24 Settembre
Il decreto Salvini parte con le affissioni (virtuali)
Approvato dal consiglio dei ministri. Si compone di 42 articoli, prevede una serie di misure sulla revoca della cittadinanza e dell'asilo agli stranieri in caso di reati gravi. Gli ingressi umanitari previsti per sei fattispecie, le cifre per l'accoglienza riviste in base alla media europea. Campagna social del ministro dell'Interno. La parola ora passa al Quirinale
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto Salvini sulla sicurezza e l'immigrazione, due provvedimenti distinti che alla fine sono stati accorpati. Il decreto non è un testo blindato - ha sottolineato il ministro dell'Interno in conferenza stampa - e si compone di 42 articoli, "ci sono parecchi passi in avanti in tema di sicurezza e di diritti dei profughi veri", ha commentato Salvini aggiungendo che "in caso di pericolosità sociale o in caso di condanna in primo grado di un richiedente asilo, questo sarà motivo sufficiente per accompagnarlo in un Cpr e avviarlo alla pratica di espulsione". Il Consiglio dei ministri ha deliberato all'unanimità, il premier Giuseppe Conte ha detto che "l'obiettivo del decreto è quello di operare, cosa non fatta da anni, una riorganizzazione dell'intero sistema di riconoscimento della protezione internazionale per adeguarla agli standard europei".
Tra le misure presenti nel decreto (qui potete scaricare il decreto integrale in pdf):
- Revoca della cittadinanza concessa agli stranieri dopo una condanna definitiva per terrorismo internazionale;
- Sospensione della domanda d’asilo per cause legate all’ordine pubblico (condanna in primo grado per spaccio di droga, violenza sessuale, violenza a pubblico ufficiale e lesioni gravi);
- L'ingresso in Italia per motivi umanitari sarà concesso in base a sei fattispecie: vittime di grave sfruttamento, motivi di salute, violenza domestica, calamità, cure mediche e atti di particolare valore civile;
- Lo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati ci sarà sempre per rifugiati e minori non accompagnati;
- Per l'accoglienza di ogni migrante verrà stanziata una cifra rivista in base alla media europea con un risparmio medio annuo di circa 1 miliardo e mezzo di euro.
Alle polemiche su una lesione dei diritti fondamentali, il premier Conte risponde: "Il dl Sicurezza si muove in un quadro di assoluta garanzia per i diritti fondamentali delle persone, tiene conto...
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto Salvini sulla sicurezza e l'immigrazione, due provvedimenti distinti che alla fine sono stati accorpati. Il decreto non è un testo blindato - ha sottolineato il ministro dell'Interno in conferenza stampa - e si compone di 42 articoli, "ci sono parecchi passi in avanti in tema di sicurezza e di diritti dei profughi veri", ha commentato Salvini aggiungendo che "in caso di pericolosità sociale o in caso di condanna in primo grado di un richiedente asilo, questo sarà motivo sufficiente per accompagnarlo in un Cpr e avviarlo alla pratica di espulsione". Il Consiglio dei ministri ha deliberato all'unanimità, il premier Giuseppe Conte ha detto che "l'obiettivo del decreto è quello di operare, cosa non fatta da anni, una riorganizzazione dell'intero sistema di riconoscimento della protezione internazionale per adeguarla agli standard europei".
Tra le misure presenti nel decreto (qui potete scaricare il decreto integrale in pdf):
- Revoca della cittadinanza concessa agli stranieri dopo una condanna definitiva per terrorismo internazionale;
- Sospensione della domanda d’asilo per cause legate all’ordine pubblico (condanna in primo grado per spaccio di droga, violenza sessuale, violenza a pubblico ufficiale e lesioni gravi);
- L'ingresso in Italia per motivi umanitari sarà concesso in base a sei fattispecie: vittime di grave sfruttamento, motivi di salute, violenza domestica, calamità, cure mediche e atti di particolare valore civile;
- Lo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati ci sarà sempre per rifugiati e minori non accompagnati;
- Per l'accoglienza di ogni migrante verrà stanziata una cifra rivista in base alla media europea con un risparmio medio annuo di circa 1 miliardo e mezzo di euro.
