19 Settembre
Il bilancio di Di Maio è uno e Tria
Il leader dei Cinque Stelle è in Cina e parla di conti pubblici: "Ho piena fiducia in Tria", "non possiamo aspettare due, tre anni", "si deve attingere a un po' di deficit", "non si sfora il 3 per cento". Tecnicamente, Tria deve negoziare con Bruxelles un rapporto deficit-pil al 2 per cento
Aggiornamento. Ore 15. Luigi Di Maio è entrato nella fase ombre cinesi e sta zig-zagando tra il possibile e l'impossibile. Vorrebbe tutto e subito in una situazione dei conti pubblici in cui si può avere un po' adesso e per il tutto bisogna attrezzarsi per il futuro. Queste le dichiarazioni del leader del Movimento Cinque Stelle nonché ministro del Lavoro:
- Di Maio 1. Ha fiducia in Tria. "Ho piena fiducia nel ministro del'Economia, Giovanni Tria, e ho piena fiducia nel gioco di squadra che stiamo facendo come governo";
- Di Maio 2. Deficit, spesa e... tagli. "Non possiamo aspettare due-tre anni per rispettare le promesse. Si deve attingere a un po' di deficit per poi far rientrare il debito l'anno dopo o tra due anni, tenendo i conti in ordine senza voler fare alcuna manovra distruttiva dell'economia. Quello che vogliamo mettere al centro non è rassicurare i mercati ma migliorare la qualità della vita dei cittadini. Per questo ci siamo candidati e ci hanno eletto. Occorre quindi procedere con tagli di spesa e modulare il deficit";
- Di Maio 3. Non si sfora il 3 per cento. "Ci sono due cose che posso assicurare fin da adesso: che non si toccano i diritti essenziali dei cittadini e che non si sfora il 3 per cento, Non si sfora il deficit al punto da mandare fuori giri i conti dello Stato: sono questioni che non esistono e mi sento di potere rassicurare su questo. Fateci arrivare alla presentazione del Def e vedrete quali sono le nostre intenzioni";
- Di Maio 4: I soldi ci sono. I soldi ci sono e questo lavoro di tagli di cose inutili e di modulare il deficit in modo tale che si possano soddisfare le aspettative degli italiani e' un lavoro che si sta facendo in queste ore".
Traduzione: caro Giovanni Tria, starai...
Aggiornamento. Ore 15. Luigi Di Maio è entrato nella fase ombre cinesi e sta zig-zagando tra il possibile e l'impossibile. Vorrebbe tutto e subito in una situazione dei conti pubblici in cui si può avere un po' adesso e per il tutto bisogna attrezzarsi per il futuro. Queste le dichiarazioni del leader del Movimento Cinque Stelle nonché ministro del Lavoro:
- Di Maio 1. Ha fiducia in Tria. "Ho piena fiducia nel ministro del'Economia, Giovanni Tria, e ho piena fiducia nel gioco di squadra che stiamo facendo come governo";
- Di Maio 2. Deficit, spesa e... tagli. "Non possiamo aspettare due-tre anni per rispettare le promesse. Si deve attingere a un po' di deficit per poi far rientrare il debito l'anno dopo o tra due anni, tenendo i conti in ordine senza voler fare alcuna manovra distruttiva dell'economia. Quello che vogliamo mettere al centro non è rassicurare i mercati ma migliorare la qualità della vita dei cittadini. Per questo ci siamo candidati e ci hanno eletto. Occorre quindi procedere con tagli di spesa e modulare il deficit";
- Di Maio 3. Non si sfora il 3 per cento. "Ci sono due cose che posso assicurare fin da adesso: che non si toccano i diritti essenziali dei cittadini e che non si sfora il 3 per cento, Non si sfora il deficit al punto da mandare fuori giri i conti dello Stato: sono questioni che non esistono e mi sento di potere rassicurare su questo. Fateci arrivare alla presentazione del Def e vedrete quali sono le nostre intenzioni";
- Di Maio 4: I soldi ci sono. I soldi ci sono e questo lavoro di tagli di cose inutili e di modulare il deficit in modo tale che si possano soddisfare le aspettative degli italiani e' un lavoro che si sta facendo in queste ore".
