16 Dicembre

Il gioco del cerino sul Colle

Guerra di non-posizione tra i partiti, tutti vogliono Draghi a Palazzo Chigi, un modo per dire che in realtà non lo vogliono al Quirinale. Scenario post-tutto: dopo Mattarella, avanti un altro, mentre Draghi saluta e se ne va. Il premier, il contrasto con l'Europa su Omicron e l'idea di carta del "patriota". La notizia? Attenti a quei due, Xi e Putin sono indivisibili. Miraggio nel deserto, è il voto in Libia

Che succede? C'è una guerra di non-posizione nella politica italiana, i partiti non vogliono Draghi al Quirinale per ragioni (in)confessabili e dunque si è a caccia del profilo alternativo a quello che appare il candidato naturale, cioè lui, Draghi. Chi al suo posto? Visto il contesto, chi meglio di Casini? È sparito da tempo dal radar, non dà interviste, si è inabissato e attende che si consumi il gioco del cerino che lui, navigato figlio della Balena Bianca, conosce benissimo. Il cerino brucerà tutti - Berlusconi compreso - e alla fine resterà lui, Pier Ferdinando, buono a destra e a sinistra, capitano ormai di lungo corso delle aule parlamentari, ex presidente della Camera, sempre al centro e pronto a cogliere l'occasione. In un Parlamento pronto a niente, senza Draghi, Casini sarebbe senza alcun dubbio il migliore in pista, possiede quello che in questa fase storica non è più scontato, la grammatica istituzionale. 

Domanda sul taccuino: Draghi è fuori dalla corsa? No, ma se non lo votano al primo turno secco - dunque con un accordo politico per il dopo - è complicato farlo andare a dama nei turni successivi. Il rischio lo abbiamo già impaginato: le estreme conseguenze del gioco del cerino, via Mattarella, via Draghi, tramonto della coppia (nella foto che apre List) che alla fine ha rimesso in piedi una baracca sfasciata da due maggioranze auto-ribaltanti, prima quella giallo-verde del governo Frankenstein, poi quella giallo-rossa del Conte double face. Siamo ai titoli di coda di una legislatura da luna park e il capolavoro potrebbe essere quello di perdere in un colpo solo Mattarella e Draghi. Il quale dovrebbe restare a gestire a Palazzo Chigi gli scampoli di un governo che ha già esaurito il suo compito, fine della "spinta propulsiva". La sparizione della coppia sarebbe un colpo di...


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