20 Luglio
Il delta tra immaginario e realtà
Contrasto alla variante Delta, slogan e strumenti efficaci disponibili. Metà degli italiani vaccinati, il Green Pass come strumento di prevenzione e libertà. Lo scarto tra chi fa e chi parla. Perché non potrà esserci un nuovo lockdown, due analisi autorevoli della scienza. I mercati dal profondo rosso al rimbalzo
Che succede? Guardate la foto che apre questo numero di List: è l'aeroporto di Dusseldorf, Germania, i tedeschi partono per le vacanze. Come gli italiani, i francesi, gli europei tutti. Il mondo è in piena riapertura e rilancio economico. Sono immagini che non si vedono sulle prime pagine dei giornali, diventate un agente ansiogeno, senza alcuna idea di futuro, l'impaginato schiacciato sul peggiorismo. Poi ci sono i fatti, la realtà, la forza dell'umanità che agisce e reagisce.
Metà della popolazione italiana ha completato il ciclo vaccinale (oltre 27,5 milioni di italiani), ha ricevuto due dosi, siamo a luglio e questa è una buona notizia. Quella cattiva è che ci sono ancora 17 milioni di non vaccinati e tra questi gli over 60 sono 2,4 milioni. I vaccini sono disponibili, chi non vuole immunizzarsi a questo punto fa una scelta deliberata che ha delle conseguenze, la libertà non è anarchia, incontra il limite della libertà degli altri. E se il tuo comportamento incide sulla libertà di movimento e mette a rischio la tenuta delle strutture sanitarie, rallenta la ripresa economica in corso (che è a favore di tutti e serve alle imprese per risorgere dopo l'anno terribile, il 2020), allora devi essere consapevole dei danni che provochi nella comunità alla quale appartieni e sei legato dal vincolo della cittadinanza disegnato dalla Costituzione dello Stato (vedere il numero di List del 18 luglio). Sono fatti ai quali non si sfugge. Sono elementi del delta che esiste tra la realtà e l'immaginario delle minoranze rumorose. Questa è la vera variante Delta. Lo scarto tra chi fa e chi parla senza capire che il gioco è quello del futuro, siamo in bilico, tra l'aggancio di una fase positiva e lo sfascio dei peggioristi. Non vinceranno gli ultimi, perché l'interesse generale è quello del recupero di una dimensione aperta, costruttiva....
Che succede? Guardate la foto che apre questo numero di List: è l'aeroporto di Dusseldorf, Germania, i tedeschi partono per le vacanze. Come gli italiani, i francesi, gli europei tutti. Il mondo è in piena riapertura e rilancio economico. Sono immagini che non si vedono sulle prime pagine dei giornali, diventate un agente ansiogeno, senza alcuna idea di futuro, l'impaginato schiacciato sul peggiorismo. Poi ci sono i fatti, la realtà, la forza dell'umanità che agisce e reagisce.
Metà della popolazione italiana ha completato il ciclo vaccinale (oltre 27,5 milioni di italiani), ha ricevuto due dosi, siamo a luglio e questa è una buona notizia. Quella cattiva è che ci sono ancora 17 milioni di non vaccinati e tra questi gli over 60 sono 2,4 milioni. I vaccini sono disponibili, chi non vuole immunizzarsi a questo punto fa una scelta deliberata che ha delle conseguenze, la libertà non è anarchia, incontra il limite della libertà degli altri. E se il tuo comportamento incide sulla libertà di movimento e mette a rischio la tenuta delle strutture sanitarie, rallenta la ripresa economica in corso (che è a favore di tutti e serve alle imprese per risorgere dopo l'anno terribile, il 2020), allora devi essere consapevole dei danni che provochi nella comunità alla quale appartieni e sei legato dal vincolo della cittadinanza disegnato dalla Costituzione dello Stato (vedere il numero di List del 18 luglio). Sono fatti ai quali non si sfugge. Sono elementi del delta che esiste tra la realtà e l'immaginario delle minoranze rumorose. Questa è la vera variante Delta. Lo scarto tra chi fa e chi parla senza capire che il gioco è quello del futuro, siamo in bilico, tra l'aggancio di una fase positiva e lo sfascio dei peggioristi. Non vinceranno gli ultimi, perché l'interesse generale è quello del recupero di una dimensione aperta, costruttiva. Vincerà l'Homo Faber.
Nel cortiletto dei partiti italiani c'è il Conte che ieri ha incontrato Draghi facendosi precedere dalle veline prontamente passate dai giornali su imminenti sfracelli. Poi il Conte è arrivato a Palazzo Chigi e ha fatto finta di essere un mansueto agnellino. Si tratta del trasvestimento di un lupo. Avremo molte sorprese nelle prossime settimane, di solito Conte sfascia tutto quello che tocca. Allacciate le cinture, facciamo il nostro giro di giostra .
