28 Maggio
Il caos istituzionale in quattro passaggi
Il mancato incarico e il governo neutro, l'incarico a Conte, il veto su Savona, la nomina di Cottarelli e la domanda chiave di Parlamentarius: nel tavolo dell'Europa a fine giugno questo esecutivo chi rappresenterà?
di Parlamentarius
La crisi istituzionale è drammatica e senza precedenti. Non tanto per il fatto che ieri è stata preannunciata una richiesta di Impeachment del Capo dello Stato da Fratelli d’Italia e, subito dopo, dal Movimento 5 stelle, ma per il fatto che è accaduto qualcosa di veramente inedito: il conferimento dell’incarico di Presidente del Consiglio ad una figura istituzionale che esprime, per la sua esperienza, obiettivi e metodi, idee pressoché antitetiche a quelle della mancata compagine governativa giallo-verde e, di seguito, il giuramento di un Governo che, fresco di probabile e sonora bocciatura delle Camere, dovrà sedere ai tavoli internazionali per negoziare il ruolo dell’Italia in Europa. Non possiamo non domandarci: Cottarelli a quel tavolo chi rappresenterà? Che legittimazione politica e istituzionale potrà spendere? Non quella del popolo che ha votato, non quella del Parlamento e, probabilmente, non quella del sentimento comune diffuso nel Paese.
Come si è giunti a questo e cosa potrà accadere?
Avevamo già scritto su List che l’ombrello quirinalizio è risorsa fondamentale della Repubblica, soprattutto in questi mesi così complicati. Le analisi fatte partivano da questa consapevolezza e dall’auspicio che il Colle riuscisse a gestire la crisi in modo da salvaguardare il sistema e da indurre al livello di “massima istituzionalizzazione possibile” le forze politiche sostanzialmente vincitrici delle elezioni (Lega e 5 stelle), dato che proprio queste avrebbero potuto avere, per ragioni evidenti a tutti, opposte tentazioni. Purtroppo sta accadendo l’esatto contrario. Leggiamo allora le sequenze di questa crisi di Governo che oggi giunge ad un punto che sembra davvero di “non ritorno”.
Primo passaggio: il mancato incarico (o preincarico) e il Governo neutrale
Il Presidente della Repubblica avrebbe potuto conferire un incarico, o quantomeno un preincarico, a Matteo Salvini quale leader della coalizione di centro-destra. Questo avrebbe dato a Salvini una legittimazione di diretta ascendenza quirinalizia e lo...
di Parlamentarius
La crisi istituzionale è drammatica e senza precedenti. Non tanto per il fatto che ieri è stata preannunciata una richiesta di Impeachment del Capo dello Stato da Fratelli d’Italia e, subito dopo, dal Movimento 5 stelle, ma per il fatto che è accaduto qualcosa di veramente inedito: il conferimento dell’incarico di Presidente del Consiglio ad una figura istituzionale che esprime, per la sua esperienza, obiettivi e metodi, idee pressoché antitetiche a quelle della mancata compagine governativa giallo-verde e, di seguito, il giuramento di un Governo che, fresco di probabile e sonora bocciatura delle Camere, dovrà sedere ai tavoli internazionali per negoziare il ruolo dell’Italia in Europa. Non possiamo non domandarci: Cottarelli a quel tavolo chi rappresenterà? Che legittimazione politica e istituzionale potrà spendere? Non quella del popolo che ha votato, non quella del Parlamento e, probabilmente, non quella del sentimento comune diffuso nel Paese.
Come si è giunti a questo e cosa potrà accadere?
