18 Giugno
Il richiamo di Draghi
Il premier rientra a Roma dalla Spagna, convoca una conferenza stampa, corregge la rotta di Speranza sulla seconda dose di AstraZeneca e chiede al Cts il parere per decidere sull'uso delle mascherine all'aperto. Chiesa e Casa Bianca: i vescovi americani contro i politici pro-aborto, a rischio la comunione di Biden
Che succede? Giornata lunghissima, era partita come un vecchio diesel, borbottando, con qualche scoppio della marmitta. Poi, in serata, è entrato in azione il turbo e quella che era un'intuizione del mattino s'è materializzata: rientrato da Barcellona, dopo l'incontro con il premier Pedro Sanchez, Draghi si è presentato a Palazzo Chigi per una conferenza stampa con il generale Figliuolo. Oggetto, la seconda dose di vaccinazione con AstraZeneca per chi ha meno di 60 anni, la necessità di mettere un punto sulla gestione caotica del ministero della Salute guidato da Roberto Speranza, l'imminente decisione del governo sull'uso delle mascherine all'aperto. Il richiamo di Draghi, efficace, rapido, l'unica speranza.Vediamo il menù di una giornata lunga, lenta, accelerata. Facciamo il nostro giro di giostra. Seguite il titolare di List.
01
Wall Street in rosso. Fed e giornata delle quattro streghe
La ripresa va e Wall Street chiude in rosso. Per chi non frequenta i mercati la cosa appare bizzarra. La Borsa americana archivia la sua settimana peggiore dallo scorso gennaio. Il Dow Jones cede l'1,57% a 33.291 punti (sotto di oltre 500 punti), l'S&P 500 dell'1,37% a 4.164 punti, il Nasdaq arretra dello 0,92% a 14.030 punti. Cosa è successo? La Federal Reserve sta virando sulla politica dei tassi, ormai l'ipotesi di aumentarli in anticipo si sta concretizzando e per chi compra e vende anche la prospettiva di un aumento nel 2023 è una partita che si gioca subito. Sui mercati pesa anche la giornata delle "quattro streghe", il terzo venerdì dell'ultimo mese di ogni trimestre, quando vanno in scadenza future e opzioni su indici e azioni. Liquidazioni. I mercati anticipano il futuro, sempre.
02
Immunizzati 15 milioni di italiani
La vaccinazione va, nonostante le incertezze degli ultimi giorni legate alla "speranzata" sulla seconda dose di AstraZeneca. Draghi ha fatto chiarezza e trovato il...
Che succede? Giornata lunghissima, era partita come un vecchio diesel, borbottando, con qualche scoppio della marmitta. Poi, in serata, è entrato in azione il turbo e quella che era un'intuizione del mattino s'è materializzata: rientrato da Barcellona, dopo l'incontro con il premier Pedro Sanchez, Draghi si è presentato a Palazzo Chigi per una conferenza stampa con il generale Figliuolo. Oggetto, la seconda dose di vaccinazione con AstraZeneca per chi ha meno di 60 anni, la necessità di mettere un punto sulla gestione caotica del ministero della Salute guidato da Roberto Speranza, l'imminente decisione del governo sull'uso delle mascherine all'aperto. Il richiamo di Draghi, efficace, rapido, l'unica speranza.Vediamo il menù di una giornata lunga, lenta, accelerata. Facciamo il nostro giro di giostra. Seguite il titolare di List.
01
Wall Street in rosso. Fed e giornata delle quattro streghe
La ripresa va e Wall Street chiude in rosso. Per chi non frequenta i mercati la cosa appare bizzarra. La Borsa americana archivia la sua settimana peggiore dallo scorso gennaio. Il Dow Jones cede l'1,57% a 33.291 punti (sotto di oltre 500 punti), l'S&P 500 dell'1,37% a 4.164 punti, il Nasdaq arretra dello 0,92% a 14.030 punti. Cosa è successo? La Federal Reserve sta virando sulla politica dei tassi, ormai l'ipotesi di aumentarli in anticipo si sta concretizzando e per chi compra e vende anche la prospettiva di un aumento nel 2023 è una partita che si gioca subito. Sui mercati pesa anche la giornata delle "quattro streghe", il terzo venerdì dell'ultimo mese di ogni trimestre, quando vanno in scadenza future e opzioni su indici e azioni. Liquidazioni. I mercati anticipano il futuro, sempre.
02
Immunizzati 15 milioni di italiani
La vaccinazione va, nonostante le incertezze degli ultimi giorni legate alla "speranzata" sulla seconda dose di AstraZeneca. Draghi ha fatto chiarezza e trovato il giusto tono e la soluzione equilibrata (in nome della libertà di scelta), gli immunizzati sono 15 milioni, i dati del contagio sono bassi (1147 casi e 35 morti), positività scesa allo 0,5%, giù ricoveri e terapie intensive, da lunedì prossimo tutta l'Italia sarà bianca tranne la Valle d'Aosta.
