20 Marzo
Il coronavirus crash
I morti in Italia superano quelli della Cina. Fontana: "Rischiamo di non riuscire a curare tutti i malati". La Bce riprende il bazooka, il premier Conte cerca i fondi del Mes (per tutti), l'America presta dollari (a tutti) e la California (40 milioni di abitanti) va in lockdown. I consumi di energia in Italia sono tornati al livello del 1943
Che succede? Abbiamo chiuso la giornata ieri con numeri terribili e tanta voglia di combattere, alle 5:00 abbiamo dato un'occhiata al cruscotto delle borse asiatiche e non ci sono segnali di netta inversione di rotta, resta tutto molto volatile:
L'indice Vix che misura la volatilità dei mercati resta alto e instabile:
I futures sono in verde, ma non si scommette sul sicuro, in questo momento i trader sono come rabdomanti che cercano l'acqua nel deserto e non si tratta di liquidità ma di crescita. Attendiamo l'apertura delle Borse europee, il prezzo dell'oro ha ripreso la sua corsa, ha guadagnato stamattina il 2 per cento a 1,499,92 dollari l'oncia, sul filo dei 1.500 dollari. Non è un buon segno, l'oro è un bene rifugio. Ma qui fare previsioni è come avventurarsi in un bosco pieno di Velociraptor.
L'incertezza è alimentata dal quadro degli Stati Uniti, la crisi del coronavirus in America è un capitolo in rapido svolgimento, il governatore della California, Gavin Newsom, ha ordinato a 40 milioni di americani di stare a casa, il Golden State che va in lockdown è un cambio di passo della crisi in America, Newsom ha inviato una lettera a Trump dove stima che il 56 per cento della popolazione californiana, circa 25 milioni di persone, verrà colpito dal coronavirus.
Novità dall'Italia? Il titolo che stamattina lascia il segno è questo:
Siamo tornati al 1943, in piena guerra. Ieri, oggi. Questo numero di List sarà aggiornato ancora con capitoli che fanno il romanzo della contemporaneità, ma quello che è già storia di ieri (in questi tempi accelerati ieri è un minuto dopo) è un racconto da non dimenticare, la sequenza spiega quanto sia complesso il tempo presente e quanto sia importante mettere insieme tutte le tessere del mosaico.
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Il contagio e i morti della crisi del coronavirus in Italia galoppano,...
Che succede? Abbiamo chiuso la giornata ieri con numeri terribili e tanta voglia di combattere, alle 5:00 abbiamo dato un'occhiata al cruscotto delle borse asiatiche e non ci sono segnali di netta inversione di rotta, resta tutto molto volatile:
L'indice Vix che misura la volatilità dei mercati resta alto e instabile:
I futures sono in verde, ma non si scommette sul sicuro, in questo momento i trader sono come rabdomanti che cercano l'acqua nel deserto e non si tratta di liquidità ma di crescita. Attendiamo l'apertura delle Borse europee, il prezzo dell'oro ha ripreso la sua corsa, ha guadagnato stamattina il 2 per cento a 1,499,92 dollari l'oncia, sul filo dei 1.500 dollari. Non è un buon segno, l'oro è un bene rifugio. Ma qui fare previsioni è come avventurarsi in un bosco pieno di Velociraptor.
L'incertezza è alimentata dal quadro degli Stati Uniti, la crisi del coronavirus in America è un capitolo in rapido svolgimento, il governatore della California, Gavin Newsom, ha ordinato a 40 milioni di americani di stare a casa, il Golden State che va in lockdown è un cambio di passo della crisi in America, Newsom ha inviato una lettera a Trump dove stima che il 56 per cento della popolazione californiana, circa 25 milioni di persone, verrà colpito dal coronavirus.
Novità dall'Italia? Il titolo che stamattina lascia il segno è questo:
Siamo tornati al 1943, in piena guerra. Ieri, oggi. Questo numero di List sarà aggiornato ancora con capitoli che fanno il romanzo della contemporaneità, ma quello che è già storia di ieri (in questi tempi accelerati ieri è un minuto dopo) è un racconto da non dimenticare, la sequenza spiega quanto sia complesso il tempo presente e quanto sia importante mettere insieme tutte le tessere del mosaico.
