25 Novembre
Il cemento del paese disarmato
La procura di Genova chiude un tratto dell'autostrada A26, i viadotti Fado Nord e Pecetti Sud non sono sicuri. L'Italia è una nazione in piena emergenza e la magistratura fa supplenza. Violenza sulle donne, l'ignoranza e il pregiudizio di una società maschilista in un report dell'Istat. Trump alla guerra del tridente del Navy Seal. Vincono i dem (a Hong Kong)
Che succede? L'Italia è battuta dal maltempo, il vento, la pioggia, le frane. Si scoperchia il pentolone dove bolle da decenni l'incuria, l'inefficienza. Non siamo soli, questi problemi sono presenti in molte nazioni, il problema delle infrastrutture è grande negli Stati Uniti, in Germania, in Francia (nella zona di Tolosa è crollato un ponte qualche giorno fa). Vincoli di bilancio, stress contabile, incapacità, corruzione e maladministration sono all'ordine del giorno ovunque, ma quello che colpisce dell'Italia è il menefrego elevato a regime di vita. Piove, governo ladro dice il qualunquista in tutte le stagioni e invece qui piove e il crollo del cemento armato lascia disarmato l'uomo della strada. Serve cemento. Quello della fiducia e del saper fare, Homo Faber.
Un'immagine satellitare del viadotto Pecetti sull'autostrada A26, pubblicata da Autostrate nell'area del sito "Sicurezza Viadotti" (Foto Ansa)La procura di Genova ha disposto la chiusura dell'autostrada A26, nel tratto che si congiunge con l'autostrada A10 e lo svincolo di Masone, la decisione è stata comunicata dopo le perizie sui viadotti di Fado Nord e Pecetti Sud. La magistratura ritiene che vi sia una situazione di pericolo. Il procuratore di Genova Francesco Cozzi ha comunicato la decisione al gestore. "A fronte di gravi ammaloramenti riscontrati, abbiamo segnalato criticità sul ponte Fado in direzione Alessandria e sul Pecetti in direzione Genova Ventimiglia, sulla A26. Rappresentanti di Aspi hanno preso atto e sono intervenuti", ha fatto sapere la Procura di Genova. Autostrade da parte sua ha spiegato che la chiusura "viene assunta per consentire l'esecuzione di verifiche tecniche sui viadotti Fado Nord e Pecetti Sud, presenti in tale tratta. La Direzione di Tronco condividerà i risultati di tali verifiche con gli enti competenti".
Le indagini su viadotti sono uno sviluppo dell'inchiesta sul crollo del Ponte Morandi a Genova. Sono più di 20 le persone indagate, oltre 15 i viadotti sui...
Che succede? L'Italia è battuta dal maltempo, il vento, la pioggia, le frane. Si scoperchia il pentolone dove bolle da decenni l'incuria, l'inefficienza. Non siamo soli, questi problemi sono presenti in molte nazioni, il problema delle infrastrutture è grande negli Stati Uniti, in Germania, in Francia (nella zona di Tolosa è crollato un ponte qualche giorno fa). Vincoli di bilancio, stress contabile, incapacità, corruzione e maladministration sono all'ordine del giorno ovunque, ma quello che colpisce dell'Italia è il menefrego elevato a regime di vita. Piove, governo ladro dice il qualunquista in tutte le stagioni e invece qui piove e il crollo del cemento armato lascia disarmato l'uomo della strada. Serve cemento. Quello della fiducia e del saper fare, Homo Faber.
Un'immagine satellitare del viadotto Pecetti sull'autostrada A26, pubblicata da Autostrate nell'area del sito "Sicurezza Viadotti" (Foto Ansa)La procura di Genova ha disposto la chiusura dell'autostrada A26, nel tratto che si congiunge con l'autostrada A10 e lo svincolo di Masone, la decisione è stata comunicata dopo le perizie sui viadotti di Fado Nord e Pecetti Sud. La magistratura ritiene che vi sia una situazione di pericolo. Il procuratore di Genova Francesco Cozzi ha comunicato la decisione al gestore. "A fronte di gravi ammaloramenti riscontrati, abbiamo segnalato criticità sul ponte Fado in direzione Alessandria e sul Pecetti in direzione Genova Ventimiglia, sulla A26. Rappresentanti di Aspi hanno preso atto e sono intervenuti", ha fatto sapere la Procura di Genova. Autostrade da parte sua ha spiegato che la chiusura "viene assunta per consentire l'esecuzione di verifiche tecniche sui viadotti Fado Nord e Pecetti Sud, presenti in tale tratta. La Direzione di Tronco condividerà i risultati di tali verifiche con gli enti competenti".