- Merkel e Macron hanno ribadito il loro europeismo d'emergenza ( "la pandemia ci ha insegnato che l'Ue deve agire unita, il patto di stabilità rimane sospeso, abbiamo reso l'Eurozona più resistente"), sempre nel segno dell'alleanza tra Parigi e Berlino, era ultimo vertice della cancelliera con Macron.
- Notizia forte dall'America: i vescovi americani preparano un documento per vietare la comunione ai politici cattolici pro-aborto, compresi coloro che sono contrari ma lasciano libertà di scelta, tra questi c'è il presidente Joe Biden.
- Sul fronte dell'economia italiana, segnaliamo che il ministro dello Sviluppo, il prudente e realista Giancarlo Giorgetti, vede il prodotto interno lordo del nostro paese a +5% nel 2021, con il traguardo di tornare ai livelli del Pil pre-crisi nel 2022. Confcommercio conferma l'avvio rapido della ripresa con i consumi a quota +3,8%.
C'è altro? Certamente, il correttore: Draghi.
03
Chi ha fatto il primo AstraZeneca potrà fare anche il secondo
Draghi è distante anni luce da tutto quello che abbiamo visto negli ultimi trent'anni, di fronte alla difficoltà non si tira indietro, non accampa scuse, non accusa l'avversario politico, affronta il problema a viso aperto, propone non sofismi, ma soluzioni e quando c'è qualcosa che nell'ingranaggio dell'esecutivo non gira a dovere, lo riconosce. Dunque eccolo di fronte ai giornalisti dire che c'è stata "una certa confusione" e "vogliamo chiarire" con un elogio al "comportamento degli italiani che è stato ammirevole". Tre frasi, preambolo perfetto per un intervento che rimette in carreggiata la vettura di Speranza che stava sbandendo in un momento decisivo per la campagna di vaccinazione. A fianco del premier c'è proprio lui, Speranza, una presenza che serve a "scudare" il ministro, proteggerlo in fondo da se stesso e dai suoi dogmatismi che spesso fanno a pugni con la realtà. "Abbiamo convocato questa conferenza stampa perche' negli ultimi giorni si e' creata una certa confusione sui vaccini e allora vorrei ribadire alcuni punti, nella maniera più chiara possibile" dice Draghi.
Il generale degli alpini Francesco Paolo Figliuolo durante la conferenza stampa con Mario Draghi a Palazzo Chigi (Foto Ansa).Prima di tutto, l'appello, perché "vaccinarsi è fondamentale. La cosa peggiore che si può fare è non vaccinarsi o vaccinarsi con una dose sola". Poi il messaggio di fiducia, rivolti a chi ha dubbi e ha bisogno di parole che provengano da un fonte autorevole: la vaccinazione "eterologa funziona, io stesso martedì sono prenotato per fare l'eterologa", perché la prima dose di AstraZeneca ha prodotto "anticorpi bassi e allora mi si consiglia di fare l'eterologa, che funziona per me e anche per chi ha meno di 60 anni". Bene, ma Draghi a differenza di chi lo aveva preceduto mostra un percorso, un'analisi medica su misura, il come si fa e perché si fa. Terzo punto del suo intervento, fondamentale per chi ha a cuore la libertà di scelta, la medicina consapevole, il consenso informato, la cura ad hoc con l'analisi delle condizioni del paziente, le reazioni alla prima vaccinazione che sono un importante indicatore: "Se una persona che ha meno di 60 anni e ha fatto la prima dose AstraZeneca e gli viene proposto di fare l'eterologa ma non vuole farsi quel vaccino, questa persona e' libera di fare la seconda dose di AstraZneneca purché abbia il parere del medico e il consenso informato".
Infine, il passaggio sulle fasce di cittadini sopra i 50 anni che non sono state ancora vaccinate per svariati motivi, fattore importante perché "la sfida principale ora non è vaccinare i 12 o 13enni, che pure vanno vaccinati, ma andare a cercare chi ha più di 50 anni e non si è ancora vaccinato, questa è la sfida che abbiamo oggi da vincere, sono questi quelli che sia ammalano in maniera grave". Il generale Figliuolo ha dato il numero: "Ci sono 2,8 milioni di over 60 non vaccinati". Stato d'emergenza? Draghi ha offerto un altro saggio di pragmatismo: "Decideremo quando saremo vicini alla data".
04
Mascherina ti conosco...
Il ministro della Salute Roberto Speranza durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi (Foto Ansa).Sistemato il (primo) disordine speranziano, c'è il preludio su un altro caotico tema che è oggetto di battaglia tra i partiti, l'uso della mascherina all'aperto. Draghi usa il metodo Draghi: "Ci sono state molte discussioni ma bisogna continuare. Domani inoltrerò, tramite il ministro Speranza, una richiesta formale al Cts" chiedendo che dica "esplicitamente se possiamo toglierci la mascherina all'aperto oppure no. Oltre alla Spagna, molti Paesi hanno tolto la mascherina all'aperto", dice il presidente del Consiglio. L'invito è chiaro, il tempo del dico e non dico così me-ne-lavo-le-mani è finito anche per gli esperti che hanno detto tutto e il contrario di tutto durante la pandemia. Mascherina ti conosco...
