23 Settembre

Il totalitarismo buono non esiste

Il Parlamento europeo ha condannato tutte le ideologie dell'oppressione, anche il comunismo. Si sono alzate polemiche, ma i fatti sono a disposizione di chi vuole vederli. Un viaggio di Marco Patricelli tra cronaca e pagine di storia

di Marco Patricelli

Se la storia fosse davvero patrimonio comune non avremmo bisogno di leggi, regolamenti, protocolli, risoluzioni e ripassatine alla memoria calendario alla mano, né di giorni dedicati o di scadenze comandate. Se l’uomo, infatti, si accostasse alla storia senza pregiudizi, paraocchi, riserve mentali, non avremmo bisogno neppure delle continue correzioni al timone per compensare le distorsioni e sverniciare le patine delle ideologie che nascondono le crepe e le ruggini delle mistificazioni.

Il Parlamento Europeo rilancia la necessità di condannare formalmente i grandi totalitarismi del Novecento e sembrerebbe un atto lapalissiano nella sua inutilità, perché sarebbe difficile se non impossibile poter immaginare il contrario: sono dottrine condannate dalla storia e dalla coscienza di chiunque abbia a cuore la libertà e la democrazia. Solo che il trittico solitamente monco si è ricomposto affiancando a nazismo e fascismo anche il comunismo, e questo ha urtato le sensibilità di chi fatica ancora a considerare quel fenomeno politico per quel che è stato e ha significato, e non per come veniva idealmente percepito lontano dai Paesi le cui popolazioni l’hanno vissuto sulla propria pelle. Nell’Unione Europea ne sanno qualcosa i baltici (estoni, lettoni e lituani), i cechi, gli slovacchi, i polacchi, gli ungheresi, i romeni e i bulgari, che hanno almeno una quarantina d’anni di esperienza in proposito, di cui avrebbero fatto volentieri a meno. E non deve essere certamente estraneo l’interesse della Nuova Europa a non far dimenticare, nero su bianco, cos’è stata quell’esperienza liberticida contrassegnata da eliminazioni, arresti, torture e deportazioni anche su grande scala.

Il Parlamento europeo ha fatto leva sull’importanza di ricordare le pagine più drammatiche del Novecento europeo con l’omaggio alle vittime di tutti i totalitarismi, grazie a una risoluzione adottata con 535 voti a favore, 66 contrari e 52 astensioni. Gli eurodeputati hanno chiesto una «cultura comune...


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