5 Giugno

Immigrazione. Muro di no alla riforma di Dublino

La revisione del trattato proposta dalla presidenza bulgara ha trovato un fronte compatto di no. Contrari Italia, Spagna, Austria, Romania, Ungheria, Slovenia e Slovacchia. L'Austria: faremo la rivoluzione con l'Italia. Salvini: è una nostra vittoria.

Cominciamo con una prima occhiata ai mercati. Le borse asiatiche hanno chiuso positive, quelle europee hanno aperto bene, con l'eccezione di Londra, lo spread tra Btp e Bund è a quota 224 punti. Oggi alle 19.30 il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte affronterà il voto di fiducia in Senato, in questo momento sta presentando a Palazzo Madama le sue dichiarazioni programmatiche, seguiranno poi il dibattito in aula e il voto di fiducia. Uno slalom sul contratto di governo tra Cinque Stelle e Lega. Più tardi il titolare farà un'analisi politica sul testo presentato da Conte. 

Il dato politico più importante del giorno finora arriva dal Lussemburgo, dove si tiene la riunione del Consiglio europeo degli Affari Interni che deve discutere la riforma del trattato di Dublino sull'immigrazione. Risultato: la riforma di Dublino è stata affondata, sette paesi hanno votato contro. Sta emergendo una nuova rete di alleanze in Europa, i partiti delle nuove destre che sono avanzati nelle ultime elezioni e hanno preso il potere stanno costituendo un fronte comune. Germania e Francia hanno difficoltà a far passare le loro proposte, uno schema che si replicherà nei vari organismi europei, fino al Consiglio dei Capi di Stato. È l'anticipo dello scenario del Big Bang che ci sarà con le elezioni europee del maggio del 2019. 

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Immigrazione. Un muro di no

La riunione in Lussemburgo per discutere la riforma del trattato di Dublino sull'immigrazione era cominciata con un preludio di disaccordi, una raffica di dichiarazioni pessimiste prima dell'inizio del Consiglio europeo sugli Affari interni:

  • Stephan Mayer, segretario di Stato della Germania: "Siamo aperti ad una discussione costruttiva, ma com'è attualmente non la accettiamo. Non c'è solo l'Italia ad opporsi, anche i Paesi Visegrad sono contrari, e il governo tedesco critica punti precisi".
  • Herbert Kickl, ministro dell'Interno austriaco (in alto, nella foto Ansa): "L'Austria...

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