4 Maggio

Il finale non era programmato

"Non possiamo più crescere come coppia", così finisce l'unione tra Bill e Melinda Gates. Lei ha chiesto il divorzio. Resta la filantropia con la fondazione, il lavoro insieme, ma l'amore dov'è finito? Storia di un matrimonio che sembrava un patrimonio

La notizia che pulsa sul monitor è di quelle che fanno scattare memorie letterarie: Bill e Melinda Gates hanno rotto i piatti e i patti, divorziano. Siamo dentro una lezione di poetica, in pieno contrappasso dantesco, siamo al sublime dell'imprevisto, ai titoli di coda che scorrono senza i like, all'epilogo beffardo, all'ultima cena senza un sorriso da squadernare, è la carta patinata che diventa carta vetrata, il glam che finisce in bang.  "Non possiamo più crescere come coppia", questa è l'epigrafe. Niente happy end, questo finale non era programmato.  

Il divorzio lo ha chiesto lei, Melinda. C'è un patrimonio personale da circa 130 miliardi di dollari che finirà più o meno a metà. Soldi, certo, perché Bill Gates è la quarta persona più ricca del mondo, dopo Jeff Bezos, Bernard Arnault ed Elon Musk. Ma qui c'è molto di più in gioco. C'era una storia che forse c'è stata, ma da tempo non c'era più. Erano arrivati alla fiction, solo che poi il neorealismo ti assale, ti pugnala, fa cascare il castello di carte e di bit. La storia andava avanti perché quasi sempre bisogna andare avanti, solo che qui lo spazio è quello pubblico e farlo sorridendo è come pensare di fare un picnic durante la Parigi-Dakar. Melinda ha chiuso il punto sul tavolo da poker della vita, fine dei giochi, cala il sipario. Era l'ultima mano d'amore.

Annuncio via Twitter, come usano fare le celebrità e via alla ricerca di un nuovo inizio, possibilmente senza Apocalypto (regia di Mel Gibson, grande film), senza pantere nere che ti inseguono nella foresta, senza lance che dardeggiano in cielo, senza la fine dipinta nel volto. Decolla il missile di una separazione asettica, con il dolore controllato, gli avvocati alla cloche, un racconto senza melò, girato in versione pandemica, con il...


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