28 Settembre
Il botto prima del dibattito
Il New York Times pubblica i redditi di Trump: per 10 anni su 15 ha dichiarato perdite e mai pagato le tasse. Una battaglia senza esclusione di colpi alla vigilia del faccia a faccia con Biden a Cleveland. Governo, scontro sul concorso della Scuola tra Pd e Cinque Stelle
Che succede? La ripresa in Europa è lenta, lo dice Christine Lagarde, presidente della Bce durante un'audizione nella Commissione Affari Economici del Parlamento europeo: "Le ultime proiezioni della Bce prevedono una crescita annua del Pil reale pari a -8,0% nel 2020, +5,0% nel 2021 e +3,2% nel 2022. Il Pil reale dell'area euro dovrebbe riprendersi ai livelli pre-crisi solo alla fine del 2022". Strada lunga e incerta: "La crisi della sanità pubblica continuerà a pesare sull'attività economica e pone rischi al ribasso per le prospettive economiche". Recovery Fund? "I fondi europei devono essere utilizzati non solo in modo tempestivo, ma anche in modo da rafforzare la crescita a lungo termine". Lagarde conferma lo scenario che vediamo, bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare, non sbandierare risultati che non ci sono. In questo quadro, segnaliamo due piccoli fatti della politica italiana, sono bagliori lontani, ma parlano. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Recovery Fund e Scuola. Il pressing del Pd sul governo
Primo fatto: il vertice del Pd sul governo. Il premier Conte dice che non ci sarà un rimpasto, che tutto procede come prima e più di prima. Sarà come egli sostiene, ma qualcosa sta succedendo perché stamattina il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, ha fatto il punto sul governo con il vicesegretario Orlando, con i capigruppo di Camera e Senato Delrio e Marcucci, il presidente della conferenza delle regioni Bonaccini, il presidente dell'Anci Decaro e il presidente dell'Upi De Pascale. Giro d'orizzonte su stato di salute del governo dopo il voto e piano per l'uso del Recovery Fund. Traduzione: casa e cassa, stress test sui pilastri dell'alleanza e controllo del portafoglio. Il 15 ottobre la Commissione Europea avvierà le consultazioni sul Recovery Fund, a che punto siamo? Non si sa, molti proclami,...
Che succede? La ripresa in Europa è lenta, lo dice Christine Lagarde, presidente della Bce durante un'audizione nella Commissione Affari Economici del Parlamento europeo: "Le ultime proiezioni della Bce prevedono una crescita annua del Pil reale pari a -8,0% nel 2020, +5,0% nel 2021 e +3,2% nel 2022. Il Pil reale dell'area euro dovrebbe riprendersi ai livelli pre-crisi solo alla fine del 2022". Strada lunga e incerta: "La crisi della sanità pubblica continuerà a pesare sull'attività economica e pone rischi al ribasso per le prospettive economiche". Recovery Fund? "I fondi europei devono essere utilizzati non solo in modo tempestivo, ma anche in modo da rafforzare la crescita a lungo termine". Lagarde conferma lo scenario che vediamo, bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare, non sbandierare risultati che non ci sono. In questo quadro, segnaliamo due piccoli fatti della politica italiana, sono bagliori lontani, ma parlano. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Recovery Fund e Scuola. Il pressing del Pd sul governo
Primo fatto: il vertice del Pd sul governo. Il premier Conte dice che non ci sarà un rimpasto, che tutto procede come prima e più di prima. Sarà come egli sostiene, ma qualcosa sta succedendo perché stamattina il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, ha fatto il punto sul governo con il vicesegretario Orlando, con i capigruppo di Camera e Senato Delrio e Marcucci, il presidente della conferenza delle regioni Bonaccini, il presidente dell'Anci Decaro e il presidente dell'Upi De Pascale. Giro d'orizzonte su stato di salute del governo dopo il voto e piano per l'uso del Recovery Fund. Traduzione: casa e cassa, stress test sui pilastri dell'alleanza e controllo del portafoglio. Il 15 ottobre la Commissione Europea avvierà le consultazioni sul Recovery Fund, a che punto siamo? Non si sa, molti proclami, di documenti da valutare non se ne sono visti, ci sono i piani dei ministeri, ma il problema è quello di avere un'idea di paese, la visione. Senza un piano, ci sono impegni per piazzare soldi qua e là, cioè la polverizzazione del futuro in un ciclo di spesa elettorale. Nobili ideali e necessità pratica, se i ministri fanno da soli, il partito resterà tagliato fuori, dunque bisogna mettere i propri guardiani vicino al bidone. Chi? I presidenti della Conferenza delle Regioni, dell'Anci e dell'Upi, sono tutti del Pd. E i presidenti di Regione? 15 su 20 sono del centrodestra. Questo è il problema del paese reale, gestire i piani del Recovery Fund senza coinvolgere la minoranza parlamentare che è maggioranza nel paese significa fallire l'obiettivo prima ancora di iniziare la partita.
