31 Luglio
Il Pil che corre e il Monte da vendere. Ieri e oggi, due Italie
I dati ottimi della produzione, migliori di quelli della Germania, il segno della ripresa e della fiducia draghista. Il caso del Monte dei Paschi di Siena (peggiore banca negli stress test europei) che irrompe nella campagna elettorale del Pd. Lo specchio di un paese tra vecchio e nuovo
Che succede? Luglio se ne va, molti pensano che il mese di agosto sia quello più tranquillo, quello dove non accade nulla e dunque in redazione tutti aspettano Godot e tanti sono con i piedi a mollo. Pie illusioni, non c'è momento migliore di agosto per fare i giornali, scrivere notizie, raccontare storie, agosto sorprende sempre. E vedrete che anche quest'anno sarà molto interessante (forse troppo). Abbiamo il doppio volto dell'Italia: un Prodotto interno lordo che corre, dati ottimi che fanno ben sperare nel futuro; un problema antico che riguarda la storia del Pd, la crisi del Monte dei Paschi su cui si è aperta una trattativa esclusiva per la cessione tra il ministero dell'Economia e Unicredit. È esploso in un momento particolare della politica, con Draghi e un'elezione che è un capitolo delicato della storia guardacaso del Pd. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Il Pil dell'Italia corre
Archiviamo il mese con un dato ottimo, il Pil dell'Italia va meglio che in Germania, la produzione è decollata a razzo, i dati Istat sono un grande sprone per il paese. Ecco la sintesi fatta dall'Istituto nazionale di statistica:
- Nel secondo trimestre del 2021 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 17,3% in termini tendenziali.
- Il secondo trimestre del 2021 ha avuto una giornata lavorativa in più sia rispetto al trimestre precedente sia rispetto al secondo trimestre del 2020.
- La variazione congiunturale è la sintesi di una sostanziale stazionarietà del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un...
Che succede? Luglio se ne va, molti pensano che il mese di agosto sia quello più tranquillo, quello dove non accade nulla e dunque in redazione tutti aspettano Godot e tanti sono con i piedi a mollo. Pie illusioni, non c'è momento migliore di agosto per fare i giornali, scrivere notizie, raccontare storie, agosto sorprende sempre. E vedrete che anche quest'anno sarà molto interessante (forse troppo). Abbiamo il doppio volto dell'Italia: un Prodotto interno lordo che corre, dati ottimi che fanno ben sperare nel futuro; un problema antico che riguarda la storia del Pd, la crisi del Monte dei Paschi su cui si è aperta una trattativa esclusiva per la cessione tra il ministero dell'Economia e Unicredit. È esploso in un momento particolare della politica, con Draghi e un'elezione che è un capitolo delicato della storia guardacaso del Pd. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Il Pil dell'Italia corre
Archiviamo il mese con un dato ottimo, il Pil dell'Italia va meglio che in Germania, la produzione è decollata a razzo, i dati Istat sono un grande sprone per il paese. Ecco la sintesi fatta dall'Istituto nazionale di statistica:
- Nel secondo trimestre del 2021 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 17,3% in termini tendenziali.
- Il secondo trimestre del 2021 ha avuto una giornata lavorativa in più sia rispetto al trimestre precedente sia rispetto al secondo trimestre del 2020.
- La variazione congiunturale è la sintesi di una sostanziale stazionarietà del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta.
- La variazione acquisita per il 2021 è pari a +4,8%.
È un risultato importante, un solo giornale vi dedica il titolo d'apertura (il Sole 24Ore), gli altri o lo ignorano o lo trattano come un argomento di routine. Ma non lo è, si tratta di un fatto eccezionale perché ha un doppio taglio aperto: potrebbe consolidarsi e trasformarsi in un vero e proprio periodo di "boom", oppure rallentare a causa di vari fattori (il primo è la variante Delta, ma ce ne sono altri molto forti nell'economia globale). L'obiettivo del Paese, della sua classe dirigente (di cui gli editori e i giornalisti fanno parte, giocano un ruolo chiave) dovrebbe essere quello di favorire la ripresa economica, spiegarne i vantaggi, mettere in luce i problemi, suggerire interventi, fare analisi, invitare all'impegno, costruire alleanze, tradurre la teoria in pratica, in sostanza dare vita a un insieme di forze per la ricostruzione dell'Italia. Questo avviene solo in parte, c'è un gruppo che rema, molti stanno a guardare e fanno i critici, tanto è gratis e se vale c'è sempre qualcuno che paga per loro.
***
Come andiamo avanti? Facciamo un salto a Siena, le (dis)avventure della banca più antica del mondo non sono finite.