Traduzione: caro Giovanni Tria, starai al tuo posto, ma non mettermi nei guai con la mia base elettorale, nella legge di bilancio mettici tutto quel che puoi, contratta il deficit con l'Unione europea senza deludere noi e far imbizzarrire i mercati. E sì, per arrivarci siamo disposti a fare anche un po' di tagli alla spesa. Tecnicamente, si va a negoziare a Bruxelles il 2 per cento di rapporto deficit-pil.
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C'è del marcio in Danimarca. Tomas Borgen, l'amministratore delegato della Danske Bank, il più importante istituto di credito, si è dimesso perché non sa quanto denaro ha riciclato la filiale della sua banca in Estonia. Secondo il Wall Street Journal sono circa 150 miliardi di dollari provenienti da società con legami con la Russia. Il periodo sotto inchiesta va dal 2007 al 2015.
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Cosa bolle in pentola? A Salisburgo comincia un vertice europeo dopo un'estate di profonda divisione dell'Unione sull'immigrazione, non ci sono grandi aspettative, ma almeno proveranno a mettere giù un'agenda. Tenere d'occhio le mosse di Sebastian Kurz, presidente dell'Austria che è anche presidente di turno dell'Ue. In Germania la Grosse Koalition ha "risolto" il suo problema con il capo del controspionaggio e la storia - come vedrete - è un caso che rivaluta perfino il modo di procedere talvolta bizzarro dell'alta amministrazione italiana. Stamattina Giorgetti e Malagò si sono visti per certificare la corsa a due per le Olimpiadi invernali, senza l'appoggio del governo. Il mercato dell'auto in Europa va, ma in Italia è piatto. In questo scenario c'è la sfida delle supercar (vedere alla voce Ferrari, produzione e posti di lavoro in Italia). In Polonia vogliono costruire Fort Trump e al biondo-arancio di Manhattan tutto questo solletica l'Io. Mentre scriviamo questa nota, Alexandre Benalla, la guardia del corpo di Macron, sta testimoniando in Senato. All'Eliseo vivono tempi interessanti. Forse troppo. Primo giro di giostra, buona lettura.
01
Frou frou Macron e il disoccupato Benalla
Proteggeva il Presidente Macron ma non era la guardia del corpo. Stava là, sempre vicino, come un angelo custode, Alexandre Benalla. È finito nei guai perché durante una manifestazione si è dato da fare con le mani il 1° maggio per difendere il Presidente. Insomma, ha menato un po' di gente, mentre lo faceva è stato ripreso e bum! la faccenda è diventata un caso politico. Durante un'audizione al Senato oggi Benalla ha rivelato: "Non ho più alcun incarico, non mi occupo della sicurezza di alcun vip e sono iscritto all'ufficio collocamento". Il non più stretto collaboratore di Macron ha anche detto: "Non sono mai stato un ufficiale di polizia o una guardia del corpo per il presidente della Repubblica. Negli incontri ero fisicamente vicino a lui ma come altre persone". Presente a questo punto non si bene per che cosa. Il povero Benalla è stato fatto secco dall'Eliseo con un metodo brutale, a quanto racconta: "È stata un'umiliazione", il pacco regalo delle sanzioni e del cambio di mansioni gli è stato comunicato dal capo di gabinetto di Macron (Patrick Strzoda) "solo verbalmente". E come mai aveva la pistola, se non era la guardia del corpo? La domanda è micidiale e qui le risposte date da Benalla e dagli altri protagonisti chiamati a testimoniare confliggono. Benalla ha assicurato di aver ottenuto il porto d'armi per "motivi di sicurezza personale, non per quella del capo dello Stato". Tutto bene quindi. No, perché il prefetto di polizia di Parigi, Michel Delpuech, aveva detto ai deputati di aver personalmente rilasciato l'autorizzazione a Benalla, "in relazione al suo incarico". Brutta storia. Licenziato. Umiliato. Disoccupato. L'audizione di Benalla, come potete immaginare, è la principale notizia su tutti i giornali francesi. Un altro grande colpo d'immagine per Macron.
Bene. Andiamo a Salisburgo. I leader europei hanno prenotato una cena. Non come quella del Pd.
02
Tutti a Salisburgo. E poi?
