24 Luglio
Il mercoledì del Conte (e BoJo)
La giornata campale del governo. Dopo il sì alla Tav che ha innescato un acceso dibattito tra i Cinque Stelle, il premier Conte affronta al Senato il caso Russia-Lega. Boris Johnson a Downing Street. Italia d'oro nei mondiali di nuoto: vincono Paltrinieri e Pellegrini
Che cosa bolle in pentola? È un mercoledì carico a molla: uno sciopero generale dei trasporti blocca l'Italia (dal sabotaggio ferroviario allo sciopero); un discorso del premier Conte al Senato potrebbe salvare (o affondare) il governo; è morto Giampiero Pesenti, fu re del cemento, capitalista di un'Italia in costruzione; il buon senso appare in demolizione, basta vedere il dibattito innescato da un sì che era ineludibile: quello del Presidente del Consiglio alla Tav. Sembra in arrivo una crisi ad alta velocità. Si corre, seguite il titolare di List.
01
Crisi grillina ad alta velocità
Abbiamo due piani di ascolto, un interno e l'altro esterno. Su quello interno s'ode il borbottìo di una cottura a fuoco rapido, il Movimento Cinque Stelle dopo un anno di governo è tutto ben rosolato e pronto ad essere impiattato, tutti i feticci della demagogia anti-industriale pentastellata sono spariti di fronte all'inesorabile realtà: il gasdotto Tap si farà (rete energetica); l'Ilva a Taranto continuerà a produrre (acciaio); la linea ad alta velocità Torino-Lione si farà (rete logistica); Atlantia entrerà nel capitale di Alitalia. Potremmo aggiungere molto altro al capitolo del reale che non può coincidere con l'immaginario grillino ma questo è più che sufficiente per tracciare la distanza tra i sogni politici e il vivere quotidiano. L'Italia è una potenza industriale, non Disneyland. I no-Tav hanno detto stamattina: "Conte non ci conosce, ci saranno problemi di ordine pubblico". È il preludio di una giornata che subirà un'accelerazione tra poche ore.
02
Il mercoledì da leoni (o agnelli?)
Sarà un mercoledì pomeriggio interessante (forse troppo). L'Agi lo ha definito il "mercoledì da leoni" del governo, i surfisti-politici attendono la grande ondata, come nel film del 1978 di John Milius. Che ondata? Eccola:
- Ore 15, question time con il premier Conte. Prima tappa del tour de force del presidente del Consiglio, da qui...
Che cosa bolle in pentola? È un mercoledì carico a molla: uno sciopero generale dei trasporti blocca l'Italia (dal sabotaggio ferroviario allo sciopero); un discorso del premier Conte al Senato potrebbe salvare (o affondare) il governo; è morto Giampiero Pesenti, fu re del cemento, capitalista di un'Italia in costruzione; il buon senso appare in demolizione, basta vedere il dibattito innescato da un sì che era ineludibile: quello del Presidente del Consiglio alla Tav. Sembra in arrivo una crisi ad alta velocità. Si corre, seguite il titolare di List.
01
Crisi grillina ad alta velocità
Abbiamo due piani di ascolto, un interno e l'altro esterno. Su quello interno s'ode il borbottìo di una cottura a fuoco rapido, il Movimento Cinque Stelle dopo un anno di governo è tutto ben rosolato e pronto ad essere impiattato, tutti i feticci della demagogia anti-industriale pentastellata sono spariti di fronte all'inesorabile realtà: il gasdotto Tap si farà (rete energetica); l'Ilva a Taranto continuerà a produrre (acciaio); la linea ad alta velocità Torino-Lione si farà (rete logistica); Atlantia entrerà nel capitale di Alitalia. Potremmo aggiungere molto altro al capitolo del reale che non può coincidere con l'immaginario grillino ma questo è più che sufficiente per tracciare la distanza tra i sogni politici e il vivere quotidiano. L'Italia è una potenza industriale, non Disneyland. I no-Tav hanno detto stamattina: "Conte non ci conosce, ci saranno problemi di ordine pubblico". È il preludio di una giornata che subirà un'accelerazione tra poche ore.
02
Il mercoledì da leoni (o agnelli?)