02
C'era una volta il Monte
C'era una volta il Monte dei Paschi di Siena, il simbolo dell'Italia che fu dei mercanti e dei banchieri. Per secoli prosperò, poi il fiume della storia, dei denari e della politica lo fece passare sotto l'ala influente di un partito (il Pci che poi con il crollo del Muro di Berlino dovette cambiare ragione sociale in Pd) e al declino della politica e delle leadership corrispose il mai visto prima, una gestione disastrosa della banca. I compagni, sempre poco attenti alle regole del capitalismo, fecero una gran confusione tra le ragioni del consenso e quelle dei bilanci, scambiarono il territorio per la produzione, così il credito cominciò a deteriorarsi e alla fine le regole bancarie europee scoperchiarono quello che tutti sapevano: le "sofferenze" erano tante, troppe, i crediti concessi con criteri "amicali" e non aziendali, misero il bilancio a soqquadro.
Come ogni copione all'italiana, arrivarono le inchieste, la magistratura, un suicidio, trame in poco chiaro e molto oscuro, insomma, il solito grande casino. "Il Monte", come lo chiamano a Siena, a quel punto boccheggiò, acqua alla gola, con la grande crisi dei mutui subprime, le forti tensioni sul debito sovrano, il pasticciaccio brutto dei suoi prestiti-gambe-all'aria ffu aiutato dallo Stato, poi a un certo punto lo stesso Stato ne diventò azionista. Passarano i governi, i premier, i ministri dell'economia, i presidenti e gli amministratori delegati, ma le cose non migliorarono, segno che c'era un legno storto, qualcosa che non si riusciva proprio a raddrizzare.
Messo di fronte alla realtà, schiantato dalla pandemia, con l'arrivo di un premier nuovo di zecca, un governo d'emergenza, una situazione pericolosa per il risparmio (fu la peggiore banca d'Europa tra le 50 sottoposte agli stress test Eba), lo Stato decise di trattare la cessione del Monte a una delle banche forti dell'Italia, Unicredit. S'avviarono trattative in esclusiva, si cercò una via d'uscita con il mercato, non con la minestra riscaldata del paga Pantalone. Quando si manifestò questa soluzione, tornò a galla il vero problema del Monte, il suo peccato originale: la longa manus degli antichi compagni, diventati nel frattempo "dem". Partì una lettera del Partito democratico, chiese che la faccenda della cessione del Monte fosse discussa in Parlamento. Il caso finanziario divenne politico, intervenne anche la destra, Salvini disse "no svendite". Tutto si complicò. Perché? I cronisti dell'epoca non faticarono a trovare la risposta: Enrico Letta, il segretario del Pd, s'era candidato nel collegio di Siena, elezioni suppletive per la Camera.
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Che facciamo? Diamo un'occhiata alle preoccupazioni di chi abita nelle coste americane e pensa al cambiamento climatico, l'innalzamento dei mari. Ancora una volta sono le Big Tech a aprire la strada e, come sempre nel loro caso, si presenta un problema: chi paga?
03
San Francisco e la protezione delle Big Tech dalle onde
Ah, il cambiamento climatico. Prendo spunto da Quartz. La Silicon Valley non è in montagna è a pochi metri dall'acqua. Guardate dove sono posizionati i quartieri generali di Facebook e Google:
Sono rispettivamente a Menlo Park e Mountain View, nella Baia di San Francisco. Sono luoghi che ho visitato, ecosistemi molto belli e delicati, pieni di sapere e tecnologia, il cuore della potenza digitale americana. Secondo le proiezioni climatiche, l'innalzamento dei mari li espone a inondazioni. Questa zona è un'area di interesse nazionale, strategica per gli Stati Uniti sul piano industriale e non solo, soprattutto per la presenza di queste aziende. Chi paga le opere necessarie per evitare inondazioni e il blocco potenziale dell'infrastruttura internet dell'America (e quindi del mondo)? Sono questi i dilemmi della programmazione economica e delle politiche sul cambiamento climatico. Naturalmente i contribuenti chiedono che a pagare siano le Big Tech. Sono super-ricchi, sensibili al tema ambientale, nella misura ossessiva del politicamente corrente, alfieri di un altro -ismo, possono sopportarne il costo. Anche per gli altri. Hanno già sfasciato il pubblico dibattito, rovinato la politica, inoculato il virus della disinformazione, costruiscano almeno qualcosa di tangibile per il bene comune.
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Dove andiamo ora? Andiamo a caccia di grandi imprese. Donne italiane.
04
La medaglia di Irma Testa. Le grandi Olimpiadi delle italiane
Ha vinto il bronzo a Tokyo, Irma Testa. Tira pugni, "vola come una farfalla, pungi come un'ape", diceva Mohammed Alì. Lei così fa, perché fin da bambina ha dovuto tirare pugni, scansare il destino dei vicoli di Torre Annunziata. La nobile arte della boxe (che alle Olimpiadi ancora esiste e resiste), l'ha salvata, lei come tanti altri. Categoria 57 chilogrammi, tutta grazia e potenza, Irma Testa non è riuscita a raggiungere la finale. Si è battuta come una tigre contro la campionessa mondiale in carica, la filippina Nesthy Patecio, ha perso. E ha vinto il bronzo. Per la boxe femminile italiana la sua è una storica medaglia. Quella della vita.
Le donne italiane stanno splendendo a Tokyo. La grande Federica Pellegrini che ha centrato il record della quinta finale, un'impresa riuscita solo a Michael Phelps, "lo squalo di Baltimora".
Un sorriso, un gran carattere, una macchina per volare nell'acqua, Pellegrini. E quell'arciere, Lucilla Boari, un altro storico bronzo, nel tiro con l'arco, che precisione.
Tirare di boxe, nuotare, pedalare. Guardate Elisa Longo Borghini nella prova in linea di ciclismo, medaglia di bronzo.
La vita è una questione di "presa", non mollare mai, come ci insegnano Maria Centracchio, bronzo nel judo (63 kg) e Odette Giuffrida, altra medaglia di bronzo, nel judo (52 kg), osservatela:
Precisione, pazienza, quella di Diana Bacosi, medaglia d'argento nello skeet del tiro a volo:
Puntare, fare fuoco. Guardare la vasca, tirare bracciate su bracciate. Eccola, la medaglia di bronzo di Simona Quadarella negli 800 metri stile libero :
L'oro che brilla, la grande vittoria nel canottaggio, doppio pesi leggeri, di Valentina Rodini e Federica Cesarini, tutta la potenza sul filo dell'acqua:
C'è ancora tempo per vincere, l'avventura di Tokyo 2020 continua, arrivano le grandi sfide dell'atletica, i 100 metri maschili, chi prenderà l'eredità di Usain Bolt? Nell'attesa, vediamo come va la sfida delle medaglie. Chi è sul tetto del mondo?
05
Tokyo 2020. Una sfida tra Cina e Stati Uniti
Ecco il medagliere delle Olimpiadi di Tokyo, primi dieci posti:
Qui il criterio che domina è quello dell'oro, ecco perché la Cina è in testa, il Giappone è secondo e gli Stati Uniti solo terzi. Pesa la pessima prova della squadra americana del nuoto (ma ha preso oggi due medaglie d'oro con Caeleb Dressel eKatie Ledecky) che ha conquistato appena la metà delle medaglie che aveva vinto alle Olimpiadi di Rio e siamo ormai al penultimo giorno di gare in vasca.
Nel conteggio totale delle medaglie vinte invece gli Stati Uniti sono primi. E l'Italia è nei primi dieci posti, un gran bel risultato finora.
Sarà una lotta a due, fino alla fine. La geopolitica si rovescia nella corsa, nel nuoto, nel salto, nel lancio, nella ginnastica, in tutto lo sport. Lo sport è politica.
***
Siete gattari? È solo una questione di tempo, prima o poi lo diventerete.
06
Come sta il gatto?
Chi ama i gatti, scatta loro foto come se fossero bambini, vi presento Macchia e Giotto:
Ora sono al mare, in Sardegna, in compagnia di "Fonzie" (adorabile e terribile), "Argentino" che quest'anno si vede solo la notte, l'anziana e meravigliosa "Margot" che ti segue sulle scale, una gatta elegante, di un grigio morbido dove brillano due occhi d'oro, "Gray", che è senza casa e quindi è subito stata adottata perché qui non si lascia mai nessuno indietro, con colazione regolare alle ore 6.30 del mattino, quando il titolare ha già cucinato dato il visto si stampi ai primi titoli d'agenzia. Ve li presenterò tutti.
Molti tra noi si preoccupano, come starà il gatto? La loro espressione spesso non tradisce il dolore, l'arrivo di una malattia, capire se un gatto soffre è difficile, bisogna riconoscere le espressioni dei felini, la loro "scala delle espressioni". Quali? Queste:
Decifrare il volto di un gatto. In un mondo che scorre sul digitale, ecco un'applicazione che aiuta a scoprire cosa dice l'espressione del vostro micio. La sta sviluppando (è in versione Beta) un'azienda che si occupa di intelligenza artificiale, Sylverster.ai, l'app si chiama Tably. Può aiutare, certo, ma bisogna ricordarsi la complessità del mondo-gatto. Fa cose che non ti aspetti e nello stesso tempo ha le sue regolari abitudini (se cambiano, è un segnale che qualcosa va controllato), bisogna guardare bene cosa combina con la coda, controllare le orecchie, carezzargli le zampe e le unghie, farlo giocare, carezzarlo per tutto il corpo. Il gatto è un meraviglioso essere, quando lo guardi, quando ti guarda, capisci subito perché per gli antichi egizi era un animale sacro. Qui lo è sempre. Viviamo tempi felini. Non è mai troppo.
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7. Obblighi e garanzie dell'Utente
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o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.