Le indagini su viadotti sono uno sviluppo dell'inchiesta sul crollo del Ponte Morandi a Genova. Sono più di 20 le persone indagate, oltre 15 i viadotti sui quali sono in corso accertamenti. La Liguria è in una condizione di semiparalisi circolatoria. Si fanno riunioni d'emergenza, il paziente è in terapia intensiva. Genova è isolata. Durissimo il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: "Genova è totalmente isolata: è tornata a essere probabilmente quella che era negli anni '30. La A7 ha numerosi cantieri, la A26 è chiusa, della A6 conoscete il suo destino da ieri (Toti si riferisce al crollo del viadotto, ndr)". Toti chiede al governo di garantire "la sicurezza dei cittadini" e "l'economia non solo di Genova e della Liguria, ma del Nord Ovest d'Italia che dipende dai nostri porti, francamente oggi non raggiungibili e anche la viabilità di una regione dove si pagano le tasse e dove vi è oggi un diritto costituzionale non garantito, che è quello della mobilità".
Così la magistratura è immanente, diventa ancora una volta l'eterna supplente. L'industria dell'acciaio si ferma, interviene la procura. Il pilone è buono o no? Ferma il traffico la procura. Un paese non può essere governato dai giudici, ma nemmeno da questa classe dirigente. Ne serve un'altra, esiste, è quella che sa fare, che produce e commercia in tutto il mondo e qui in casa sta a guardare perché ritiene - e non ha tutti i torti - che il campo della politica sia impraticabile, un saloon dove sparano al pianista. Il problema è che là fuori sta piovendo a dirotto e la sensazione è solo una, sinistra: crolla tutto. Servono italiani che sanno (ri)costruire.
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Ligure è Beppe Grillo che queste cose le conosce e le sa bene, ci vive in terra ligure. Che sia andato a chiedere lumi ai cinesi su come si fanno i ponti? Ormai tutto è possibile.
01
China Grillo
Il presidente del Consiglio è impegnato nel perenne tour dell'emergenza, si parla di soldi stanziati come noccioline e poi si dimentica che abbiamo problemi a far quadrare la legge di Bilancio in discussione in Parlamento. L'unico punto degno di una minima nota politica è il caso della visita di Beppe Grillo all'ambasciata cinese a Roma, una cena che per l'opposizione è stato fin troppo facile mettere in evidenza come un passaggio in carrozza che conferma il rapporto privilegiato dei Cinque Stelle con la Cina.
L'ambasciata cinese ha replicato alle critiche del centrodestra dicendo che le porte per gli amici sono sempre aperte:
Francamente, non c'è sorpresa, è da un bel po' che sappiamo che il Movimento Cinque Stelle gioca con le ombre cinesi. E non sono certo i soli farlo. I pentastellati agiscono solo con meno discrezione. È un altro punto della continua distrazione di massa, oggi i cinesi, ieri le sardine e le varie specie ittiche del Palazzo. L'Italia dell'illusionismo a getto continuo. Poi c'è la realtà. Una doccia fredda. Da brividi.
02
Essere donna in Italia. Tra ignoranza e pregiudizio del maschio
C'è una ricerca Istat che dice molto sul nostro paese, la sua arretratezza culturale, il ruolo della donna che ancora oggi viene interpretato da troppi italiani (e italiane) con le lenti del pregiudizio. Guardate qui, è una tabella pubblicata dall'Istat, è molto istruttiva:
Qual è lo scenario complessivo? Ecco alcuni punti chiave riassunti dall'Istat:
- Gli stereotipi sui ruoli di genere più comuni sono: “per l’uomo, più che per la donna, è molto importante avere successo nel lavoro” (32,5%), “gli uomini sono meno adatti a occuparsi delle faccende domestiche” (31,5%), “è l'uomo a dover provvedere alle necessità economiche della famiglia” (27,9%). Quello meno diffuso è “spetta all’uomo prendere le decisioni più importanti riguardanti la famiglia” (8,8%).