Avevamo già scritto su List che l’ombrello quirinalizio è risorsa fondamentale della Repubblica, soprattutto in questi mesi così complicati. Le analisi fatte partivano da questa consapevolezza e dall’auspicio che il Colle riuscisse a gestire la crisi in modo da salvaguardare il sistema e da indurre al livello di “massima istituzionalizzazione possibile” le forze politiche sostanzialmente vincitrici delle elezioni (Lega e 5 stelle), dato che proprio queste avrebbero potuto avere, per ragioni evidenti a tutti, opposte tentazioni. Purtroppo sta accadendo l’esatto contrario. Leggiamo allora le sequenze di questa crisi di Governo che oggi giunge ad un punto che sembra davvero di “non ritorno”.
Primo passaggio: il mancato incarico (o preincarico) e il Governo neutrale
Il Presidente della Repubblica avrebbe potuto conferire un incarico, o quantomeno un preincarico, a Matteo Salvini quale leader della coalizione di centro-destra. Questo avrebbe dato a Salvini una legittimazione di diretta ascendenza quirinalizia e lo avrebbe posto in condizioni di effettuare un tentativo in Parlamento. Difficile, certamente, ma non impossibile e soprattutto costituzionalmente fisiologico. In questo modo, oltretutto, Salvini sarebbe rimasto inserito nella coalizione di centro-destra e, per il solo fatto di esprimersi anche a nome di altri due partiti che avevano, così come la Lega, importanti esperienze di Governo, avrebbe conservato un “tono” istituzionale comunque spiccato. Dopodiché, in caso di esito negativo, il Presidente avrebbe potuto conferire l’incarico a Luigi Di Maio. Qualora anche quest’ultimo avesse fallito, sarebbe stato, allora sì, compito del Colle trovare una soluzione. Invece Mattarella ha preferito avviare dei mandati esplorativi che, in verità, non avrebbero che potuto sortire l’esito che si è avuto. Né si dica che questi mandati sono stati sostanzialmente equivalenti al conferimento dell’incarico o al preincarico: non è così, perché la diversità sta appunto nel livello di legittimazione che solo il Capo dello Stato avrebbe potuto dare all’iniziativa. Se poi qualcuno, tra i consiglieri del Quirinale, aveva davvero pensato ad un possibile sbocco governativo 5 stelle-PD, come adombrato in alcuni autorevoli resoconti di quei giorni, bè allora dobbiamo dire che ha commesso un errore di analisi grave. Che quella soluzione fosse impossibile era visibile a tutti.
I mandati esplorativi e il mancato incarico-preincarico hanno dato sbocco così all’iniziativa del Governo neutrale, già pronto nei cassetti del Quirinale e rimasto bloccato dalla pressoché contemporanea iniziativa del duo Salvini-Di Maio col passo laterale di Berlusconi. Che il Governo non sia mai neutrale lo abbiamo già scritto. Che il Capo dello Stato non avesse la prerogativa costituzionale di nominarlo con la pressoché certa bocciatura delle Camere pure. Che il Governo neutrale non avrebbe rappresentato gli Italiani lo avevamo pure considerato, anche se ancora in un contesto nel quale, si badi bene, questo distacco era comunque assai meno evidente di quanto non accada oggi a proposito di Cottarelli e per le ragioni che diremo. Incidentalmente: alcuni hanno pensato in quei giorni che la proposta del Governo neutrale non era in verità il frutto di un eccesso di autorità presidenziale, bensì perseguiva un più mite e taciuto fine: smuovere le forze vincitrici delle elezioni a trovare un Governo. Però, gli accadimenti successivi, hanno smentito anche questa interpretazione.
Secondo passaggio: l’incarico al prof. Conte.