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Il contagio e i morti della crisi del coronavirus in Italia galoppano, abbiamo superato la Cina per numero di decessi, sembra incredibile, ma i numeri dicono questo. I dati sono corretti? No, rifacciamo la domanda: c'è da credere a un regime totalitario come quello della Cina? Nel frattempo, con una fenomenale sequenza di eventi, mentre l'Europa e gli Stati Uniti sono prigionieri del nuovo coronavirus, la Cina festeggia la giornata in cui non ha registrato alcun caso di contagio "domestico". Perché ora il racconto di Pechino è un altro: loro sono sani e il virus arriva dall'Occidente. Hanno ribaltato la storia in 75 giorni. Hanno generato il virus, lo hanno nascosto (tutto ben documentato da List da tempo) lo hanno diffuso in tutto il mondo e ora gli untori sono gli altri.La macchina della propaganda cinese sta viaggiando a pieno ritmo.
Questo accade mentre nel governo c'è chi ringrazia i cinesi e la Lombardia rischia il collasso. Il presidente della Regione, Attilio Fontana, ha spiegato che se non si riescono ad invertire i numeri dei contagi "si arriverà a non essere in grado di curare tutti i malati e le persone che ci chiedono aiuto: questo è il rischio a cui andiamo incontro nei prossimi giorni se non si fermano i contagi, i numeri che mi spaventano molto sono gli oltre 2 mila contagiati in un giorno e abbiamo occupato più di mille letti di terapia intensiva". È una questione di numeri e curve, come vedremo.
Questa è la storia del primo virus, poi c'è quella del secondo virus, la crisi economica, un contagio altrettanto letale. Chi l'avrebbe mai detto, stiamo vivendo anche questa, il coronavirus crash.
01
Torna il bazooka della Bce (senza Draghi)
La Banca centrale europea è tornata a caricare il vecchio bazooka, l'usato sicuro (forse) lasciato in una stanza da Mario Draghi. Con almeno una settimana di ritardo la Bce ha fatto l'unica cosa che doveva fare, riesumare il quantitative easing, un programma d'acquisto da 750 miliardi di euro di titoli pubblici e privati. In guerra, quando il nemico lancia giavellotti e carica la catapulta, si alza lo scudo. Così ieri notte a Francoforte una riunione d'emergenza ha messo il punto sui tentennamenti e fatto ripartire il treno degli acquisti di titoli, mossa che serve a evitare l'escalation degli interessi sul debito pubblico, proteggere asset privati strategici, dare ai mercati qualche certezza in una terra che si sta facendo sempre più incognita. È tornato il bazooka di Mario Draghi. C'è solo un problema: la Bce è governata dalla signora Lagarde. E purtroppo la differenza si è già vista, una sua frase ha fatto crollare la Borsa italiana qualche giorno fa. C'è altro? Stiamo aspettando i governi. Non c'è un'azione corale dell'Unione europea, pessimo segnale, soprattutto per l'Italia che ha poche risorse disponibili. Dobbiamo trovare una soluzione per noi, perfino nella dissoluzione del quadro europeo.
02
Conte ha un'idea sul Mes ma...
Il premier Giuseppe Conte in un'intervista al Financial Times cerca di aprire una strada (difficile) che è quella di utilizzare "tutta la potenza di fuoco" del fondo di salvataggio (il Mes) da 500 miliardi di euro. La richiesta non riguarda solo l'Italia, ma tutti i paesi. Si tratta in pratica del tentativo di cambiare l0 scopo dell'istituzione del fondo, farlo diventare uno strumento d'emergenza per il contrasto della crisi economica innescata dal coronavirus. Conte dice una cosa giusta: "La politica monetaria da sola non può risolvere tutti i problemi. Dobbiamo fare lo stesso sul fronte di bilancio e il tempismo è essenziale. La strada da seguire è aprire le linee di credito del Mes a tutti gli stati membri per aiutarli a combattere le conseguenze dell'epidemia Covid-19". Ma l'esito è a dir poco pasticciato. Domanda: si può fare? Intanto ci sono problemi giuridici, bisogna vedere bene come tutto questo sia compatibile con il trattato che ha istituito il Mes, poi bisogna convincere prima di tutto la Germania e l'impresa appare titanica perché i tedeschi hanno la loro potenza di fuoco e la stanno schierando tutta.
