21 Novembre

Il fondo salva Stati che così non salva l'Italia

La riforma del Mes per il nostro paese è dannosa. I dubbi arrivano anche dagli economisti mainstream. Il ruolo del premier Conte che lo difende, la distanza dai Cinque Stelle che lo sconfessano. Un'indagine di Lorenzo Castellani su Europa, finanza e scomparsa della sovranità

di Lorenzo Castellani

I social generano bolle mediatiche, quasi sempre su argomenti di bassa propaganda elettorale. Poche volte riescono a sollevare problemi politici esiziali per la vita di un paese e questo caso è una di quelle. Qualche giorno fa, la Lega ha lanciato la campagna #stopMES per contestare la modifica del trattato sullo European Stability Mechanism. Anche gli osservatori più attenti, trascinati nel frullatore mediatico quotidiano, avevano probabilmente trascurato l’importanza di tale questione per i rapporti tra Italia ed Europa e per il futuro politico ed economico del paese. Andiamo con ordine.

Il MES è un istituto tecnocratico, l’ennesimo nella governance europea, di cui fanno parte tecnici ed esperti di economia e finanza nominati dai governi degli Stati membri. Il suo compito è quello di garantire la stabilità finanziaria dell’eurozona. La riforma, su cui si è pronunciato favorevolmente a giugno il Consiglio Europeo, prevede un rafforzamento di questa istituzione. Come? Innanzitutto aumentando la dotazione di risorse finanziarie a oltre 700 miliardi di euro, che viene proporzionalmente fornita dagli Stati membri. In altre parole, i governi nazionali pagano miliardi per garantirsi una assicurazione in caso di crisi finanziaria. Tuttavia, le regole per accedere a questo stock di capitale sono scritte alla tedesca. Se il sistema finanziario di un paese entra in sofferenza il MES può intervenire, ma qui si biforcano i percorsi. Se il paese rispetta i parametri di Maastricht su debito e deficit può ottenere immediatamente il finanziamento per cercare di stabilizzarsi finanziariamente. Se non li rispetta invece, come nel caso dell’Italia, deve sottostare a determinate condizioni. La procedura viene decisa a maggioranza di 2/3, dunque sarebbe facile per un solo paese finire nella tenaglia della procedura rafforzata. 

Quali sono le condizioni a cui dovrebbe sottostare un paese che viola i parametri di Maastricht? La ristrutturazione automatica del debito...


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