20 Maggio
Il nuovo governo stellato e ruspante
Come si compone il Governo Frankenstein. I ruoli chiave del premier (uomo solo) e del ministro dell'Economia (uomo ovunque), i segreti della macchina di Palazzo Chigi. Domani l'appuntamento con Mattarella.
Il governo? Stellato, ruspante, tutto da scoprire. Nota serale di List, necessaria per fare il punto alla vigilia della giornata di domani che avrà come centro della scena il Quirinale. C'è il contratto e a quanto pare finalmente c'è anche il nome del futuro Presidente del Consiglio e la lista della squadra di governo. Questo è l'esito dell'incontro avuto oggi da Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Due ore di faccia a faccia a Roma e ultima decisione prima di andare domani al Quirinale dal Presidente Mattarella. Salvini alle 15.30 ha dato appuntamento ai giornalisti in un gazebo della Lega a Fiumicino. Ecco cosa ne è venuto fuori:
- Il nome del premier non sarà anticipato per rispetto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
- Salvini e Di Maio non saranno alla guida di Palazzo Chigi, ma saranno disponibili a fare i ministri.
- "L'Italia rimarrà nell'Alleanza Atlantica e migliorerà i propri rapporti con la Russia".
- Fratelli d'Italia nel governo? "Non facciamo violenza a nessuno, ma mi piacerebbe. FdI starebbe bene in un Governo di cambiamento".
- Mattarella? "Ora aspettiamo un segnale dal Quirinale". Poi un avviso, indiretto, valido erga omnes: "Nessuno ponga veti".
- Le dichiarazioni del ministro dell'economia francese sull'Italia minaccia per l'equilibrio d'Europa? "La Francia si occupi della Francia. Oggi c'è l'ennesimo intervento contro il libero voto degli italiani. Se ci chiedono di fare ciò che facevano i Governi precedenti, sappiano che faremo il contrario".
- Ministri esterni? "Sì. È possibile che nel Governo ci siano persone che mai nella loro vita hanno votato Lega o M5s".
- Identikit del futuro premier? "Abbiamo scelto un nome equilibrato che soddisfa noi e loro". Parlamentare? "Siamo tutti politici. Chiunque si occupa della cosa pubblica è un politico con la 'P' maiuscola, anche se non è mai stato parlamentare".
E Di Maio che dice? La prende sul filosofico-economico. Post su Facebook:
La filosofia economica che sta dietro al...
Il governo? Stellato, ruspante, tutto da scoprire. Nota serale di List, necessaria per fare il punto alla vigilia della giornata di domani che avrà come centro della scena il Quirinale. C'è il contratto e a quanto pare finalmente c'è anche il nome del futuro Presidente del Consiglio e la lista della squadra di governo. Questo è l'esito dell'incontro avuto oggi da Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Due ore di faccia a faccia a Roma e ultima decisione prima di andare domani al Quirinale dal Presidente Mattarella. Salvini alle 15.30 ha dato appuntamento ai giornalisti in un gazebo della Lega a Fiumicino. Ecco cosa ne è venuto fuori:
- Il nome del premier non sarà anticipato per rispetto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
- Salvini e Di Maio non saranno alla guida di Palazzo Chigi, ma saranno disponibili a fare i ministri.
- "L'Italia rimarrà nell'Alleanza Atlantica e migliorerà i propri rapporti con la Russia".
- Fratelli d'Italia nel governo? "Non facciamo violenza a nessuno, ma mi piacerebbe. FdI starebbe bene in un Governo di cambiamento".
- Mattarella? "Ora aspettiamo un segnale dal Quirinale". Poi un avviso, indiretto, valido erga omnes: "Nessuno ponga veti".
- Le dichiarazioni del ministro dell'economia francese sull'Italia minaccia per l'equilibrio d'Europa? "La Francia si occupi della Francia. Oggi c'è l'ennesimo intervento contro il libero voto degli italiani. Se ci chiedono di fare ciò che facevano i Governi precedenti, sappiano che faremo il contrario".
- Ministri esterni? "Sì. È possibile che nel Governo ci siano persone che mai nella loro vita hanno votato Lega o M5s".
- Identikit del futuro premier? "Abbiamo scelto un nome equilibrato che soddisfa noi e loro". Parlamentare? "Siamo tutti politici. Chiunque si occupa della cosa pubblica è un politico con la 'P' maiuscola, anche se non è mai stato parlamentare".
