16 Dicembre
Il gioco del cerino sul Colle
Guerra di non-posizione tra i partiti, tutti vogliono Draghi a Palazzo Chigi, un modo per dire che in realtà non lo vogliono al Quirinale. Scenario post-tutto: dopo Mattarella, avanti un altro, mentre Draghi saluta e se ne va. Il premier, il contrasto con l'Europa su Omicron e l'idea di carta del "patriota". La notizia? Attenti a quei due, Xi e Putin sono indivisibili. Miraggio nel deserto, è il voto in Libia
Che succede? C'è una guerra di non-posizione nella politica italiana, i partiti non vogliono Draghi al Quirinale per ragioni (in)confessabili e dunque si è a caccia del profilo alternativo a quello che appare il candidato naturale, cioè lui, Draghi. Chi al suo posto? Visto il contesto, chi meglio di Casini? È sparito da tempo dal radar, non dà interviste, si è inabissato e attende che si consumi il gioco del cerino che lui, navigato figlio della Balena Bianca, conosce benissimo. Il cerino brucerà tutti - Berlusconi compreso - e alla fine resterà lui, Pier Ferdinando, buono a destra e a sinistra, capitano ormai di lungo corso delle aule parlamentari, ex presidente della Camera, sempre al centro e pronto a cogliere l'occasione. In un Parlamento pronto a niente, senza Draghi, Casini sarebbe senza alcun dubbio il migliore in pista, possiede quello che in questa fase storica non è più scontato, la grammatica istituzionale.
Domanda sul taccuino: Draghi è fuori dalla corsa? No, ma se non lo votano al primo turno secco - dunque con un accordo politico per il dopo - è complicato farlo andare a dama nei turni successivi. Il rischio lo abbiamo già impaginato: le estreme conseguenze del gioco del cerino, via Mattarella, via Draghi, tramonto della coppia (nella foto che apre List) che alla fine ha rimesso in piedi una baracca sfasciata da due maggioranze auto-ribaltanti, prima quella giallo-verde del governo Frankenstein, poi quella giallo-rossa del Conte double face. Siamo ai titoli di coda di una legislatura da luna park e il capolavoro potrebbe essere quello di perdere in un colpo solo Mattarella e Draghi. Il quale dovrebbe restare a gestire a Palazzo Chigi gli scampoli di un governo che ha già esaurito il suo compito, fine della "spinta propulsiva". La sparizione della coppia sarebbe un colpo di...
Che succede? C'è una guerra di non-posizione nella politica italiana, i partiti non vogliono Draghi al Quirinale per ragioni (in)confessabili e dunque si è a caccia del profilo alternativo a quello che appare il candidato naturale, cioè lui, Draghi. Chi al suo posto? Visto il contesto, chi meglio di Casini? È sparito da tempo dal radar, non dà interviste, si è inabissato e attende che si consumi il gioco del cerino che lui, navigato figlio della Balena Bianca, conosce benissimo. Il cerino brucerà tutti - Berlusconi compreso - e alla fine resterà lui, Pier Ferdinando, buono a destra e a sinistra, capitano ormai di lungo corso delle aule parlamentari, ex presidente della Camera, sempre al centro e pronto a cogliere l'occasione. In un Parlamento pronto a niente, senza Draghi, Casini sarebbe senza alcun dubbio il migliore in pista, possiede quello che in questa fase storica non è più scontato, la grammatica istituzionale.
Domanda sul taccuino: Draghi è fuori dalla corsa? No, ma se non lo votano al primo turno secco - dunque con un accordo politico per il dopo - è complicato farlo andare a dama nei turni successivi. Il rischio lo abbiamo già impaginato: le estreme conseguenze del gioco del cerino, via Mattarella, via Draghi, tramonto della coppia (nella foto che apre List) che alla fine ha rimesso in piedi una baracca sfasciata da due maggioranze auto-ribaltanti, prima quella giallo-verde del governo Frankenstein, poi quella giallo-rossa del Conte double face. Siamo ai titoli di coda di una legislatura da luna park e il capolavoro potrebbe essere quello di perdere in un colpo solo Mattarella e Draghi. Il quale dovrebbe restare a gestire a Palazzo Chigi gli scampoli di un governo che ha già esaurito il suo compito, fine della "spinta propulsiva". La sparizione della coppia sarebbe un colpo di testa (e di sole in pieno inverno) della politica italiana e la probabilità che accada sta salendo. La corsa al Quirinale è incasinatissima, si prepara un giro di giostra pazzo, allacciate le cinture, seguite il titolare di List.
