4 Giugno
Il metodo e l'eredità. Prima, durante e dopo Draghi
Le aspirazioni dei partiti, la spiazzante e efficace visione (e gestione) draghista. Una questione di metodo, organizzazione e cultura politica. Analisi dello scenario, ieri, oggi e domani. Il Quirinale? Più logica per lui la presidenza della Commissione Ue, chiusa l’era della cancelliera Merkel, si apre quella di Draghi, i vuoti si riempiono e il premier italiano è al posto giusto nel momento giusto
Che succede? Virus e geopolitica sono il copione della stessa storia, l'origine del Covid non è più un'ossessione cospiratoria ma la domanda che pone l'America alla Cina. Joe Biden sarà in Europa, primo viaggio all'estero, missione delicata, c'è un appuntamento con Vladimir Putin a Ginevra. La Germania è nel pieno di una campagna elettorale decisiva per il suo futuro, la partita della cancelliera Merkel è giunta alla fine, di leader che la sostituiscano non si vede l'ombra a Berlino, ma c'è una figura che potrebbe risolvere il problema della necessaria guida europea, Mario Draghi. La politica italiana dipende da lui, quella dell'Unione spera in lui. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List, cominciamo da una panoramica dei fatti intrecciati.
01
Virus, missione americana, febbre tedesca, inverno demografico
Anthony Fauci chiede alla Cina le cartelle cliniche dei tre ricercatori che si ammalarono nel laboratorio di Wuhan nel novembre del 2019. Il capitolo sulle origini del virus si fa sempre più interessante, perché Fauci ai tempi della presidenza Trump escludeva questa ipotesi, ma ora con Biden l'aria è cambiata, il confronto tra Pechino e Washingon s'è fatto duro e la non collaborazione cinese all'inchiesta dell'Oms è un fatto che brilla. Siamo dentro un poker globale, l'indagine sull'origine del virus è una delle carte in mano a Biden per mettere sotto pressione Xi Jinping.
Joe Biden ha iniziato un risiko geopolitico ad alta tensione, tra qualche giorno sarà in Europa e a Ginevra incontrerà Vladimir Putin. Gli Stati Uniti cercano di arginare il patto tra Mosca e Pechino e per farlo hanno bisogno di un contropatto con l'Unione europea e un'Alleanza Atlantica forte. L'amministrazione americana ieri ha ampliato a 59 il numero delle società cinesi nelle quali gli statunitensi non possono investire.
Occhio alla Germania. Domenica si vota in Sassonia-Anhalt e...
Che succede? Virus e geopolitica sono il copione della stessa storia, l'origine del Covid non è più un'ossessione cospiratoria ma la domanda che pone l'America alla Cina. Joe Biden sarà in Europa, primo viaggio all'estero, missione delicata, c'è un appuntamento con Vladimir Putin a Ginevra. La Germania è nel pieno di una campagna elettorale decisiva per il suo futuro, la partita della cancelliera Merkel è giunta alla fine, di leader che la sostituiscano non si vede l'ombra a Berlino, ma c'è una figura che potrebbe risolvere il problema della necessaria guida europea, Mario Draghi. La politica italiana dipende da lui, quella dell'Unione spera in lui. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List, cominciamo da una panoramica dei fatti intrecciati.
01
Virus, missione americana, febbre tedesca, inverno demografico
Anthony Fauci chiede alla Cina le cartelle cliniche dei tre ricercatori che si ammalarono nel laboratorio di Wuhan nel novembre del 2019. Il capitolo sulle origini del virus si fa sempre più interessante, perché Fauci ai tempi della presidenza Trump escludeva questa ipotesi, ma ora con Biden l'aria è cambiata, il confronto tra Pechino e Washingon s'è fatto duro e la non collaborazione cinese all'inchiesta dell'Oms è un fatto che brilla. Siamo dentro un poker globale, l'indagine sull'origine del virus è una delle carte in mano a Biden per mettere sotto pressione Xi Jinping.
Joe Biden ha iniziato un risiko geopolitico ad alta tensione, tra qualche giorno sarà in Europa e a Ginevra incontrerà Vladimir Putin. Gli Stati Uniti cercano di arginare il patto tra Mosca e Pechino e per farlo hanno bisogno di un contropatto con l'Unione europea e un'Alleanza Atlantica forte. L'amministrazione americana ieri ha ampliato a 59 il numero delle società cinesi nelle quali gli statunitensi non possono investire.
