8 Giugno

Il Piano Meravigliao e 2 milioni di posti di lavoro in meno

Il comitato Colao presenta le slide del déjà vu, mentre l'Istat mette nero su bianco una perdita monstre di posti di lavoro nel 2020, una bomba sociale. Zingaretti fa il pompiere, vertice in serata a Palazzo Chigi sul tesorone del Recovery Fund. Il futuro? Siamo nelle mani della Bce di Lagarde

Che succede? Il Palazzo discute poco amabilmente di Stati Generali, il governo compulsa il piano Colao, la fase dello scientismo senza politica continua, dal virologo al manager, voilà. Là fuori nel frattempo grandina la crisi in piena estate con la fiducia dei consumatori e delle imprese colata a picco. L'Istat ha pubblicato le prospettive sull'economia italiana per il 2020-21, è una lettura istruttiva, il governo, il Parlamento, dovrebbero trarne qualche segnale, un preludio dei prossimi mesi, ma pare che non sia facile prendere atto della realtà. Sul Titanic si sogna e l'orchestrina va, eccome se va. Facciamo il nostro giro di giostra, occhio all'iceberg, non fate l'inchino e Schettino salga a bordo, cazzo. Seguite il titolare di List.

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Verso la perdita di 2 milioni di posti di lavoro

Vediamo prima di tutto il cruscotto dell'economia italiana in una tabella:

Tutti si sono concentrati sul crollo del Prodotto interno lordo (-8,3% quest'anno) e il rimbalzo l'anno prossimo (+4,6%), sullo sprofondo dell'import e dell'export (non c'è domanda nazionale e internazionale), sul tracollo degli investimenti e della spesa delle famiglie, con la domanda interna in caduta libera, le retribuzioni che languono. Tutto previsto, anticipato, scritto. Questo però ha delle conseguenze, un non detto dalla politica (e purtroppo non scritto dall'Istat, sarebbe stato utile sul piano economico e politico vedere il numero totale e non solo la percentuale). Di che cosa? Pochi hanno dato un'occhiata a due numeri che rischiano di innescare una bomba sociale gigantesca, il dato sulle unità di lavoro (-9,3%) e il tasso di disoccupazione (+9,6% in calo per l'aumento di inattivi, quindi un dato negativo, come spiega l'Istat, "nel confronto con lamedia del 2019, nei primi 4 mesi dell’anno circa 500 mila persone hanno smesso di cercare lavoro transitando tra gli inattivi"). Ebbene con questi numeri, ai livelli attuali,...


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