01
L'idea di carta del patriota
C'è il dibattito sul "patriota", cribbio. Succede che Mario Draghi dà il via libera (e difende a spada tratta dalle critiche di Bruxelles) un'ordinanza del ministero della Salute con cui si chiede agli stranieri che entrano in Italia un test molecolare anti-covid, la norma vale anche per i vaccinati. Il signor Omicron non bussa, è molto più contagioso di Delta e meno letale, per queste ragioni occorre essere ottimisti continuando a esercitare la prudenza. A Bruxelles sollevano dubbi per la decisione che viene considerata "unilaterale" (l'ha fatto anche la Grecia), ma il premier italiano la difende sulla base dei numeri di Omicron. Il fatto sul piano della politica europea è irrilevante, ma su quello interno apre il grandioso dibattito sul "patriota". Cosa è? Qualche giorno fa chiudendo la festa di Atreju Giorgia Meloni ha invocato l'arrivo di un "patriota" al Quirinale. Il Draghi che risponde con tono duro all'Europa e difende una decisione tutta italiana, non concordata con Bruxelles, diventa automaticamente "il Patriota", la sua mossa viene letta come una risposta indiretta al discorso di Meloni: cercata un patriota per la presidenza della Repubblica? Eccolo, chi meglio di Draghi che manda a quel paese i burocrati di Bruxelles sul controllo delle frontiere (uno dei temi chiave dell'immaginario politico della destra, dalla Lega a Fratelli d'Italia). E ora? Niente, tutto resta esattamente come lo abbiamo descritto, ma il fatto solletica la fantasia, dunque due giornali lontani (Libero e il Riformista), ci fanno un titolo:
È un gioco, ma si nota. Draghi ieri ha illustrato come di consueto la linea del governo alla vigilia del Consiglio europeo che comincia oggi a Bruxelles, ecco il suo intervento, fa un quadro puntuale della situazione. A che punto siamo?
02
Due anni, due scenari e Draghi
Il premier Mario Draghi ieri alla Camera dei Deputati (Foto Ansa).di Mario Draghi
Signor Presidente,
Onorevoli Senatrici e Senatori,
nel mio discorso di oggi intendo affrontare gli argomenti di cui si occuperà il Consiglio europeo di questa settimana.
Si tratta della pandemia; del prezzo dell’energia; della gestione condivisa delle crisi; della difesa comune; delle migrazioni; dei rapporti con Paesi esteri, in particolare Bielorussia e Ucraina.
Parlerò anche dei temi in discussione all’Euro Summit: la ripresa economica, l’unione bancaria, l’unione dei mercati dei capitali.
L’arrivo dell’inverno e la diffusione della variante Omicron – dalle prime indagini, molto più contagiosa di quelle finora prevalenti - ci impongono la massima attenzione nella gestione della pandemia.
I contagi sono in aumento in tutta Europa: nell’ultima settimana, all’interno dell’Unione Europea, si sono registrati in media 57 casi al giorno ogni 100.000 abitanti.
In Italia, l’incidenza è più bassa, quasi la metà, ma comunque è in crescita.
Il Governo ha deciso di rinnovare lo Stato di emergenza fino al 31 marzo per avere tutti gli strumenti necessari per fronteggiare la situazione.
Invito i cittadini a mantenere la massima cautela e a continuare a rispettare le regole che ci siamo dati.
I dati di oggi descrivono però un quadro molto diverso rispetto all’anno scorso.
Il numero totale di persone attualmente positive al virus in Italia è 297 mila.
Dodici mesi fa erano 675 mila, nonostante un livello di restrizioni molto maggiore.
Le persone ricoverate sono 8.026.
Il 14 dicembre 2020 erano 30.860.
Negli ultimi sette giorni ci sono stati in media 95 decessi al giorno.
Nello stesso periodo di un anno fa erano stati 629.
Dobbiamo essere prudenti, ma ci avviciniamo al Natale più preparati e più sicuri.
Questo miglioramento è dovuto soprattutto alla campagna di vaccinazione.
Nell’arco di un anno in Italia abbiamo vaccinato con due dosi quasi 46 milioni di persone – e oltre 300 milioni in tutta l’Unione europea.