Alle polemiche su una lesione dei diritti fondamentali, il premier Conte risponde: "Il dl Sicurezza si muove in un quadro di assoluta garanzia per i diritti fondamentali delle persone, tiene conto delle convenzioni internazionali e dei principi contenuti nella nostra Costituzione, nella Carta europea dei diritti dell'uomo. Noi andiamo a operare per un sistema di riordino e revisione per una più efficace disciplina". Ora la palla passa a Mattarella. Vedremo presto se c'è distanza tra quello che afferma Conte e quello che pensa il Presidente della Repubblica. Se battaglia ci sarà, sarà in punta di diritto.
Quanto all'effetto politico, lo staff di comunicazione di Salvini conferma di avere fantasia. Il decreto è diventato una campagna d'affissione virtuale:
L'altro ieri fu la radio, ieri la tv, oggi è Internet. E non si può neanche più dire, mentre la rotativa gira, "è la stampa bellezza e tu non puoi farci niente".
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Il prezzo del petrolio è schizzato ai massimi da 4 anni dopo la decisione dei paesi Opec riuniti in Algeria di non aumentare la produzione. Il Brent ha toccato il prezzo di 80.94 dollari al barile, il più alto dal 2014. La decisione dell'Opec è una mossa che va contro le richieste degli Stati Uniti di aumentare la produzione per far calare il prezzo. Trump puntava a un aumento della per evitare il contraccolpo delle sanzioni imposte all'Iran. Non ci è riuscito. Per ora.
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Effetto dazi, borse giù. La pace tra Stati Uniti e Cina sembra lontana, le piazze europee sono in rosso.
Lieve calo della fiducia in Germania. L'indice IFO che misura il clima nelle imprese è passato da 103.9 punti di agosto a 103.7 in settembre. Sono diminuite le aspettative, ma l'economia tedesca avrà ancora una crescitaa robusta. Forse.
Mafia. Sequestrato il giornale la Sicilia. Il tribunale di Catania, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, ha sequestrato conti correnti, polizze assicurative, 31 società, quote di partecipazione detenute in ulteriori 7 società e beni immobili nei confronti di Mario Ciancio Sanfilippo, 86enne editore del quotidiano la Sicilia. Ciancio è sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa. Il valore dei beni è non inferiore ai 150 milioni di euro.
Versace è in vendita. Prezzo modico: 2 miliardi di euro. Accordo già raggiunto con Michael Koors.
01
L'establishment populista
Leggere i giornali ha ancora un senso solo per vedere le tracce sismografiche del crollo in corso nel sistema che fino al 4 marzo aveva guidato l'Italia. Stamattina Stefano Folli - un commentatore equilibrato in un giornale squilibrato, Repubblica - scrive una cosa sulla quale List ha acceso il monitor:
Il tema della costruzione del nuovo establishment per List è uno dei fili da seguire in questa legislatura. Lo seguiamo fin dall'inizio. Ne ha scritto Lorenzo Castellani l'altro ieri, Parlamentarius sta lavorando sul tema, il titolare ha il radar acceso. Siamo sulle tracce di questa confusa ma inesorabile "costruzione" da molto tempo. È un fatto ineludibile quando c'è un mutamento politico radicale e quello del 4 marzo lo è. La fine di un establishment conduce alla sua sostituzione con un altro. In Italia fino a ieri tutto veniva "compensato" con il fenomeno del gattopardismo fotografato con sublime maestria da Giuseppe Tomasi di Lampedusa in quel capolavoro che è il Gattopardo, dove Tancredi pronuncia una frase che riassume il bene e il male di un popolo:
Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi.
