19 Marzo

Il signore della guerra e i partiti pacifisti

Si va dai papisti con la bandiera bianca, alla sinistra anti-americana, tutti più o meno disposti a concedere a Putin la terra degli ucraini. Cosa c'è di concreto nelle parole di Salvini, Conte, Schlein sul voto in Russia e i cannoni. Un gioco di maggioranze alternative e improbabili su guerra e pace

La campagna elettorale per le elezioni europee ha inasprito la competizione tra i partiti - ricordiamo che si vota con il sistema proporzionale - e naturalmente si è aperta la caccia alle frange di elettorato che sono alla finestra, compresa quella ampia, di destra e di sinistra, dei pacifisti che non sono tutti uguali, si va dai papisti con la bandiera bianca, alla sinistra anti-americana, tutti più o meno disposti a concedere a Putin la terra degli ucraini. In questo magma, si muovono Salvini, Conte e Schlein, sono tutti per una pace retorica ma sul piano pratico le differenze sono abissali. Vediamole. 

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Salvini, Mosca e i giochi da tavolo delle maggioranze

La Lega ha sempre votato in Parlamento tutti i provvedimenti del governo per la difesa dell’Ucraina, dunque se a parole (per esempio, quelle di Salvini sul voto di Mosca e l’elezione di Putin) appare filo-russa, in realtà i fatti dicono che è atlantista, europeista, perfettamente allineata alla coalizione che sostiene la resistenza di Kiev. Il Movimento Cinque Stelle è “pacifista” e con questa parola i grillini fanno tutto e il contrario di tutto, ma alla fine il risultato è che sono contrari al sostegno militare dell’Ucraina e chiedono un fantomatico ‘negoziato’ che non può aprirsi senza la volontà delle parti in conflitto. Il Partito democratico è dilaniato, deve essere pacifista per coprirsi a sinistra dalle scorribande di Conte, ma non può tradire del tutto l’atlantismo rischiando di perdere il già indebolito consenso dei centristi dem, un pasticcio ideologico alimentato da Elly Schlein che pretende di importare in Italia i dogmi da incubo della società liberal americana.

Si fanno giochi da tavolo sulle scomposizioni e ricomposizioni del quadro politico. Il primo scenario, riguarda il fil rouge che conduce fino a Mosca. Le parole di Salvini sul voto , il...


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