È una mobilitazione imponente, per cui voglio ringraziare il Servizio Sanitario Nazionale, la Struttura del Commissario per l’Emergenza, la Protezione Civile e tutti, tutti, i cittadini.
Oggi in Italia più dell’85% della popolazione sopra i 12 anni ha ricevuto due dosi, e circa il 23% ha fatto anche la terza.
Voglio incoraggiare ancora una volta chi non si è vaccinato a farlo al più presto e chi ha fatto le prime due dosi a fare la terza appena possibile.
Come dimostra un recente studio dell’Istituto Superiore di Sanità, i non vaccinati hanno un rischio di morire 11 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la seconda dose, e quasi 17 volte maggiore rispetto a chi ha fatto la terza dose. Vaccinarsi è essenziale per proteggere noi stessi, i nostri cari, la nostra comunità.
Ed è essenziale per continuare a tenere aperta l’economia, le scuole, i luoghi della socialità, come siamo riusciti a fare fino ad ora.
L’insorgenza della variante Omicron dimostra, ancora una volta, l’importanza di frenare il contagio nel mondo per limitare il rischio di pericolose mutazioni.
Non saremo davvero protetti finché i vaccini non avranno raggiunto tutti.
I governi dei Paesi più ricchi e le case farmaceutiche hanno preso impegni significativi per la distribuzione di vaccini gratis o a basso costo agli Stati più poveri.
Dobbiamo dare seguito a queste promesse con maggiore determinazione.
L’Unione europea ha dichiarato di voler donare 357 milioni di dosi e ne ha consegnate 134 milioni, principalmente tramite il meccanismo COVAX.
L’Italia ha allocato 48 milioni e 250 mila dosi e ne ha già consegnate 15 milioni sempre tramite COVAX.
Dobbiamo accelerare le consegne e dobbiamo aiutare i Paesi beneficiari a superare i problemi logistici e migliorare la capacità di somministrazione.
E questo direi oggi è l’esigenza più pressante.
L’aumento del costo dell’energia è legato soprattutto a cause congiunturali, come la ripresa economica globale e le strozzature negli approvvigionamenti.
Questi fattori transitori dovrebbero essere almeno in parte superati nel corso del 2022, con la normalizzazione dei consumi e il superamento dei colli di bottiglia.
Tuttavia, i rincari riflettono anche un problema strutturale della transizione energetica.
L’espansione delle rinnovabili è ancora incompleta, anche a causa delle esitazioni dei Governi di molti Paesi.
Al tempo stesso, per raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni, a livello globale utilizziamo meno fonti fossili come il carbone.
Il risultato è una dipendenza da combustibili di transizione come il gas, con rischi di aumento dei prezzi.
Il Governo si è impegnato a definire una chiara traiettoria di decarbonizzazione, con tempi rapidi ma realistici, e con obiettivi misurabili.
Siamo impegnati a definire un percorso di riduzione delle emissioni a livello europeo che tenga conto della capacità di riconversione del nostro tessuto produttivo.
Per aumentare rapidamente la produzione da fonti rinnovabili, abbiamo stanziato fondi ingenti e semplificato le procedure amministrative
Nell’immediato, la nostra priorità è limitare la volatilità dei prezzi dell’energia, che rischia di avere un impatto significativo sui bilanci delle famiglie e delle imprese.
In particolare, vogliamo proteggere le fasce più deboli della popolazione, che risentono maggiormente di questi aumenti.
Da giugno ad oggi, il Governo ha stanziato più di 4 miliardi di euro per contenere l’incremento delle tariffe: 1,2 miliardi a giugno, più di 3 miliardi a settembre.
Per l’anno prossimo, abbiamo previsto di spendere altri 3,8 miliardi, e siamo pronti a aggiungere altre risorse se l’andamento dei prezzi non dovesse stabilizzarsi.
Per il primo trimestre del prossimo anno, annulliamo gli oneri generali di sistema per le utenze elettriche domestiche, per le piccole attività commerciali, per le microimprese; riduciamo al 5 per cento l’aliquota IVA e abbattiamo gli oneri generali di sistema per il gas; e, sempre nel primo trimestre, per i cittadini più poveri e per quelli in gravi condizioni di salute, stanziamo quasi un miliardo per rafforzare le agevolazioni sulle bollette elettriche.
L’Italia è impegnata a trovare una soluzione strutturale al problema dei prezzi dell’energia a livello europeo.