***
C'è altro sul taccuino? Sì, un po' d'America, clima di guerre culturali e un (im)previsto per Biden che arriva dall'Iran.
05
I vescovi americani, l'aborto e la comunione di Biden
La comunione di Joe Biden è a rischio. Il presidente è un cattolico e pro-aborto e per la Chiesa americana questa è una posizione politica che potrebbe condurre al no all'eucarestia. L'ultima parola spetterà alla Santa Sede, ma i vescovi americani hanno approvato a larga maggioranza la stesura di un "documento sulla comunione", un avvertimento ai politici cattolici, tra i quali spiccano il presidente Biden e la speaker della Camera, Nancy Pelosi. I due, come tanti altri membri del governo e del Congresso, non sono personalmente favorevoli all'aborto, ma hanno sempre lasciato che ci sia libertà di scelta.
La comunione è un problema politico. Joe Biden, presidente degli Stati Uniti d'America (Foto Zuma).Nell'America pervasa dalle "culture wars" questo tema è diventato importantissimo, viene cavalcato dai repubblicani che contano sul sostegno delle ampie fasce di elettori religiosi e pro-life. La Conferenza episcopale statunitense, riunita da mercoledi' in streaming, ha dato il via libera a procedere alla stesura di una bozza con 168 sì, 55 no e 6 astenuti, il Vaticano aveva invitato alla cautela, l'amministrazione Biden è guardata con simpatia dal Papa, ma la Chiesa americana da sempre è un mondo che si muove con grande autonomia e le sue ramificazioni nella politica sono profonde.
Il presidente Biden ha commentato con i cronisti che si tratta "di un fatto privato" (e chiaramente non può esserlo, si parla del leader degli Stati Uniti e della Chiesa americana che si appresta a prendere una posizione sul punto), il presidente ha anche aggiunto: "Commenterò lunedì, quando avrò visto il documento".
Tra i dem si è aperto il dibattito, i liberal sono ovviamente contrari alla sortita della Chiesa americana, un gruppo di 60 deputati democratci cattolici, guidati da Alexandria Ocasio-Cortes, ha chiesto ai vescovi di non usare la comunione "come un'arma politica". Nella loro dichiarazione "di principio", i dem cattolici, citano Papa Francesco, quando all'Angelus del 6 giugno ha detto che "l'Eucarestia non è il premio dei santi ma il pane dei peccatori".
06
Le guerre culturali d'America e la polizia
Gli agenti schierati a Portland durante le proteste del 16 agosto 2020 (Foto Zuma).Il clima delle guerre culturali sta segnando l'America più di quanto si immagini nella lontana Europa. Siamo di fronte a una gigantesca frattura nella società americana. Il corpo speciale di pronto intervento della polizia di Portland si è sciolto. Dopo l'incriminazione di uno dei poliziotti per "uso eccessivo di forza" nel corso degli incidenti avvenuti a Portland nell'agosto 2020 e l'incriminazione di un altro agente, i componenti del Police Bureau's Rapid Response Team hanno deciso lo scioglimento, non svolgeranno più funzioni di ordine pubblico d'emergenza, ma si limiteranno ai normali compiti di polizia. Secondo la polizia l'incriminazione dell'agente Cody Budworth è un "atto politico al cento per cento". Il gruppo speciale non si è sentito tutelato quando ha affrontato "vandali, saccheggiatori e incendiari".
***
Oggi l'Iran cambia tutto affinché nulla cambi. Il voto presidenziale sarà vinto dal candidato dell'ayatollah Khamenei. Un tipo interessante. Forse troppo.
07
Le presidenziali in Iran e il negoziato di Biden sul nucleare
Ebrahim Raisi, il favorito delle elezioni presidenziali in Iran (Foto Epa).Chi vincerà le elezioni presidenziali in Iran? Stanotte avremo il risultato. Secondo la vice segretaria di Stato Wendy Sherman, le elezioni potrebbero "complicare" i progressi fatti nelle ultime settimane di trattative a Vienna. Ebrahim Raisi, il candidato favorito alla successione di Hassan Rouhani - che con Barack Obama aveva firmato nel 2015 il Joint Comprehensive Plan of Action (Jcpoa) dal quale Donald Trump nel 2018 è uscito - è stato sanzionato dagli Stati Uniti nel 2019 per violazione dei diritti umani, compresa l'esecuzione di minori e le torture di prigionieri. Raisi, capo della magistratura iraniana, sostenuto dall'ayatollah Khamenei, è stato coinvolto anche nella repressione delle proteste del Movimento Verde. Da domani cambia tutto e vedremo come la Casa Bianca in progress non arretrerà di fronte alla violazione dei diritti umani in Iran.
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dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.