01
Draghi e il suo opposto, Conte
Conte e Draghi sono opposti. Il premier è un "metodo" di governo efficace, lontano dalle camarille dei partitanti, teso a risolvere i problemi (che sono enormi), un leader europeo che si muove tra campi di forze globali che ne riconoscono l'autorevolezza; Conte è il garagista senza biografia del Movimento Cinque Stelle, un partito in caduta libera, telecomandato da Beppe Grillo (che per fortuna resta draghista più di quanto si immagini), un personaggio in cerca d'autore che rappresenta la conservazione e l'assistenzialismo. Il suo distintivo è la pochette, il resto è una lingua piena di sgrammaticature istituzionali che non dice nulla e lo dice pure malissimo.
Draghi fa i conti con il mondo che ci circonda, deve salvare l'Italia dal suo auto-affondamento, dall'eterna tentazione di buttare a mare tutto, dalla brigata dello sfascio in servizio permanente. Appena scatterà il semestre bianco, avremo un'accelerazione, il tentativo di destabilizzare senza arrivare al voto, condizionare le politiche per portare la spesa dov'era fino all'arrivo di Draghi, nel settore dell'assistenzialismo improduttivo. Conte non ha mai affrontato una campagna elettorale, vive di telecamere e like su Facebook. E questo gli basta, non ha in mente niente (essendo niente) per il futuro dell'Italia, tranne quello di trasformarla in un impero del reddito di cittadinanza (e della disoccupazione cronica, strumento di controllo di masse disperate) non a caso ancorato nel Mezzogiorno.
Questo tentativo di Conte che non fa i conti con una cosa completamente diversa rispetto al passato: Draghi. Pensare che il premier si faccia logorare da un signor nessuno è un'illusione, il governo di fronte a emendamenti che possono stravolgere la riforma della giustizia (basta processi infiniti, fine della gogna agli innocenti per mano di magistrati irresponsabili, stop all'imputato per sempre, ritorno a un minimo di civiltà giuridica) metterà la fiducia. I prodi pentastellati votano contro? L'esecutivo cade e si va al voto, quello vero, dove i Cinque Stelle sprofonderanno nella realtà.
02
La rumba dei mercati. Rosso, verde, la scommessa sul domani
Le Borse bruciano denaro sull'onda dell'emotività che prevale sulla razionalità, nessuna novità sul fronte occidentale. Tutti pensano che il problema sia la variante Delta, in realtà c'è un mix di tensioni che stanno emergendo sul piano globale, fattori che su List abbiamo cercato di mettere a fuoco nel numero di ieri. Proviamo a rimettere insieme i pezzi del puzzle, prima di tutto, un'occhiata al cruscotto degli indici americani, quelli che guidano la rumba:
Parte la musica dei Goblin, Profondo Rosso. Brividi? C'è da preoccuparsi? No, calma e gesso. Stamattina le Borse europee rimbalzano:
La Borsa non si misura in un giorno, mai. I mercati sono un utile indicatore per le azioni da intraprendere domani. E dalle trimestrali vengono risultati più che positivi: In Europa, UBS ha riportato un balzo dei profitti del 63%, Remy Cointreau ha raddoppiato le vendite, risultati sopra le attese hanno fatto schizzare IBM del 3% ieri nell'afterhours. La ripresa c'è, è partita a razzo. Il tema reale è mantenerla costante, bisogna contrastare la variante Delta (virus) e ridurre lo scarto tra reale e immaginario (l'altro delta, quello più insidioso), far prevalere la logica, la ragione, la scienza e l'analisi, il buongoverno, in tutte le sue dimensioni, nazionali e sovranazionali.
