16 Giugno

Il grosso guaio del Csm travolge l'Anm (e il Pd)

Scontro tra le correnti nell'Associazione nazionale magistrati, il presidente Grasso si dimette, al suo posto eletto il pm Poniz, la corrente di Davigo rientra nella giunta. Maria Elena Boschi avvisa il segretario Zingaretti: "Sono arrivati più attacchi a Lotti dall’interno del Pd che dagli avversari politici". Politica, ordine giudiziario, Costituzione. Perché il corto circuito va riparato subito

Il grosso guaio del Csm è una reazione atomica fuori controllo. L'organo di autogoverno è a pezzi, la magistratura associata, le sue correnti, sono in disarmo. Le relazioni tra partiti, istituzioni e sistema giudiziario sono esposte al pubblico non come una normale, necessaria, virtuosa e leale collaborazione istituzionale, ma come un rapporto malato in cui si intrecciano e prevalgono gli interessi privati senza neppure la realpolitik della "ragion di Stato". Siamo in un campo di filo spinato arroventato dalle bombe. 

Il Partito democratico è in piena guerra, il ruolo di Lotti, la linea del silenzio e poi né né di Zingaretti sono materiale incandescente e poco fa Maria Elena Boschi, parlando ad Assisi al primo incontro nazionale della mozione «Sempre Avanti» guidata da Roberto Giachetti e da Anna Ascani, ha tirato una bordata: "Sono arrivati più attacchi a Lotti dall’interno del Pd che dagli avversari politici. Autosospendendosi ha fatto una scelta che non era scontata e dovuta, di grande generosità verso la comunità del Pd e va quindi rispettato". Gong, i renziani marciano contro Zingaretti. La partita giudiziaria si incrocia con quella del gruppo di comando del partito, gli assetti della nuova segreteria, cosa che è andata di traverso ai renziani. Breve quadretto di famiglia. "Bullismo correntizio" (Morani); "Difficile nascondere l'irritazione" (Giachetti); "Scelte che non condivido" (Marcucci); "Vertici inadeguati" (D'Alfonso). Carlo Calenda se ne inventa una nuova: "Su segreteria Pd leggo di nuovo commenti che sembrano scritti da avversari politici. Se una componente si sente esclusa potremmo valutare un governo ombra per marcare a uomo i Ministri. Persone come Renzi, Morani, Giachetti, Minniti, Nannicini potrebbero farne parte. Che ne dite?". Il governo ombra, una cosa inedita per il Pd. Nella sua storia ce ne sono stati ben due, uno fu varato quando ancora si chiamava Pci, da Achille Occhetto nel 1989; l'altro...


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