Occhio alla Germania. Domenica si vota in Sassonia-Anhalt e gli ultimi sondaggi sono molto interessanti (forse troppo): si prevede un testa a testa tra la Cdu, il partito della cancelliera Merkel, la Cdu, e la destra di Alternative fuer Deutschland (Afd). Tra le due formazioni c'è un solo punto di distacco secondo l'ultimo sondaggio condotto da Civey per il settimanale Spiegel. In Sassonia-Anhalt la Cdu avrebbe il 29% dei consensi, l'Afd il 28%, tutti gli altri in fondo, con la sinistra della Linke al 10%, stesso livello dei socialdemocratici della Spd, i verdi qui sarebbero all'8% e i Liberali del Fdp al 6%. Sono i voti di un Land, dunque non riflettono lo scenario nazionale, ma il dibattito che si è aperto in Germania sul ritorno del Patto di Stabilità nell'Unione europea - sollecitato dal leader della Cdu Laschet e dal presidente del Bundestag Schauble, dimostra come la partita del voto parlamentare in autunno sia tesa. I Verdi insidiano il primato della Cdu. È la febbre tedesca.
Politica e demografia sono intrecciate, per troppo tempo l'Italia ha ignorato il tema e i risultati (pessimi) sono sotto gli occhi di tutti. Culle vuote e politica dell'immigrazione confusa. Il governo oggi in Consiglio dei ministri si prepara a varare un provvedimento su Fisco e famiglia, si tratta di una norma ponte, in vigore da luglio, in attesa poi della riforma fiscale nel 2022. Secondo l'ultima bozza disponibile ieri notte, si va da un minimo di 30 euro a un massimo di 217,8 euro al mese per ciascun figlio. Norma valida fino a dicembre 2021. Ne avranno diritto i nuclei fino a 50mila euro di Isee. Potrà fare richiesta chi paga le tasse in Italia, risieda nel paese da almeno due anni, accesso aperto a cittadini europei e titolari di permesso di soggiorno per motivi di lavoro o ricerca con durata minima di un semestre. Abbiamo un problema urgente di natalità, l'Italia è in pieno inverno demografico.
***
Cosa dice Fauci sull'origine del virus?
02
Fauci, il laboratorio e la caverna. Caccia al virus
Il Financial Times gli ha dedicato il titolo principale dell'edizione online: la Cina renda disponibili le cartelle cliniche di alcuni impiegati del Wuhan Institute of Virology che si ammalarono alla fine del 2019. Fauci ritiene possibile la "fuga" del virus dal laboratorio: "Vorrei vedere le cartelle cliniche delle tre persone che si sono ammalate nel 2019. Si sono davvero ammalate? E di cosa?".
Ricordiamo che Joe Biden ha incaricato l'intelligence americana di indagare sull'origine del virus (dopo aver trattato Trump come un cospirazionista, sono arrivati al punto che The Donald mise sul tavolo del duro confronto con la Cina). Fauci si riferisce al caso di tre ricercatori di Wuhan, ammalatisi nel novembre 2019, e sei minatori - di cui tre deceduti - che si erano ammalati, dopo aver visitato una caverna di pipistrelli nel 2012. La storia della caverna è nota, ma mai chiarita dalle autorità cinesi. Fauci pone domande: "Cosa dicono le cartelle cliniche di queste persone? Erano portatori del virus? E del tutto plausibile che l'origine del Sars-Cov-2 sia nella caverna e che abbia iniziato a diffondersi in modo naturale oppure sia passato attraverso il laboratorio". Il caso è aperto.
