23 Novembre
Il venerdì nero della concorrenza
Black Friday a che prezzo? Amazon in Italia sciopera. Alibaba punta al Sud. L'Antitrust americano contro la fusione di AT&T e Time Warner, il documento. Grande distribuzione, media e il monopolio digitale.
Proviamo a mettere in fila un paio di fatti, il mestiere di List. Mentre il sistema dei partiti si interroga sulla (ri)discesa in campo di Berlusconi, mentre il governo e i sindacati si occupano soprattutto di pensioni, là fuori sta succedendo qualcosa tra chi un sempre più piccolo lavoro lo ha ancora. I dipendenti di Amazon in Italia sono in sciopero (prima pagina del Manifesto), Alibaba vuole sbarcare nel Sud (prima pagina del Mattino), i distributori italiani denunciano la concorrenza sleale sul piano fiscale dei giganti di Internet (titolo di taglio in prima pagina sul Sole 24Ore). Questi tre fatti separatamente dicono poco, sono un frammento che poi si perde nella chiacchiera strapaesana, ma se li combiniamo, allora si vede chiaramente uno dei problemi del mondo contemporaneo: il capitalismo si sta mangiando se stesso e i lavoratori hanno un problema sempre più urgente chiamato reddito. Siamo alla vigilia del Black Friday in America. Ah, c'è anche qui, cose importate con effetti surreali. Titolo sull'Arena, stamattina: "Verona, scatta il Black Friday". Scatta. A Verona. Romeo e Giulietta, dove siete? Andiamo avanti.
01
Lo scenario
Il commercio di beni e servizi nel nostro paese è destinato a cambiare profondamente, a causa della struttura vecchia e polverizzata e soprattutto di una rivoluzione tecnologica non governata che sta facendo implodere tutti gli altri soggetti. Con il solito atteggiamento da parvenu per tutto quello che arriva dall'estero e per "il nuovo" a prescindere, pochi hanno fatto i conti con quello che sta accadendo. La domanda principale che dovrebbero porsi i governanti di fronte all'arrivo dei titani del commercio elettronico è la seguente: dov'è il lavoro? Siete sicuri che ci sarà davvero il Bengodi? Quello che sta accadendo in America (e in Cina) dovrebbe far riflettere: crescono gli utili di questi giganti, ma i posti di lavoro no. Il...
Proviamo a mettere in fila un paio di fatti, il mestiere di List. Mentre il sistema dei partiti si interroga sulla (ri)discesa in campo di Berlusconi, mentre il governo e i sindacati si occupano soprattutto di pensioni, là fuori sta succedendo qualcosa tra chi un sempre più piccolo lavoro lo ha ancora. I dipendenti di Amazon in Italia sono in sciopero (prima pagina del Manifesto), Alibaba vuole sbarcare nel Sud (prima pagina del Mattino), i distributori italiani denunciano la concorrenza sleale sul piano fiscale dei giganti di Internet (titolo di taglio in prima pagina sul Sole 24Ore). Questi tre fatti separatamente dicono poco, sono un frammento che poi si perde nella chiacchiera strapaesana, ma se li combiniamo, allora si vede chiaramente uno dei problemi del mondo contemporaneo: il capitalismo si sta mangiando se stesso e i lavoratori hanno un problema sempre più urgente chiamato reddito. Siamo alla vigilia del Black Friday in America. Ah, c'è anche qui, cose importate con effetti surreali. Titolo sull'Arena, stamattina: "Verona, scatta il Black Friday". Scatta. A Verona. Romeo e Giulietta, dove siete? Andiamo avanti.
01
Lo scenario
Il commercio di beni e servizi nel nostro paese è destinato a cambiare profondamente, a causa della struttura vecchia e polverizzata e soprattutto di una rivoluzione tecnologica non governata che sta facendo implodere tutti gli altri soggetti. Con il solito atteggiamento da parvenu per tutto quello che arriva dall'estero e per "il nuovo" a prescindere, pochi hanno fatto i conti con quello che sta accadendo. La domanda principale che dovrebbero porsi i governanti di fronte all'arrivo dei titani del commercio elettronico è la seguente: dov'è il lavoro? Siete sicuri che ci sarà davvero il Bengodi? Quello che sta accadendo in America (e in Cina) dovrebbe far riflettere: crescono gli utili di questi giganti, ma i posti di lavoro no. Il lavoro a tempo indeterminato sta scomparendo (i dati italiani sono di eccezionale interesse e gravità) e le buste paghe sono a dir poco leggere.
