24 Dicembre
Il cambiamento è continuismo
La manovra economica ha confermato che la rivoluzione del 2018 è nel voto, non nella prassi politica. Trump chiama Erdogan e cambia strategia: il ritiro dalla Siria sarà graduale e coordinato. La Cina apparecchia la crescita del 2019. La magica festa della Germania, le lettere di Natale di Tolkien
Che succede? In Italia nulla che muti sul serio il corso della storia, il governo del "cambiamento" ha sfornato una manovra continuista nei numeri (crescita gentiloniana a +1 per cento, cioè all'ultimo posto in Europa, come in passato) e nella sostanza (spesa assistenziale e elettorale, si vota a maggio 2019 e poco prima vedranno la luce riforma delle pensioni e redddito di cittadinanza), la rivoluzione è rinviata a data da destinarsi, cioè mai.
Tutta la liturgia è quella di sempre, a cominciare dalla cara, vecchia, consolidata approvazione della "finanziaria" di un tempo di ieri ugualissimo nell'oggi. Il premier Giuseppe Conte con i bambini al Bambin Gesù (sopra, nella foto grande Ansa), le visite ai nostri militari in missione all'estero, i messaggi di auguri delle istituzioni, la conferenza stampa di fine anno del premier che arriverà tra qualche giorno, infine il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica. Tutto cambia perché nulla cambi. In questo gattopardesco succedersi di stagioni e personaggi vi è in fondo qualcosa di rassicurante, di immutabile del carattere degli italiani. Il cataclisma non c'è, il declino si vedrà e per il domani ci si arrangia come si può e si deve.
01
L'alternanza è nelle biografie
Ci sono elementi rivoluzionari sul piano del quadro politico interno, chiaro, ma se saliamo di livello, se guardiamo il panorama dall'alto, se andiamo a quota drone, questa trasformazione non ha ancora alterato le relazioni consolidate, la struttura della società italiana. Ci vuole tempo e non è detto che arrivi presto o arrivi tout court perché alla dimensione temporale deve essere per forza associata quella dell'azione politica. Si stanno sostituendo le figure del mazzo di carte. Le parti sono ancora quelle di sempre. E questa alternanza di biografie e non di sostanza, per ora, è del tutto in linea con il...
Che succede? In Italia nulla che muti sul serio il corso della storia, il governo del "cambiamento" ha sfornato una manovra continuista nei numeri (crescita gentiloniana a +1 per cento, cioè all'ultimo posto in Europa, come in passato) e nella sostanza (spesa assistenziale e elettorale, si vota a maggio 2019 e poco prima vedranno la luce riforma delle pensioni e redddito di cittadinanza), la rivoluzione è rinviata a data da destinarsi, cioè mai.
Tutta la liturgia è quella di sempre, a cominciare dalla cara, vecchia, consolidata approvazione della "finanziaria" di un tempo di ieri ugualissimo nell'oggi. Il premier Giuseppe Conte con i bambini al Bambin Gesù (sopra, nella foto grande Ansa), le visite ai nostri militari in missione all'estero, i messaggi di auguri delle istituzioni, la conferenza stampa di fine anno del premier che arriverà tra qualche giorno, infine il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica. Tutto cambia perché nulla cambi. In questo gattopardesco succedersi di stagioni e personaggi vi è in fondo qualcosa di rassicurante, di immutabile del carattere degli italiani. Il cataclisma non c'è, il declino si vedrà e per il domani ci si arrangia come si può e si deve.
01
L'alternanza è nelle biografie
Ci sono elementi rivoluzionari sul piano del quadro politico interno, chiaro, ma se saliamo di livello, se guardiamo il panorama dall'alto, se andiamo a quota drone, questa trasformazione non ha ancora alterato le relazioni consolidate, la struttura della società italiana. Ci vuole tempo e non è detto che arrivi presto o arrivi tout court perché alla dimensione temporale deve essere per forza associata quella dell'azione politica. Si stanno sostituendo le figure del mazzo di carte. Le parti sono ancora quelle di sempre. E questa alternanza di biografie e non di sostanza, per ora, è del tutto in linea con il passato. Scardinare i sistemi politici senza eventi traumatici è difficile, quasi impossibile. L'abbiamo visto in occasione del negoziato sul bilancio tra il governo italiano e la Commissione Ue.
Il premier Giuseppe Conte nella notte della manovra al Senato (Foto Ansa).Sono cambiati i soggetti, vi è in loro una quota di demagogia verbale in più - tutto è diventato "del popolo", in realtà il bottone lo schiacciano loro, quando lo trovano, esattamente come tutti gli altri - ma quando andiamo a vedere le scelte politiche, tutto torna nel solco della tradizione politica del paese, un fattore di resistenza al cambiamento (che poi, bisogna vederlo, questo cambiamento). Lo raccontava al titolare di List, mesi fa, il professor Giuseppe De Rita, un uomo saggio e esperto, che non c'erano per ora elementi di grande rivolgimento storico, bagliori permanenti nello scenario politico. Dopo sei mesi di governo giallo-verde, l'idea dell'immutabile così lucidamente intagliata dal prof si è materializzata.
