28 Gennaio
Il Parlamento in alto mare
Maggioranza e opposizione sulla Sea Watch. Salvini blocca la staffetta acquatica del Pd, divieto di navigazione nell'area. È questa l'agenda che conta? La fiducia sull'export tedesco crolla (e per l'Italia sono guai), la Cina fa pressioni sul caso Huawei (e ci tocca da vicino), domani si vota la Brexit (vedere alla voce esportazioni)
Che cosa succede? Sul taccuino le notizie che contano vengono tutte dall'estero e la ragione è semplice e disarmante: il nostro paese ha un'agenda completamente fuori dalla realtà. Questo dato oggettivo lo vedrete emergere come un'isola vulcanica in mezzo al mare. Seguite il titolare di List.
01
Governo e opposizione. Tutti in alto mare
- Tutti a bordo. Alcuni parlamentari dell'opposizione sono saliti a bordo della nave Diciotti al largo di Siracusa con a bordo 47 stranieri. Il ministro dell'Interno - sul cui capo pende un'autorizzazione a procedere da parte del tribunale dei ministri - dice che sono fuorilegge. Graziano Delrio, deputato del Pd, ex ministro dei Trasporti, dice che ci sarà "una staffetta di parlamentari del Pd";
- Alt, niente staffetta marina. Il comandante della Capitaneria di porto di Siracusa, Luigi D'Aniello, ha emesso un'ordinanza che dispone il divieto di navigazione, ancoraggio e sosta nel raggio di 0,5 miglia dalla posizione della Sea Watch. Il provvedimento è stato sollecitato dal prefetto di Siracusa, cioè dal ministero dell'Interno: "Alla luce di quanto emerso durante l'odierna riunione tenutasi in prefettura in presenza delle forze di polizia", ha richiesto alla Capitaneria di porto di Siracusa "l'adozione di urgenti provvedimenti di disciplina della navigazione e dell'accesso nell'area di mare circostante il punto di fonda dell'unità Sea Watch 3, nell'ambito della baia di santa Panagia, mediante interdizione del tratto di mare interessato in considerazione del fatto che la presenza e/o la navigazione di altre imbarcazioni attorno alla stessa motonave possono creare problemi riguardanti l'ordine pubblico e la sanità pubblica". Il Pd tenterà di salire sulla Sea Watch comunque? Faranno un'azione dimostrativa alla Green Peace?
- Sceriffi in alto mare. Non solo il divieto (pure di balneazione e pesca, per la precisione), ma anche il sequestro della nave. Il governo ha un piano per il sequestro della nave Sea Watch che...
Che cosa succede? Sul taccuino le notizie che contano vengono tutte dall'estero e la ragione è semplice e disarmante: il nostro paese ha un'agenda completamente fuori dalla realtà. Questo dato oggettivo lo vedrete emergere come un'isola vulcanica in mezzo al mare. Seguite il titolare di List.
01
Governo e opposizione. Tutti in alto mare
- Tutti a bordo. Alcuni parlamentari dell'opposizione sono saliti a bordo della nave Diciotti al largo di Siracusa con a bordo 47 stranieri. Il ministro dell'Interno - sul cui capo pende un'autorizzazione a procedere da parte del tribunale dei ministri - dice che sono fuorilegge. Graziano Delrio, deputato del Pd, ex ministro dei Trasporti, dice che ci sarà "una staffetta di parlamentari del Pd";
- Alt, niente staffetta marina. Il comandante della Capitaneria di porto di Siracusa, Luigi D'Aniello, ha emesso un'ordinanza che dispone il divieto di navigazione, ancoraggio e sosta nel raggio di 0,5 miglia dalla posizione della Sea Watch. Il provvedimento è stato sollecitato dal prefetto di Siracusa, cioè dal ministero dell'Interno: "Alla luce di quanto emerso durante l'odierna riunione tenutasi in prefettura in presenza delle forze di polizia", ha richiesto alla Capitaneria di porto di Siracusa "l'adozione di urgenti provvedimenti di disciplina della navigazione e dell'accesso nell'area di mare circostante il punto di fonda dell'unità Sea Watch 3, nell'ambito della baia di santa Panagia, mediante interdizione del tratto di mare interessato in considerazione del fatto che la presenza e/o la navigazione di altre imbarcazioni attorno alla stessa motonave possono creare problemi riguardanti l'ordine pubblico e la sanità pubblica". Il Pd tenterà di salire sulla Sea Watch comunque? Faranno un'azione dimostrativa alla Green Peace?
