7 Maggio
Il passo indietro c'è. Manca quello avanti
Di Maio va in tv e dice a Salvini: "Scegliamo insieme un Presidente del Consiglio". No al governo tecnico, passo indietro di tutti, Berlusconi compreso. Il governo di Mattarella? "Non avrebbe i voti". Stasera il vertice decisivo del Centrodestra. Domani tutti al Quirinale per cercare il governo che per ora non c'è.
È domenica e la crisi di non governo è in fase di eruzione: lava, ceneri e lapilli. A 24 ore dall'appuntamento con il Capo dello Stato - sarà il primo a entrare e uscire dallo Studio alla Vetrata del Quirinale - Luigi Di Maio va in tv da Lucia Annunziata e sgancia la sua bomba al fosforo qualche ora prima del vertice di stasera del Centrodestra. Ecco le note in presa diretta sul taccuino del titolare di List:
Mi faccio da parte
È una cosa che Matteo Salvini sa da un po': se il punto è realizzare cose per gli italiani e quell'ostacolo è Luigi Di Maio premier, scegliamo insieme un presidente del Consiglio a condizione che questo sia a capo di un governo politico M5s-Lega e realizzi fatti come l'abolizione della Legge Fornero o il reddito di cittadinanza.
Io, Salvini e... una personalità
Ci mettiamo attorno a un tavolo io e Salvini e scegliamo insieme una personalità che possa rappresentare l'elettorato che ci ha votato, purché sia una personalità in grado di capire e comprendere il momento storico.
Il passo indietro di Berlusconi
Finchè Salvini diceva "scegliamo un premier di centrodestra" la mia persona era l'argine perché non ci fosse un premier di centrodestra. Io faccio un passo indietro, Salvini fa un passo indietro, ma c'è un'altra persona che deve farlo. Quando Berlusconi ha cominciato la sua esperienza politica, io facevo il primo anno di liceo. Nella Terza Repubblica i cittadini fanno un passo avanti e i politici fanno un passo indietro.
Nessun problema a tornare al voto
Se dovesse arrivare un'altra chiusura, anche in virtu' di quello che vedo nei sondaggi, non avremmo alcun problema nel ritornare al voto. L'impuntatura a Luigi Di Maio premier non c'è mai stata.
Il contratto è con la Lega, oltre no
L'idea è un contratto di governo su un...
È domenica e la crisi di non governo è in fase di eruzione: lava, ceneri e lapilli. A 24 ore dall'appuntamento con il Capo dello Stato - sarà il primo a entrare e uscire dallo Studio alla Vetrata del Quirinale - Luigi Di Maio va in tv da Lucia Annunziata e sgancia la sua bomba al fosforo qualche ora prima del vertice di stasera del Centrodestra. Ecco le note in presa diretta sul taccuino del titolare di List:
Mi faccio da parte
È una cosa che Matteo Salvini sa da un po': se il punto è realizzare cose per gli italiani e quell'ostacolo è Luigi Di Maio premier, scegliamo insieme un presidente del Consiglio a condizione che questo sia a capo di un governo politico M5s-Lega e realizzi fatti come l'abolizione della Legge Fornero o il reddito di cittadinanza.
Io, Salvini e... una personalità
Ci mettiamo attorno a un tavolo io e Salvini e scegliamo insieme una personalità che possa rappresentare l'elettorato che ci ha votato, purché sia una personalità in grado di capire e comprendere il momento storico.
Il passo indietro di Berlusconi
Finchè Salvini diceva "scegliamo un premier di centrodestra" la mia persona era l'argine perché non ci fosse un premier di centrodestra. Io faccio un passo indietro, Salvini fa un passo indietro, ma c'è un'altra persona che deve farlo. Quando Berlusconi ha cominciato la sua esperienza politica, io facevo il primo anno di liceo. Nella Terza Repubblica i cittadini fanno un passo avanti e i politici fanno un passo indietro.
