22 Febbraio

Il doppiopesismo dell'Europa

Si apre la discussione sul bilancio Ue e Bruxelles va allo scontro con la Polonia (e il gruppo di Visegrad) su democrazia, giustizia e soprattutto immigrazione. Una frattura a Est e l'imbarazzante alleanza (e silenzio) con la Turchia di Erdogan che alimenta altro caos in Siria.

Uno dei problemi più grandi del dibattito pubblico in Europa è quello di considerarsi ancora in un'epoca di "eurocentrismo", un mondo in cui la leva di tutto sta a Berlino, a Roma, a Parigi. Il Vecchio Continente. Questa visione da tempo è stata spazzata via dai fatti, in campo ci sono altre forze e anche lo stesso cammino della storia - la sua cronologia - ha bisogno di essere rivisto. L'Asia oggi è la fucina, il motore del mondo, l'Africa è destinata a crescere, l'India è in piena rivoluzione industriale, gli Stati Uniti sono il primo soggetto mondiale per economia, energia, potenza militare, la Cina ha in programma un sorpasso per il 2030, la Russia è un giocatore di scacchi unico sul piano strategico, l'Artico diventerà sempre più importante. L'Europa? Vale ancora la vecchia definizione che ne diede Kissinger: gigante econonomico, nano politico, verme militare. 

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Il caso Polonia

Quello che accade in Europa dà la dimensione della sua crisi, delle sue occasioni e delle sue dispersioni. Il prossimo punto da osservare all'orizzonte si chiama Polonia. La Germania sta cercando di rendere effettiva l'accoglienza delle quote dei migranti da parte dei paesi dell'Unione, ma la Polonia - un gigante, non un piccolo paese - non ha alcuna intenzione di rispettare il dettato di Berlino. Varsavia è perfettamente allineata al gruppo di Visegrad, l'Europa è spaccata a Est. E non siamo di fronte a un piccolo taglio, no, è uno squarcio. Perché al tema dei migranti Berlino associa il rispetto dell'equilibrio tra poteri, i principi basilari dell'Unione europea. In questo momento si sta discutendo il bilancio dell'Unione e la Germania pensa di poter far leva su questo punto per costringere la Polonia a mitigare le sue scelte in tema di giustizia e accettare il piano di redistribuzione dei migranti. Per la Polonia gli...


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