2 Gennaio

Il compagno Xi avvisa: ci riprenderemo Taiwan

L'anno della Cina si apre con un avviso di Xi Jinping a Taipei: "L'indipendenza di Taiwan non arriverà che a un punto morto". Pechino rallenta, Borse tutte in rosso. Sei grafici sull'Italia che il governo dovrebbe avere sul tavolo. La rivoluzione dello streaming nella musica e il ritorno di Stranger Things

Che cosa sta succedendo? Il 2019 sta prendendo la rincorsa, il 2018 gli ha passato il testimone e le cose accadono secondo una logica stringente: l'economia si ta raffreddando; nuovi soggetti politici fanno il loro esordio (Bolsonaro in Brasile); in America si consuma l'ennesimo scontro tra il Congresso e il Presidente (il governo è ancora in shutdown) e Trump ha invitato tutti a fare quattro chiacchiere alle Casa Bianca; Xi Jinping dice che Taiwan sarà presto unificata alla Cina (e riapre un capitolo di tensione con gli Stati Uniti che appoggiano Taipei); Kim jong-un assicura che la Corea del Nord chiuderà la sua era nucleare; un'altra banca italiana, Carige, finisce sotto il controllo degli amministratori della Bce dopo una parabola di cattiva gestione localistica; sull'Italia sta arrivando un'ondata di gelo polare. Brrr. Seguite il titolare di List. E state al caldo. 

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Taiwan. L'avviso di Xi Jinping

Se ancora non fosse chiaro, con il 2019 è tutto chiarissimo: la Cina vuole di nuovo il controllo totale di Taiwan ed è pronta a usare la forza per ottenerlo. Lo ha detto il presidente Xi Jinping ribadendo che la Cina "deve essere riunificata e lo sarà". Così, una robetta, se non fosse che Taipei gode dell'appoggio degli Stati Uniti. Xi ha detto che la Cina "si riserva la possibilità di prendere tutte le misure necessarie" contro "forze esterne" che interferiscono con la riunificazione pacifica e contro l'indipendenza e l'attività separatiste di Taiwan. L'occasione per cominciare mostrare i muscoli è arrivata durante la commemorazione del 40° anniversario del messaggio inviato a Taiwan dalla Cina nel 1979. Anche allora si chiedeva la riunificazione.

L'isola è "indipendente" dal 1949, ma i cinesi continuano a considerarla una loro "provincia" mentre Taipei opera come uno Stato sovrano pur non avendo mai dichiarato l'indipendenza formale. Non lo fa per una semplice ragione: una dichiarazione...


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