- Il 58,8% della popolazione (di 18-74 anni), senza particolari differenze tra uomini e donne, si ritrova in questi stereotipi, più diffusi al crescere dell’età (65,7% dei 60-74enni e 45,3% dei giovani) e tra i meno istruiti.
- Gli stereotipi sono più frequenti nel Mezzogiorno (67,8%), in particolare in Campania (71,6%) e in Sicilia, e meno diffusi al Nord-est (52,6%), con il minimo in Friuli Venezia Giulia (49,2%).
- Sul tema della violenza nella coppia, il 7,4% delle persone ritiene accettabile sempre o in alcune circostanze che “un ragazzo schiaffeggi la sua fidanzata perché ha civettato/flirtato con un altro uomo”, il 6,2% che in una coppia ci scappi uno schiaffo ogni tanto. Rispetto al controllo, invece, sono più del doppio le persone (17,7%) che ritengono accettabile sempre o in alcune circostanze che un uomo controlli abitualmente il cellulare e/o l'attività sui social network della propria moglie/compagna.
- Persiste il pregiudizio che addebita alla donna la responsabilità della violenza sessuale subita. Addirittura il 39,3% della popolazione ritiene che una donna è in grado di sottrarsi a un rapporto sessuale se davvero non lo vuole. Anche la percentuale di chi pensa che le donne possano provocare la violenza sessuale con il loro modo di vestire è elevata (23,9%). Il 15,1%, inoltre, è dell’opinione che una donna che subisce violenza sessuale quando è ubriaca o sotto l’effetto di droghe sia almeno in parte responsabile.
Sono risposte che spalancano i cancelli di una diffusa ignoranza. Il primo investimento da fare in questo paese è quello nell'istruzione e nell'educazione. A cominciare dalle famiglie.
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Sul monitor fioccano le notizie sul più grande furto d'arte del dopoguerra: in Germania, a Dresda, bottino da un miliardo di euro. Un colpo incredibile, una storia da film. Spegnete le luci in sala (e nel museo), sullo schermo c'è un racconto d'altri tempi.
03
Dresda. Rubato il tesoro della Sassonia
Un furto da manuale, con un bottino stratosferico, gioielli antichi per un miliardo di euro. La Germania è sotto shock, la sala delle "Gruenes Gewoelbe" (Volte verdi) nel castello di Dresda è stata svaligiata. Siamo di fronte al più grande furto d'arte del dopoguerra. Di cosa stiamo parlando? Di questo:
Siamo di fronte a un pezzo del meraviglioso tesoro della Sassonia. I ladri hanno incendiato la centralina elettrica sotto il ponte di Augusto, sono penetrati nel museo e poi hanno saccheggiato la sala delle "Volte verdi", quella con i gioielli più preziosi. Hanno lasciato vasi e quadri al loro posto, puntando sui pezzi più importanti, oggetti d'oro, avorio, tempestati di diamanti e altre pietre preziose. Secondo gli investigatori vi sarebbe una talpa all'interno del museo. "Sono stati sottratti tesori d'arte di valore incommensurabile, siamo di fronte ad un attentato all'identità culturale di tutti i sassoni. Faremo di tutto, non solo per riportare a casa i tesori rubati ma anche per catturare i responsabili", ha affermato il ministro dell'Interno della Sassonia, Roland Woeller.
La camera del "Gruenes Gewoelbe" fu fatta costruire da Augusto il Forte tra il 1723 e il 1730 e oggi è un museo articolato in due sezioni. Il museo ha riaperto al pubblico nel 2006 dopo un lungo restauro. Un pezzo unico, di enorme valore, si è salvato, eccolo:
Questo gioiello è noto come il "Diamante verde di Dresda", per fortuna non era nel museo perché è attualmente esposto al Metropolitan Museum of Art di New York, è una pietra unica di 41 carati e coloritura naturale che è considerato il gioiello più spettacolare della mostra "Making Marvels: Science and Splendor at the Courts of Europe".
