23 Marzo
In attesa dell'America
Oggi Biden arriva a Bruxelles, in programma domani il vertice Nato e il Consiglio europeo, chiederà un impegno più forte su deterrenza e difesa, il nodo delle sanzioni su petrolio e gas della Russia (il problema di Berlino). Il Cremlino: mai pensato a un conflitto di due giorni. L'informativa di Draghi in Parlamento tra guerra, energia e carrello della spesa
A che punto è la guerra? Appuntamento importante, Joe Biden arriva stasera a Bruxelles, il presidente americano ha in agenda una serie di incontri bilaterali, un vertice del G7, un summit straordinario della Nato, la partecipazione al Consiglio europeo, un viaggio in Polonia. L'obiettivo è solo uno: Putin. L'Europa è in attesa dell'America e non tutti i punti dell'agenda di Washington sono condivisi. La presidenza Biden ha dato un mix di segnali spesso contrastanti, la questione energetica non è la stessa per molti paesi, Germania e Italia ne sono l'esempio. Che fare? Zelensky fa il suo giro virtuale di capitali, oggi ha parlato di fronte al parlamento giapponese. La guerra continua tra fiumi di parole e pochissima diplomazia concreta.
01
Il Cremlino: mai pensato a una guerra di due giorni
Situazione sul campo di battaglia, mappa dell'Intelligence della Difesa britannica:
Sul terreno di battaglia, la guerra continua secondo lo schema che abbiamo raccontato nel precedente numero di List, guerra di logoramento, bombardamenti, avanzata lenta ma costante dell'esercito russo. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ribadito che il Cremlino non ha mai pensato a una guerra-lampo: "La Russia non ha ancora raggiunto" i suoi obiettivi, ma tutto "sta andando avanti rigorosamente in conformità con i piani e i compiti stabiliti: smilitarizzazione dell'Ucraina, la neutralità, l'eliminazione dei battaglioni nazionalisti e il riconoscimento della Crimea, Donetsk e Luhansk". Peskov ha aggiunto che l'obiettivo principale dell'esercito russo a Mariupol è eliminare le unita' nazionaliste "che usano i civili come scudi umani e uccidono quelli che vogliono uscire dalla città". La notizia sui civili deportati in Russia? Smentita, Peskov dice che "non è vero, queste sono falsità, è una guerra di propaganda. Dovete conoscere dall'interno le cose ed è difficile a volte capirle". Facciamo il punto nave, giornata densa di appuntamenti.
02
...A che punto è la guerra? Appuntamento importante, Joe Biden arriva stasera a Bruxelles, il presidente americano ha in agenda una serie di incontri bilaterali, un vertice del G7, un summit straordinario della Nato, la partecipazione al Consiglio europeo, un viaggio in Polonia. L'obiettivo è solo uno: Putin. L'Europa è in attesa dell'America e non tutti i punti dell'agenda di Washington sono condivisi. La presidenza Biden ha dato un mix di segnali spesso contrastanti, la questione energetica non è la stessa per molti paesi, Germania e Italia ne sono l'esempio. Che fare? Zelensky fa il suo giro virtuale di capitali, oggi ha parlato di fronte al parlamento giapponese. La guerra continua tra fiumi di parole e pochissima diplomazia concreta.
01
Il Cremlino: mai pensato a una guerra di due giorni
Situazione sul campo di battaglia, mappa dell'Intelligence della Difesa britannica:
Sul terreno di battaglia, la guerra continua secondo lo schema che abbiamo raccontato nel precedente numero di List, guerra di logoramento, bombardamenti, avanzata lenta ma costante dell'esercito russo. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ribadito che il Cremlino non ha mai pensato a una guerra-lampo: "La Russia non ha ancora raggiunto" i suoi obiettivi, ma tutto "sta andando avanti rigorosamente in conformità con i piani e i compiti stabiliti: smilitarizzazione dell'Ucraina, la neutralità, l'eliminazione dei battaglioni nazionalisti e il riconoscimento della Crimea, Donetsk e Luhansk". Peskov ha aggiunto che l'obiettivo principale dell'esercito russo a Mariupol è eliminare le unita' nazionaliste "che usano i civili come scudi umani e uccidono quelli che vogliono uscire dalla città". La notizia sui civili deportati in Russia? Smentita, Peskov dice che "non è vero, queste sono falsità, è una guerra di propaganda. Dovete conoscere dall'interno le cose ed è difficile a volte capirle". Facciamo il punto nave, giornata densa di appuntamenti.