Penso, per esempio, alla proposta di creare stoccaggi integrati di scorte strategiche di gas.
Un’iniziativa in tal senso migliorerebbe la capacità di tutti i Paesi europei di far fronte a rialzo di prezzi improvvisi, come quello attuale.
Al momento manca un accordo su come procedere, ma è opportuno che il Consiglio continui ad occuparsene anche nelle prossime riunioni.
Auspichiamo che il Terzo Pacchetto Gas, presentato martedì 14 dicembre dalla Commissione Europea, venga attuato rapidamente.
Il pacchetto comprende l’acquisto congiunto volontario di stoccaggi strategici da parte degli operatori di trasmissione energetica, una misura che sarebbe utile per far fronte a eventuali rincari futuri.
Questa settimana, si terrà l’Euro Summit, in cui ci confronteremo sullo stato della ripresa economica.
La Commissione europea prevede che l’Italia crescerà del 6,2% quest’anno, un tasso superiore a quello dell’Unione europea, pari al 5%.
Permangono però elementi di incertezza, come la diffusione della variante Omicron e le pressioni inflazionistiche, legate anche all’aumento dei prezzi dell’energia.
A fronte di questi rischi, è giusto confermare una politica di bilancio espansiva per il 2022, che consolidi il sentiero di crescita e punti soprattutto sugli investimenti.
All’Euro Summit, discuteremo anche del completamento dell’Unione bancaria, necessario per rafforzare la stabilità finanziaria dell’unione monetaria.
L’Italia lavora per affiancare ai due pilastri esistenti – il Meccanismo di Vigilanza Unico e il Meccanismo di Risoluzione Unico – un Sistema Europeo di Assicurazione dei Depositi.
Il Presidente dell’Eurogruppo fornirà dettagli sullo stato del negoziato in corso, a cui l’Italia partecipa – e ha sempre partecipato - con spirito costruttivo.
Nell’Euro Summit discuteremo infine della costruzione dell’unione dei mercati dei capitali, un progetto rilanciato grazie al nuovo piano di azione della Commissione europea, presentato nel settembre 2020. L’azione della Commissione si sta concretizzando attraverso iniziative come la revisione della direttiva Solvency II sul comparto assicurativo e il regolamento sui fondi di investimento europei a lungo termine. L’obiettivo è integrare i mercati nazionali dei capitali in un vero mercato unico, per aumentare le opportunità di investimento per i cittadini e di finanziamento per le imprese.
Al Consiglio Affari Generali dei Ministri degli Affari europei del 23 novembre sono state adottate le Conclusioni per “mettere a sistema” – le parole che usano - le lezioni apprese durante la pandemia.
Il Consiglio europeo di dicembre inviterà il Consiglio Affari Generali a proseguire con questo lavoro.
Per essere più preparati a eventuali crisi future, vogliamo migliorare le nostre capacità di risposta e tutelare al meglio il funzionamento del mercato unico.
Nella prima fase dell’emergenza molti Stati Membri hanno cercato soluzioni individuali a un problema comune. Ricorderete.
Penso, per esempio, alla corsa all’approvvigionamento di dispositivi di protezione, agli episodi di protezionismo sanitario.
Nei mesi successivi, però, abbiamo dimostrato di saper collaborare, ad esempio attraverso la centralizzazione degli acquisti di vaccini.
Anche nella risposta alla crisi economica il coordinamento europeo è stato fondamentale, per esempio con la creazione del programma Next Generation EU.
La settimana prossima ci sarà una cabina di regia per approvare la relazione sullo stato di avanzamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Nel documento sarà illustrato lo stato di realizzazione del Piano: le riforme intraprese; gli investimenti avviati; gli organi preposti al controllo e alla valutazione delle misure.
Il Governo farà il punto anche sui 51 obbiettivi da realizzare entro la fine dell’anno, che siamo certi di raggiungere entro i tempi previsti.
Nel Consiglio europeo daremo inoltre un parere iniziale sulla bozza della “Bussola Strategica”, presentata a novembre dall’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri, Borrell.
La Bussola può avvicinarci a un’autentica difesa europea e favorire la costruzione di una cultura strategica comune.
Vogliamo migliorare le capacità di gestione di crisi legate a minacce ibride, cibernetiche e alla disinformazione.
Proteggere al meglio gli spazi geo-strategici oggetto di contestazioni - dai mari allo spazio.