Come andrà a finire? Non lo sappiamo, ma di una cosa siamo certi: i mercati ti possono concedere il respiro di una seduta, ma se vedono incertezze e divisioni, affondano il colpo, vendono. La dichiarazione di Conte, inoltre, così formulata, non chiarita negli aspetti tecnici (a che condizioni si attivano le linee di credito?), rischia di aprire nel momento meno opportuno una frattura con la Lega e Fratelli d'Italia, inoltre, senza un solo leader europeo che la appoggi subito, rischia di far apparire l'Italia come il paese boccheggiante che non ha munizioni per difendersi, all'ultima spiaggia, questo in Borsa è un ottimo motivo per innescare un sell out, una vendita massiccia di asset italiani. La riapertura di Piazza Affari potrebbe rivelarsi domani mattina molto interessante. Forse troppo.
Servono razionalità, sangue freddo, le doti del giocatore di biliardo, calma e gesso. Ripetiamo quanto abbiamo scritto altre volte: il coronavirus non è la fine del mondo, non c'è nessun Armageddon, sarà sconfitto. Per sapere, per capire che cosa sta succedendo, qual è l'andamento dei due virus, bisogna leggere bene le curve.
03
La Borsa e la vita. È tutta una questione di curve
Prima curva. È la parabola del coronavirus, quando le misure di contrasto funzionano:
Vedete nel grafico qui sopra il picco senza misure di contrasto, si abbassa con il contenimento e non manda in tilt il sistema sanitario, il pericolo più grande per chi si ammala quando si saturano i posti in ospedale nella terapia intensiva. La risposta del governo funziona quando si resta sulla linea di galleggiamento. L'Italia è in una situazione di grande pericolo e la strategia dell'isolamento - almeno per ora - non sembra funzionare. Si parla di altri provvedimenti restrittivi in arrivo, ma in molti cominciano a chiedersi se questa sia davvero la strada giusta. La risposta per ora non c'è, attendiamo con il taccuino squadernato.
Seconda curva. È quella dei mercati, l'indice Dow Jones, la potenza di Wall Street che cola a picco:
Terza curva, quella del prezzo del petrolio, un altro problema per l'economia mondiale, ecco la curva del Brent:
Questa curva, il suo tuffo dai 70 dollari verso i 20 dollari, è frutto di due fattori: la crisi del coronavirus e lo stop alla crescita mondiale (elemento che era già in corso, ma aggravato dal virus) e la dissoluzione dell'Opec con la lite tra Arabia Saudita e Russia sui tagli alla produzione. Oggi si è diffusa la voce che gli Stati Uniti si stanno impegnando a far riavvicinare Mohammed Bin Salman e Vladimir Putin, la notizia riportata dal Wall Street Journal ha fatto scattare di nuovo in avanti il prezzo del petrolio, quarta curva:
Il petrolio Wti (nel grafico qui sopra), balza in una seduta a 25.22 dollari al barile, un + 24 per cento che rappresenta il record di sempre in una seduta di Wall Street, il Brent sale del 14 per cento, a 28.47 dollari al barile.
***
Tutti gli elementi che abbiamo visto finora sono concatenati, vanno letti insieme, combinati, dopo l'analisi diventano una sintesi, una mappa della contemporaneità. Questo è il taccuino di un cronista proiettato in una dimensione che passa dall'iper-reale al grottesco distopico. C'è solo un problema: è tutto vero. E incredibile. E poi? C'è il bollettino quotidiano, un appuntamento fisso della nostra giornata.