04
Il supercolpo. Al cuore
Il Castello di Dresda (Foto Ansa)di Marco Patricelli
L’Arte della fuga di Johann Sebastian Bach impallidisce di fronte al capolavoro silenzioso prima ed eclatante poi del furto con fuga al Castello di Dresda. Le voci che per ora si sentono, in contrappunto misto, sono quelle disperate degli esperti, degli appassionati, dei poliziotti alle prese con il rebus dei rebus, se è vero come è vero che si tratta per ora del colpo del secolo XXI. La città sassone che mostra ancora le incancellabili macchie nere della tempesta di fuoco generata dai bombardamenti alleati della seconda guerra mondiale, arrossisce per la vergogna della spoliazione delle “Volte verdi”, le Grünes Gewölbe messe a sacco da ladri intenditori che hanno fatto razzia dei gioielli più antichi e più preziosi custoditi nella città degli Elettori e dei regnanti buoni per qualsiasi nazione e qualsiasi dinastia. Continua a leggere l'articolo su List.
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Improvvisamente, il tesoro appare nella sua vera essenza: la storia di una nazione, cultura di inestimabile valore. Continuiamo il nostro giro del mondo, cronaca. Andiamo lontano, puntiamo a Oriente, verso un altro mondo ricco di storia.
05
Trionfo Dem (a Hong Kong)
Supporter di James Yu, candidato delle forze pro-democratiche, festeggiano la vittoria a Hong Kong (Foto Ansa)Trionfo dem. Non è quello del Pd, ma la vittoria dei delle forze democratiche e anti-cinesi a Hong Kong. Affluenza al 71 per cento, si temeva un crollo con la rivolta degli ombrelli in corso. Le elezioni nei distretti sono state un successo delle liste che contestano le restrizioni della libertà da parte di Pechino, hanno conquistato 390 seggi su 452. Stiamo entrando in un'altra fase dello scontro, il livello è più alto, la rivolta dei giovani è sbarcata nelle istituzioni, hanno la rappresentanza nei consigli dei distretti. Non a caso la Cina avvisa: qualunque cosa accada la sovranità è nostra. Siamo di fronte a una storia affascinante, dove il dominio è mare e commercio. Per sapere, per capire, bisogna leggere i libri di James Clavell, cominciare a navigare tra le pagine di Taipan.
Siamo nella seconda metà del XIX secolo, Hong Kong è un porto naturale frequentato solo da pescatori. Nell'avventuroso racconto di James Clavell sarà l'intuizione di Dirk Struan, il capo di una compagnia mercantile dell'Estremo Oriente, a trasformare quel tratto di mare battuto dai tifoni nell'avamposto dell'espansione inglese in Asia. La nascita della colonia britannica. Tutto comincia con la bandiera inglese. Oggi sventola la bandiera della Cina. Pechino coltiva la memoria dell'Impero Celeste.
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Di chi è lo scettro? La politica contemporanea fa questa domanda. Negli Stati Uniti ne abbiamo un esempio, andiamo in zona Trump.
06
Trump alla guerra del tridente
Licenziato da Trump. Non sarebbe una notizia, alla Casa Bianca "you're fired" è uno dei classici del juke box di The Donald, ma questa volta siamo in zona Pentagono, dunque la faccenda è seria. Finché fai secco un funzionario del Dipartimento di Stato o un tuo collaboratore d'ufficio, siamo nella routine presidenziale, ma la defenestrazione del capo della Marina non è affare di tutti i giorni. Si entra nel campo ad alto voltaggio dei regolamenti militari (e dei regolamenti di conti) tra gente che di mestiere fa quello che uccide il nemico.
Navy Seal. Edward Gallagher, ufficiale della Marina, combattente in Iraq (Foto Ansa).Così è andata: il segretario della Marina, Richard Spencer è stato invitato alle dimissioni dal segretario della Difesa, Mark Esper, vivissimi ringraziamenti, prego si accomodi, il Commander in Chief è il presidente. La gestione del caso di Edward Gallagher, un ufficiale che scattò una foto accanto al corpo di un miliziano dell'Isis ucciso in Iraq, gli è costata il posto. Spencer ha sostenuto la linea della retrocessione di Gallagher (ha affrontato un processo per crimini di guerra, assolto dalle principali accuse, condannato per la foto), ma stiamo parlando di un Navy Seal, ha il tridente appuntato sulla divisa (un'aquila che stringe negli artigli un tridente e una pistola), élite della marina militare americana.
