29 Dicembre

Il Parlamento che non sa parlare

Dopo la rissa, la fiducia. Resta un'aula dove la discussione è sotto zero. Qualche confronto impietoso aiuta a capire perché il rumore di Montecitorio è solo scena muta. Siria, Trump si ritira e Putin fa la mossa. La statua di Nagy e l'Ungheria, in poesia. Sì, ci siamo persi dentro Bandersnatch

Stasera con il voto di fiducia (sarà votata per appello nominale a partire dalle ore 18.30, previe dichiarazioni di voto che inizieranno alle ore 17) il Senato approverà la legge di Bilancio. Si chiude il capitolo del 2018 politico dell'Italia. Non è stato un bello spettacolo, ma non è stato neanche quel momento di "gravità eccezionale" di cui parlano le opposizioni. Siamo nel pieno della tradizione del Parlamento italiano del post Prima Repubblica, un'operetta mediocre. La qualità di quello che è arrivato dopo il 1992 si saggia soprattutto nella lettura delle leggi (pessimo italiano, disastroso drafting legislativo che viene puntualmente "smontato" da tribunali e Corte Costituzionale) e dei discorsi in aula (siamo lontani anni luce dalla grandezza e drammaticità di alcuni momenti della nostra storia dal 1945 al 1992). Accanto alla parola, c'è l'immagine. Ieri ne abbiamo visto alcune, sono la conferma di quanta strada abbiamo da fare, di quanti errori bisogna correggere, di quanto tempo perdiamo nel rancore. Guelfi e ghibellini, italiani contro con l'aggravante della sintassi claudicante. Tanti auguri. 

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Molto rumore per fare una scena muta

Questa è la foto che ieri ci ha consegnato il 2018 ormai ai titoli di coda: 

Il deputato Emanuele Fiano che assalta i banchi del governo brandendo la raccolta degli emendamenti alla manovra. Osservate bene questa foto dell'Ansa: al centro della scena, c'è Fiano, notate la camicia sbottonata, esonda dai pantaloni, con la pancia in fase carro armato, l'unica cosa che non riescono a trattenere gli altri protagonisti dello scatto. A destra c'è un altro deputato (dovrebbe essere Enrico Borghi, sempre del Pd), a destra un commesso che placca Fiano con una stretta da lotta libera, alle sue spalle c'è un altro dem, Luigi Marattin, altro soggetto dallo zampillo di nervi facile. Fiano lancerà gli emendamenti in aria verso i banchi del governo, colpendo...


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