Tutti a Salisburgo. I capi di Stato e di governo dell'Europa ricominciano dall'Austria, dalle note di Strauss, dalle acque del fiume Salzach. Il Consiglio europeo informale ha un'agenda titanica (dunque impossibile), ecco il testo integrale della lettera d'invito del Presidente Donald Tusk:
Inizieremo la cena di mercoledì con una discussione sull'immigrazione. Durante l'estate, le tensioni tra gli Stati membri sono riemerse ancora una volta in relazione all'afflusso di immigrati nell'Unione europea. Desidero affermare apertamente quanto segue: il tentativo di porre fine alla crisi migratoria è un compito comune a tutti gli Stati membri e alle istituzioni dell'Unione europea. Se alcuni vogliono risolvere la crisi, mentre altri vogliono usarla, essa rimarrà irrisolvibile. Spero che a Salisburgo riusciremo a porre fine al risentimento reciproco e a ritornare a un approccio costruttivo. È proprio questo tipo di approccio che ha prodotto gli effetti desiderati negli ultimi mesi: oggi, l'afflusso di immigrati clandestini nell'UE è tornato ai livelli precedenti la crisi.
Dopo la mia visita al Cairo insieme al Cancelliere Kurz, non ho dubbi sul fatto che dovremmo approvare l'iniziativa di convocare un vertice UE-Lega degli Stati Arabi all'inizio del 2019. Dovremmo anche discutere il potenziale per intensificare la cooperazione con l'Egitto, anche nel settore dell'immigrazione. Vale la pena ricordare che le autorità egiziane hanno fatto della lotta contro il contrabbando e la tratta di esseri umani la loro priorità. Di conseguenza, quest'anno non vi sono state partenze irregolari dall'Egitto verso l'Europa (rispetto a quasi 13 000 nel 2016).
Giovedì ci concentreremo sugli sforzi collettivi per garantire un elevato livello di sicurezza in Europa, come previsto dall'agenda dei leader. L'obiettivo è migliorare la cooperazione giudiziaria e di polizia, rafforzare la sicurezza delle frontiere e garantire la resilienza nel ciberspazio. Desidero che si valutino i progressi compiuti negli ultimi anni e che si svolga un ampio dibattito politico sulle sfide future, sulla base della nota allegata. Solleveremo brevemente anche la questione di una risposta comune alle catastrofi naturali e provocate dall'uomo, mentre il Primo Ministro May ci informerà sul caso Skripal.
Infine, ci incontreremo a pranzo in 27 con il nostro negoziatore capo di Brexit, Michel Barnier. A soli sei mesi dal ritiro del Regno Unito dall'Unione europea, stiamo entrando nelle ultime settimane di negoziati. Voglio quindi esaminare i progressi compiuti in questi colloqui e discutere la via da seguire tenendo presenti tre obiettivi. In primo luogo, dovremmo raggiungere una visione comune sulla natura e la forma generale della dichiarazione politica congiunta sul nostro futuro partenariato con il Regno Unito. In secondo luogo, discuteremo come organizzare la fase finale dei colloqui di Brexit, compresa la possibilità di convocare un altro Consiglio europeo a novembre. In terzo luogo, dovremmo riconfermare la necessità di un dispositivo di protezione giuridicamente operativo per l'Irlanda e i suoi confini. Permettetemi di ricordare che limitare i danni causati da Brexit è nell'interesse comune. Purtroppo, uno scenario di "no deal" è ancora possibile. Ma se agiamo tutti in modo responsabile, possiamo evitare una catastrofe.
Al primo punto, come vedete, c'è sempre il tema dell'immigrazione. E naturalmente la Brexit che si sta avvicinando al passo finale, l'exit. Nel materiale di background distribuito ai partecipanti c'è questo grafico sulla Libia, a testimonianza di quanto sia cruciale la cooperazione con il paese nordafricano e quanto per l'Italia il punto sia prioritario in agenda:
Possibilità di una svolta sull'immigrazione? Poche, servirebbe un miracolo. E per i miracoli, essendo misteri, ci vuole fede.
Torniamo in Italia. No, non andiamo a pregare (ce ne sarebbe bisogno), facciamo un salto davanti al portone di Palazzo Chigi.