03
La tela anti-cinese di Biden tra BoJo e l'Unione
Il viaggio in Europa di Joe Biden parte dalla Brexit, il primo appuntamento, il 10 giugno, sarà con Boris Johnson. Ieri la Casa Bianca ha ribadito che la "relazione speciale" con il Regno Unito è sempre viva. Con Bojo ci sono enormi distanze e vicini interessi. Le persone sono agli antipodi, il grigiore istituzionale di Biden e la pinta di birra al pub di Johnson. In passato Biden disse del premier inglese che era "un clone emotivo e fisico" di Donald Trump. Tutto passato, tutto dimenticato. L'America ha bisogno degli inglesi, nella Nato prima di tutto, sono il ponte del Vecchio e del Nuovo mondo. Il 13 giugno, prima del vertice Nato, Biden sarà ricevuto dalla Regina Elisabetta II nel castello di Windsor. Westminster e la Corona, la Casa Bianca e il Campidoglio, la democrazia e i regimi autocratici. Biden cerca alleati per contenere l'espansionismo cinese, per separare Mosca e Pechino, operazione complicata, la Marina di Sua Maestà Britannica serve al caso, missione nel Mare del Sud della Cina, l'ammiraglia della flotta inglese, la portaerei Hms Queen Elizabeth, è in navigazione verso Oriente:
Il 14 giugno il vertice Nato a Bruxelles servirà a mettere a fuoco la strategia contro due avversari sfuggenti. L'Alleanza atlantica è uno strumento per fare pressione su Pechino e Mosca, ma Putin e Xi Jinping sono consapevoli di avere molte frecce. Nessuno vuole la guerra, ma lo "show of force", la tattica del mostrare i muscoli, è partita da entrambe le parti. C'è da regolare il comportamento dell'alleato turco, temperare il carattere sulfureo di Erdogan, il secondo esercito della Nato è di Ankara, ma la Turchia compra sistemi anti-missile dai russi, fa politica anti-israeliana, gioca a tutto campo come se nella Nato avesse un permesso speciale di fare e disfare. Per un'amministrazione come quella di Biden è troppo.
Con Mosca il dossier è voluminoso: trattato sui missili a medio e lungo raggio, proliferazione nucleare, spionaggio, rispetto dei diritti umani e dell'opposizione in Russia, i cyber-attacchi che sono diventati un incubo per gli Stati Uniti dopo il virus inoculato nei sistemi di Colonial Pipeline e il blocco delle forniture di benzina dal Texas a New York. Un caso incredibile che ha messo le agenzie di intelligence di fronte alla debolezza delle infrastrutture americane completamente esposte agli attacchi informatici. Anche questo è troppo e a Ginevra sarà uno dei punti di grande attrito tra Biden e Putin.
La politica del tubo, il gasdotto tra Russia e Germania è la nota sul taccuino del presidente americano che divide Washington e Berlino. Che fare? Ci sono gli interessi dei tedeschi in ballo e le ragioni strategiche dell'America. La cancelliera Merkel ha sempre difeso il progetto e alla fine si farà.
Biden arriva in Europa nel momento in cui la produzione sta rimbalzando, ci sarà una crescita a V, ma nello stesso tempo la globalizzazione sta arretrando. I cinesi hanno varato una politica di capitalismo autarchico, mancano materie prime, il mercato dei noli ha visto schizzare i prezzi alle stelle.
***
Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo. Torniamo in Italia, la partita politica sta accelerando nel segno di un solo uomo al comando, Draghi.
04
Draghi e il dopo Draghi. Metodo e eredità politica
In che schermata siamo del videogame italiano e europeo? Il "Sussidiario" ha fatto un po' di domande al titolare di List, ne è venuta fuori questa intervista ben condotta da Federico Ferraù, buona lettura.
Che peso attribuire ai retroscena che vorrebbero Conte intenzionato a destabilizzare il governo Draghi?
Le ipotesi non sono fatti. Proviamo a spacchettare il problema. La domanda è semplice: che senso avrebbe? La mia riposta è: nessuno.
Eppure, Conte è stato messo alla porta e se l’è legata al dito.
Attenzione. Il governo M5s-Pd ha fallito tutti gli obiettivi, non dimentichiamolo. Alla fine Draghi ha salvato tutti.
Salvato, ha detto?
Sì. Il Pd, dal fatto di essersi imbarcato in un’avventura con un partner con il quale era difficile trovare una sintesi vera di governo. E ha salvato il M5s dal naufragio evidente sulla vaccinazione e dall’aver mancato totalmente l’obiettivo della ripresa economica.
C’era la pandemia.
C’era anche quando è arrivato Draghi. Era quella formula di governo a non funzionare. Come d’altronde non aveva funzionato la formula M5s-Lega. Eppure qualcuno diceva che c’erano delle affinità, che entrambi erano “populisti”. Va detto, e ti prego di scriverlo, che poi il populismo ha contagiato un po’ tutti.