Secondo fatto: il concorso dellla scuola. Ancora il Pd, ancora un tema delicato, il concorso straordinario della scuola. I dem dicono alla titolare dell'Istruzione, Lucia Azzolina, che bisogna fare una riflessione sulla data di ottobre e spostarlo a dicembre. Dice la responsabile Scuola del Pd, Camilla Sgambato: "Celebrando i concorsi durante le vacanze di Natale eviteremmo di stressare le scuole con ulteriori problemi di sanificazione e spazi". Altro punto sul quale fare una pensata: cosa fare con quei candidati al concorso che "vengono messi in quarantena perché in contatto con un positivo al Covid nella scuola in cui insegnano: come facciamo a garantire il loro diritto a partecipare al concorso?". Risposta dei Cinque Stelle? "Respingiamo al mittente la proposta di rinviare il concorso straordinario per la scuola giunta oggi dalla responsabile scuola del Partito Democratico. Fosse stato per noi avremmo fatto tenere le prove ad agosto (o un concorso ordinario per tutti), ma con il superamento del test a crocette e l'introduzione della prova a risposta aperta abbiamo concordato il procrastinarsi della data all'autunno".
Che cosa è tutto questo? Prove tecniche di riequilibrio del governo. In favore del Pd. Lasciamo l'Italia, andiamo in America.
02
La battaglia delle tasse di Trump
Nella campagna presidenziale americana è entrata in scena la battaglia delle tasse di Trump. La aspettavamo, è stata innescata dal New York Times (copione rispettato) che ha pubblicato i dati dei redditi del presidente. Dai documenti del Times emerge che in 10 anni su 15 Trump ha dichiarato perdite e per questo non ha pagato tasse. Perdeva soldi, questo emerge dai numeri. Così nel 2016, anno della sua elezione, Trump ha pagato 750 dollari di tasse e così pure nel 2017. È illegale? No. Trump è un evasore? Se fosse stato tale l'avrebbero arrestato, negli Stati Uniti il fisco è una cosa seria e pericolosa per chi tenta di fare il furbo. C'è una lite pendente con il fisco americano che potrebbe costargli fino a 100 milioni di dollari, una delle ragioni che Trump aveva avanzato per giustificare il suo no alla pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi.
Il suo punto debole della campagna è questo: Trump ha fatto quello che fanno i ricchi americani con le loro società. Un esempio, Amazon: l'impero dell'e-commerce mondiale fondato da Jeff Bezos - un avversario di Trump, è l'editore del Washington Post - ha pagato 162 milioni di dollari di tasse sul reddito su 13.3 miliardi di dollari di imponibile, questo significa che il tax rate effettivo applicato è pari all'1.2%. Nel 2018 e nel 2017, Amazon ha pagato zero tasse rispettivamente su 11.2 miliardi e 5.6 miliardi di profitti. Jeff Bezos è l'uomo più ricco del mondo con oltre 120 miliardi di dollari di patrimonio personale.
Trump ha risposto allo scoop del NYT con due parole: "Fake News". I legali della Trump Organization hanno replicato che "negli ultimi decenni il presidente Trump ha pagato decine di milioni di dollari in tasse personali al governo federale, compresi milioni di dollari da quando ha annunciato la sua candidatura nel 2015", dice il legale della Trump Organization, Alan Garten, che ha definito l'inchiesta pubblicata dal New York Times "inaccurata".