E Di Maio che dice? La prende sul filosofico-economico. Post su Facebook:
La filosofia economica che sta dietro al Contratto di Governo è molto diversa rispetto a quella dominante negli ultimi anni. L'abbiamo sempre detto e lo ripetiamo: l'austerità ha fallito, le politiche dei governi che ci hanno preceduto hanno fatto esplodere il rapporto debito/Pil e depresso l'economia. Al contrario, far ripartire il circuito virtuoso di consumi, investimenti ed occupazione stabile è il miglior modo per aumentare anche il gettito fiscale e tenere a posto i conti.
Siamo all'evocazione di politiche à la Keynes. Solo che questo è Di Maio e il titolare pensa che al ministero dell'Economia ci sarà qualcosa di decisamente più solido.
Come sarà il prossimo esecutivo? Esclusa la staffetta tra Di Maio e Salvini (aveva un senso), resta in campo il premier terzo (e non terzo premier) e una squadra di ministri in un governo che dovrebbe essere snello e con innesti di figure che hanno competenza nei settori più delicati e non hanno alcuna militanza nei due schieramenti dell'alleanza di governo. Ministeri chiave: Economia, Esteri, Lavoro e Interni. La lista? Domani da Mattarella.
01
Il premier. L'uomo solo
Il premier terzo è una figura il cui tasso di successo in questa impresa dipende dall'autonomia e dall'esperienza. L'autonomia è necessaria perché a un certo punto il Presidente del Consiglio si troverà spesso a dover mediare tra le varie posizioni e questo avverrà soprattutto in sede internazionale. Il premier si troverà solo (non accompagnato da Salvini e Di Maio) nel Consiglio dei Capi di Stato d'Europa e avrà di fronte Merkel, Macron e gli altri leader. E se è vero che le conclusioni di solito sono preparate prima dagli sherpa, è altrettanto vero che è proprio in sede di Consiglio che si trovano soluzioni last minute. Esempio concreto: il prossimo premier si troverà di fronte alla bozza di Parigi e Berlino sulla governance europea nel vertice di giugno dell'Unione e avrà un gruppo di Paesi già schierati sulla soluzione di Merkel e Macron. Noi con chi stiamo e soprattutto che cosa farà il nuovo premier? Avrà certamente un mandato politico del Parlamento - è necessario - ma all'interno di questo mandato egli potrà di volta in volta scegliere secondo l'interesse nazionale e quest'ultimo verrà individuato e calibrato sulla base delle posizioni degli altri. Non prenderà le sue decisioni in base a una consultazione su Facebook o nei gazebo, ma in diretta, sotto una costante pressione degli altri paesi, con il terzo debito pubblico del mondo sulle spalle, i trader pronti a vendere Italia se le cose non girano per il verso giusto.
02
Palazzo Chigi. L'esperienza conta
L'autonomia in questo caso è fondamentale, ma da sola non basta, può addirittura produrre problemi se a Palazzo Chigi va una figura che non ha mai visto come funziona la politica, non ha mai partecipato a un vertice internazionale, non ha mai fatto politica, non sa resistere alle pressioni. Ecco perché l'esperienza è fondamentale. Si può dire che è una buona occasione per innovare e forse lo è. Ma anche lanciarsi dalla finestra è un'esperienza. Ancor di più se la sotto non c'è rete. Matteo Renzi in Europa non solo non ha combinato nulla, ma è andato a finire contro un muro di titanio con Juncker che gli ha fatto ballare il fox trot innumerevoli volte. Renzi ha fatto molte dichiarazioni, ma poi ha preso zero tituli. E il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha dovuto raccogliere le macerie. Il nome potrebbe sorprenderci, se è persona autonoma e esperta partiamo bene, se non lo è, comincia tutto in salita. Il premier a Palazzo Chigi e a Bruxelles diventa continuamente un uomo solo e questa solitudine diventa inquietudine se non è capace, se è sottoposto a sollecitazioni contrastanti, l'inquietudine poi si trasforma in errore e quest'ultimo in crisi politica in brevissimo tempo. Potrebbe anche andare tutto benissimo, ma una cosa è certa: il Presidente del consiglio non è un semplice esecutore di un programma, in realtà è un interprete di una politica che si fonda anche sulle sua personalità e sul cogliere l'attimo. Non basta il contratto di governo, dove c'è scritto ben poco. La realtà domina, spesso è fatta di attimi fuggenti. E in quell'attimo è altamente probabile che non ci siano né Salvini né Di Maio. Domani scopriremo il profilo di questo uomo solo.