Questa dimensione camaleontica è presente anche oggi, senza dubbio, ma quel che è differente - e dunque potentissimo - è la corrente di pensiero che muove la maggioranza politica giallo-verde e ne fa qualcosa di inedito: la volontà di spezzare gli assiomi, abbattere i totem e i tabù che hanno guidato la politica negli ultimi 25 anni. Siamo di fronte a un rivolgimento storico dal quale difficilmente si tornerà indietro perché sono caduti i pilastri che avevano mosso il mondo dal 1989 (caduta del Muro di Berlino) al 2016 (Brexit e elezione di Donald Trump). Questo fil rouge si può vedere solo dando una lettura incrociata dei dati economici, cavalcando le onde lunghe della storia, rileggendo la filosofia e misurando le forze in campo.
Non diamo qui un giudizio di merito - buono o cattivo - tentiamo di fare un'analisi di quella che si potrebbe definire una cosa in sé (leggere Kant e la sua Critica della Ragion Pura): Cinque Stelle e Lega sono un fenomeno diverso e in questa diversità c'è un tasso di entropia (dal greco en "dentro" e tropḗ "rivolgimento", "mutazione") sconosciuto, in attesa di una misurazione qualitativa e quantitativa. Il fallimento o il successo di una stagione politica sono oggetto di storia che è sottoposta alla prova prima di tutto della durata. Non vi sono incertezze, per esempio, che sul renzismo si possa dire che ha fallito e lo possiamo affermare proprio perché il fattore della durata lo inchioda a un termine imprevisto: il suo crollo repentino, un bagliore nel buio.
02
Mappa politica. Durata, costruzione, distruzione
Questo non significa che ciò che dura è positivo in sé, basta pensare ai 25 anni di Berlusconi tra governo e opposizione: non lascia nessuna eredità politica (tanto che il centrodestra è stato salvinizzato), non c'è la costruzione di un altro soggetto politico (in fondo non era neppure questa la sua missione), non c'è uno Stato più liberale (questa era invece la sua missione primaria), non c'è una cultura di governo e pensiero politico. Impedì, questo è vero e non si tratta di un dettaglio, che l'Italia diventasse l'unico paese a vedere i post-comunisti al potere dopo la caduta del Muro di Berlino, ma lo fece senza un reale disegno politico, con il conflitto di interessi sì esposto al giudizio dell'elettore ma irrisolto nella gestione del potere, senza una spinta riformatrice liberale, in perenne lotta con la magistratura (che ne ha allungato la vita politica) e con una selezione della classe dirigente non adeguata alle sfide della contemporaneità.
Eppure, nonostante questo cumulo di macerie fumanti, con Berlusconi abbiamo avuto una consuetudine con il programma di governo che prima non esisteva (in termini almeno di comunicazione) e ha fatto il suo ingresso anche nel centrosinistra (i programmi dell'Ulivo e dell'Unione), abbiamo sperimentato l'uso dei sondaggi come strumento di misurazione del consenso (e persuasione), abbiamo avuto una stagione maggioritaria che sfatava il mito dell'italiano inossidabile proporzionalista, abbiamo visto la sinistra andare al governo (cosa mai avvenuta prima per effetto della conventio ad excludendum, figlia del Patto di Yalta) con fortune alterne, sulla spinta di un tentativo di razionalizzare e ridurre l'instabilità delle coalizioni è nato prima il Partito democratico e poi il PdL. Entrambi i tentativi erano imperfetti e in ritardo sulla storia: brevissimo e vano fu quello di superare il partito carismatico di Berlusconi con un soggetto plurale e aperto alla competizione interna; più lungo ma sempre insufficiente (sono solo dieci anni di vita) è stato l'esperimento di fusione fredda del centrosinistra, tenuto in vita dall'anti-berlusconismo al punto da essere legato per sempre a un rapporto simul stabunt simul cadent, entrambi vivono e periscono insieme. Quel romanzo italiano oggi, tra mille sofferenze e contraddizioni, si avvia alla chiusura. Nel caso del centrodestra, dall'officina della storia è sbucata la Lega di Matteo Salvini, nel centrosinistra siamo ancora alla fase della dissoluzione, ma la crisi è di tale portata e intensità che non è detto che nasca qualcosa di nuovo, quella storia potrebbe finire con un grande botto (elezioni europee del 2019) ed essere assorbita dal Movimento 5Stelle.