La battaglia delle tasse è aperta e questo è solo il primo capitolo, il NYT andrà avanti nella sua inchiesta, rischia di perdere una corsa che sembrava già vinta. Trump? Ha davanti due strade: ignorare la campagna sferrata dal Times o cavalcarla con una contro-offensiva. Nel 2016 avrebbe scelto la seconda strada, lo fece sempre e vinse le elezioni, nel 2020 lo scopriremo presto.
Non sfugge a nessuno che lo scoop del NYT sia arrivato alla vigilia del primo dibattito presidenziale, in calendario per domani a Cleveland. È il fatto della settimana, avrà un impatto sulla campagna, Joe Biden ha bisogno di aiuto, è arrivato. Ha un argomento nuovo con cui colpire Trump, una variazione nel funereo rosario democratico del coronavirus. Trump, inoltre, ha uno squarcio nella sua narrazione di Re Mida: se è tanto bravo e ha avuto successo nelle sue imprese, come mai ha dichiarato il suo business in perdita cronica? Ci vediamo a Cleveland.
***
Finisce qui? No, il copione del 2020 è come quello del 2016, dunque bisogna fermare Trump a tutti i costi. Per questo ai colpi della corazzata dei media s'aggiungono i colpi di cannone dei giudici. Si parlava tanto di Deep State, invece è tutto più che visibile. Grande spettacolo, ne resterà in piedi solo uno.
03
La Casa Bianca e i giudici federali
Così, per caso, senza che ci sia un motivo particolare, che ne so, il voto per la Casa Bianca, un giudice federale a Washington ha ordinato alle Poste degli Stati Uniti di interrompere ogni cambiamento operativo, schierandosi con gli Stati di New York, Hawaii e New Jersey e con le città di New York e San Francisco. Tutti hanno sostenuto che il direttore generale del Postal Service, Louis DeJoy, ha commesso degli errori. La storia è chiara: si insinua che Trump voglia manovrare il voto postale, dunque si passa alla guerra preventiva per via giudiziaria.
Sempre per caso, un altro giudice federale a Washington ha bloccato il divieto di Trump sui download di TikTok dai negozi online americani. ByteDance avrà più tempo per chiudere il suo accordo, naturalmente tutti faranno ricorso e si andrà avanti fino a quando non ci sarà il via libera del governo di Pechino. Quello che non riesce a fermare la Cina, lo fermano i giudici americani.
***
Che facciamo? Leggiamo domande sui massimi sistemi.
04
Perché i governi con il coronavirus hanno sbagliato?
La copertina dell'Economist questa settimana è dedicata alla risposta dei governi contro il coronavirus. Tanti governi hanno sbagliato, scrive l'Economist, ma ci permettiamo una correzione: tutti hanno sbagliato. Perché in questa storia c'erano variabili sconosciute e come sparavi la palla di dritto, ti entrava un rovescio a fondo campo, sulla linea. Anche chi sembra aver azzeccato la mossa ha pagato un prezzo altissimo. Non c'era la cura, non c'era il metodo di contrasto sicuro, tutti hanno camminato al buio, tranne la Germania che ha retto grazie alla freddezza del governo e all'esperienza della cancelliera Merkel, ma si ritrova uno scenario politico imprevisto: una reazione dura di una parte consistente dell'opinione pubblica che scende in piazza, un grumo di pulsioni che sono sempre presenti nella nazione tedesca. È paradossale ma porre in primo piano la salute - fatto necessario - comporta alti rischi per la salute della democrazia. Lo stesso scenario si sta presentando in Francia, paese che ha un ottimo presidente, un sistema istituzionale stabile, ma un quadro politico rovente. Si dice che l'Italia abbia fatto meglio di altri e su questo si è sviluppato un dibattito con la fanfaretta del "semo i mejo der pianeta". Davvero? Guardate lo scenario: abbiamo un quadro sanitario incerto e per lungo tempo siamo rimasti in vetta alla classifica dei morti e dei contagiati (superiore alla Cina, i cui dati non sono mai stati affidabili), la nostra economia si è schiantata al suolo (e la povertà accorcia terribilmente le aspettative di vita), abbiamo praticato il lockdown più duro comprimendo le libertà costituzionali (e ne vediamo gli effetti sulle istituzioni, ridotte a pulsantificio