03
Il ministro dell'Economia. L'uomo ovunque
L'uomo ovunque. Il ministro dell'Economia subito dopo quello del premier è l'altro pilastro su cui si fondano la forza e la fiducia del governo. Il rapporto chiave con l'Europa è nelle sue mani, il suo campo di battaglia è l'Ecofin. Questo organismo europeo si riunisce una volta al mese e il suo portafoglio è sconfinato, tutto passa qui: politica economica, fiscalità, mercati finanziari e movimenti di capitali, relazioni economiche con i paesi fuori dall'Ue. Ce n'è abbastanza da far tremare i polsi di chiunque, soprattutto nella previsione di una difficile battaglia per riequilibrare gli assetti nell'Unione. L'Ecofin è il posto dove un Paese dice sì o no. E per dire no occorrono posizioni credibili, nette e... alleati. Se dici no da solo, il risultato è sempre uno: zero. L'Ecofin si occupa naturalmente del bilancio Ue, della moneta unica, coordina le varie posizioni dell'Ue per i vertici del G20, Fondo monetario internazionale e Banca mondiale. Siamo di fronte a un ministero di guerra in tempo di guerra. Qui serve una figura esperta, autorevole, senza problemi di suddittanza psicologica e preparazione top class.
04
Serve mestiere anche per andare in rosso
Anche per questo ruolo valgono i principi espressi per il premier: autonomia e esperienza. Sul piano interno è facile intuire a quale tipo di pressioni verrà sottoposto: Lega e Movimento Cinque Stelle si troveranno a un certo punto a esprimere posizioni differenti sulla politica fiscale, gli investimenti (vedere alla voce infrastrutture e reti) e lavoro (reddito di cittadinanza) e il ministro dell'Economia è quello che ha il portafoglio. Dovendo presentare fin da subito un taglio con il passato, dovrà decidere come andare in deficit (di questo si tratta) e calcolare l'impatto di queste politiche sul debito. Dovrà convincere i mercati con una tabella di marcia e di previsione inappuntabile e su questa base econometrica costruire una serie di provvedimenti che tengono conto delle posizioni politiche degli alleati di governo. Lavoro duro per chiunque, ancor di più con un governo che sarà monitorato dai radar degli alleati in Europa. Quando ci sarà la legge di stabilità il ministro dell'Economia dovrà vigilare sul prossimo assalto alla diligenza: i grillini puntano a misure che rischiano di aumentare le voci di spesa senza impattare sulla crescita reale, i leghisti hanno un quadro fiscale più chiaro ma per realizzarlo deve contenere a loro volta le aspettative dei pentastellati. In mezzo, c'è il ministro dell'Economia con la calcolatrice in mano. E a ogni voce nuova egli dovrà dire sì, no, forse, taglio questo. Anche la politica di spesa è fatta di dare e avere, le regole della partita doppia esistono e non cambiano. Ci vuole maestria anche per andare in rosso. In caso contrario, si cola a picco. Vivremo tempi interessanti. Forse troppo.
05
Il Consiglio dei ministri. Macchina e ruoli chiave
Che governo sarà? I nomi saranno il frutto di un mix tra designazioni politiche di Cinque Stelle e Lega e profili autonomi, tecnici che hanno chiesto riforme dell'Unione europea, discontinuità con le politiche di austerità, attenzione al Mediterraneo e ai rapporti con l'Eurasia. La composizione del Consiglio dei ministri è importante perché riflette la linea politica dei partiti che esprimono la maggioranza ma nel tempo stesso danno vita a un organismo autonomo che fin dal giuramento assume un solenne impegno. Questa è la formula:
Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione.
Attenzione a quest'ultima parte, in questo governo sarà più che rilevante: "Nell’interesse esclusivo della Nazione". La Nazione. Non altri.
Siamo di fronte a un organo collegiale di cui quasi tutti ignorano le funzioni. Leggere bene: collegiale. Quali sono le funzioni? Legge numero 400 del 1988, articolo 2:
Il Consiglio dei Ministri determina la politica generale del Governo e, ai fini dell’attuazione di essa, l’indirizzo generale dell’azione amministrativa; delibera altresì su ogni questione relativa all’indirizzo politico fissato dal rapporto fiduciario con le Camere. Dirime i conflitti di attribuzione tra i Ministri.
Questo passaggio spiega la sua importanza: è l'organo che dà la linea politica e fa da stanza di compensazione dei conflitti. Nel contratto di governo c'è anche un comitato di conciliazione - non è in contrasto né con la Costituzione né con la legge che abbiamo citato - che è un ulteriore cuscinetto per ridurre gli attriti e ricomporli a livello di leader, è un dato di fatto della pratica quotidiana di governo. Potevano anche non metterlo nero su bianco e tra l'altro è già previsto un Consiglio di gabinetto e i comitati di ministri e interministeriali.