È importante rileggere la lezione di De Rita su List e riascoltare un viaggio attraverso mezzo secolo di storia italiana su RadioList. È nella dimensione della longue durèe che si misurano gli eventi, gli uomini, la storia a cui noi qui siamo devoti. È un invito a pensarci, a staccarsi dall'attimo (ah certo, sempre fuggente) e riflettere sul lungo che ci accompagna, sulla persistenza di poche cose e volatilità di tutte le altre.
Viviamo tempi interessanti (forse troppo). Tempi dove nessuna pace è pienamente sincera, così va il mondo. È questo il tema del motteto sacro dell'immenso Vivaldi, Nulla in Mundo Pax Sincera, la voce è del soprano inglese Emma Kirkby:
Cominciamo questo viaggio della vigilia di Natale, andiamo insieme, cari lettori.
02
Riflessioni di un continuista in un periodo di "tutt'altro"
di Giuseppe De Rita
1. Per coloro, me compreso, che non si affannano sulla cronaca politica e i suoi retroscena, la formazione e il programma del nuovo governo pongono una paradossale domanda: sono una ulteriore esplicazione della forte discontinuità politica espressa dalle elezioni di marzo? O sono piuttosto i segni di un’attrazione demoniaca al continuismo, inteso come progressivo italico adattamento al nuovo, anche il più radicale?
Io sono convinto che è il continuismo la vera logica di evoluzione (o stabilizzazione) che caratterizza da decenni il sistema sociale e politico del nostro Paese. Continua a leggere l'articolo su List.
***
Con De Rita avevamo approfondito ulteriormente questo tema, qualche settimana fa, su RadioList, con una cavalcata nel paesaggio di cinquant'ani di storia italiana.
03
Dappertutto e rasoterra. L'Italia e gli italiani
Che cosa è l'Italia? Come si è trasformata negli ultimi 50 anni? E chi sono gli italiani? Un viaggio lungo mezzo secolo dove il paese ha subito grandi trasformazioni fino ad arrivare allo shock del 4 marzo. Dalla vertiginosa crescita degli anni Sessanta a oggi. Un'indagine del titolare di List con il professor Giuseppe De Rita, fondatore del Censis. Un confronto con un eccezionale testimone della nostra storia sul "tempo lungo" di un paese, i protagonisti di ieri e di oggi, lo scenario politico attuale, le intuizioni e gli errori del passato, un "popolo" multiforme, difficile da afferrare, con un carattere complesso. Trasformazioni, innovazioni, evoluzioni, mitizzazioni, rivelazioni della storia italiana.
Dentro le pagine di un libro intitolato "Dappertutto e rasoterra", un dialogo ricco di "gusto e e sorpresa" nel miracolo di ogni giorno - l'Italia - con una certezza sul futuro: "Saranno anni divertentissimi". Il tempo, la memoria, la cronaca e il futuro di una nazione.
È con questa prospettiva che guardiamo all'oggi, misurandolo su distanze più grandi e dimensioni maggiori, partendo dal micro (il fatto di cronaca) per arrivare al macro (lo scenario in cui è incastonato quel fatto). È il nostro metodo di lavoro, la missione di List. Alla fine, il quadro appare più chiaro, vengono eliminati tutti i rumori di fondo. Resta solo quello che conta, la musica del presente in tutte le sue dolci e amare armonie. E non sono le dirette social dei partitanti a cambiare la storia. Là fuori sta accadendo altro, seguite il titolare.
04
Trump: il ritiro dalla Siria sarà più lento
Alla Casa Bianca hanno cominciato a realizzare che di Erdogan non puoi fidarti fino in fondo. Così Trump ieri ha preso il telefono e parlato di nuovo con il Presidente della Turchia. Dopo il colloquio è venuto fuori un quadretto differente rispetto a quello che si erano fatti in precedenza nell'amministrazione americana. Le milizie dello Stato islamico sono schiacciate in alcune enclave del territorio siriano, i gruppi si sono dissolti, ma i soldati di quell'esercito di psicopatici, straccioni e tagliagole esistono, molti si sono camuffati tra la popolazione civile, le vittime di una guerra senza regole. Trump dopo aver parlato con Erdogan ha detto via Twitter cosa farà:
Le parole chiave sono due: slow e coordinated, lento e coordinato ritiro delle truppe americane. Ci vuole tempo e sicurezza prima di lasciare la Siria, i pericoli di un ritorno di Isis sono concreti e non bisogna dimenticare che sono emersi altri gruppi terroristici attivi nella provincia di Idlib - come al Nusra - che sono altrettanto temibili.
