12 Gennaio

Il disordine di Parigi e la lezione democratica dell'Italia

A Parigi sfilano ancora i gilet gialli, a Torino la terza manifestazione per la Tav. La differenza abissale è che la Francia è nel caos mentre il nostro paese con i Cinque Stelle e la Lega al governo ha istituzionalizzato la protesta. Il problema di Palazzo Chigi non è il disordine sociale (che non c'è) ma il suo continuismo

I gilet gialli oggi sono in piazza a Parigi e in tutta la Francia, siamo arrivati a nove manifestazioni, tutte segnate da gravi episodi di violenza. In Italia oggi a Torino si è svolta una terza manifestazione sulla Tav, è la seconda per il Sì. Tutte le manifestazioni nel nostro paese sono state pacifiche, senza alcun problema di ordine pubblico. In questi due fatti c'è una lezione politica di cui fare tesoro e riguarda il ruolo che hanno i movimenti populisti, la loro necessaria istituzionalizzazione. Questo articolo di Lorenzo Castellani affronta il tema della protesta sociale e del suo naturale sbocco in una democrazia, quello della rappresentanza politica. Buona lettura.

di Lorenzo Castellani

In Francia i gilet gialli sono per le strade mentre in Italia sono al governo, si è osservato con l’oramai consueto sarcasmo nei confronti del Movimento Cinque Stelle dalle colonne dei principali quotidiani nelle scorse settimane. Molti osservatori considerano la presa del potere da parte degli alfieri dell’antipolitica e della reazione nazionalista come una sciagura imparagonabile e guardano ancora con una certa invidia oltralpe dove, indebolito e con un programma profondamente rettificato, governa il moderato, competente e presentabilissimo enarca Emmanuel Macron, non un ex steward dello stadio come Luigi Di Maio o un generatore di boutade politicamente scorrette e slogan strapaesani quale Matteo Salvini.

Eppure, per non scadere nel paradosso, qualsiasi buon democratico dovrebbe essere soddisfatto del fatto che la protesta politica in Italia sia stata riassorbita dalla rappresentanza parlamentare e dalle istituzioni della Costituzione.

Non c’è nulla di peggio per una democrazia liberale che avere una protesta violenta per le strade. È accaduto per interi fine settimana a Parigi con il movimento spontaneo dei gilet gialli (in piazza anche oggi) ed è successo, in una forma per certi versi più inquietante, in Germania, a Chemnitz, quando tra...


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