27 Aprile

Il gioco dei media. Allontanare Salvini, imbarcare il Pd

Prima e dopo la campagna elettorale il sistema dell'informazione puntava su un Nazareno bis. Lorenzo Castellani racconta il percorso da autoscontro: dalla demonizzazione dei Cinque Stelle al sostegno a un governo con i Dem. L'importante per l'establishment è evitare il Governo Frankenstein con la Lega.

di Lorenzo Castellani

Come sono mutate le posizioni di grandi giornali, opinion-makers e uomini delle istituzioni in queste crisi politica? In definitiva, come sono cambiati gli orientamenti dei cosiddetti salotti della cultura, dell'economia e della politica? Come si evolve la psicologia dell'establishment italiano? Per comprenderlo occorre ripercorrere la sua breve storia partendo dalla campagna elettorale.

Le elezioni politiche 2018, secondo i salotti liberal e moderati, presentavano due grandi pericoli: l'ascesa della Lega e del Movimento 5 Stelle, il fallimento della già annunciata alleanza di governo tra Renzi e Berlusconi. Per l'intera campagna elettorale i grandi giornali hanno agitato lo spauracchio della rivolta populista, nemici dell'ordine liberal-democratico e portatori di certa catastrofe economica, come totem per spaventare gli elettori. Salvini sul piano dell'immigrazione e Di Maio su quello dei conti pubblici agitavano i sogni degli editorialisti della grande stampa. Un orrore alimentato a suon di allarmi di fake news, crisi della democrazia ed interferenze russe. 

Una preoccupazione tale da aver trasformato negli ultimi mesi persino Silvio Berlusconi, sempre avversato e che sembrava destinato alla damnatio memoriae dopo la crisi del 2011, in una sorta di padre della patria animato da straordinario senso di responsabilità. Tuttavia, gli elettori si sono dimostrati molto meno spaventati dall'opzione populista così come i mercati internazionali che hanno continuato a danzare come se nulla a Roma fosse accaduto. 

Le elezioni hanno decretato la fine del vecchio mondo: pietra tombale sul renzismo, superamento del berlusconismo a destra, chiusura della saracinesca del Nazareno. A questo risultato conseguono l'esilio di Matteo Renzi con l'obiettivo di mettere in stallo all'opposizione il Partito Democratico e un feeling politico tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, nuovi leader anti-establishment. 

Nel primo frangente delle consultazioni, dunque, la situazione nel mainstream mediatico era la seguente: se centrodestra e Movimento 5 Stelle si accorderanno il Paese si...


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