- Sceriffi in alto mare. Non solo il divieto (pure di balneazione e pesca, per la precisione), ma anche il sequestro della nave. Il governo ha un piano per il sequestro della nave Sea Watch che batte bandiera olandese;
- Prima le poltrone. Matteo Salvini dice che "il governo non è in discussione" per la sua persona e il caso Diciotti. Disse che avrebbe rinunciato all'immunità, ora c'è il problema del voto nella Giunta per le immunità del Senato. Flip flop;
- Doppio gioco. Luigi Di Maio dice che i parlamentari del Movimento Cinque Stelle voteranno in favore dell'autorizzazione a procedere chiesta dalla magistratura su Salvini, poi lui andrà al processo a testimoniare in favore del ministro dell'Interno. Forse Salvini dovrà supplicare Di Maio di non testimoniare in suo (s)favore. Giustizia creativa.
Mentre in Italia si discute di questo, là fuori accadono cose interessanti, forse troppo.
02
Germania. Crolla la fiducia sull'export
La fiducia delle imprese sull'export in Germania è crollata. È una notizia che dovrebbe mettere l'Italia nella situazione della sala comando del sommergibile con le spie rosse tutte accese, ma come abbiamo visto il governo ha un'altra agenda. La Germania è il nostro principale partner economico, cosa che ovviamente nel racconto di Palazzo Chigi non esiste. I dati IFO sulla fiducia delle imprese tedesche sono eloquenti:
L'indice è crollato dalla quota 8.7 di dicembre a 5.9 in gennaio, le aspettative delle imprese tedesche si stanno assottigliando sempre più. Commento di Clemens Fuest, presidente di IFO: "Il raggio di speranza di dicembre nell'industria automobilistica è scomparso all'inizio dell'anno. Le prospettive sono notevolmente peggiorate. Lo stesso vale per l'industria chimica. Non si prevede quasi nessuna crescita delle esportazioni da altri due settori chiave: l'industria elettrica e l'ingegneria meccanica. D'altro canto, si prevede una crescita nell'industria alimentare e per i produttori di carta. Anche l'industria farmaceutica prevede un aumento delle vendite all'estero".
Qualcuno pensa che questo non ci riguardi? Ne vedrete presto la versione italiana: l'industria dell'auto ha tagliato gli investimenti pubblicitari sulla televisione (e non abbiamo ancora visto l'effetto eco-tassa sui modelli italiani), segno che i produttori pensano a un forte rallentamento delle vendite, così pure il settore della grande distribuzione. Per ora abbiamo visto un raffreddamento costante della crescita (è ormai piatta, va verso la recessione), presto sarà visibile la gelata. Tutto questo significa che le previsioni della legge di bilancio dell'Italia non reggeranno l'impatto con la realtà. Discussione sul tema: zero.
03
Cina. Pechino si muove per Huawei (e avvisa l'Europa)
Il Financial Times stamattina ha intervistato l'ambasciatore cinese a Bruxelles, Zhang Ming che ha minacciato l'Unione europea e "gravi conseguenze" per la cooperazione: "Non è utile fare calunnie, discriminazioni, pressioni, coercizioni o speculazioni contro qualcun altro. Qualcuno non risparmia sforzi per fabbricare storie sulla sicurezza di Huawei", ha detto l'ambasciatore. "Ma non penso che queste storie abbiano nulla a che fare con la sicurezza". Quel "qualcuno" è rappresentato dagli Stati Uniti. Le parole di Ming sono un'escalation diplomatica della battaglia in corso sull'operato di Huawei, sono incastonate nel contesto del negoziato sul commercio mondiale tra Pechino e Washington, puntano il dito sulle relazioni tra Unione europea e Stati Uniti, lanciano un "avviso" sullo sviluppo della rete 5G.
Qualcuno dice che non ci riguarda? Huawei è presentissima in Italia, 1.5 miliardi di business, è il capoprogetto dello sviluppo della tecnologia 5G, ha centri di ricerca in Italia, ne aprirà uno nuovo sul design, è partner e fornitore di tutti gli operatori telefonici presenti in Italia. Quanto alla presenza della finanza cinese nel nostro paese, è inserita direttamente dentro il forziere delle nostre infrastrutture: sono presenti al 35 per cento nel capitale di Cdp Reti (la società di Cassa depositi e prestiti) con State Grid Europe, società del gruppo State Grid Corporation of China. Cosa c'è dentro Cdp Reti? Robetta, le partecipazioni di Snam, Italgas e Terna. La rete energetica italiana. Qual è il piano del governo italiano sulle questioni sollevate da Pechino? Come la mettiamo con il nostro alleato naturale, gli Stati Uniti? Le attività di Huawei in Europa sono osservate con attenzione per problemi legati alla sicurezza, l'Italia ha una sua posizione sul problema in agenda? Discussione sul tema: zero.