03
Olimpiadi invernali a due
Olimpiadi invernali a due. Stamattina Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e Giovanni Malagò, presidente del Coni, si sono incontrati per fare il punto sul disappunto, cioè sul naufragio delle Olimpiadi a tre (Piemonte, Lombardia e Veneto) e il passaggio alla proposta sidecar (viaggiano in due, Lombardia e Veneto) senza l'appoggio del governo. Commento di Malagò al termine dell'incontro con Giorgetti: "In Italia non è mai accaduto, ma tecnicamente si può fare, così come dimostrano gli Stati Uniti dove entrambe le candidature sono state sostenute da privati". Dalla soluzione all'italiana a quella all'americana.
Avete un problema di Stato? C'è anche la soluzione tedesca, uno spettacolo d'ipocrisia.
04
Promoveatur ut amoveatur a Berlino
La guerra alla spia di Berlino si è risolta con il metodo del promoveatur ut amoveatur, per rimuoverti, ti promuovo. Così Hans-Georg Maassen, il capo del controspionaggio tedesco (BfV) - accusato di aver flirtato con la destra nazionalista di AfD e di aver detto che durante le manifestazioni della destra a Chemnitz (Sassonia) non c'è stata nessuna caccia allo straniero - è stato rimosso dal suo incarico e destinato a diventare sottosegretario di Stato al ministero federale dell'Interno. Rimosso, promosso. E con uno stipendio pure più alto. Angela Merkel ha accettato la richiesta di rimozione partita dagli alleati della SPD, ma per farlo senza rompere con la CSU di Horst Seehofer ha dovuto procedere con la formula "dolce" e non con il licenziamento. Così Maassen continuerà a lavorare per Seehofer. È un compromesso che salva la Grosse Koalition da un'altra crisi, ma apre ferite profonde visto che la formula della promozione è stata criticata non solo dall'opposizione ma dagli esponenti della SPD che pure hanno ottenuto la rimozione di Maassen. Per quanto riguarda l'inchiesta sull'assassino del 35enne tedesco a Chemnitz, uno dei sospettati in stato d'arresto, un iracheno di 22 anni, è stato rilasciato per mancanza di prove sul suo coinvolgimento. Il 14 ottobre si vota in Baviera. Achtung.
05
Ispezionare Kim (con il suo permesso)
La bomba di Kim. Donald Trump ha annunciato su Twitter che Kim Jong-un ha detto sì alle ispezioni nei siti nucleari della Corea del Nord. "Nel frattempo, non ci saranno razzi o test nucleari" ha commentato il presidente americano. I siti saranno smantellati, come stabilito durante il vertice tra Trump e Kim Jong-un a Singapore. Sarebbe questo uno degli esiti del vertice tra le due Coree in corso a Pyongyang. Secondo Trump "la Corea del Nord e del Sud presenteranno un'offerta congiunta per ospitare le Olimpiadi del 2032. Molto eccitante".
Con tutto quel narcisismo che si agita nella phonatura, Trump troverà ben più eccitante una proposta che arriva dalla Polonia.
06
Fort Trump in Polonia
Fort Trump in Polonia. La Polonia offre due miliardi di dollari agli Stati Uniti per costruire una base militare sul suo territorio. Il nome? Il presidente della Polonia, Andrzej Duda, scherzando ha proposto "Fort Trump". C'è poco da scherzare, lui ci crede. L'obiettivo? Coprirsi le spalle dalla Russia. Il nazionalismo polacco è anche questo e bisogna ricordare che il momento più importante del primo tour europeo di Trump nei primi giorni di luglio del 2017 (qui un approfondimento pubblicato su List durante la visita) è stato proprio in Polonia con un discorso molto importante, eccone un passaggio chiave:
Dobbiamo ricordare che la nostra difesa non è solo un impegno di denaro, è un impegno di volontà. Perché, come ci ricorda l'esperienza polacca, la difesa dell'Ovest si basa in ultima analisi non solo sui mezzi, ma anche sulla volontà del suo popolo di prevalere e di avere successo e ottenere ciò che si deve avere. La questione fondamentale del nostro tempo è se l'Occidente abbia la volontà di sopravvivere. Abbiamo la fiducia nei nostri valori per difenderli a qualsiasi costo? Abbiamo abbastanza rispetto per i nostri cittadini per proteggere le nostre frontiere? Abbiamo il desiderio e il coraggio di preservare la nostra civiltà di fronte a coloro che vogliono rovesciarla e distruggerla?