Nessun problema a tornare al voto
Se dovesse arrivare un'altra chiusura, anche in virtu' di quello che vedo nei sondaggi, non avremmo alcun problema nel ritornare al voto. L'impuntatura a Luigi Di Maio premier non c'è mai stata.
Il contratto è con la Lega, oltre no
L'idea è un contratto di governo su un governo M5S-Lega. Oltre non si va. Vogliamo fare un governo politico con la Lega su determinati punti.
Il cinismo incredibile
In questi 60 giorni la speranza di poter fare qualcosa di buono per il Paese non l'ho mai persa e non la perdo nemmeno oggi. Il cinismo a cui ho assistito in questo periodo eè incredibile.
Il Pd e Renzi
Se il presidente Roberto Fico riceve un incarico esplorativo dal Presidente della Repubblica e il Pd di fronte a quell'incaricato dice che c'è una disponibilità al dialogo e in quella delegazione ci sono i due capigruppo renziani... Ha meravigliato un po' tutti l'intervista di Renzi da Fazio che ha fatto saltare il tavolo. Non credo che il Pd e il reggente Martina aprissero ai Cinque Stelle senza aver consultato il partito internamente. Ora sento il Pd dire "ci siamo a un governo istituzionale". Dunque l'unica preoccupazione era impedire al M5S di governare al costo di andare al governo con il centrodestra, questo lo dovranno spiegare ai loro elettori.
Che cosa significa tutto questo? Proviamo a dare una lettura per livelli.
01
Cinque livelli di (non) governo
Primo livello. Il governo politico. È chiaro che Di Maio non ha nessuna intenzione di dare il suo apportogoverni tecnici mascherati da tregua o altre invenzioni destinate a fare splash sul piano politico. Non ne avrebbe alcun guadagno politico. Di Maio sa che anche la Lega è sulla stessa lunghezza d'onda: Salvini nei sondaggi è al 22 per cento e non ha mai mostrato una vocazione al suicidio. Facendo leva su questo terreno comune, Di Maio propone a Salvini il varo di un governo che almeno in questa formulazione sembra non avere una scadenza. Si tratta di una riapertura della porta all'ultimo momento. Con un grosso ostacolo davanti che stasera Salvini dovrà affrontare: Berlusconi.
Secondo livello. Il governo tecnico. Le cronache dicono che Mattarella ha in testa un'idea, non si sa quale, ma una cosa è certa: quel governo allo stato attuale non ha i numeri per superare la prova dell'aula. Sarebbe un esecutivo senza padre né madre, un fallimento che andrebbe a ricadere tutto - piaccia o meno questo è il punto chiave - sulle spalle di Mattarella. Il Quirinale, tra l'altro, è stato avvisato sull'esito che avrebbe una sortita fuori dal perimetro dei partiti e dal voto del 4 marzo. E anche la teoria della gestione dei conti regge poco, tanto che Di Maio in un passaggio dell'intervista televisiva dice: "L'esercizio provvisorio è da scongiurare sicuramente. Il governo ha presentato un Def e quel documento lo analizzeremo in Parlamento. Un decreto legge manovrina a luglio o a settembre. Quello noi saremmo disponibili a sostenerlo per scongiurare l'aumento dell'Iva. Ma per tenere i conti in ordine non vogliamo sopportare governi che non rappresentano il popolo italiano".
Terzo livello. La campagna elettorale. Se il governo non c'è, la campagna elettorale c'è. Non si è mai fermata. E Di Maio pur sperando di evitare un governo balneare d'ispirazione tecnocratica, con l'intervista rimette il cerino acceso in mano a Salvini. Con quest'ultima mossa, si prepara a affrontare un nuovo giro di giostra elettorale che, nei suoi desideri, deve essere il più ravvicinato possibile. Il voto a giugno non c'è, ma quello in luglio è teoricamente possibile.