Niente fronte duro con Draghi dunque.
Direi proprio di no. Sarebbe inutile, un’operazione suicida. A Roma dicono ia’ rimbalza.
Qual è il punto?
Lo ha scritto bene oggi (ieri, ndr) Giuliano Ferrara. Siamo di fronte a un fatto politico inedito, un “uomo solo al comando” che non ha fini personali, privo di narcisismo pop, concentrato sull’impresa e con un metodo di lavoro preciso. Spiazzante. Si muove in uno “stato d’eccezione”, senza innescare ansia, rassicurando con i fatti e una misurata “politica della distanza” dai partiti. Il suo arrivo lo aveva ben motivato il presidente Mattarella. Eccolo qui, Draghi.
Analisi che la convince?
Ferrara si ferma alla liquidazione della politica, alla scomparsa della contesa, alla quiete forzata che si risolve in baruffa tra i partiti sul nulla. Fa tutto Draghi. Io aggiungerei una cosa in più.
Prego.
Non c’è contesa politica perché tutti i format possibili di governo sono falliti. L’unico rimasto era quello di larghissime intese, l’esecutivo d’emergenza. Un governo aperto a tutti, ed ecco infatti l’ingresso della Lega. Un format non compreso all’inizio, infatti Pd e 5 Stelle chiedevano “il perimetro”. Perimetro che non poteva esserci, perché era il Quirinale a non volerlo.
Però è evidente che Draghi è appena tollerato da una parte dei partiti che lo sostengono.
Ma così torniamo alle intenzioni. Il dato di fatto è che se M5s aprisse un fronte ostile con Draghi, farebbe un’operazione-kamikaze. Lo dicono i numeri: la supermedia Agi dice che il gradimento del governo Draghi è altissimo (73,6%), M5s (16,4%) e Pd (18,8%) scendono (rispettivamente -0,3 e -0,8), la Lega è stabile (21,5%), Meloni sale (19,4%, +0,7).
Conviene stare all’opposizione?
No, perché chi lo fa capitalizza qualcosa oggi, ma nel momento in cui la formula del governo Draghi si scioglie, nel 2023, la situazione politica che ora è cristallizzata si rimette in movimento.
Noto che ha detto nel 2023, non nel ’22.
Certo. Non credo alle elezioni anticipate, perché solo Draghi può gestire il Recovery. Proviamo a immaginarci qualcun altro al suo posto, con questa o con un’altra maggioranza. Il paese diventerebbe ingovernabile.
Mattarella può fare un bis?
Sì, anche se lui per ovvie ragioni lo esclude. Ma c’è un’altra cosa importante. Ad oggi non c’è un partito di Draghi.
Prevede uno scenario alla Monti?
Assolutamente no. Draghi non intende fare e non farà nessun partito. Voglio dire che nessun partito, finora, si è fatto interprete del “draghismo”. La domanda è: nel 2023, di fronte agli elettori, quale partito rivendicherà quanto fatto dal governo Draghi senza doversi giustificare, fare precisazioni, mostrare bandiere? Andiamo dall’approccio al piano vaccinale al rimbalzo economico e alle riforme del Recovery.
Al momento questo partito non c’è.
Eppure l’azione di Draghi sta avendo effetti reali e la sua impresa sarà un successo. Stiamo per assistere a un boom economico rapidissimo, una ripartenza a razzo. Nessuno avrà la forza di mettere Draghi in difficoltà, sarebbe come una lumaca che sfida Carl Lewis in pista.
Perché questa riuscita, secondo lei?
Perché Draghi sa come si governa, come si dispongono le cose e come si risolvono i problemi. Il suo è un metodo, un metodo basato – parola chiave del draghismo – sul pragmatismo. E ha un consenso altissimo. Non è un dettaglio.
Quali soggetti dello schieramento che lo sostiene potrebbero impersonare e proseguire la parentesi-Draghi?
Si poteva pensare, sulla carta, che il candidato naturale sarebbe stato il Pd, ma abbiamo visto che non è così. Zingaretti si è addirittura dimesso quando è arrivato Draghi.
Allora il Pd di Enrico Letta.