La proposta del governo della Polonia è la consuenza di quella visita che tutti avevano trattato con sufficienza e distrazione. Vedremo presto l'esito di tutto questo movimento a Est. Che facciamo? Andiamo in garage e prendiamo l'auto. Facciamo un giro nel mercato dell'automotive.
07
Mercato dell'auto in Europa vola. Non in Italia
Le vendite di automobili in Europa continuano a crescere a ritmo sostenuto, ma non in Italia. In luglio il mercato complessivamente ha segnato un + 10.5 per cento e in agosto + 31.5 per cento. I dati di Acea, l'associazione dei costruttori europei, sono dunque ottimi. Ecco la progressione dei primi otto mesi dell'anno:
Anno su anno la crescita in Europa è del 6.2 per cento. Il dato spacchettato per Paesi però mostra come l'aumento delle vendite sia a macchia di leopardo e come in Italia il mercato nel confronto 2017-2018 sia sostanzialmente piatto:
Se andiamo a vedere ancor più in profondità il dato del costruttore che più interessa l'Italia, il gruppo FCA, abbiamo la conferma di quanto sia fondamentale il marchio Jeep:
Anno su anno Jeep in Europa ha realizzato uno stellare + 79.5 per cento in più di vendite. Al contrario, il marchio Fiat è a -4.9 per cento. Se la cava bene anche Alfa Romeo con un +16.4 per cento. Dati che confermano la bontà della strategia di Marchionne di puntare sullo sviluppo di Jeep, restano però i dubbi sul futuro dei modelli Fiat, che gioca in uno spazio di mercato affollato. Il successore Mike Manley ha un lavoro molto difficile da fare. E in Italia la produzione sarà sottoposta alla pressione di fattori esterni (domanda e guerra dei dazi in America e Cina) e interni (il mercato piatto nei confini nazionali, il problema di una recessione in arrivo senza una politica economica che punti alla crescita). Qualcuno in Parlamento si sta occupando del tema che prima o poi farà emergere criticità? No.
Siamo al volante. Non è una Ferrari, ma possiamo sempre sognare. Vrooom.
08
I nuovi modelli Ferrari
La Ferrari continua la sua strategia di ampliamento e diversificazione dei modelli. Una scelta dettata dalle condizioni sempre più competitive del segmento di mercato dove le strategie finanziarie di valorizzazione del marchio (va in borsa anche Aston Martin) si incrociano con l'offerta di modelli che hanno un mercato globale e appassionati che cercano innovazione e tradizione. Siamo nel campo più sofisticato delle power unit (i motori) e del design. Ieri Ferrari ha presentato due modelli di grande fascino, le nuove Ferrari Monza SP1 e SP2, una monoposto e una biposto.
Sono due anteprime, Ferrari sta lavorando a 15 nuovi modelli da presentare entro il 2022. C'è grande curiosità per il SUV in progettazione - era stato annunciato da Marchionne - e naturalmente per l'auto ibrida. La sfida del nuovo presidente della casa automobilistica, Louis Camilleri (un manager che viene da Philip Morris) è ampliare le vendite e le quote di mercato. Facile a dirsi, poi c'è da mordere l'asfalto dove mangiano anche tutti gli altri costruttori. Dove vende le sue auto la Ferrari? Ecco i dati estratti dalla relazione agli investitori con i dati semestrali (30 giugno 2018):
Mercato globale, competizione serrata. Guardate l'importanza dei mercati del Regno Unito, della Germania, dell'Italia e, naturalmente, dell'America. Qui si fanno e disfano i destini dei costruttori di supercar.
***
Che facciamo? Sul taccuino c'è il nome di un politico che lascia la politica. Lezioni per i socialdemocratici italiani che stanno discutendo di cene e digiuni.
09
Lascio la politica (non è Renzi)
Lascio la politica. Renzi lo disse. Continua a fare politica. Christian Kern, leader dei socialdemocratici austriaci, ex cancelliere, sconfitto alle elezioni dal conservatore Sebastian Kurz, lascerà la guida del Partito socialdemocratico e si ritirerà dalla vita politica. Ah, nota biografica: Kern non è un anziano signore che ha trascorso tutta la sua vita nel Palazzo, è nato nel 1966. A futura memoria.
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4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.