E migliorare le capacità di risposta alle conseguenze dei cambiamenti climatici, dei disastri naturali, delle emergenze.
Inoltre, servirà a pianificare meglio gli investimenti per sviluppare le nostre capacità di difesa, incluse le tecnologie emergenti.
E farlo in modo coordinato, tramite la cooperazione e il supporto tra partner.
Il negoziato continuerà anche dopo il Consiglio europeo: intendiamo adottare la “Bussola strategica” a marzo del 2022.
Questa dovrà servire da stimolo per rafforzare la politica estera europea.
Servono innanzitutto meccanismi decisionali efficaci in materia di politica estera, di sicurezza, di difesa, a partire dal superamento del principio dell’unanimità, che troppo spesso rallenta l’azione europea.
Lo stesso vale per i meccanismi decisionali di impiego militare.
La capacità europea di pronto schieramento di circa 5 mila unità, proposta nella bozza della “Bussola”, richiede una struttura chiara e compiti ben definiti.
È un primo passo, ma è un primo passo importante, a cui dovrà seguire in futuro una mobilitazione maggiore, accompagnata da risorse finanziarie adeguate.
Anche i processi di analisi delle minacce e di intelligence da parte delle Agenzie degli Stati membri devono seguire processi più strutturati e rigorosi.
Dobbiamo tenere conto anche delle sfide nell’ambito della sicurezza che provengono dal Mediterraneo allargato.
Bisogna inoltre garantire l’interoperabilità degli strumenti militari europei con la NATO.
Un'Unione europea più forte, meglio coordinata e più autonoma dal punto di vista della politica estera, è un vantaggio per l’Alleanza atlantica e per il mondo intero.
Il Consiglio Ue manderà un segnale di impegno per rafforzare il partenariato strategico con la NATO.
È fondamentale per la nostra sicurezza, anche di fronte a nuove minacce come quelle cibernetiche.
La terza Dichiarazione congiunta sulla cooperazione tra l’Ue e la NATO, che chiediamo sia negoziata e sottoscritta in tempi rapidi, deve tenere conto di queste sfide.
Nel Consiglio europeo di domani si parlerà anche di migrazioni.
L’Italia pone di nuovo questo tema con assoluta determinazione, anche a seguito del numero elevato di arrivi che ci sono stati in questi mesi.
Da luglio gli sbarchi mensili non sono mai scesi sotto la quota di 6.900, e hanno raggiunto un picco di oltre 10 mila ad agosto.
Al 14 dicembre, le persone sbarcate in Italia quest’anno erano 63.062.
Nel 2019 sono state 11.097, e nel 2020 sono state 32.919.
Al tempo stesso, con l’introduzione delle restrizioni pandemiche, le già sporadiche re-distribuzioni tra Paesi europei dei migranti sbarcati in Italia si sono interrotte.
L’Italia continuerà a chiedere una gestione condivisa, solidale, umana, sicura.
L’Unione europea deve dimostrarsi all’altezza dei propri valori, come l’ha esortata a fare Papa Francesco di recente.
Per difendere le vite e i diritti di chi parte per scappare è essenziale promuovere i corridoi umanitari dai Paesi terzi verso gli Stati Membri dell’Unione europea.
Non è sufficiente che sia solo l’Italia ad attuarli: serve un chiaro impegno europeo.
Dobbiamo rafforzare i canali legali di migrazione, perché rappresentano una risorsa, non una minaccia per la nostra società.
Allo stesso tempo, serve una gestione condivisa, rapida ed efficace dei rimpatri.
La Commissione europea e il Servizio Europeo per l’Azione Esterna devono fornire fondi adeguati per la rotta del Mediterraneo Centrale.
E l’Unione deve fare di più per negoziare e attuare accordi europei di riammissione e intensificare i rimpatri volontari assistiti.
Sul fronte della politica estera, ci aspettiamo che il Consiglio Europeo si esprima in modo inequivocabile contro la strumentalizzazione dei migranti da parte del regime bielorusso.
L’uso intenzionale dei migranti per scopi politici è inaccettabile.
Come ho detto al Primo Ministro polacco durante la sua recente visita a Roma, la risposta europea non è mancata - è stata mirata e concreta.
Abbiamo imposto nuove restrizioni nei confronti delle Autorità di Minsk e approvato nuove misure di sostegno ai Paesi di arrivo dei migranti, Lituania, Lettonia e Polonia.