03
La variante Delta e i suoi fratelli
Variante Delta. È una nuova forma del coronavirus, un agente virale che conferma di avere una grande capacità di adattamento. Qui il ruolo giocato dai mezzi di informazione - e soprattutto deformazione - purtroppo è decisivo. Se nella titolazione si usano parole come "paura", il risultato è che l'irrazionale prende il sopravvento. Così nonostante una campagna di vaccinazione massiccia ed efficace, si introducono elementi di incertezza sulla ripresa economica, si fanno balenare nuovi lockdown e il gioco della depressione del mercato s'innesca con un effetto moltiplicatore al ribasso sui corsi azionari. La variante Delta è molto più contagiosa delle precedenti, è stata intercettata per la prima volta nel dicembre scorso, poi è arrivata in Gran Bretagna e in marzo è comparsa negli Stati Uniti (a giugno conta il 31,1% dei casi), secondo i virologi dell'università di Yale "ha una velocità di trasmissione del 50% più alta della variante Alpha che era a sua volta del 50% più contagiosa dell'originario SARS-CoV-2". Nei giornali, dove dopo un anno pare non abbiano ancora capito che il virus muta, esistono già tantissime varianti, la titolazione è intrisa di stupor mundi. Ma de che? Questo è il grafico delle varianti presenti negli Stati Uniti, fonte Centers for Disease Control and Prevention:
Alpha, Delta, Gamma, Iota, Beta, Eta Epsilon, Kappa, Zeta. Sono queste finora e altre ne arriveranno, il virus muta. E non è una novità, è un fatto arcinoto, monitorato in Italia dall'Istituto Superiore di Sanità. Dove non ci sono vaccinati, ci sono fabbriche di varianti. Finora ci è andata bene, la diga dei vaccini regge, ma sul domani non possiamo avanzare certezze. Più non immunizzati ci sono più cresce il rischio di una variante potente e resistente al vaccino.
04
Lo strumento della libertà, il Green Pass
Sono chiaramente a rischio i non vaccinati, per questo le campagne di immunizzazione nel mondo devono accelerare e nuovi strumenti di prevenzione vanno utilizzati per evitare la pressione sulle strutture sanitarie. Dove il vaccino è disponibile, le persone devono immunizzarsi, chi non lo fa mette a rischio se stesso e soprattutto gli altri, diventa un soggetto che con il suo comportamento crea gravi danni non solo alla salute (propria e degli altri) ma all'economia, il che significa ridurre sempre l'aspettativa di vita delle famiglie. Bisogna essere molto chiari su questo punto, non ci sono scorciatoie, chi invoca la libertà di non vaccinarsi, chi avanza dubbi sullo strumento del Green Pass (e altri che per forza arriveranno per tenere aperte le economie) è un agente (in)consapevole della carestia occidentale, la fame. Sul Green Pass il governo prenderà domani le decisioni opportune e urgenti, la trafila istituzionale prevede i passaggi in conferenza Stato-regioni, cabina di regia e infine Consiglio dei ministri. Sono ancora allo studio le soluzioni (possibili due livelli, con una o due dosi, vedremo il decreto), ma abbiamo metà della popolazione italiana immunizzata con doppia dose, dunque un'ottima base sulla quale lavorare. Cambieranno anche i criteri per i passaggi dei colori delle zone, peseranno di più i ricoveri (si va in giallo con il 5% di presenze nelle terapie intensive) e la base sarà in ogni caso regionale. Siamo in grado di contrastare il coronavirus e le sue varianti con efficacia, servono calma e gesso. Non gli strepiti dei partitanti in cerca di consenso nei sondaggi. E per farlo bisogna usare proprio quella libertà che fa rima con responsabilità e non va confusa con l'anarchia.
05
Lockdown? No, vaccinatevi. I numeri inglesi e noi
Chi evoca il lockdown non ha idea dello scenario attuale. Non siamo alla fase 1 della pandemia. Schiarisce le menti annebbiate il professor Guido Silvestri, della Emory University di Atlanta: "I vaccini permettono di evitare nuovi lockdown" perché riducono la letalità del Covid a livelli influenzali, per i quali non servono in alcun modo i provvedimenti di contenimento o di chiusura. Silvestri fa un'analisi dei dati del Regno Unito, il caso migliore per capire l'evoluzione della variante Delta e gli effetti sul sistema sociale. "L'ondata di infezioni da SARS-CoV-2 dell'autunno-inverno 2020 (quindi in epoca pre-vaccino) - spiega il professor Silvestri - inizia attorno al 15 settembre. Da quel giorno fino al 12 novembre ci sono 914.379 casi accertati di infezione in UK, con 9.273 morti (sempre in quel periodo, dati Worldometers). L'ondata di infezioni della primavera-estate 2021 (quindi in epoca post-vaccino) inizia attorno al 1 giugno. Da quel giorno fino al 17 luglio ci sono 902.552 casi accertati di infezione in UK, con 860 morti (sempre dati Worldometer)".