Che altro fa il Consiglio dei ministri? Che domande, le nomine, capitolo che alla politica interessa moltissimo. Ne avremo un saggio a breve, non appena il governo entrerà in funzione.
E la macchina del governo? Chi comanda a Palazzo Chigi? Il segretario generale. Dovranno sceglierlo con cura, servono grandi doti di gestione e amministrazione, equilibrio politico e imparzialità. Questa è una nomina seria, pesante, fondamentale. Il segretariato generale lavora a stretto contatto con il capo del governo e di solito viene seguito da uno dei sottosegretari alla Presidenza del Consiglio. Un grande potere.
Potere che si associa a quello poco visibile del Dipartimento per l'Editoria, influentissimo sui giornali, distributore di finanziamenti pubblici, promotore di leggi, riforme del settore, vigilante. Avrà un grande ruolo nel prossimo risiko, in particolare sugli accorpamenti - ormai ineludibili, visto il mercato - delle agenzie di stampa. Sono troppe, vanno riorganizzate. E il governo ha un suo ruolo chiave perché le agenzie sono fornitori primari di informazione dei ministeri e degli altri enti e istituzioni dello Stato.
Intorno al premier e al Consiglio dei ministri ruotano poi i ministri senza portafoglio, cioè uffici di diretta collaborazione, poi ci sono i dipartimenti di indirizzo, i dipartimenti di supporto e coordinamento, le strutture di missione. Palazzo Chigi è una macchina a più teste, qualcuno direbbe che è un'Idra, il mostro della mitologia greca, un serpente marino a nove teste, di cui quella centrale è immortale. La realtà del governo è diversa: muore quella centrale, ma le altre, quella della macchina, sopravvivono a ogni passaggio di regime. Il primo nemico del Governo Frankenstein sarà l'Idra burocratica di Palazzo Chigi.
Totonomi? Ha poco senso, quando l'elenco sarà certo, i ministri saranno di fronte al Presidente Mattarella, allora faremo un esame del profilo dei ministri, quelli che contano.
Intanto la realtà corre, avanza, chiama. Abbiamo un problema con Berlino e Parigi che si stanno scrivendo le nuove regole europee in splendida solitudine. E Parigi alle dichiarazioni anti-Tav di Di Maio ha già risposto. Il gioco si fa duro.
06
Macronisti all'attacco del Governo Frankenstein
La battaglia è appena cominciata e per condurla ci vuole un po' di raffinatezza politica. Anche perché Parigi può contare sulla sua struttura burocratica di Bruxelles, gente che sta sul pezzo e pensa prima di tutto alla Francia. Il ministro dell'Economia Bruno Le Maire l'ha toccata piano: "O siamo in grado di ridurre le divergenze economiche, o l'euro sarà indebolito o minacciato di scomparire", ha detto il ministro francese, in un'intervista radiotv su CNews ed Europe1. Lezioncina con il ditino sollevato del ministro francese: "Gli italiani devono capire che il futuro d'Italia è in Europa e non altrove, ma ci sono regole da rispettare. Se il nuovo governo si assumerà il rischio di non rispettare i suoi impegni sul debito, sul deficit ma anche sul consolidamento delle banche, tutte la stabilità finanziaria della zona euro sarebbe minacciata". Interessante, il pedagogo francese in azione. Le Maire ha confermato che c'è "una tabella di marcia" concordata con la Germania per la riforma dell'Unione europea. Tutto entro giugno. E siamo già alla realtà, all'agenda che preme: cosa farà il nuovo governo? Intanto potrebbe dire che gli accordi a due sulla nuova Europa sono inaccettabili. Si chiama Unione, che lo sia sul serio.
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Ci vorrebbe più che un ministro degli Esteri un'idea di politica estera. Si è parlato di Stati Uniti e Russia, ma per l'Italia il campo da gioco dovrebbe essere un altro: il Mediterraneo. Leggiamo insieme cosa scrive Daniela Coli.
