20 Aprile

Il liberalismo, la sovranità e il "problema" di Dio

La Biblioteca della Cittadella. Un libro sulle radici illiberali del liberalismo, uno sulle persecuzioni dei cristiani in Oriente, un saggio sulla sovranità vista da sinistra e senza pregiudizio. Marco Gervasoni segue il fil rouge della politica che conduce al tema dell'identità, della religione e del divino

di Marco Gervasoni

Il liberalismo? Quello originario o «classico», come lo chiamava Friedrich von Hayek, non era ...liberale. Il concetto di liberalismo si infatti è talmente trasformato a partire dagli anni Sessanta che, tornassero in vita, i cosiddetti classici guarderebbe con orrore e raccapriccio i cosiddetti liberali odierni. E non parliamo solo di Locke, ma anche di Croce, tutto sommato scomparso solo nel 1952. Chiamerebbero quello che oggi prende il nome di liberalismo in altro modo: anarchismo, individualismo, eudemonismo. Del resto, l’ultimo liberale classico, Raymond Aron, scomparso nel 1983, fece in tempo negli anni Sessanta a vedere la trasformazione del liberalismo in quello che chiamò libertarismo, dalla libertà liberale alla libertà libertaria. E infatti oggi il cosiddetto liberalismo andrebbe piuttosto definito liberal-libertarismo.

Vero è tuttavia che le radici del liberalismo classico sono illiberali. Vanno cercate nella radice protestante del liberalismo. Lo mostra lo storico James Simpson in Permanent Revolution: The Reformation and the Illiberal Roots of Liberalism (Harvard University press, 32 euro).

Ci hanno sempre raccontato che la riforma protestante sarebbe alla base non solo della modernità individualistica occidentale ma dello stesso liberalismo. Sapevamo già che si trattava di una narrazione parziale. La modernità capitalistica è infatti nata nell’Italia medievale dei mercanti, cattolica. Così come già negli anni Trenta il nostro Amintore Fanfani, professore di storia del pensiero economico, e poi il filosofo statunitense Michael Novak, hanno mostrato quanto nel cattolicesimo, persino quello della controriforma, vi fosse spazio per l’elogio del profitto e della ricchezza. Però Simpson va oltre. Ci spiega che quello del protestantesimo all’origine dell'idea contemporanea di libertà è un mito ottocentesco, creato dal (protestante) François Guizot e dalla storiografia dei Whigs inglesi. Il protestantesimo, quello originario, soprattutto nella versione calvinista, al contrario disegna una figura di Dio dispotica dove l’individuo esiste solo per confrontarsi con un...


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