Dunque Silvestri snocciola l'esito di questi numeri: "La letalità calcolata dell'infezione (case fatality rate, CFR) nell'autunno-inverno 2020 è 1.014%". Si tratta, spiega, di "un valore consistente con altri calcoli della letalità di COVID, e capace, in termini di morbilità, di mettere in ginocchio il servizio sanitario nazionale (quindi "costringendo" a fare i lockdown). Invece, la letalita' calcolata dell'infezione nella primavera-estate 2021 e' al momento 0.095%, circa 11 volte più bassa (e questo nonostante la variante Delta!). Si tratta di un valore simile a quello dell'influenza stagionale (che non ha mai suggerito di imporre lockdown). Negli stessi periodi in Russia, dove la percentuale di persone vaccinate è molto minore, la letalità calcolata dell'infezione è del 1.69% (autunno/inverno 2020) e del 3.03% (primavera/estate 2021); anche se la differenza è probabilmente un artefatto del carry-over di casi dell'autunno-inverno nella primavera, la differenza con il Regno Unito rimane impressionante". Conclusione: "I dati attuali di UK indicano che i vaccini hanno 'ridotto' la letalità di Covid a livelli "influenzali", per i quali storicamente non si sono usate mai misure restrittive. In altre parole: i vaccini permettono di evitare nuovi lockdown. Meditiamo, gente, meditiamo".
Silvestri non è un marziano sceso sulla terra, dice cose condivise da altri autorevoli studiosi. Ecco cosa afferma oggi a Radio Anch'io Sergio Abrignani, docente di Immunologia all'Università Statale di Milano e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts): "Ho detto che si sta trasformando in un'influenza osservando i dati del Regno Unito. Intendo dire che la letalità di questa forma di Covid, quando si diffonde in una popolazione quasi completamente vaccinata come quella britannica, diventa una malattia con una letalità comparabile con quella dell'influenza. In Italia in un normale inverno l'influenza infetta da 4-8.000 persone e fa 1 morto su 1000 infettati". Secondo Abrignani "serve far vaccinare velocemente il maggior numero di persone in tutte le fasce sociali. Chi ha un minimo di nozione scientifica di una malattia infettiva pandemica dovrebbe dire questo poi c'è la politica e ci sono i no-vax, ma da un ricercatore può arrivare un'unica risposta: vaccinare tutti. Guardando i dati che abbiamo finora e l'andamento da un mese ad oggi i vede che a febbraio, quando nel Regno Unito erano vaccinati in pochissimi, c'era una letalità del 2% ora i dati ci dicono che ogni 1000 infettati ne muoiono 1-2, quindi 10 volte in meno. Ecco la scelta del governo inglese di seguire una logica: abbiamo addomesticato questo virus e andiamo avanti". Andiamo avanti. E vaccinatevi.
***
I mercati vedono l'anarchia, la confusione, come un pericolo e la sposano ad altri fattori dello scenario economico.
06
Le mosse dei trader, vendo e compro
Inflazione. La spinta dei prezzi in America è un dato ineludibile, questo condurrà a un cambio delle politiche delle banche centrali. Jerome Powell, il presidente della Federal Reserve, sostiene (ripreso oggi dal presidente Joe Biden) che si tratta di un fenomeno transitorio. Lo speriamo tutti, ma nel frattempo l'indice Dow Jones ieri ha perso oltre 700 punti a metà seduta, le Borse cercano sempre di anticipare il futuro.
Petrolio. L'Opec+ a Vienna ha raggiunto un accordo per aumentare la produzione, 400 mila barili in più al giorno da agosto. I prezzi ieri erano in picchiata, il Brent a -6,70% a 68,66 dollari a barile, il prezzo più basso delle ultime sei settimane. Poi, stamattina, il rimbalzo: il Wti sale dell'1,29% a 67,28 dollari al barile, mentre il Brent guadagna l'1,06% a 69,35 dollari. Su e giù, le montagne russe dei mercati in cerca di un prezzo per il domani. I prezzi del petrolio erano saliti ai livelli pre-pandemici con l'aspettativa di una riapertura piena delle economie avanzate, il dibattito fuori controllo sulla variante Delta e le (im)possibili contromisure hanno innescato la retromarcia. Le Borse sono spesso irrazionali, ma alla fine hanno sempre ragione.
Cosa fanno in sala trading. Come fa notare il Wall Street Journal "Le mosse" degli investitori "ricordano i modelli di trading che prevalevano nei primi giorni della pandemia". Si vendono azioni di "società direttamente colpite dalle restrizioni di movimento e business", si comprano "titoli di stato e azioni che possono beneficiare di nuovi lockdown". Quindi vanno in rosso i titoli delle società di viaggio e risalgono le quotazioni dell'hi-tech. Il mercato vede e dispone per il domani. Non è detto che accada, ma si prepara al peggio (e al meglio).
07
L'Annus Horribilis, il 2020
Il 2020 è stato un anno difficile, doloroso come non mai. Gallup ha un indice - il Negative Experience Index, frutto di un'indagine demoscopica svolta in oltre 100 paesi - che ci racconta l'Annus Horribilis:
È stato il periodo peggiore degli ultimi quindici anni. Non ripetiamo gli stessi errori. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.