Sarà un mercoledì pomeriggio interessante (forse troppo). L'Agi lo ha definito il "mercoledì da leoni" del governo, i surfisti-politici attendono la grande ondata, come nel film del 1978 di John Milius. Che ondata? Eccola:
- Ore 15, question time con il premier Conte. Prima tappa del tour de force del presidente del Consiglio, da qui si avranno i primi segnali sullo stato di salute della maggioranza, appuntamento da binocolo parlamentare.
- Ore 16.00, voto di fiducia sul decreto sicurezza bis. Le spaccature grilline sulla Tav avranno conseguenze o vincerà l'istinto di autoconservazione dei parlamentari?
- Ore 16.30 a Palazzo Madama informativa del presidente del Consiglio al Senato sull'inchiesta sui presunti finanziamenti russi alla Lega. Salvini attende la difesa d'ufficio di Conte.
Domanda sul taccuino: ma sarà un mercoledì da leoni o da agnelli? Attendiamo con il taccuino squadernato. Ora andiamo a Londra, che giornata.
03
BoJo a Downing Street
Sul piano esterno la contemporaneità offre la visione di una guerra di movimento spettacolare. Oggi Boris Johnson busserà alla porta del numero 10 di Downing Street, sarà lui il primo ministro del Regno Unito. Le schiere di competenti della bolla di Twitter che avevano affermato con sprezzo del ridicolo che BoJo era un politico finito hanno confermato ancora una volta di non capire un fico secco di politica. Da oggi avremo un interessante duetto a Washington e Londra: Trump e Johnson. Repubblica stamattina scrive che Boris è come Donald, ma in realtà le figure sono diverse, una fusione tra i due, la mitologica creatura che qui battezziamo come BoDon, non è possibile, basta leggere la dichiarazione di Filadelfia per capire che la cuginanza sarà complicata e i motivi sono lampanti per chiunque abbia la visione sgombra dal pregiudizio.
Gli Stati Uniti sono la prima potenza mondiale e una forza marittima che non ha avversari nel controllo dell'acqua;
Il Regno Unito è un ex impero in cerca d'autore e la Brexit è una forma di nostalgia di grandezza che non c'è più. Basta leggere Anglo Nostalgia di Edoardo Campanella e Marta Dassù per capire che il film è diverso da come viene dipinto dal sistema dei media mainstream.
Il campo da gioco degli Stati Uniti è oggi soprattutto in Oriente, la sfida con la Cina per la supremazia mondiale è il primo punto dell'agenda americana di questo secolo.
04
Great o Little Britain?
Lo spazio vitale del governo di Boris Johnson è l'isola d'Inghilterra, la sua proiezione e ricerca di nuovi spazi era affidata alla Royal Navy, ma la Marina britannica soffre di tagli e sottodimensionamento per le ambizioni degli inglesi, ne abbiamo avuto una prova nella crisi delle petroliere con l'Iran, è a Gibilterra e nel Golfo che è emerso il problema inglese: ricostruire la sua capacità di movimento sull'acqua. Il ministro più importante nei governi inglesi era quello della Marina, oggi quella grandezza è presente solo nella potenza dei sommergibili a propulsione (e armamento) nucleare Trident, ma è assente la forza di superficie per contare di più e la discussione sull'Operazione Sentinel nel Golfo è stata l'occasione per scoprire i limiti dell'Inghilterra, non Great ma Little Britain. Siamo lontanissimi da tutto questo:
Gli Stati Uniti nonostante il declino della produzione industriale sono ancora il mito del Made in America, mentre l'Inghilterra ha un problema di ricostruzione della sua industria, ma attenzione: Londrà è e resterà un fondamentale snodo della finanza globale, non si smantella in un giorno (e non accadrà) l'infrastruttura finanziaria mondiale. La fuga della finanza post-Brexit non c'è e paradossalmente l'uscita degli inglesi dall'Unione può favorire l'afflusso di capitali stranieri da paesi che conoscono la ricchezza ma non la libertà.
Il rapporto degli inglesi con l'Oriente esiste e resiste, è storia. Abbiamo visto sventolare la bandiera coloniale britannica a Hong Kong nei giorni scorsi, sono bagliori del passato che compaiono e hanno un grande significato simbolico.