La situazione sul campo nel Nord della Siria è questa:
I turchi hanno già sconfinato e occupato la zona di Afrin durante la campagna militare "Ramoscello d'Ulivo" e puntano a espandersi nella zona controllata dai curdi con il supporti degli americani, verso Manbij. La provincia di Idlib è ancora un buco nero per le forze di Assad, il resto del lavoro è stato fatto dalla Russia con le forze dell'esercito siriano.
Resta oscuro il tema più delicato: che ne sarà dei curdi nella Siria del Nord. Erdogan ha promesso di annientarli e ammassa truppe e blindati al confine. Sono alleati degli americani. L'ultimo Congressional Report sulla Siria fa il punto sulla disputa sullo status del gruppo curdo YPG che Ankara considera una formazione terroristica legata direttamente al PKK:
Il disaccordo sullo status di YPG resta il punto chiave della divisione tra Turchia e Stati Uniti. La Turchia considera YPG come il ramo siriano del PKK (il Partito dei lavoratori curdi) e dunque un'organizzazione terroristica (il PKK ha combattuto il governo turco fin dagli anni Ottanta). Stati Uniti e Turchia condividono lo status di organizzazione terroristica del PKK, ma gli Stati Uniti non lo hanno esteso al YPG, che è uno dei più importanti partner degli Stati Uniti nella guerra contro l'Isis. La Turchia ha accusato gli Stati Uniti di supportare un gruppo terrorista lungo la linea del suo confine meridionale.
Trump ha cambiato idea? Sarebbe grave e trascinerebbe gli Stati Uniti in una crisi di credibilità con altri partner - dichiarati e non - sul campo di battaglia. Washington non può macchiarsi di un simile "tradimento". La politica ha dei limiti che si scontrano con il mestiere delle armi. Trump non ha esperienza militare ma i suoi generali al Pentagono sanno bene che questo è un confine invalicabile: l'onore.
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Nel frattempo l'ondata delle dimissioni di Jim Mattis dal Pentagono non si placa e Trump non l'ha presa benissimo.
05
E l'uscita di Mattis è accelerata
Jim Mattis aveva annunciato la sua uscita dal Pentagono a febbraio 2019, Trump preso in contropiede da Mattis la vuole tutta e subita. La lettera di Mattis è un capolavoro di raffinatezza politica, in poco più di due paginette il segretario della Difesa ha esposto le sue ragioni e soprattutto messo in guardia Trump sui limiti e i pericoli della sua strategia in Siria e in Afghanistan. Ora Trump vuole sbarazzarsi di Mattis in velocità - ma non riuscirà a liberarsi dell'ombra che getta quella lettera sulle scelte future del Presidente - e piazza al suo posto in veste di facente funzioni, il vicesegretario alla Difesa, Patrick Shanahan.
È la certificazione del fatto che Trump è stato preso in contropiede e risponde in versione carro M1 Abrams. Il 2019 ci dirà molto sul destino della Siria, avremo un nuovo segretario alla Difesa e probabilmente vedremo in campo una nuova dottrina del Pentagono.
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Che facciamo? Andiamo in Asia, sul radar ci sono movimenti interessanti, questo è l'altro quadrante dove si fa (e disfa) il futuro.
06
La crisi di Huawei rischia di pagarla Apple
La comunità del business cinese si sta muovendo con tutta la sua potenza per sostenere Huawei nel caso dell'arresto in Canada della figlia del fondatore dell'azienda cinese. Le aziende hanno inaugurato una politica di incentivi commerciali per comprare prodotti tecnologici cinesi e boicottare quelli americani, Apple su tutti. L'Asian Nikkei Review racconta nei dettagli quanto sta accadendo. La campagna è partita anche sui social ed è capillare al punto che in una birreria della provincia di Henan chi presenta un documento d'acquisto di un prodotto Huawei riceve in cambio birra gratis pari al 30 per cento del valore dell'acquisto. In Oriente le guerre commerciali e i boicottaggi sono una cosa seria, lo hanno sperimentato anche gli italiani, basta pensare al caso di Dolce e Gabbana. Naturalmente in prima fila c'è il Partito comunista cinese, cioè il braccio politico del Presidente Xi Jinping. Anche i tribunali fanno la loro parte, visto che Qualcomm ha vinto una causa in Cina contro la vendita dei vecchi modelli di iPhone. È una enorme battaglia commerciale, la geopolitica sullo smartphone.