Occorre anche che questi migranti siano trattati in maniera umana nel loro passaggio.
In queste settimane abbiamo assistito al crescere delle tensioni tra la Russia e l’Ucraina.
Il Consiglio europeo deve chiedere urgentemente alla Russia di adoperarsi per ridurle.
Dobbiamo rinnovare, in modo unanime, il nostro sostegno alla sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, come ho avuto modo di esprimere al Presidente ucraino Zelensky nella conversazione di ieri. Nelle ultime settimane ci sono state consultazioni da parte del Presidente degli Stati Uniti, Biden, nel quadro Nato, con l’Italia e con altri Paesi europei per formulare una risposta.
Questa risposta deve partire dalla considerazione condivisa che la diplomazia resta l’unica via per risolvere il conflitto nel Donbass.
Una soluzione pacifica non può prescindere dall’attuazione degli Accordi di Minsk del 2015.
Infine, il Consiglio Europeo sarà l’occasione per confrontarsi in vista del Vertice con l’Unione Africana a febbraio.
Dobbiamo rafforzare i rapporti con i Paesi africani in ambito multilaterale e con partenariati responsabili e paritari.
Tra i temi prioritari ci sono gli investimenti per affrontare la transizione ecologica e la campagna di vaccinazione anti-Covid, che in Africa procede con molte difficoltà.
Il Governo auspica che la Commissione e gli Stati membri approvino un pacchetto di misure per l’Africa, anche per accelerare la produzione in loco di vaccini.
Nel concludere, voglio ringraziarvi per il vostro contributo e il vostro sostegno.
Questi confronti rafforzano l’azione del Governo in Europa e la legittimano ulteriormente di fronte ai nostri cittadini.
Grazie.
***
Qual è il fatto del giorno? Quello che non troverete sulle prime pagine dei giornali stamattina: una telefonata tra Vladimir Putin e Xi Jinping che per l'Occidente sono campane che suonano a stormo.
03
Attenti a quei due. Il patto tra Putin e Xi
Terzo incontro video del 2021 tra Vladimir Putin e Xi Jinping, l'incontro virtuale è avvenuto otto giorni dopo quello tra Biden e Putin. L'intesa tra Russia e Cina è non soltanto solida, ma ha un'agenda precisa che sembra mancare all'Occidente: Putin e Xi hanno confermato la loro strategia di coordinamento, dunque il presidente russo sarà presente alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali in Cina nel 2022 (gli Stati Uniti stanno promuovendo un boicottaggio diplomatico che non serve a niente), bocciato quelle che hanno definito "interferenze negli affari interni" (le azioni intraprese da Washington e Bruxelles sui diritti umani), Xi ha manifestato pieno sostegno a Putin sulla questione Ucraina e la richiesta della Russia di garanzie sulla presenza della Nato, giudizio negativo sul quadro strategico del Pacifico, dunque no all'accordo Aukus (la partnership militare tra Australia, Gran Bretagna e Stati Uniti) e all'alleanza Quad tra Australia, India, Giappone e Stati Uniti. Il Cremlino ha fatto sapere che i due parleranno ancora prima della fine dell'anno. È tutto chiaro, finora la strategia di Stati Uniti e Europa ha condotto a un pessimo risultato: spingere Mosca verso Pechino, Putin e Xi hanno costruito un patto che in queste condizioni viene alimentato e rafforzato proprio dalla politica occidentale.
04
Miraggio nel deserto: il voto di Natale in Libia
Sul calendario c'è una data, il 24 dicembre, durante la vigilia di Natale sono previste le elezioni in Libia. Si tratta di un appuntamento al buio, potrebbe non arrivare mai e quello che è successo ieri sera a Tripoli, in ogni caso, conferma che il voto è un'avventura nel regno della violenza e del caos perché il paese in quanto nazione non esiste (e non è mai esistito neppure nel dominio del colonnello Gheddafi). Il fatto: il Consiglio di presidenza ieri ha sollevato dal suo incarico il comandante del distretto militare di Tripoli, Abdel Basset Marwan, e nominato al suo posto il maggiore generale Abdel Qader Mansour. Conseguenza: la Brigata Al-Samoud ha circondato la sede del governo libico a Tripoli annunciando che "non ci saranno elezioni presidenziali e che "tutte le istituzioni statali saranno chiuse". Il leader della milizia, Salah Badi, una sagoma che è dal novembre del 2018 nella lista nera del Consiglio di Sicurezza dell'Onu (e nessuno lo ha mai arrestato, fatto che racconta tutto sulla situazione reale sul campo) ha di fatto minacciato l'inviata delle Nazioni Unite, Stephanie Williams, affermando che "ha un ruolo criminale in Libia". Votare in Libia? E per che cosa? Se non si disarmano le gang e arrestano i criminali, o non si va al voto o ci saranno le elezioni con il fucile. Sarebbe questo il grande risultato raggiunto dalla comunità internazionale a dieci anni dalla caduta di Gheddafi? Un miraggio nel deserto.