La scelta del prof. Conte è apparsa subito originale. Quantomeno originale. Sia chiaro, non ci riferiamo alla vicenda del curriculum, che vogliamo considerare del tutto irrilevante. Infatti si deve partire dal presupposto che Conte è un professore di diritto privato stimato, colto, figlio di una tradizione giuridica di prim’ordine, come è testimoniato dalla caratura scientifica e professionale del suo maestro, il professor Guido Alpa. La questione è che Conte è non soltanto sconosciuto alla politica ed ai cittadini, ma pressoché ignoto anche alle istituzioni. Infatti la sua esperienza istituzionale è minima e questo non poteva non essere un problema, nella prospettiva delle sfide che il Presidente del Consiglio di un grande Paese come l’Italia deve affrontare, e in politica interna e in politica estera, a partire dalla mediazione tra partiti e Quirinale sulla nomina dei Ministri ai sensi dell’art. 92 Cost. La scelta del taxi inframmezzato dalle auto di scorta era diventata così il simbolo di una sorta di eccessiva e incredula novità, di un fiabesco wishful thinking, che indeboliva il professore di diritto privato ancor prima di accendere i motori.
Tuttavia il Capo dello Stato ha deciso egualmente di conferirgli l’incarico, dopo aver chiesto a Salvini e Di Maio di riconfermare esplicitamente l’opzione Conte. Si deve fare attenzione ad un profilo giuridico: il potere del Capo dello Stato nel conferire l’incarico al Presidente del Consiglio ha una caratura sostanziale, risponde ad una prerogativa dello stesso Presidente ed è insomma di intensità e qualità ben maggiore rispetto al potere di nominare i singoli ministri previsto dall’art.92. Il Presidente però non ha sollevato alcuna obiezione e il perché non è facilissimo da spiegare. Che cosa avrebbe potuto fare di diverso Mattarella? Ad esempio conferire l’incarico a Luigi di Maio, quale leader del maggior partito della coalizione giallo-verde. Il seguito sarebbe stato indubbiamente meno atipico e originale della vicenda Conte, quale che fosse stata la posizione di Salvini. E nessuno avrebbe potuto gridare allo strappo istituzionale. Il passo del Colle sarebbe stato ineccepibile sia sul piano politico-istituzionale, perché in perfetta sintonia con gli esiti del voto del 4 marzo, sia sul piano costituzionale, per la solidità del potere presidenziale di scelta del Presidente del Consiglio.
Terzo passaggio: il veto sul prof. Savona.
Arriviamo alla cronaca di ieri, ai commenti di oggi e all’incendio istituzionale. L’analisi giuridica è quella che abbiamo già fatto in queste pagine due giorni fa. L’art. 92 Cost attribuisce sì al Presidente della Repubblica il potere di nominare i Ministri su proposta del Presidente incaricato, ma questo è un potere solo formale e non sostanziale. Sicché il Presidente si muove già in una condizione del tutto diversa da quella che deve portare alla scelta del Presidente del Consiglio. Resta un potere di moral suasion, già esercitato dai predecessori di Mattarella e resta, come giustificazione di esso, il compito di vigilare sul rispetto della Costituzione e sui valori fondanti del sistema repubblicano, per l’eventualità che fossero posti a rischio. Mattarella ha dunque esercitato ieri quest’ultimo potere e benissimo ha fatto a dare al Paese le spiegazioni della sua decisione. Sono queste spiegazioni, però, che non possono (purtroppo) non lasciare delle perplessità: la nomina di Savona sarebbe stato il segnale di una quasi “inevitabile” volontà politica di uscire dall’eurosistema; si devono difendere i risparmi e le rate dei mutui degli italiani.
Una raffica di dubbi: perché la nomina di Savona era una dichiarazione politica di “inevitabile” uscita dall’euro, anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate dall’economista sardo nello stesso pomeriggio di ieri ad evidenti fini di rassicurazione e nonostante Lega e 5 stelle non avessero manifestato, dal canto loro, questo “inevitabile” intendimento? perché la nomina di un ministro che ha solo valutato nei suoi scritti un possibile piano “B” di uscita dall’euro diventa una minaccia in un contesto europeo che questo tema lo discute apertamente e senza problemi, a partire dalla Germania? perché oggi con la nomina di Savona avremmo addirittura messo a rischio il risparmio degli italiani dato che non siamo affatto nella situazione del 2011, che infatti proveniva da lontano e da origini estranee alla stessa debolezza italiana? perché l’aumento a 200 dello spread sarebbe stato un segnale di crisi finanziaria irreversibile e duratura e perché ascrivibile alla figura di Savona? perché una linea trattativista come quella di Savona avrebbe appesantito i mutui delle famiglie italiane? e per quanto tempo li avrebbe appesantiti? e chi esclude che il seguito del Governo neutrale Cottarelli e gli effetti incendiari del veto non creino nel breve-medio termine conseguenze peggiori?