dove la democrazia è un'eventualità), lo Stato è slabbrato, sull'orlo della rupture costituzionale, in presenza di sultanati locali che fanno e disfano le leggi, buona parte della popolazione è smarrita, molti cittadini sono finiti tra gli invisibili, sono senza lavoro, mai garantiti, e presto riemergeranno in una forma di disperazione mai vista prima in questo paese - i casi di depressione tra la popolazione italiana sono quintuplicati - vogliamo andare avanti? Gli inglesi hanno fatto peggio, certo, ma il conto lo vedremo più in là, non oggi, il Regno Unito resta il paese che ha ispirato le rivoluzioni liberali degli altri e la fortezza che non è caduta nelle mani di Hitler e con la sua fermezza ha liberato l'Europa dalle catene del Terzo Reich, tendiamo a dimenticarlo per ignoranza della storia, con l'idea che il passato sia un capitolo chiuso. Non è così, le ondate della storia durano nei secoli. Quanto agli Stati Uniti, si snocciolano i numeri della pandemia per nevertrumpismo ma si dimentica un dettaglio: stiamo parlando di un paese con oltre 328 milioni di abitanti, con un sistema federale di 50 Stati, la nazione che è più vicina (lo ha ribadito ieri Anthony Fauci) alla realizzazione di un vaccino grazie alla sua scienza e industria farmaceutica e ai miliardi di dollari iniettati dalla Casa Bianca nei laboratori di ricerca americani. Il mondo abbonda di critici, scarseggia chi fa, e chi fa può sbagliare.
***
Ancora sulla distanza tra desiderio e realtà. L'auto elettrica, bella, silenziosa, veloce, non inquinante... aspetta, non proprio e soprattutto cosa succede quando converto la mobilità dai carburanti fossili all'elettrico?
05
L'elettroshock californiano
La risposta alla domanda è semplice: aumenta la domanda di energia. Lo ricorda il Wall Street Journal citando il governatore della California, Gavin Newsom, che da buon californiano tutto politicamente corretto (leggere il capitolo dedicato all'incubo californiano nelle pagine di "The Stakes", l'ultimo libro di Michael Anton) ha firmato un ordine esecutivo dove chiede che tutte le auto vendute entro il 2035 siano a emissioni zero. Oplà, nessun problema, lo famo elettrico. E poi? Succede che nello Stato aumenterà la domanda di energia elettrica del 25%, faccenda di grande interesse perché in California - dove si sognano tubi ipersonici, navicelle spaziali, realtà virtuali che sostituiscono il mondo reale, il futuro transumano e biotech, robot che non creano problemi di dissidenza politica, medicine per l'eternità - non riescono a far andare in maniera decente la fornitura normale per illuminare le strade e le case, è lo Stato dei blackout permanenti. Non fa niente, quella è la realtà che ai californiani hi-tech (e senza la luce in casa) innesca il menefrego automatico, l'importante è dire al mondo che si è green e evoluti. E quindi che si fa? Bisogna passare dal motore a scoppio a quello alimentato dalla batteria elettrica, cribbio. Nel frattempo circoleranno le vecchie auto a benzina, ovvio, ma il futuro, caspita, sarà un tripudio dei megawatt. Ok, ma come si producono? Perdinci, è facile: bisogna costruire l'infrastruttura della California (dove strade e ponti sono a pezzi), servono stazioni di ricarica rapida, bisogna rifare la rete elettrica per sopportare il carico aggiuntivo, sviluppare la tecnologia delle batterie, una robetta, un elettroshock.
***
Troppa meccanica e materie prime. Serve qualcosa per lo spirito. Andiamo al pascolo, Sardegna. Un editoriale per l'Unione Sarda sul caso del cardinale Angelo Becciu. Storia di potere spirituale e soprattutto temporale. Solo che il bersaglio è quello sbagliato.
06
Il pastore, il gregge, il pascolo e il dominio. Il caso Becciu
La storia di un pastore sardo per noi è sempre fonte di speciale attenzione. I pastori sono i custodi della tradizione, pascolano il gregge che ci riconduce alle più remote e autentiche origini del nostro popolo. Il pastore si chiama Angelo Becciu (qui sopra, nella foto Ansa), il gregge siamo noi, il pascolo è la Chiesa sarda, il dominio è quello del Papato.