Non solo, in un settore dove impera l'oligopolio, chi distribuisce decide alla fine cosa c'è all'inizio della catena di produzione. Infine, il reddito, le misere buste paga e la proletarizzazione dei lavoratori italiani interessano o no chi governa? E la concorrenza, il libero mercato? L'incredibile vantaggio fiscale concesso agli operatori di e-commerce non è un tema sul quale intervenire subito? La distruzione delle basi primarie perché si possa competere non sono degne di attenzione? Un imprenditore italiano che non ha delocalizzato la sua sede fiscale in Lussemburgo (o altro paradiso affine) viene soffocato dal Fisco che invece il titano della Rete elude. Tutto bene? Non c'è il modo di far lavorare entrambi in un sistema di piena concorrenza? Sarà il consumatore a scegliere, ma senza vincoli palesi o occulti. La desertificazione di un ecosistema comincia quando un grande predatore mangia tutto quello che incontra. La naturale tendenza delle imprese al monopolio è speculare alla tendenza del potere a farsi dispotico. Se non incontra la legge, vince la sua legge, che di solito è quella della giungla. Vediamo un paio di fatti che raccontano quanto sta accadendo.
02
Trend. Acquisti di Natale in America
Cosa sta succedendo nel commercio, nel settore del retail? Per sapere, per capire, dobbiamo sempre guardare cosa fanno gli americani durante gli acquisti delle feste di Natale e di fine anno. Ecco secondo Gallup come si comporteranno i consumatori:
Avete visto cosa sta accadendo? Sta esplodendo il commercio elettronico. Se dovete aprire un'attività commerciale, ricordatevi di avere un negozio virtuale. Siamo nel pieno di una rivoluzione che sta cambiando l'ambiente fisico e gli stili di consumo.
03
Perché AT&T non deve comprare Time Warner
Come si blocca la concorrenza in un settore? Comprando una killer application che gli altri non hanno, alzando le tariffe, scaricandole sul consumatore e uccidendo tutti gli avversari. Questo succederà se AT&T comprerà Time Warner. È decisamente uno dei casi di Antitrust più interessanti da decenni. AT&T è sul punto di dare una mazzata al mercato della Pay-tv americana e non solo. Leggere il documento della causa aperta dal Dipartimento della Giustizia americana è altamente istruttivo. Le fusioni verticali nel settore dei media sono pericolose.
United States vs AT&T by Mario Sechi on Scribd
Attenzione a quanto sta accadendo in Italia. Un guazzabuglio dove le sorti di Mediaset sono incrociate a quelle di Vivendi e dunque di Tim, guardacaso un operatore delle telecomunicazioni. Così, un mercato già chiuso rischia lo strangolamento. Nota del titolare di List: cosa accadrebbe in Italia nel settore televisivo e dei media se l'Antitrust facesse davvero il suo mestiere e il governo la smettesse di fare il trader del consenso tra pochi soggetti il cui tasso di innovazione è bassissimo? Si aprirebbe il mercato dei contenuti. Wired ha un pezzo ottimo sul perché la fusione tra AT&T e Time Warner va evitata. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
04
La Fed vede ancora crescita
Cosa dice la Federal Reserve sullo stato dell'economia americana? Sono state pubblicate ieri le minute relative alle riunioni del 31 ottobre e 1° novembre. L'economia americana va, il mercato del lavoro è in fase positiva (tasso di disoccupazione più basso degli ultimi 17 anni, 4.1 per cento), la crescita ci sarà ancora a lungo, ma l'inflazione è bassa. Risultato: ci sarà probabilmente un aumento dei tassi di un quarto di punto e sarà deciso nell'ultima riunione dell'anno della Fed, il 12-13 dicembre. Nessun cenno a possibili crolli nei prezzi di Wall Street. Tutto va. Fino al prossimo crash. Nel caso, c'è sempre Gordon Gekko a dare la linea: "Io non amo le perdite, niente mi guasta le giornate più delle perdite!". Provate a dargli torto. Gekko è Wall Street, cinico, non buono come i signori della Silicon Valley. Buoni? Seguite il titolare di List.
05
Gli stagisti cinesi e l'iPhone X
Nel fantastico mondo che promette la felicità per tutti ma in realtà è sempre e solo per loro, la Silicon Valley, c'è sempre qualcosa da imparare sulla separazione tra realtà e immaginario, detto e contraddetto subito dai fatti. Apple assembla i suoi smartphone in Cina e il suo principale fornitore, Foxconn, usa giovani stagisti con turni massacranti per soddisfare le richieste di iPhone X. Il Financial Times becca la faccenda, tremila studenti della Urban Rail Transit School vengono impiegati per assemblare iPhone X (che FT fa giustamente notare non ha niente a che fare con i loro studi ferroviari) e tutti cascano dal pero. Stamattina arriva una nota di Foxconn che dice che ci sarà "un'azione immediata per assicurare che nessuno stagista faccia gli straordinari". Come sono buoni. La verità ormai è un lusso. A proposito di lusso, saliamo sulla macchina di 007, l'Aston Martin.
06
Aston Martin
Nel frattempo, il mondo del lusso viaggia a mille e il settore delle supercar non è mai stato così florido. Aston Martin riporta una crescita dei ricavi dell'84 per cento rispetto all'anno scorso. Ecco l'ultimo modello, la Vantage:
Costo del giocattolo? Centocinquantamila euro.
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all'esercizio del
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stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
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Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
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attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
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informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
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6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.