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L'Italia ieri, oggi e domani è nel Mediterraneo
di Daniela Coli
Nell'ultimo editoriale sul Corriere della sera, dal titolo significativo, Un Paese che va rifondato, Ernesto Galli della Loggia ha ricordato la fragilità della Repubblica, l'eclissi della nazione, l'inadeguatezza a dare vita a una vera e propria classe dirigente, la mancanza del senso dell'interesse generale: un bilancio penoso, per il quale la nostra democrazia è forse la più debole tra quelle nate nel secondo dopoguerra. Da qui la difficoltà del Paese a capire il proprio ruolo in Europa e nell'ordine internazionale, nel quale, in questi settant'anni, l'Italia è stata spesso, nei momenti di svolta, una "nave sanza nocchiere in gran tempesta" (Dante, Divina Commedia, Canto VI). Per un Paese che non sa cos'è, né cosa vuol essere, senza strategie, è facile passare da un mito all'altro, né rendersi conto cosa significasse davvero "entrare in Europa". Né si è capito che l'Europa è quella che è uscita peggio dal '900, perché la più dipendente, anche se ricca, dal più potente impero della storia, gli Stati Uniti. Continua a leggere l'articolo su List.
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E ora dove si va? Giro del mondo: America e Cina. Là fuori succede di tutto. La guerra del container.
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La guerra del container. Xi apre la porta a Trump
Là fuori il Signor Zeitgeist sta bussando furiosamente alla porta di tutti continenti, le nazioni, i governi. Oggi ha un messaggio urgente che viene da Washington e Pechino. Gli Stati Uniti e la Cina non hanno formalizzato un accordo sul quanto, ma c'è un terreno comune sul cosa: Pechino comprerà più prodotti americani. Traduzione: si va verso il riequilibrio del deficit commerciale dell'America con la Cina. La Casa Bianca puntava a un accordo da 200 miliardi di dollari, i cinesi per ora non hanno voluto mettere nero su bianco la cifra, tutto è rinviato a un vertice tra i due presidenti. In ogni caso, gli americani hanno sospeso il piano dei dazi contro la Cina.
Trump e Xi Jinping hanno mostrato di avere un certo pragmatismo, hanno collaborato sul dossier della Corea del Nord facendo la parte del poliziotto buono (Xi) e del poliziotto cattivo (The Donald) con il dittatore Kim jong-un, nel consiglio di sicurezza dell'Onu la Cina ha trovato in Nikki Haley un avversario e un interlocutore con il quale fare accordi. Può piacere o meno, ma Trump è un game changer e il gioco è globale. Ci riguarda. Per questo serve un governo e per questo serve un'Europa diversa. Rischiamo di soccombere sotto i colpi di Washington e Pechino. Don Abbondio a Bruxelles, il vaso di coccio tra i vasi di ferro. Che meraviglia, il Manzoni.
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C'è altro? Un delizioso pezzo di storia, cultura, costume. Italia, patria del trasformismo (fenomeno citato nel contratto di governo tra Cinque Stelle e Lega) e una figura che fu spettacolo e anticipazione di un virus letale per la politica del Belpaese. Michele Magno va in scena. Sipario. Applausi.
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La politica e il palcoscenico del trasformismo
di Michele Magno
“Occorre introdurre forme di vincolo di mandato per i parlamentari, per contrastare il sempre crescente fenomeno del trasformismo”: così recita un passo del contratto per il governo del cambiamento alla voce “Riforme istituzionali, autonomia e democrazia diretta”. Ho già avuto modo di esprimere su queste colonne la mia diffidenza nei confronti quelle concezioni secondo cui gli elettori sono i "datori di lavoro" degli eletti, ridotti ala rango di loro “portavoce”. Qui mi interessa invece fermare l’attenzione sull’origine storica del termine trasformismo, ossia l’abitudine a cambiare casacca di partito con fulminea disinvoltura. Il vocabolo entra nel linguaggio politico italiano negli ultimi decenni dell’Ottocento. In un discorso tenuto a Stradella alla vigilia delle prime elezioni a suffragio allargato (8 ottobre 1882), il capo della sinistra parlamentare Agostino Depretis giustificava così gli accordi stipulati con la destra moderata di Marco Minghetti: "Se qualcheduno vuole entrare nelle nostre file, se vuole accettare il mio modesto programma, se vuole trasformarsi e diventare progressista, come posso io respingerlo?". Perorazione vana, perché il termine trasformismo divenne immediatamente sinonimo di mancanza di principi, di amoralità, di corruttela. Continua a leggere l'articolo su List.
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Il trasformismo. Lo vedremo ancora, manca poco al varo del Governo Frankenstein. Molti sono già pronti al riposizionamento. Preparatevi alle cene social in cui l'insospettabile intelligente a prescindere vi dirà di aver letto il romanzo di Mary Shelley. Altri citeranno pensosamente il film di Mel Brooks con Gene Wilder. Sospirate. Ci vuole pazienza. Viviamo tempi comici. Forse troppo.
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strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.