07
Il 2019 dell'economia cinese
L'ultimo dato delle vendite al dettaglio in Cina non è buono, per gli analisti è il segnale che la crescita globale sarà più lenta. Ma dalla Cina arrivano notizie che fanno sperare: il governo sta varando un piano di apertura agli investimenti stranieri e maggiore protezione dei brevetti tecnologici. Questo è uno dei punti più controversi del rapporto della Cina con gli Stati Uniti e l'Europa. Il governo cinese sta preparando un taglio fiscale e accelera il piano Made in China 2025. La maggiore apertura del mercato è una buona notizia per le aziende occidentali, ma attenzione, il piano per la manifattura cinese significa più automazione, più qualitù, più concorrenza dei prodotti cinesi. L'obiettivo di Pechino è diventare una potenza industriale e tecnologica, insidiare il primato americano. La battaglia tra i titani è in corso.
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E l'Europa? È un gigante economico, un grande mercato, ma i suoi problemi politici stanno esplodendo. Non c'è bisogno di fare alcuna rivoluzione, l'Unione è sul ciglio di un buco nero, un collasso, un'implosione. Per debolezza e spegnimento. Il tema non è la sua presenza, ma la sua capacità di pulsazione. Si vota per il Parlamento europeo nel maggio del 2019, potrebbe essere un Big Bang oppure sfociare in uno stallo politico e accelerare la crisi dell'istituzione. È un movimento di azione e reazione che nell'Unione è in corso. Nata per azzerare i conflitti, ne sta riproducendo di nuovi, sono tornate le nazioni.
08
L'inesorabile conflitto politico dell'Europa
Annullare la competizione tra le nazioni è illusorio e impossibile perché la politica sfugge all'economia e alla gabbia del diritto sovranazionale. Lorenzo Castellani fa un viaggio tra Stato e Impero
di Lorenzo Castellani
Dove è finita la politica? Di fronte agli eventi che hanno caratterizzato gli ultimi trent’anni è giusto domandarselo. Per tre decenni la politica è stata assorbita dal mercato globalizzato, dalle regole economiche, dalle istituzioni sovranazionali. Il diritto si è depositato su plurimi livelli, il potere si è moltiplicato e al tempo stesso individualizzato, lo Stato scomposto in aggregati locali, nazionali, internazionali. Continua a leggere l'articolo su List.
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Come chiudiamo questo numero di List? Prima con una foto dalla Sicilia, l'Etna ha deciso di risvegliarsi proprio oggi. Un po' di cronaca eruttiva.
09
L'eruzione dell'Etna
L'Etna, eccolo qui, stamattina. In realtà non c'è alcun risveglio, l'Etna è uno dei vulcani attivi in Europa. Quella nella foto dell'Ansa è una colonna di fumo e cenere. Sciame sismico iniziato alle 9.50 stamattina e proseguito con oltre 130 scosse, alcune fino a 4 gradi della scala Richter.
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Ora andiamo a casa del Natale. In nessun luogo del mondo l'atmosfera del Natale è così calda, unica, meravigliosa come in Germania.
10
Weihnachten
Il Natale della Germania è cristiano e pagano, una luce che brilla nella Foresta Nera. Qui si ritrovano le radici e il culto dell'intimità della famiglia. Non è la festa dello shopping, è il cuore di Fatherland.
Gigantesco e fiabesco. L'albero di Natale del mercato di Dortmund, 45 metri d'altezza, 1700 ghirlande e 48 mila luci. L'abete sacro dei celti, simbolo di vita, il ciclo annuale, l'inizio di tutto. La Germania ti stupisce e ti rapisce, il suo Natale è insieme.
A Berlino, i fan del FC Union si ritrovano ogni anno allo stadio per il canto di Natale. L'armonia della massa.
Le decorazioni per le vie di Dresda. Il Natale splende nelle città tedesche, è paradisiaco e demoniaco, meraviglioso e terrificante. Gli angeli, i santi e il Krampus visitano le case, il bene che salva l'anima e il male che cattura i bambini.
Dopo l'unificazione del 1871 il Natale in Germania divenne la festa che teneva insieme popoli con storie diverse. È sempre una storia di Cesare e Dio, spada e fede.
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Siamo nella grotta del mito, negli spazi fosforescenti dell'immaginazione. Il 25 dicembre del 1920 J.R.R. Tolkien cominciò a scrivere lettere di Natale ai suoi figli.
11
Le lettere di Babbo Natale-Tolkien
Il padre del Signore degli anelli fu un genio anche nell'alimentare la mente dei suoi bambini. Le lettere erano regolarmente consegnate dal postino, venivano dal Polo Nord, con tanto di francobollo polare, delicatamente ornate di disegni:
La magia non si spegne, si accende.
Leggete le lettere di Tolkien, c'è tutto l'amore di un padre. Buon Natale.
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conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.