17 Gennaio

Il virus della diseguaglianza

Il report di Oxfam sulle disparità accelerate dalla pandemia, ricchezza accumulata e povertà aumentata. Nature pubblica i risultati preoccupanti degli studi sull'impatto del Covid sulla psiche dei nuovi nati e dei bambini. Numeri sul coronavirus, informazione e misure anti-contagio, una necessaria rilettura. L'egemonia cinese di Xi Jinping tra produzione record di carbone e crescita economica in rallentamento

Che succede? Il non-sense dei numeri del Covid, il bollettino dei contagi mixato con un'informazione che gioca sulle emozioni, priva di riflessione  ponderazione, ha generato paura e un lockdown di fatto che porterà una nuova fase di difficoltà economica, ne avremo la prova quando saranno pubblicati i prossimi dati dell'Istat, si tratta solo di attendere. Chiunque abbia un minimo di confidenza con la matematica (e un po' di memoria) sa che siamo di fronte a una sproporzione tra il dibattito pubblico (alimentato dalla tensione politica), la dimensione dei titoli dei notiziari e quello che sta accadendo nella realtà pandemica con la variante Omicron. Due fatti stamattina mi hanno colpito profondamente: la pubblicazione del report di Oxfam sulle diseguaglianze durante la pandemia e un lungo articolo di Nature sull'impatto del Covid sui nuovi nati e i bambini. Sono risultati che devono far riflettere. Partiamo dalla lettura dei dati sulla pandemia, uno degli elementi di confusione di quest'era. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.

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Rileggere la pandemia

Il cortocircuito tra politica e informazione ha prodotto un incendio di enormi proporzioni: i politici non sanno e non vogliono spiegare i numeri dell'epidemia, i giornalisti semplicemente prendono il bollettino e non ci ragionano sopra, lo "passano" e poi cercano un titolo che possa stimolare qualcuno a andare in edicola o non cambiare canale, quanto a Internet, si cerca qualcosa che faccia cliccare i link, dunque vai con l'Armageddon pandemico e al resto ci pensano le junk news, la violenza, tutto il macabro possibile, un po' di sesso, un po' di selfie e vai con la rovina del giornalismo.

Prendiamo il bollettino di ieri: abbiamo 18.179 ricoverati con sintomi, in terapia intensiva ci sono 1691 persone. Giornali e televisioni continuano a dipingere l'Armageddon che non c'è: un anno fa i...


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