04
L'Italia supera il numero di morti della Cina
Ecco l'ultimo bollettino di guerra della Protezione civile:
La curva epidemica cresce, solo a Milano ci sono stati 600 contagi in più di ieri, 2.171 in Lombardia. I casi totali sono 41.035, i morti sono 3.405, i guariti sono 4.440, le persone attualmente malate sono 33.190. Attenzione a questa tabella:
La notizia è questa: oggi l'Italia ha superato la Cina per numero di morti. Viviamo tempi interessanti. Forse troppo. E le giornate sono diventate psichedeliche. Un altro mondo. Ai confini della realtà. Sul taccuino del cronista.
05
Il mercato
Sveglia presto, siamo al buio fitto, silenzio totale , ma vediamo il cruscotto dei mercati. L'Asia ha chiuso male:
Le piazze finanziarie europee erano partite bene stamattina, ma poi l'Europa è tornata sott'acqua, con la sola eccezione di Milano che (per ora) è in territorio positivo:
Ti distrai un attimo, mangi un panino acquistato nell'unico forno aperto in via Ostiense, in un paesaggio spettrale dove l'unica cosa viva sono un paio di merli che svolazzano qua e là, rientri in redazione, sintonizzi lo schermo sui mercati e... ops! Tutto è positivo e la chiusura è questa:
Durerà? Manca poco alla chiusura, forse ce la fanno a stare sulla linea di galleggiamento. Intanto abbiamo un film da seguire a Wall Street che ha aperto malissimo, nonostante gli interventi delle banche centrali e le rassicurazioni del Tesoro americano sui soldi a cannonate, profondo rosso:
Poi quel panino lo stai finendo, bevi una Coca Cola e in uno zapping della mente su cui è meglio non interrogarti troppo, ti ricordi di Pulp Fiction, la scena in cui Jules Winnfield (un grande Samuel L. Jackson) beve per tirare giù l'hamburger, poco prima della scena con la pistola, quella in cui recita il passo biblico (tutto fiction e pulp) di Ezechiele 25:17:
Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te.
Perso in quel frammento di Bibbia, polvere da sparo e sceneggiatura, è passato un istante in cui a Wall Street è cambiato di nuovo tutto:
Ossignore, non ti sei ancora ripreso da questo Up & Down che dalle parti del Gazometro si sente gracchiare un altoparlante: "Non uscite di casa". È la polizia municipale di Roma, il pizzardone nella sua versione audio, qualcosa che ti trascina a metà tra il Vigile di Alberto Sordi e un incubo alla Mad Max Fury Road, una cosa da poster d'ardente siccità post-nucleare. Avanza un'altra lettura, retrò, un suono familiare, antico, dell'era in cui si poteva uscire di casa, sì, dai, sembra quel suono là: "È arrivato l'arrotino, si riparano fornelli e cucine a gas...". Siamo in Italia. Facciamo un salto in America.
06
La catapulta americana. Helicopter Money e prestiti in dollari
Manca ancora una risposta dei governi sul piano fiscale, sta arrivando, in perfetto disordine sparso, in stile si salvi chi può, con la retorica sull'Unione europea che si è dissolta, i rigoristi che ora esultano perché si può stampare moneta e i sovranisti in piena fase di smarrimento che ora non sanno più che dire e avanzano un "ma non era proibito?".
Tutto dimenticato, cari competenti, ora si può fare e chi lo dice è naturalmente à la page in attesa del suo turno per il coronavirus. Tutto è possibile, così si fa largo la soluzione - naturalmente è solo un pezzo della risposta alla crisi - della distribuzione diretta di liquidità ai cittadini, l'helicopter money. C'è chi lo prende alla lettera e pensa che davvero arriverà un elicottero a spargere denaro - possibilmente dollari, ora molto richiesti, perché quando c'è crisi è il bigliettone verde a andar via come il pane - sul popolo in attesa laggiù, a braccia aperte. La manna che scende dal cielo. E se non c'è l'elicottero, andrà bene anche una poetica mongolfiera.