Questi interrogativi li lasciamo ai lettori. Tornando all’art. 92, dobbiamo dire ancora che la decisione presidenziale esprime da un lato una convinzione e dall’altro una debolezza.
La convinzione è che si debba restare nell’euro-sistema “a prescindere” e che non si possa esprimere (recte: che gli italiani non possano esprimere) una linea di politica estera ed europea che abbia un profilo “trattativistico”, pur avendo avviato l’Europa in queste settimane un proprio percorso di riforma in attesa del voto delle prossime europee che ben potrebbe cambiare il quadro (e di molto). E la convinzione è che questa linea politica abbia un manto costituzionale, parrebbe per l’esigenza di proteggere il risparmio. La debolezza sta nel fatto che la conservazione di una linea di assoluta indisponibilità ad una trattativa per il miglioramento dell’eurosistema è, in sostanza, imposta dai mercati, i quali addirittura prima del giuramento di un Governo col pieno appoggio parlamentare godrebbero del potere di decidere dove si va e con chi.
Ebbene, questa convinzione posta dal Presidente a base del veto su Savona è una linea di indirizzo politico puro e non un’attività di vigilanza costituzionale esercitata da un potere neutro a garanzia della Costituzione. Non si dica che i precedenti di moral suasion esercitati da altri Presidenti (Napolitano, Ciampi) siano equivalenti: non si trattava affatto di questioni di indirizzo politico bensì di opportunità legate a conflitti di interessi o posizioni personali, né il Presidente si era mai spinto sino ad opporre il veto pur dopo il fallimento della moral suasion.
La debolezza dichiarata da Mattarella, d’altra parte, è la triste constatazione di una sovranità limitata che c’è, inutile nasconderlo. Noi italiani ce la siamo cercati (non le nuove generazioni, in verità) creando la voragine di un debito pubblico che è aumentato a dismisura anche negli ultimi anni (come il titolare di List ci ha sempre puntualmente dimostrato: con i numeri). Però è anche la resa della democrazia. Resa? Forse no, mi correggo subito. La resa è solo apparente, perché il popolo (ebbene sì, sono tra quelli che non amano la parola “populismo”, lo confesso) non si fermerà affatto.
Quarto passaggio: la nomina di Cottarelli e lo scenario politico
Concludiamo con la fotografia dell’oggi e dell’immediato futuro. Si formerà nelle prossime ore un Governo che non rappresenta nessuno e che non riceverà l’appoggio parlamentare. L’Italia sarà rappresentata nelle imminenti negoziazioni con Merkel, Macron e compagni da un Governo fantasma. Con quali risultati non ci è dato comprendere. Nel frattempo, l’Italia ci appare spaccata in due, come un melone (in attesa di capire se il centrodestra esisterà ancora o no): da un lato il popolo, più numeroso by definition (Lega e 5 stelle), e dall’altro l’elite (Forza Italia e PD). Il tema della campagna elettorale sarà il ruolo dell’Italia nell’eurosistema e le istanze degli elettori si polarizzeranno su posizioni ben più euroscettiche di quelle del professor Savona. Le possibilità di assicurare una istituzionalizzazione delle forze del popolo (apprezzabile la cautela di ieri di Salvini che invita alla calma e a disertare le piazze) sono notevolmente ridotte. E lo spread? Chissà come sarà, domani.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.