Non mi pare che voglia un partito draghista. Dichiara esplicitamente un programma di sinistra.
Nel centrodestra?
Ci avviciniamo di più. Hai letto l’intervista di Berlusconi al Giornale? Ecco, quello è un elemento di draghismo. Un Berlusconi europeista, pragmatico, che propone una riforma fiscale, elogia e rivendica il metodo Draghi (che per il Cav è il “metodo Berlusconi”, chiaro) in politica estera, basato sull’approccio realistico e i rapporti interpersonali costruttivi. E sull’autorevolezza di Draghi, il pilastro dell’esperienza.
Allora toccherà al centrodestra impersonare il draghismo.
Preferisco dire che tocca ai liberali. Esistono. E non sono affatto pochi, semplicemente non sono organizzati. Ma chiunque sia liberale e occidentale può interpretare il metodo Draghi. Tornando a noi, come si vede, tutto questo capovolge gli schemi.
In che senso?
Nel senso che la vera domanda per capire l’assetto politico in cui ci troviamo non è chi si contrappone a Draghi, ma chi lavora per raccogliere la sua eredità politica. Che certamente non è replicabile, ma sempre di eredità si tratta.
Corollario?
L’opposizione a Draghi diventa un boomerang per chiunque la faccia dall’interno con l’intenzione di “rompere” o “piegare”. Altra cosa è fare una propria battaglia di bandiera, come faranno Conte e M5s, che però con uno come Draghi risulta comunque difficile.
Scusi se insisto: perché è difficile?
Equivale a chiedersi perché Draghi possa dire: ascolto tutti, ma poi decido io. Senza obiezioni.
Appunto: perché?
Perché il suo è un governo nato dallo stato di eccezione e nello stesso tempo, in tale stato di eccezione, gode di un consenso parlamentare enorme. E nel paese è maggioritario e crescente. Il new normal è Draghi. Che normale non è. Draghi sarà il premier che ha sconfitto il virus, ha riaperto l’Italia, ha innescato il boom economico, lo ha consolidato e ha realizzato un piano di investimenti di oltre 200 miliardi. Conte? È quello che ha vinto lo scudetto con l’Inter.
Un altro corollario?
Anche se a Draghi dovesse mancare l’appoggio di un partito su un certo tema, non cambierebbe nulla: la maggioranza è talmente larga che assorbirebbe anche il dissenso.
È ipotizzabile una convergenza tra due pragmatismi, quello di Draghi in Europa e quello di un centrodestra a guida salviniana nel modificare i trattati?
Allo stato attuale no. Credo però di poter dire che il Patto di stabilità dovrà cambiare e cambierà. Per ragioni oggettive, non perché se ne parli adesso. Il tema è tornato alla ribalta perché ci sono le elezioni tedesche, domenica in Sassonia-Anhalt e in autunno in tutta la Germania. Schäuble e Laschet (Cdu, ndr) chiedono si torni al Patto perché si rivolgono all’elettore moderato tedesco.
La Lega di Salvini?
È a un bivio. La mia opinione è che debba provare a entrare nel Ppe, ma non mi pare che sia questo il disegno di Salvini, almeno per ora.
Allude all’appello lanciato dal Portogallo ai partiti sovranisti europei, ad unirsi per essere alternativi al Pse e al Ppe?
Sì. Non si possono superare le diversità fino al punto che immagina Salvini. Probabilmente il leader della Lega pensa che in Germania ci sarà un cambio radicale di sistema. Io non lo credo. E magari pensa che Le Pen possa vincere in Francia. Non credo nemmeno questo, perché in Francia c’è il doppio turno.
C’è una cosa che accomuna Pse e Ppe: il regime ordoliberale fondato sull’austerity e il rispetto degli zero virgola in bilancio. Alla Schäuble, per intenderci.
Vero. Ma il paradosso è che la Lega, da quando esiste politicamente, ha governato nell’euro e con l’euro. E adesso, con ciò che difende Salvini, con la sua posizione sbilanciata a destra in Europa, risulta meno spendibile, si confina da sola in un ruolo marginale nella politica dell’Unione. Se vuoi contare, non puoi stare ai margini, ma al centro della galassia politica. La Lega ha il problema di tutti: della propria identità e della propria trasformazione. Salvini ha fatto un capolavoro entrando nel governo Draghi e votando il Recovery Fund. Ma dov’è il suo piano B?