Lo hanno fatto a Hong Kong (senza l'elicottero né la mongolfiera), lo faranno gli americani - che in una settimana hanno visto volare a 281 mila unità le iscrizioni nelle liste di disoccupazione - come ha confermato il segretario del Tesoro Steve Mnuchin, un assegno da 1.000 dollari per ogni cittadino americano, ogni inizione di liquidità costerà 250 miliardi di dollari. E il debito? Gli Stati Uniti sono pronti a farne ancora di più, mentre le linee swap in dollari a condizioni più vantaggiose verso altri paesi si sono allargate alle banche centrali di Australia, Brasile, Danimarca, Corea del Sud, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Singapore e Svezia. La Fedd ha già attivato swap lines con la Banca centrale canadese, la Bank of England, la Bank of Japan, la Bce e la Banca centrale svizzera. Più denaro per tutti, c'è spazio per un post-berlusconismo virale.
***
Che cosa accadrà in futuro? Abbiamo il doppio virus, il microbo e quello economico. E li stiamo coltivando entrambi. Il primo corre, il secondo arriva al galoppo come la cavalleria corazzata. Una puntata di RadioList.
07
RadioList. L'isolamento e il doppio virus che avanza
Una giornata con il crollo delle Borse, il prezzo del petrolio che cola a picco e il virus che corre in Italia con morti e contagiati da record, in un solo giorno 475 morti, mai così neanche in Cina. L'isolamento funziona? E come si può fermare il blocco dell'economia per un paese come l'Italia? Un'indagine su politica e mercati del titolare di List, Lorenzo Castellani e Gianclaudio Torlizzi.
RadioList è il podcast di List. Puoi ascoltarlo anche su iTunes, sulla nostra app su Google Play e su Spotify. Buon ascolto.
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Non siamo soli nell'universo, la Spagna ci sta inseguendo a grandi falcate. E l'epicentro non in provincia, ma nella capitale, la metropoli di Madrid, 6,5 milioni di abitanti.
08
Madrid, un morto ogni 16 minuti
Il numero è raggelante, calcolato da El Pais sulla giornata di lunedì ma dice tutto: 88 morti in 24 ore a Madrid, uno ogni 16 minuti. I contagi sono aumentati del 25 per cento, sono arrivati a quota 17.147 casi positivi, i decessi sono 767, il 30 per cento in più rispetto a ieri. In un solo giorno sono decedute 169 persone nell'intero paese. Oltre 930 persone sono ricoverate in terapia intensiva. Madrid è la più colpita, conta 6.777 positivi, 498 morti e 590 pazienti in terapia intensiva, segue la Catalogna (2.702) e poi Paesi Baschi (1.190). La Spagna ha chiuso tutto, ha seguito la via italiana, ma nel contagio è indietro di almeno una settimana. L'emergenza sanitaria è una fotocopia, ospedali che stanno andando in crisi, reparti di terapia intensiva insufficienti, reclutamento di nuovi medici, infermieri e studenti dell'ultimo anno, tutti in corsia. Le vie del virus sono infinite, la parabola è la stessa per tutti.
09
Ora et labora
Sono giornate pesanti, ma facciamo la nostra parte, siamo qui in redazione, determinati più che mai. Qui intorno è aperto solo un fornaio, si arriva alla spicciolata, uno a uno, distanti, pochissimi, increduli, facce remote, occhi che tradiscono lo smarrimento. Il pasto, qualunque esso sia, va bene, dobbiamo pensare a fare al meglio il nostro mestiere. Non ne usciremo mai se aspettiamo che qualcosa accada, che il fato provveda, che il virus sparisca. Bisogna fare, guardate questa foto:
Sono le suore benedettine del monastero di Mercogliano, in provincia di Avellino. Producono mascherine, questa si chiama forza. È la regola di San Benedetto da Norcia: "Ora et labora".
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del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.