Quarto livello. Mattarella. Il centro del Maelstroem a questo punto diventa il Presidente della Repubblica. Il mazzo di carte è nelle mani di Sergio Mattarella e... scotta. Di Maio ha messo giù tutte le sue carte, il Quirinale sa in anticipo cosa dirà il leader del Movimento 5Stelle domani: "Ho sempre detto che nel Presidente Mattarella ci riconosciamo come figura di garanzia. Oggi quello che io dico è: le forze politiche devono avere l'onere di risolvere questa questione. Per il governo del presidente oggi non ci sono numeri, perché se noi non ci siamo e non c'è la Lega di Salvini, mancano i numeri".
Quinto livello. La crisi istituzionale. Passaggio finale, il preludio di quello che avverrà nel caso di fallimento del governo politico: "Non ci mettano in condizioni di dire che le istituzioni escludono il volere popolare perché è stato così per troppo tempo. Non minacciamo il Quirinale e non facciamo pressioni. Se il Presidente della Repubblica è arrivato a questo punto è perché le altre forze politiche hanno fatto di tutto per non fare governare il Movimento 5 Stelle". Questo sarà un passaggio anche di Matteo Salvini. Di dritto o di rovescio, il Governo Frankestein o si realizza a Palazzo Chigi o si materializza tutto all'opposizione.
Non resta che attendere qualche ora: il vertice di stasera del Centrodestra. Ci sono reazioni positive tra i leghisti, ma il dilemma resta sempre lui, Berlusconi. Al Cavaliere va bene il governo di tregua. Sarà disposto a sostenere questa soluzione fino a innescare una guerra con Salvini? Lo vedremo presto. Intanto, Maurizio Gasparri, un fedelissimo di Berlusconi, subito alzato il muro: "Quella di Di Maio è una proposta basata su nulla". Sarà una serata rovente. E domani al Quirinale ci sarà una mattina molto agitata.
Viviamo tempi interessanti. Forse troppo. Nel frattempo, la fantasia galoppa. Il governo di tregua non ha i voti, ma quanto pare ha i volti. Nelle pagine dei giornali ormai siamo al casting per Palazzo Chigi.
02
Ministri pop, premier donna. Il governo Instagram
Fallito l'aggancio tra Pd e Cinque Stelle, l'informazione mainstream ora sogna l'esecutivo degli intelligenti e carini a prescindere. La crisi sui giornali è entrata nella fase castelli in aria. Lorenzo Castellani racconta la caccia spasmodica all'esecutivo da playlist.
di Lorenzo Castellani
In principio era l’accordo tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, sogno proibito dell’establishment italiano. Per giorni i grandi giornali hanno esercitato pressioni affinché Matteo Renzi aprisse all’accordo con i grillini. L’ex premier, che non ha mai nascosto la ruvidezza della propria leadership, ha sbattuto la porta in faccia all’asse con Di Maio nel programma di Fabio Fazio, cioè nel salotto televisivo più rappresentativo dell’intellighenzia liberal. Prima sconfitta democratica, Renzi è perdente ma pur sempre un leader politico, per l’establishment italiano. Sfumata questa possibilità, con una chiara strategia mediatica volta a tenere a largo dalla premiership il filorusso populista Matteo Salvini, è rispuntata sui giornali l’ipotesi del governo del Presidente. Un escamotage che nelle più acute menti delle redazioni mainstream non è altro che una riedizione del governo Monti a distanza di sette anni. Un sistema per evadere ciò che il voto ha portato alla superficie. Continua a leggere l'articolo su List.
***
Sembra una crisi inedita, ma in fondo è l'antico tran tran dell'Italia. Non ci credete? Giordano Bruno Guerri ha sfornato un pezzo eccezionale. Tutto nasce da una telefonata con il titolare dopo il voto in Friuli Venezia Giulia e... si finisce nel 999 dopo Cristo. È sempre questione di un attimo.