04
Brexit. Domani altro voto a Westminster
Domani a Westminster va in scena la (pen)ultima puntata sulla Brexit. Theresa May gioca le sue carte, tutto ruota intorno alla questione del backstop sul confine dell'Irlanda. Forse poco, ma vista l'assenza di alternative, potrebbe perfino essere sufficiente a non far crollare ogni speranza di un'uscita ordinata del Regno Unito dall'Unione. Nelle quote di List, la No Brexit per ora resta l'esito più probabile, ma tutto si sta giocando in queste ore. Quale scenario avremo davanti domani? L'ordine del giorno della Camera dei Comuni prevede la discussione di 19 emendamenti all'accordo tra Regno Unito e Unione europea, questo lavoro dovrebbe condurre poi a uno di questi esiti:
- No Brexit. Per ora è quello più probabile, anche se in realtà siamo ancora in una zona di "limbo" visto che la Brexit dovrebbe realizzarsi il 29 marzo. Nonostante lo scorrere rapido della sabbia nella clessidra, c'è ancora tempo per risolvere o incasinare ulteriormente la situazione;
- Nuova Brexit. Theresa May non solo ci spera, ma lavora su questo scenario, il punto chiave è il backstop per evitare un confine fisico tra Dubino e Belfast. Se otterrà il via libera dai parlamentari inglesi, Theresa May poi dovrà andare dai leader europei a chiedere l'approvazione di quanto votato dal Parlamento.
- Rinvio. C'è un emendamento che lo prevede, firmato da Yvette Cooper. Un rinvio? Con le elezioni europee a maggio? Abbiamo già scritto dello strano incrocio, ripetiamo: rinviare la Brexit a dopo maggio significa avere il Regno Unito ancora dentro l'Unione europea, dunque gli inglesi dovrebbero andare a votare e eleggere i propri deputati a Strasburgo. Siamo in un film sceneggiato da un matto;
- Secondo referendum. Siamo sempre nel campo della psicanalisi d'urgenza, nessuno lo vuole sul serio, ma chi può escludere del tutto anche questa ipotesi?
- Elezioni. May si è assicurata la presenza a Downing Street fino al prossimo dicembre con la vittoria sul voto di fiducia chiesto dai Laburisti qualche giorno fa, nel frattempo i Tories non hanno risolto neanche uno dei loro problemi interni - la successione alla May, per esser chiari - l'unica strategia possibile in questo momento è quella classica: perdere tempo per prendere tempo;
- May rovescia tutti i tavoli. Il primo ministro gioca la carta del voto anticipato. Anche qui, bisogna vedere cosa dicono i parlamentari conservatori, che grado di coesione c'è nel governo su una scelta così radicale, ma di fronte a un altro collasso parlamentare e all'impossibilità di un nuovo accordo con l'Europa, andare al voto è un'altra versione del perdere tempo per prendere tempo.
In questo totale disastro, è balenata perfino l'idea di imporre la legge marziale nel caso di No Brexit per evitare disordini. Sono disposizioni previste dal Civil Contingencies Act 2004, a Downing Street negano di averne preso in considerazione l'uso. Non ci mettiamo la mano sul fuoco.
Qualcuno dice che tutto questo riguarda solo i sudditi di Sua Maestà la Regina? L'Italia ha esportato verso il Regno Unito nel 2017 oltre 23 miliardi di euro di beni e servizi. God Save The Queen... e anche noi.
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Cosa succede in America? Ultime notizie dalla Casa Bianca e un ritratto di coppia.
05
Trump e il muro fifty fifty
Donald Trump è in fase di tregua armata. Ha terminato temporaneamente lo shutdown delle attività del governo, i dipendenti federali torneranno oggi al lavoro, il Congresso sta trattando un accordo sul budget e ha tempo fino al 15 febbraio. Trump ha mostrato scetticismo su un esito positivo: "Personalmente penso che ci siano meno del 50 per cento di possibilità". Poi ha fatto balenare di nuovo l'arma del decreto d'emergenza per finanziare la costruzione del muro al confine con il Messico. Siamo in un territorio sconosciuto, i Democratici contestano l'uso dello strumento dello shutdown nella trattativa, i Repubblicani sono in difficoltà, divisi e tra i commentatori conservatori più duri emergono critiche sull'operato del Presidente. "Un buono a nulla", ha chiosato Ann Coulter. Il Wall Street Journal riporta un commento di Trump sulla polemista: "So che ce l'ha con me, probabilmente non ho risposto a qualche sua telefonata". Trump e le donne. No, la donna, il vero antagonista è solo uno, anzi una: Nancy. Una storia di potere (e un po' d'amore).