Angelo Becciu è nato a Pattada nel 1948, è il figlio esemplare di una famiglia umile e fiera, ama il suo paese e la diocesi di Ozieri a cui appartiene. Come ogni buon pastore, egli è naturalmente cosmopolita, così entra nel servizio diplomatico della Santa Sede nel 1984, serve il suo Re come un soldato in giro per il mondo, combatte per tre Pontefici: Karol Wojtyla, Joseph Ratzinger e Jorge Mario Bergoglio. Il 28 giugno del 2018 Papa Francesco lo ordina cardinale. Pattada è in festa, Ozieri applaude, la Sardegna è orgogliosa per l'ascesa in Vaticano di uno dei suoi figli. Quel pastore diventa custode degli affari generali della Segretaria di Stato, svolge compiti delicati per il Pontefice e poi diventa prefetto della Congregazione delle cause dei santi. È uno degli uomini più ascoltati dal Papa.
Improvvisamente, una mattina, quel pastore che per 36 anni ha servito tre Papi diventa un reietto: Francesco lo invita a dimettersi. Che cosa è successo? Nel classico gioco di fumo e specchi degli intrighi vaticani, riemerge la gestione delle finanze della Santa Sede, dunque ecco su l'Espresso la storia dell'acquisto di un palazzo a Londra, il versamento di una somma di 100 mila euro alla Caritas di Ozieri e l'aver favorito una cooperativa del fratello. Becciu non è indagato e a usare la logica (materia rara) ci sono cose che consigliano prudenza nel trarre conclusioni e battere strade piene di buche. In 36 anni di servizio Becciu avrebbe macchiato la sua porpora per questo? E a che scopo? Il dossier sull'acquisto del palazzo a Sloane Avenue a Londra è la classica operazione immobiliare che come tante finisce in perdita e se c'è qualcuno che ha provato a farci la cresta di sicuro non è Becciu. L'accusa di peculato per i fondi dell'obolo di San Pietro versati alla Diocesi di Ozieri appare surreale, Becciu aveva non solo tutto il diritto di farlo, ma questo rientra negli scopi caritatevoli della Chiesa. Sei di Pattada, aiuti i vescovi sardi. Vale per ogni cardinale e vescovo, fino al parroco del piccolo paese. La Chiesa funziona così da duemila anni, è il principio del prossimo, del vicino, della fratellanza e della carità. A questo serve l'Obolo di San Pietro. Il buon senso è sempre la via maestra per valutare una storia e fino a questo punto noi vediamo un quadro così: sei cardinale, un uomo del conclave, sei una delle figure più influenti del Vaticano con relazioni internazionali di altissimo livello, sei l'uomo di fiducia del Papa (che non a caso chiamò Becciu a seguire i dossier più delicati, da Vatileaks alla crisi dell'Ordine di Malta), hai le carte in regola per aspirare un domani all'elezione al soglio pontificio e butti tutto per il mattone, quattro soldi e i nepotismi? La storia francamente non sta in piedi.
Becciu ha reagito da sardo, non si è chiuso in un silenzio che sarebbe suonato come un'ammissione di colpevolezza, ma ha respinto ogni accusa e ribadito la sua fedeltà al Papa. Non poteva fare altro che questo, per il buon nome della sua famiglia e della sua terra. Significativa è la reazione dei vescovi sardi:
L’episcopato sardo, sempre in comunione con Papa Francesco, è vicino fraternamente a Sua Eminenza Angelo Becciu, condividendo con lui la forza della preghiera.
Vicino a Becciu e in comunione con il Papa. È un altro segno di questa storia che stride con le teorie dell'accusa.
Con tutto il rispetto per gli Sherlock Holmes che sono all'opera in queste ore, ma uno che è nato a Pattada e da là ha scalato i vertici della Chiesa queste stupidaggini non le fa. Il testo di questa pagina da mediocre thriller vaticano è chiaramente un altro. Ci vorrà del tempo a scoprirlo, ma attendiamo il suo passaggio con il taccuino squadernato sulla riva del grande fiume di Roma. C'è una guerra oltre Tevere.