03
L'imperatore Ottone III e la crisi di governo
WeekList. Siamo nel 999 dopo Cristo, il regnante è un uomo colto che ha studiato con Gerberto e... Una storia di re, papi, aristocrazia e popolo dove appaiono i volti di oggi: Di Maio, Salvini, Berlusconi, Renzi, Mattarella. Giordano Bruno Guerri fa uno straordinario viaggio sulla macchina del tempo.
di Giordano Bruno Guerri
Zompettavo per canali in cerca di commenti alle elezioni in Friuli, quand’ecco apparire il volto del compagno Sechin. Scatto una foto perché sta proprio sotto una grande scritta LOVE (e gliela mando a mo’ di dichiarazione, perché è difficile che annoi, persino commentando i risultati). Mi chiama con la sua voce a tuttabocca, appena finita la diretta, “Ah ah ah ah, ah”, fa, e dice: “Ma hai visto che roba! Una comica.” È qualche tempo che non ci sentiamo.
- “Viviamo tempi interessanti”, temporeggio, non sapendo dove vuole andare a parare, e tantomeno dove immagina che vada a parare io.
- “Qui non sanno che fare, ma te lo ricordi che la Diccì con il 30 per cento ha governato cinquant’anni?”
- “Forse troppo.”
- “Perché non ci fai un pezzo”, suggerisce contento, “su come faceva i governi la Dc, con il trenta per cento? Un viaggio nel tempo…”.
A me, come fosse l’ultimo istante della mia vita, passano davanti agli occhi De Mita, Colombo, Forlani, Cossiga, Leone, De Gasperi, Segni, Tambroni (che faccia aveva Tambroni?), Goria, Andreotti, Moro, Fanfani, Rumor, in ordine sparso, in alternanza colore/bianco e nero. Poi, come nei film in cui si viene risucchiati nel passato (un tunnel spazio-temporale), mi ritrovo nel 999 dopo Cristo. Perché le radici, anche se sembra che ci riguardino meno, sono sempre più interessanti delle foglie. Di certo più importanti nell’ordine dell’universo. Continua a leggere l'articolo su List.
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Grande viaggio nel tempo quello di Gibì Guerri. Di Maio nella sua intervista ha lanciato accuse a Renzi. Cinismo. O forse l'ex segretario del Pd ne ha fatto una giusta dopo tanto tempo? Giuliano Cazzola ama andare controvento, per lui non ci sono dubbi: Matteo ha perso, ma dicendo no ai pentastellati ha dato una casa a chi non vuole votare i partiti populisti e anti-europei.
04
Renzi sconfitto? Sì, ma ha salvato il Pd
Contrarian. Giuliano Cazzola in territorio renziano. L'ex segretario ha inseguito il populismo e perso le elezioni, ma il suo no ai Cinque Stelle rende il Pd l'unico rifugio per chi non vuole essere populista.
di Giuliano Cazzola
Contrarian. Non ho mai nutrito nè stima né simpatia per Matteo Renzi. Non mi sono mai piaciuti i modi da gradasso, la sicumera nell’auto-incensarsi e nel criticare i governi precedenti, il contornarsi di fedelissimi a cui affidare compiti importanti senza curarsi troppo delle loro capacità nonché la presunzione di mettere mano persino alla Carta fondamentale della Repubblica in concordanza con una legge elettorale che gli avrebbe consegnato – nel quadro politico che si ipotizzava in quel tempo – un enorme potere, grazie alla possibilità di dominare saldamente la sola Camera dotata di potere legislativo e della prerogativa di concedere o meno la fiducia. Ma quello chi mi è sembrato davvero intollerabile nella linea di condotta di Renzi è l’aver giocato e, alla fin fine, blandito il populismo, l’antipolitica (non c’è niente di peggio che scatenare queste forze oscure dall’interno del Palazzo) e di aver promosso una vera e propria campagna contro l’Unione europea su quei temi (l’austerità, la moneta unica, ecc.) che hanno dato fiato e spazio alla propaganda dei veri sovranpopulisti. Continua a leggere l'articolo su List.
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Che facciamo ora? Lasciamo l'Italistan, c'è un viaggio da fare tra Medio Oriente e la Francia. Prendete il contatore Geiger, indossate l'elmetto. Andiamo prima in Iran.