05
La Fed tenta l'atterraggio (morbido) nel new normal
La Federal Reserve ha deciso di lasciare per ora invariati i tassi (sono tra 0 e o,25), mentre nel 2022 prevede di ritoccarli tre volte e così anche nel 2023. Il flusso di denaro e gli strumenti finanziari della prima fase pandemica saranno abbandonati, si tenta l'atterraggio (morbido) in uno scenario di "new normal". Questo è lo scenario dipinto dal comunicato finale:
Con i progressi nelle vaccinazioni e il forte sostegno politico, gli indicatori dell'attività economica e dell'occupazione hanno continuato a rafforzarsi. I settori più colpiti dalla pandemia sono migliorati negli ultimi mesi, ma continuano ad essere colpiti dal Covid-19. L'aumento dei di posti di lavoro è stato solido negli ultimi mesi e il tasso di disoccupazione è diminuito sostanzialmente. Gli squilibri della domanda e dell'offerta legati alla pandemia e alla riapertura dell'economia hanno continuato a contribuire a livelli elevati di inflazione. Le condizioni finanziarie complessive rimangono accomodanti, in parte riflettendo le misure politiche per sostenere l'economia e il flusso di credito alle famiglie e alle imprese statunitensi.
Il percorso dell'economia continua a dipendere dal corso del virus. Ci si aspetta che i progressi nelle vaccinazioni e l'allentamento dei vincoli dell'offerta sostengano il continuo aumento dell'attività economica e dell'occupazione, così come una riduzione dell'inflazione. I rischi per le prospettive economiche rimangono, inclusi quelli derivanti da nuove varianti del virus.
Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha detto che sul breve periodo non c'è la fine della crisi pandemica e in questo scenario è difficile fare previsioni sul mercato del lavoro. In sostanza, si naviga a vista e il lieto fine "non arriverà presto".
A Wall Street fanno il loro vecchio mestiere: si preparano al peggio (fine di un'era trascorsa a bordo di un helicopter money mai visto prima), dando il meglio in una seduta da record con il Dow Jones che ha chiuso a quota 35.927 punti, in crescita dell'1,08%, l'S&P 500 che è salito dell'1,64% a 4.710 punti, mentre il Nasdaq ha guadagnato il 2,15% terminando a quota 15.565 punti. C'è una morale? No, c'è la lezione numero uno di Gordon Gekko: "È tutta una questione di soldi, il resto è conversazione".
***
Che facciamo? Chiudiamo List con una notizia molto importante, voliamo nello spazio, facciamo rotta sul Sole.
06
Toccare per la prima volta il Sole
Tutta la nostra vita dipende dal Sole, i cervelloni del cambiamento climatico tendono a dimenticare la presenza decisiva di questo gigante, le sue fasi, il suo funzionamento. La sonda Solar Parker Probe lanciata dalla Nasa ha "toccato" per la prima volta la nostra stella, ha volato nella parte più esterna dell'atmosfera del Sole, la corona, prelevando campioni di particelle e campi magnetici, un sorvolo di cinque ore per studiare i segreti, la sonda farà un totale di 24 giri completi arrivando a meno di 6 milioni di chilometri dalla superficie. C'è solo un problema da superare nei prossimi passaggi: resistere alle altissime temperature. In ogni caso, siamo di fronte a una grande impresa. Vento solare, tempeste magnetiche, dati preziosi per entrare in questa straordinaria macchina di energia, la fonte della vita. Chissà cosa avrebbero pensato di noi gli antichi Egizi che veneravano Rha, il Dio Sole, e avevano un'immensa conoscenza della mappa degli astri. Lo abbiamo "toccato", ma non siamo né saggi né divini. Ci bruciamo con il cerino.
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I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.