02
Biden a Bruxelles, il nodo della deterrenza e della difesa europea
Il titolare è da ieri sera a Bruxelles per seguire i vertici, l'agenda è piena di fatti in pieno svolgimento, un estratto dal taccuino dei principali appuntamenti:
- Dalle 10 briefing tecnici in Commissione poi conferenza stampa sulla presentazione della nuova disciplina degli aiuti di Stato, concepita anche e soprattutto per far fronte alla crisi innescata dalla guerra.
- Alle 13 briefing sul Consiglio europeo che comincia domani e prosegue giovedì.
- Alle 15 conferenza stampa del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
- Alle 15 al via i lavori dell'assemblea plenaria a Bruxelles, dibattito con il presidente del Consiglio, Charles Michel, e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, illustrazione dei risultati e del piano predisposto dal vertice Ue di Versailles.
- Alle 17 parla il premier canadese, Justin Trudeau
- Alle 20.30 punto stampa di Ursula von der Leyen e Justin Trudeau.
Da Washington arriva il punto sulla missione di Joe Biden: il presidente confermerà "il nostro ferreo impegno sulla sicurezza dei nostri alleati Nato". Così la Casa Bianca in una nota a poche ore dalla partenza del Presidente americano per Bruxelles. Dopo il vertice Nato, in calendario domani, Biden proseguirà con i leader del G7 la discussione sulle "conseguenze" per Mosca dell'invasione dell'Ucraina. Biden avrà un incontro bilaterale con il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, prima della sua partecipazione al vertice europeo dove terrà un discorso sulle "nostre condivise preoccupazioni sull'Ucraina, compresi gli impegni transatlantici per imporre costi economici alla Russia, fornire supporto umanitario a coloro che sono vittime della violenza ed affrontare altre sfide collegate al conflitto". Biden atterra a Bruxelles questa sera "per discutere degli sforzi di deterrenza e difesa in risposta all'attacco ingiustificato e non provocato della Russia contro l'Ucraina". Lo sottolinea la Casa Bianca, precisando che sarà questo il cuore del suo intervento al vertice straordinario della Nato di domani.
Secondo il Wall Street Journal l'amministrazione Biden sta preparando una serie di sanzioni verso centinaia di membri della Duma, la Camera bassa del parlamento russo. Biden le annuncerà nel suo viaggio in Europa.
Il più giovane Consigliere per la sicurezza nazionale della storia americana negli ultimi 60 anni, Jake Sullivan (Foto Epa).Occhio a Jake Sullivan, il Consigliere per la sicurezza nazionale è l'uomo che fa girare la macchina della guerra della Casa Bianca (Pentagono e sanzioni). Sullivan insiste sulla necessità di preparare un blocco energetico contro la Russia, tema delicatissimo, la Germania è il soggetto più esposto, insieme all'Italia che ha annunciato il suo assenso alle decisioni che verranno prese in Europa. Serve l'unanimità e per ora non c'è.
03
Lavrov e il nuovo ordine mondiale
Sul fronte della diplomazia russa, il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, stamattina ha tenuto un discorso e risposto alle domande degli studenti dell'Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca, la fabbrica dei diplomatici russi: "I negoziati sono difficili, la parte ucraina cambia continuamente la sua posizione. È difficile sbarazzarsi dell'impressione che gli Usa li tengano per mano", ha ribadito Lavrov. Il ministro russo ha spiegato che "quello che sta succedendo nel mondo non riguarda solo e non tanto l'Ucraina, ma gli sforzi per creare un nuovo ordine mondiale". L'obiettivo dell'Occidente, secondo Lavrov, sarebbe "quello di contenere la Russia, così come qualsiasi altro Paese che agisce in modo indipendente sulla scena globale. Nell'ambito della direzione assunta dalla Nato nei confronti della Russia, l'Ucraina è stata scelta come strumento per sopprimere l'indipendenza della Russia". È la versione della Storia proposta da Mosca, una cosa è certa, la guerra in Ucraina è uno spartiacque, siamo in presenza di un fatto che cambia l'ordine internazionale.
04
Papa Francesco: comprare e fare armi non è la soluzione del problema
Papa Francesco durante l'udienza generale stamattina ha ricordato il tema dell'escalation degli armamenti:
Vorrei prendere un minuto per ricordare le vittime della guerra. