6 Febbraio

Il reddito di cittadinanza resterà. Con la patrimoniale

Lo scenario della finanza pubblica per i prossimi anni è ipotecato: nessuno avrà il coraggio di eliminare lo stipendio per chi non lavora. Lorenzo Castellani fa la mappa dell'avanzata della spesa pubblica e all'orizzonte vede un'imposta sulla ricchezza

di Lorenzo Castellani

Ambientazione alla Steve Jobs, giochi di luci ed una teca di vetro con una tessera al suo interno che ricorda la moneta numero uno di zio Paperone. No, non è la presentazione di un futuristico gadget tecnologico, non è la consegna di un premio filantropico organizzato dall’alta società e non c’è nemmeno una mega azienda riempita con centinaia di miliardi dagli investitori. Siamo solamente alla kermesse del Movimento Cinque Stelle per lanciare il reddito di cittadinanza. L’azienda, in questo caso, si chiama Stato italiano. Ed è finanziato dai contribuenti. La sobrietà, quando si spendono i soldi altrui, può essere tranquillamente schivata anche se si è preso il potere lottando contro la casta. Passo avanti.

Gli storici americani hanno riscontrato, frugando tra innumerevoli archivi, una regola fondamentale delle politiche pubbliche: quando viene varato un provvedimento importante per un Presidente, raramente il suo successore, pur se di diverso colore politico, riesce ad abolirlo. I programmi del New Deal non sono stati aboliti da Eisenhower, quelli della Big Society hanno resistito a Ronald Reagan, la riforma sanitaria di Obama sopravviverà a Trump. 

Questa legge non vale soltanto a Washington, ma anche a Roma. Quando vengono stanziati fondi pubblici o tagli fiscali, infatti, raramente si riesce a tornare indietro. Un esempio italiano sono gli 80 euro, uno sgravio fiscale sul reddito da 10 miliardi, varato dal governo Renzi che venne duramente criticato dall’opposizione. Tuttavia, una volta preso il potere, quei partiti che definivano “mancetta” gli 80 euro di Renzi non hanno avuto il coraggio di cancellare quella politica e destinare le sue risorse ad altri scopi. E così arriviamo al reddito di cittadinanza, la policy-manifesto del Movimento Cinque Stelle che vale oltre 7 miliardi all’anno (8,5 se lo si somma al REI voluto dal PD), che assai difficilmente verrà abolito dagli esecutivi che seguiranno nei...


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