Il procedimento contro Gallagher è diventato un caso enorme (il soldato americano che combatte la guerra al terrorismo, messo alla sbarra da uomini che stanno dietro la scrivania, potete immaginare l'effetto sull'immaginario), Trump ha colto la palla al balzo e ha mosso battaglia contro la Marina:
Gong. Spencer dopo aver espresso pubblicamente il suo disaccordo con il presidente, aveva proposto alla Casa Bianca un accordo riservato sulla carriera di Gallagher (accompagnarlo alla pensione, ma senza il grado di Navy Seal), la cosa invece di portare la quiete, ha fatto infuriare Trump. Risultato: Gallagher conserva il tridente, Spencer perde il posto.
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C'era una volta in America. E ci sarà ancora sempre qualcosa da raccontare perché questo paese malato, distopico, dove tutto ha una misura e un valore in bigliettoni verdi, continua a sfornare storie croccanti e sfide (im)possibili. Michael, perché l'hai fatto? Perché l'America è un sogno e i sogni abitano alla Casa Bianca.
07
Bloomberg. Cosa scriverà Bloomberg?
Michael Bloomberg è candidato alle primarie del Partito democratico e la notizia è una non-notizia perché sarebbe stata tale - una notizia - solo se dopo aver compilato tutti i documenti e fatto tutte le mosse, avesse rinunciato. Invece è in pista, ha i soldi, ha le capacità, ma ha un problema: è miliardario, è candidato con i Dem che adorano le Ocasio-Cortez e quell'arzillo combattente chiamato Bernie Sanders. La storia di Bloomberg è tutto da scrivere, ieri era quella di un formidabile self made man dell'informazione economica, un imperatore di Wall Street, quella di domani è tutta un bagliore informe, è un'opera in fieri. Il vero tema ora è un altro: cosa scriverà Bloomberg di Bloomberg? Ci sono 2700 giornalisti in 120 paesi che hanno un problema, come scrive il Washington Post: chi stacca l'assegno è anche il candidato. Il WP si pone la domanda, il suo editore, Jeff Bezos, è un never Trump, forse il più grande e temibile.
Domanda sul taccuino: cosa scriverà Bloomberg degli altri candidati alle primarie dei Democratici? E come si metterà la faccenda nel caso in cui Bloomberg dovesse vincere le primarie e poi sfidare Trump? Cosa scriverà o non scriverà Bloomberg di Trump? Fino ad oggi, fa notare il WP, la regola di Bloomberg era quella di non scrivere niente sulla ricchezza e vita personale di Bloomberg. Ma Bloomberg candidato è un altro film anche per Bloomberg. Come può Bloomberg ignorare fatti su Bloomberg che vengono pubblicati regolarmente per gli altri candidati che ora si battono contro Bloomberg? Diamine, abbiamo l'impressione che in questa storia ci sia un Bloomberg di troppo.
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Torniamo in zona di guerra, l'eco sordo e nero della Seconda guerra mondiale è ancora presente. Il Papa in Giappone lo ha ricordato a tutti noi. La Bomba.
08
Il Papa e la Bomba
Questa è l'immagine dei due funghi atomici creati dall'esplosione delle bombe atomiche a Hiroshima (a sinistra) e Nagasaki (a destra), 6 e 9 agosto 1945. La bomba atomica mette in ginocchio il Giappone, finisce la Seconda guerra mondiale, comincia la terza, quella della Guerra Fredda tra le due potenze nucleari, Stati Uniti e Russia. Papa Francesco, in visita in Giappone, durante la visita privata all'imperatore Naruhito, ha detto di aver pianto molti in quei giorni. Jorge Mario Bergoglio era un bimbo, aveva 9 anni. Con l'imperatore il Papa ha parlato di temi ambientali e, secondo fonti presenti all'incontro, il Pontefice ha detto che la prossima guerra sarà combattuta per l'acqua. E vedremo se questa guerra sarà combattuta con le bombe o con i bastoni.
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Come chiudiamo questo numero di List? Con un atterraggio speciale.
09
Super Guppy
Che cosa è questo strano aereo in fase di atterraggio? La Nasa lo chiama Super Guppy, è un aereo cargo per trasporti eccezionali. Vi sembra nuovo? Non lo è, si tratta di una evoluzione di un velivolo della Aero Spacelines, si chiamava Pregnant Guppy, correva l'anno 1962:
Se avete un oggetto ingombrante da lanciare sulle nuvole, questo è il mezzo giusto. Hanno il biglietto di sola andata per soggetti ingombranti con idee sbagliate sulle donne.
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attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.