03
La manifestazione del Pd
Questi timori emergono nel dibattito, sono segnali forti e soprattutto deboli. Una traccia stamattina è in un titolo su La Stampa:
Al titolare viene in mente una battuta di Pietro Nenni: "Piazze piene, urne vuote". Il problema del Pd non è quello di riempire una piazza, un tema di logistica, bandiere e panini con salsiccia e cipolla, ma di pensiero e sintonia con la storia. Non si evita la catastrofe senza spremersi le meningi e riconoscere la propria inadeguatezza di fronte al presente. Non manca la consapevolezza del momento grave in alcuni suoi esponenti - quelli più intelligenti sono non a caso tra coloro che non governano il partito - ma sono del tutto assenti le risposte perché si immagina, si pensa, si spera che l'ondata giallo-verde improvvisamente si ritiri. Grande errore. Questo non accadrà per il semplice fatto che la Grande Crisi del 2008 ha cambiato tutto. Perfino tra le classi sociali che hanno conservato reddito, potere d'acquisto, una vita agiata, s'è fatta strada la netta sensazione che nulla sarà come prima. Quando una generazione affronta la dura realtà dei figli che non miglioreranno la propria condizione rispetto ai genitori, questo significa che si è rotto un patto tacito tra i governanti e i governati: io con il voto ti concedo la delega a decidere il mio futuro, ma questo deve essere migliore per me e soprattutto per i miei figli. È nel vuoto del lavoro che si è aperta la via dell'inquietudine e dello smarrimento. Non si tratta di un tema solo economico, non è una cosa che si può lasciare all'interpretazione degli economisti e delle loro tabelline prive d'anima, quello spazio vuoto è psicologia, filosofia, storia. L'inquietudine è il magma del vulcano, viene dal profondo, ha fatto un lungo viaggio e i sismografi della politica e degli intellettuali engagè erano drammaticamente spenti. Per non parlare delle classi in progress e dei partiti con una (ex) tradizione operaia. Sono finiti in salotto. Tanti auguri. La manifestazione del 30 settembre rischia di essere l'acuto di un dinosauro che vede il meteorite sfrecciare in cielo.
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Per comprendere quello che sta accadendo bisogna riconoscere che siamo di fronte a un cambio di paradigma. Con Lorenzo Pregliasco su RadioList abbiamo provato a dare profondità ai numeri dei sondaggi.
04
Il governo avanza, il Pd cala ancora, è sempre 4 marzo
Il quadro post voto continua ad essere predominante, i sondaggi confermano la crisi profonda del Partito democratico e l'aumento dei consensi di Lega e Cinque Stelle. Una luna di miele destinata a durare? Dipenderà dalla prova sull'economia che è alle porte. Il futuro del Pd è a rischio? Se perde le elezioni europee. Il voto di Maggio 2019 decisivo non solo per l'Europa. Un'indagine del titolare di List e Lorenzo Pregliasco, fondatore di YouTrend. Ascolta RadioList.
Nel frattempo, a Palazzo Chigi...
05
Conti pubblici. Vertice a Palazzo Chigi
Vertice sui conti pubblici a Palazzo Chigi. È cominciato stamattina alle 7, il gruppo di lavoro (Tria, Savona, Conte Giorgetti e Moavero) è stato allargato anche ai vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Segno che siamo alla conclusioni di questa prima fase e avremo presto i numeri del Def. Ieri Savona in tv ha spiegato che si punta a una crescita del 2 per cento, il numero che fa da guida è quello del rapporto deficit-pil al 2 per cento. Domani e dopodomani il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarà a New York, interverrà all'Assemblea generale dell'Onu, il 27 (giorno della pubblicazione del Def) rientrerà a Roma per il Consiglio dei ministri.