La reazione del Papa è comprensibile sul piano umano, Bergoglio è un uomo come tutti e più di tutti ha il peso della storia sulle sue spalle, porta la croce della Chiesa su un cammino impervio, in un momento di crisi e ricerca di un nuovo inizio, predica spesso nel deserto della curia romana che non conta sul piano geopolitico, ma ne resta "vertex et fundamentum", vertice e fondamenta, sorgente e origine di tutte le altre chiese (leggere il bellissimo saggio "Papal Primacy", di Klaus Schatz).
In Occidente secolarizzazione e relativismo hanno mutato la presenza della Chiesa cattolica a testimonianza e "minoranza creativa" (conio di Papa Ratzinger), l'evangelizzazione punta su altri mondi e popoli in cerca di fede e speranza, quella di Francesco è una sfida immane. Becciu ne porta(va) il peso insieme a lui, lo aiuta(va) in questa prova titanica, traduceva in azione temporale ciò che è necessario per la missione spirituale. Per questo il Papa si è sentito tradito e ha agito con quella fretta che - anche per lui - è nemica della perfezione. Le dimissioni di Becciu sono un danno enorme in una settimana delicata per il Vaticano: il 29 settembre arriva in missione in Vaticano Moneyval, l’organismo del Consiglio d’Europa che monitora il riciclaggio di denaro sporco, il 29 e 30 settembre sarà a Roma Mike Pompeo, il segretario di Stato che sulla prestigiosa rivista americana "First Things" ha scritto un articolo dove chiede al Vaticano di non firmare l'accordo con la Cina sulla nomina dei vescovi, dulcis in fundo, domenica 4 ottobre sarà la giornata dell'Obolo di San Pietro, la colletta in tutte le chiese del mondo per la carità del Papa. La Chiesa è una forza globale, sono in gioco equilibri geopolitici che segneranno il futuro. L'agenda parla da sola, spiega molte cose che sono accadute e altre che accadranno. Paradossalmente, la vittima principale di questa storia non è il pastore Becciu da Pattada che ha intrapreso il cammino della sua difesa, ma la sua guida, il Papa.
***
Cose terrene e ultraterrene si mischiano. Qui facciamo un salto tra gli oggetti celesti. San Francesco, Sorella Luna.
07
Passeggiare sulla Luna
Una fotostoria volante e sognante, di questo abbiamo bisogno. Il primo uomo sulla Luna, Neil Armstrong, questo eroe che si lancia nel buio cosmico e lascia la sua impronta dove tutti avevano sognato di passeggiare.
I prossimi che faranno una passeggiata sulla Luna, gli astronauti della missione Artemis, si allenano sott'acqua per simulare le condizioni di assenza di gravità, galleggiano, si librano.
Scriviamo pagine di storia, lasciamo ai figli il testimone della scoperta. Il libro che serve per capire la grandezza dell'impresa è "Rocket Men", di Craig Nelson, l'epico racconto di una sfida possibile.
Il racconto di un'impresa moderna, la forza dell'uomo che si proietta oltre il suo confine terrestre e attraversa lo spazio di altri mondi. L'immaginario che cattura i sensi e catapulta il nostro essere verso il miracolo, il mai visto, l'impossibile che diventa realtà, eccolo lo sguardo nel remoto mistero, nella sensualità della pittura, nel suo oscuro agitarsi, mostrarsi e nascondersi in un gioco di luci in un dipinto di un maestro del Romanticismo, Caspar David Friedrich, "Due uomini che contemplano la Luna".
La Luna è il cuore che si tuffa negli occhi dell'amore, una strofa di Fred Buscaglione:
Guarda che luna, guarda che mare
Da questa notte senza te dovrò restare
Folle d'amore
Vorrei morire
Mentre la luna da lassù mi sta a guardare.
Tutte le sere, andiamo sulla Luna. E come Astolfo nell'Orlando Furioso per noi è una "doppia meraviglia".
Il suo carro alato nell'illustrazione magica di Gustave Dorè sale in cielo, appare un mondo vivo:
Altri fiumi, altri laghi, altre campagne
sono lá su, che non son qui tra noi;
altri piani, altre valli, altre montagne,
c’han le cittadi, hanno i castelli suoi,
con case de le quai mai le piú magne
non vide il paladin prima né poi:
e vi sono ampie e solitarie selve,
ove le ninfe ognor cacciano belve.
Siamo sommersi dalla vita e salvati dalla letteratura. Buona serata.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.