Lei che dice?
Mancano le mosse successive. E la via è quella del ri-posizionamento in Europa. Quello attuale è un vicolo cieco. Salvini deve decidere, cambiare piano, e non ha molto tempo a disposizione.
Intanto nel centrodestra è guerra di sondaggi. È in palio la leadership.
Resto dell’idea che i sondaggi vadano guardati solo fino a un certo punto.
E perché?
Perché di “sondaggite” si muore. Sia che il tuo partito vada bene, sia che vada male. Il problema non è andare bene nei sondaggi, ma interpretare il ruolo che solo il tuo partito è chiamato a svolgere.
Vuol dire che torniamo al partito di Draghi?
Proprio a quello. Non esiste un problema di opposizione, ma di posizione. Di fronte a Draghi, questi partiti sono privi di mappa e bussola, cioè mancano di una cultura politica ampia, di capacità di analisi, di elementi manageriali applicati alla macchina del governo, di esperienza internazionale, di rapidità d’esecuzione e psicologia del giocatore di scacchi. Draghi è decine di mosse avanti, ha già fatto scacco matto.
Una previsione. Sarà lui nel ’23 ad andare al Colle?
Penso che Draghi sarà il prossimo presidente della Commissione Ue.
In effetti se fosse un nordico, un “frugale”, un talebano della partita doppia, per noi sarebbero guai. Perché Draghi?
Mi pare destinato a diventare il punto di riferimento dei leader europei. Chiusa l’era della cancelliera Merkel, si apre la sua, i vuoti si riempiono e Draghi è al posto giusto nel momento giusto. Serve all’Europa, e di rimbalzo va bene a noi.
Il 2024 è lontano.
No, è domani. E Draghi serve alla guida dell’Unione in un mondo di ferro e fuoco.
05
La caccia di Letta e Conte al seggio parlamentare
Non ci saranno elezioni anticipate, la cosa è tanto chiara che i leader dello schieramento di centrosinistra, Enrico Letta e Giuseppe Conte, stanno accarezzando l'idea di correre alle elezioni suplettive in due collegi non proprio semplici da conquistare: Siena e il collegio 11 di Roma. Il segretario del Pd ieri ha commentato così l'ipotesi di una candidatura per il seggio lasciato libero Carlo Padoan: "Non lo so, non ne stiamo parlando, è l'ultima delle cose. Vedremo, non è la priorità in questo momento. È un'ipotesi sulla quale i senesi del Pd mi hanno cercato nelle settimane scorse e vorrebbero che io andassi lì, però non è la priorità. La nostra logica, comunque, è che decidono i territori. Sono contro le imposizioni dall'alto, vediamo cosa decidono i territori". Nel collegio di Siena Padoan si affermò con 53 457 contro il leghista Claudio Borghi che prese 47,694 voti. La zona è rossa, ma la sfida è aperta.
Se il dilemma di Letta è Siena, quello di Conte è Roma. Emanuela Del Re sarà rappresentante speciale dell'Unione europea per il Sahel ( prenderà il posto dello spagnolo Angel Losada Fernandez che ricopriva l'incarico dal 2015), così il Movimento Cinque Stelle "libera" un seggio alla Camera e si tornerà a votare nel collegio uninominale 11 della Camera nella circoscrizione Lazio 1. Si tratta di un territorio esteso, "popolare", che comprende Primavalle, Casalotti, La Pisana e parti dei quartieri Gianicolense, Aurelio e Trionfale. Nel 2016 il Movimento 5 Stelle vinse facilmente sull'onda che portò Virginia Raggi al Campidoglio. Ma due anni dopo, nelle politiche del 2018, Del Re vinse per un'incollatura con 39.550 contro i 38.226 voti di Pasquale Calzetta, candidato del centrodestra. Le ultime suppletive a Roma si sono svolte nel marzo 2020, sono quelle che hanno dato il seggio alla Camera all'ex ministro dell'economia Roberto Gualteri, ora candidato a sindaco di Roma per il Pd. Gualtieri vinse facilmente nel collegio di Roma centro con il 62,24% dei voti, mentre il Movimento Cinque Stelle prese il 4,36% dei consensi.