Le personalità di Trump e Johnson sono progettate per entrare in rotta di collisione. È vero che gli inglesi oggi hanno bisogno degli americani, ma questo rapporto poi ha davanti la realtà degli stretti legami commerciali tra Regno Unito e Europa (e Asia), basta solo dare un'occhiata al settore dell'automobile: la fabbrica inglese parla tedesco, giapponese, francese. Solo questo basta e avanza per un potenziale attrito tra i due. L'America First di Trump non coincide affatto con l'idea di Great Britain di Johnson. Andranno d'accordo sull'onda del temperamento rutilante, dell'impoliticamente corretto, del desiderio di raddrizzare il disimpegno militare europeo (le guerre, giuste o sbagliate, alla fine le fanno gli americani e gli inglesi) ma su tutto il resto aleggia un futuro da incontro di wrestling.
***
Torniamo in Italia, il socio spagnolo ha ricordato che a Madrid (non) c'è un governo da fare tra il Partito socialista e Podemos e a Roma c'è un dilemma (tanto per cambiare) nel Partito democratico.
05
In politica non si vive di solo popcorn
Dario Franceschini apre al dialogo con i Cinque Stelle, il Pd si frantuma. Si può ignorare l'esistenza dei nuovi movimenti? No, perché lo splendido isolamento rende inutili i propri voti. Il caso italiano e quello spagnolo di Sanchez e Iglesias. Un'indagine di Maite Carpio
di Maite Carpio
Le chat del paese in queste ore squillano roventi come un tempo lo facevano le rotative. Alla questione se il Partito democratico abbia qualcosa da spartire o meno con il Movimento Cinque Stelle, le anime di sinistra si sono infiammate e le (folte?) file dei votanti si sono subito divise in due fazioni (nel partito ovviamente le fazioni sono di più): da una parte gli “indignados” che considerano la sola idea un'infamia; dall’altra, quelli che guardano la questione con distaccata e anche un po’ cinica rassegnazione politica. Le tifoserie si sono trincerate e le batterie di messaggi, da entrambe le barricate, sono partite a raffica per difendere le posizioni. Continua a leggere l'articolo su List.
***
Come chiudiamo questo numero rapido di List, in attesa dell'ondata del pomeriggio? Due libri per sapere, per capire. Che cosa? La politica e l'Italia. Sì, va bene, fate la battuta: vaste programme.
06
Libri. Pensare all'Italia e alla politica
L'Italia è sempre stata un grande laboratorio politico, Dante, Macchiavelli, Guicciardini, Gramsci, Croce e naturalmente i romanzieri, tanti, dal Manzoni al Verga e molti altri, sono una formidabile officina del nostro pensiero politico e dell'immaginario. "Pensare l'Italia" è uscito qualche anno fa e ha il pregio di essere una sorta di guida per scoprire altro, andare in profondità con ulteriori letture e esperienze. Il dialogo di Schiavone e Della Loggia aiuta a comprendere i passaggi d'epoca e i temi dall'inseguimento della modernità alla temeraria impresa di cercare di capire l'antropologia italiana. Capire l'Italia, provarci. Che chimera. E la politica? Il libro di Salvatore Natoli, "Il fine della politica", è bello, denso, una sfida nell'attesa, nella promessa, nel teologico che diventa politico, poi si secolarizza fino a far diventare la promessa trascendente un paradiso in terra in nome dell'avvenire e del progresso. Dio e Utopia. Molta utopia, sempre meno Dio, fino alla scomparsa del sacro. E della realtà politica sostituita oggi dalla fiction. Incrociando queste pagine avrete un quadro molto interessante. Forse troppo. Ci prepariamo per il mercoledì da leoni. Non abbiamo la tavola da surf, ma il taccuino. Buona giornata.
07
Santi, poeti, navigatori e... nuotatori
Post scriptum. C'è un'Italia che vince e ci ricorda che abbiamo eccezionali risorse: Gregorio Paltrinieri ha vinto la medaglia d'oro negli 800 metri stile libero ai mondiali di nuoto di Gwangju.
Federica Pellegrini (nella foto Ansa, al traguardo della gara) è di nuovo campionessa del mondo dei 200 stile libero, ha vinto la finale col tempo di 1'54"22. Che bella Italia. Santi, poeti, navigatori e... nuotatori.
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onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.