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Per avere un quadro completo dello stato dei conti pubblici e una proiezione sul futuro, ascoltate questa puntata di RadioList, un'indagine del titolare con Maurizio Mazziero.
06
Deficit, spesa, investimenti. I tre rebus di Tria
Il governo lavora sui punti chiave del Documento di economia e finanza. Non c'è ancora un quadro unitario. Il titolare di List e Maurizio Mazziero, fondatore di Mazziero Research, fanno l'analisi dei conti pubblici. Che legge di stabilità arriverà? Il ministro dell'Economia Giovanni Tria deve mettere insieme varie aspettative e non tutte sono compatibili con il quadro futuro dei mercati. Senza investimenti sarà solo una manovra di spesa e con lo scenario economico che si prefigura, arriverà la recessione. Perché serve coraggio e non bisogna pensare al consenso immediato. Deficit, spesa, investimenti. I tre rebus di Tria. Ascolta RadioList.
Che facciamo ora? Andiamo in Siria, ma tenendo il radar acceso e la cloche pronta a virare, sui cieli siriani vola di tutto.
07
Siria. Arriva la difesa anti-aerea di Putin
Conseguenze inattese. L'abbattimento dell'aereo russo di qualche giorno fa (15 militari russi sono morti al largo della Siria) ad opera della contraerea di Damasco nel corso di un attacco israeliano in Siria che hanno bombardato un carico di armi destinato a Hezbollah ha prodotto il seguente risultato: la Russia consegnerà all'esercito siriano, "nel corso delle prossime due settimane", il sistema missilistico di difesa aerea S-300. Lo ha annunciato il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu. "Nel 2013, su richiesta israeliana, abbiamo fermato la fornitura alla Siria del sistema S-300, pronto alla spedizione e per il quale erano gia' state addestrate le truppe siriane. Oggi la situazione è cambiata e non per colpa nostra", ha dichiarato il ministro russo. Israele è avvisato.
08
Il pasticcio della spia di Berlino. Merkel si scusa
La Grosse Koalition è in seria difficoltà, la Cancelliera Angela Merkel si è scusata e a Berlino c'è grande confusione. "Mi dispiace molto", ha detto la Merkel. L'escamotage della rimozione-promozione di Hans Maassen, il capo del controspionaggio (BfV) accusato di aver avuto rapporti con AfD e minimizzato i fatti di Chemnitz, si è risolto con una penosa retromarcia. Maassen sarà trasferito, ma senza avanzamenti di carriera e di stipendio. La SPD ha fatto valere la sua posizione chiave per l'alleanza e chiesto perentoriamente un passo indietro alla Merkel e al ministro dell'Interno bavarese Horst Seehofer. Vista la crisi imminente, i due hanno ripiegato. Maassen non andrà più a rivestire la carica di sottosegretario agli Interni con delega sulla sicurezza. "Mi ero fatta guidare dal fatto che dopo l'allontanamento di Maassen la funzionalità del ministero degli Interni non ne traesse conseguence negative invece di pensare a quel che muove, giustamente, le persone. Questo mi dispiace molto", ha detto la Cancelliera Merkel. Maassen sarà spostato al ministero degli Interni, ma solo come "consulente speciale". Brutta storia, la GroKo ha seri problemi di tenuta e credibilità politica. "Se la Grosse Koalition non trova un nuovo modo di lavorare insieme, certo non potrà sopravvivere altri tre anni", ha commentato il vicepresidente del gruppo Cdu al Bundestag Carsten Linnemann. A Berlino vivono tempi interessanti. Forse troppo. E il 14 ottobre si vota in Baviera.
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Come chiudiamo questo numero di List? Con Marina Abramovic vista con l'inchiostro di Guido Ciompi. Un'opera d'arte.
09
Testa e tela
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2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.