05
La Bomba dell'Iran. E la promessa di Israele
L'Iran sta premendo sull'acceleratore della retorica in vista della decisione che gli Stati Uniti prenderanno sull'accordo che consente all'Iran di produrre energia nucleare. L'amministrazione Trump sospetta che Teheran stia facendo il doppio gioco: sviluppa il nucleare per usarlo poi a scopi militari e in parallelo aumenta la sua capacità balistica. I missili sono il puntino che lampeggia sul radar della Casa Bianca. Il 12 maggio si attende la decisione americana. Nell'attesa, l'Iran avvisa che gli Stati Uniti si pentiranno "come mai" se usciranno dall'accordo."Se gli Usa usciranno dall'accordo sul nucleare, vedrete che si pentiranno come mai nella storia", ha detto il presidente iraniano Hassan Rouhani. Quest'ultimo è considerato un moderato, ma nel discorso che ha tenuto nella città di Sabzevar, trasmesso dalla tv pubblica, tutta questa moderazione non s'è vista Rouhani ha detto che "non negozierà con nessuno le proprie armi difensive. Trump dice che l'accordo è a favore dell'Iran e a scapito degli Usa, e che l'Iran li ha ingannati. Ma ciò non è ragionevole, noi non abbiamo ingannato nessuno".
Mentre Rouhani apre i silos, l'altro attore sulla scena del Medio Oriente, Israele, scalda i motori dei jet da caccia. Il premier Benjamin Netanyahu nel corso della riunione settimanale del suo governo ha detto di essere pronto a fermare "un'aggressione ostile iraniana, anche se ciò implicasse uno scontro. Meglio ora che dopo. Le nazioni che non si sono mostrate pronte per reagire in tempo a un'aggressione assassina hanno pagato un prezzo alto poi. Noi non cerchiamo un'escalation, ma siamo pronti per qualsiasi situazione". Mercoledì prossimo Netanyahu sarà a Mosca, dove parlerà della situazione in Siria. L'incontro è "particolarmente importante alla luce dei crescenti sforzi dell'Iran di stabilire basi in Siria. La Guardia rivoluzionaria iraniana ha trasferito in Siria armamento avanzato, tanto sui campi di battaglia quanto nell'interno, compresi droni armati, missili terra-terra e batterie antiaeree che minacciano l'aviazione israeliana". Netanyahu ha avvisato che Israele si riserva totale libertà di azione per difendersi".
Stanno incrociando pericolosamente le parole. Le parole sono pietre. E spade.
Un altro soggetto che non le misura, le parole, è il Presidente della Francia. Macron è entrato in una dimensione dove agli scioperi che paralizzano il suo paese contrappone una spregiudicata linea di politica estera. Alleato di Trump, pronto a dichiararsi unilaterale. Sulfureo. Francese.
06
Il bombardiere Macron
La Francia ha un bombardiere. Si chiama Emmanuel Macron e a quanto pare ci ha preso gusto a far decollare i jet Rafale e lanciare missili cruise. Il presidente della Francia ha detto in un'intervista al Journal du Dimanche che lui avrebbe bombardato la Siria anche senza gli Stati Uniti e il Regno Unito e che il blitz di Parigi era pronto dal luglio del 2017. Macron ha anche detto che un dei bersagli del raid in Siria è stato colpito dalla forze francesi "con i nostri soli mezzi" e un altro "congiutamente". Il Presidente è uno preciso. Le parole di Macron sono distanti da quello che pensa e dice quel che resta del progressismo europeo, l'intervista è intrisa di nazionalismo à la parisienne, va da sè, ma se l'Europa immaginata dal Presidente della Francia è quella che bombarda in splendida solitudine, forse bisogna chiedersi quale sia il reale disegno di Macron per l'Unione europea. List sul tema ha un'idea precisa, già detta e scritta, all'Eliseo c'è un bonapartista. Senza cavallo bianco.
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5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.