Conte e il rapido sviluppo europeista della maturità, sempre del Conte. Sì, va detto, c'è stata sorpresa nel vedere abbracciare con tanto ardore il filosofo del diritto nato in Puglia, una fretta eccessiva per molti, ma è chiaro che Conte nel Pantheon progressista è una presenza obbligatoria, Gramsci, Berlinguer, Conte. Non era forse un simbolo di rinnovato operaismo la sua presenza con i dipendenti dell'Ilva a Taranto? Un dibattito intenso, carico di drammaticità, sostenuto dalle profonde note di regia di Rocco Casalino.
Con questa fulminante trovata, Zingaretti ha alzato la palla a Matteo Renzi:
Il problema non è Conte, sia chiaro, fa il suo gioco, sfrutta ogni falla dei modesti partner e avversari, è un perfetto Zelig. Qui il tema che affaascina gli scienziati è quello del frullatore che è acceso nella testa del segretario del Pd. Questo fenomeno della politica in progress, Conte, a quanto pare è visibile solo a un uomo con eccezionali masse attive di neuroni come Zingaretti. D'altronde, il segretario del Pd ha colto perfettamente il voto inglese qualche giorno fa definendolo come quello della "destra ignorante". Tutti bifolchi, in Inghilterra, si capisce. Quel giudizio ha innescato una profonda autocritica tra gli accademici del Balliol College dell'università di Oxford, dove quel cafone di Boris Johnson si è impunemente laureato. Titoli a parte, il problema è quello del livello culturale, è chiaro che Zingaretti ha più sintonia con un raffinato pensatore come Conte e non con un mezzadro inglese spettinato, bevitore di birra e oratore di versi in latino che ha scritto libri, diretto una gloriosa testata, governato per due volte una città periferica e bigotta come Londra. Se uno fa il primo ministro inglese, è leader del Tory Party, non finisce nel bizzarro Pantheon di Zingaretti, ma va dritto nella legione dei bifolchi, non può essere né colto né intelligente e se per soprammercato è pure ricco, quella ricchezza è senza charme. E il cachemire, signora mia? Che domanda, è sempre stato di sinistra.
***
Che facciamo? C'è qualcosa di remoto, lontano, che invece ci riguarda da vicino: l'Australia brucia.
07
Australia. Va a fuoco il Natale
Il fuoco sulle Blue Mountains in Australia, a Ovest di Sydney (Foto Ansa)Tre milioni di ettari bruciati da settembre, un'area grande come il Belgio. La situazione degli incendi in Australia è fuori controllo. Il fuoco è arrivato vicino a Sydney, la città più importante, oltre 5 milioni di abitanti. Il governo ha lanciato l'allarme: non mettetevi in viaggio per le vacanze di Natale. Il premier Scott Morrison, che era in vacanza alle isole Hawaii, è dovuto rientrare in patria, sommerso dalle critiche. L'Australia è investita da un'ondata di calore, guardate questa mappa:
Gli incendi boschivi sono un flagello per tutta l'umanità. L'Australia è una macchia rossa, sono temperature che in alcuni punti superano i 40 gradi. Associate il caldo al vento e otterrete la formula del disastro, va a fuoco il Natale.
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abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.