06
Lui e Lei. Lei e Lui. L'America di Donald e Nancy
Due tipi così nella politica di Lilliput-Italia non li troverete mai. Si scambiano occhiate, messaggi, lettere, colpi di clava. Lui e Lei. Lei e Lui. Loro. Il potere che declina inesorabilmente in "noi". Trump e Pelosi. Il Presidente e la Presidente. The Donald e Nancy. Nella "palude" (the swamp) trumpiana queste due figure sono il maestoso della sinfonia del potere di Washington. Le biografie, la storia, il contesto. Un grande paese e... qui stiamo a prendere nota di Salvini e Di Maio, e voi capite che razza di mestiere facciamo, poi prendi il taccuino, la penna, rileggi gli appunti, fai un salto là dove lasci sempre il cuore, l'America, e sulla Settimana Enigmistica della politica scatta subito la frase "unisci i puntini e trova la differenza". Siamo a Washington, al numero 1600 di Pennsylvania Avenue, la Casa Bianca. Continua a leggere l'articolo su List.
***
Cosa c'è ancora sul taccuino? Frou frou Macron, zona gialla, non grillina, nonostante tutti i tentativi di Di Maio per apparentarsi ai gilet gialli. Un incompreso. Come Macron.
07
Francia. Flashball
Emmanuel Macron in visita in Egitto, dal Presidente al Sisi, interpellato sugli attacchi del Movimento Cinque Stelle (Franco africano) e della Lega (bersagli vari ed eventuali) ha commentato: "Non risponderò, non aspettano altro, tutto questo è irrilevante, il popolo italiano è nostro amico e merita dei leader all'altezza della sua storia". Va bene, battaglia politica legittima, ognuno ha i suoi guai e gli statisti che merita. D'altronde, la Francia non se la passa per niente bene e qualche ragione ci sarà. La manifestazione dei gilet gialli nel fine settimana - siamo all'undicesimo atto - si è chiusa con un brutto incidente che rischia di far tracimare una situazione già non sostenibile, guardate cosa impagina il Figaro:
Jérôme Rodrigues è uno dei leader dei gilet gialli, è stato ferito a un occhio da un proiettile di gomma durante l'undicesima manifestazione (quasi 70 mila in tutta la Francia, dopo 11 settimane) e questo fatto rischia di mandare a carte quarantotto il Grand Debat di Macron sulle riforme sociali. Un problema politico che sta emergendo con la chiamata alla "rivolta" (pacifica, poi come sempre si vedrà) dopo il ferimento di Rodrigues. Basta dare un'occhiata al profilo Facebook per capire che cosa sta montando nella società francese. Accade quello che avevamo segnalato su List: flashball.
Per Macron e il governo di Edouard Philippe è un macigno. La politica. La piazza. Andiamo in Venezuela, da quelle parti stanno apparecchiando una settimana ad alto voltaggio. È tornata la politica sulle strade, la rivolta in vari format declinati sui social. La rivoluzione in diretta.
08
Venezuela. Guaidó chiama la piazza
La spallata al regime. L'antagonista di Nicolas Maduro sta provando a chiudere la partita. Ha il sostegno internazionale (l'Italia si distingue con il suo generatore automatico di programmi di politica estera sudamericana, ha ben quattro linee: quella madurista di Dibba, quella trumpista di Salvini, quella né né di Conte e quella pro Ue di Moavero), ma gli manca il pilastro fondamentale per il regime change: l'appoggio dell'esercito. Juan Guaidó in un'intervista al Guardian dice che il Venezuela "sta vivendo un momento magico con la possibilità unica di potersi lasciare il caos alle spalle. La frustrazione si è trasformata in speranza. La gente ha il coraggio di sognare di nuovo, ci siamo risvegliati da un incubo per avere nuovi sogni, per sognare il futuro, il nostro Paese, non di ciò che eravamo, ma ciò che possiamo diventare". Belle parole. Conseguenze pratiche? Guaidó ha chiamato i venezuelani via Twitter a scendere in piazza contro Maduro. Prima manifestazione mercoledì da mezzogiorno alle 14 (dalle 17 alle 19 in Italia) per chiedere l'appoggio delle forze armate. Sabato marcia nazionale per chiedere nuove elezioni.
Come andrà a finire? Maduro ieri ha fatto sapere le sue intenzioni così, partecipando a delle esercitazioni militari, sulla torretta di un carro armato (foto Ansa):
Viviamo tempi blindati e cingolati. Forse troppo. Buona giornata.
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l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.