Conseguenze: il seggio per Letta e Conte è importante, la presenza a Montecitorio è una questione istituzionale che si sposa con l'esercizio della leadership e il controllo del gruppo parlamentare. Consentirebbe a entrambi di consolidare la posizione e prepararsi al voto del 2023. Ma bisogna conquistare il seggio, perché una sconfitta sarebbe una bocciatura difficile da superare.
06
Salvini, avanti con Draghi fino al 2023
Altro segnale del si sono messi tutti il cuore in pace e si preparano alla guerra del 2023. Intervista di Matteo Salvini al Giornale: "Noi contiamo di arrivare con Draghi a fine legislatura a marzo 2023". Quirinale per Draghi? "Non è Salvini a decidere il futuro di Draghi, per il momento spero che continui a fare il presidente del Consiglio perché lo sta facendo bene. Se poi desiderasse fare il presidente della Repubblica sarei il suo primo sostenitore. Ma per ora sono discorsi prematuri". Fine dei giochi per il voto anticipato.
***
Basta guardare i sondaggi (che contano fino a un certo punto, ma sono la bussola che guardano i politici con ossessione tutti i giorni) per rendersi conto dell'impossibilità di andare a votare. Tutti hanno una buona ragione per finire la corsa senza strappi. Nessuno è pronto al voto, neppure il centrodestra che è largamente favorito.
07
Il consenso di Draghi e quello dei partiti
Com'è la strada dei partitanti? Impervia, per ragione che sono alla luce del sole, ma in pochi vedono con chiarezza. Voti delle liste, Supermedia Agi/Youtrend appena sfornata:
Fratelli d'Italia ha superato di slancio il Pd, si tratta di un dato che si sta consolidando, i dem continuano a perdere consensi (e dovrebbe far riflettere Letta sulla sua linea politica tutta a sinistra, con il "tocco magico" della tassa di successione), la Lega è il primo partito, i Cinque Stelle vanno ancora giù di quasi un punto. Si tratta di uno scenario politico favorevole al centrodestra, ma con i noti problemi di aspirazioni varie di premiership, una sfida aperta tra Salvini e Meloni. Questo scenario però va messo allo specchio del consenso della maggioranza del governo Draghi, elevatissima, oltre il 70%:
Tutti gli indicatori del governo sono in rialzo dopo una leggera flessione. Il successo della campagna di vaccinazione è un fatto chiaro, la ripresa robusta dell'economia cementerà il consenso di Draghi. Sciolto il governo, tutto si rimette in movimento e si vedrà a quel punto il problema numero uno: chi raccoglierà l'eredità di Draghi?
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Come chiudiamo questo numero di List? Con un libro che ti tiene compagnia.
08
Il selvaggio Kraus
Saper scrivere, un'impresa. Qualche giorno fa ho segnalato un libro di Elias Canetti, "La provincia dell'uomo", un quaderno di appunti prezioso, da leggere senza una meta precisa, va preso per una passeggiata. Un secondo libro che ha questo aroma da paesaggio lunare è "Detti e contraddetti" di Karl Kraus.
Qui abbiamo di fronte il fulminante e dissacrante, il profondo increspato di giocosa irriverenza, il violento che diventa dolce veleno. Kraus abitava a Vienna, in quel secolo, il Novecento, che si avviava a diventare una tempesta d'acciaio. Inventò (l'unica parola possibile per uno come Kraus) una rivista, "Die Fackel" che scrisse praticamente da solo per 37 anni. Tutta la sua opera fu in quell'impaginato, trentamila fogli che celavano uno dei più grandi scrittori di un'Europa in dissoluzione. Nel volume pubblicato da Adelphi per la prima volta nel 1972 c'è il meglio (e naturalmente il peggio) di Kraus, uno che maneggiava la penna come una spada medievale in una "realtà presente" che "è l'oceano delle opinioni, la massa cangiante di stereotipi linguistici che si susseguono nella psiche pubblica". Kraus è la liberazione da tutto questo, dalla prigionia. Ci vuole un certo coraggio nell'andare in fondo, serve la tuta da palombaro, perché accanto alla risata quel caratteraccio squaderna la furia dell'assurdo e non c'è perdono se non una certezza: "In fondo noi uomini siamo i migliori selvaggi".
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- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.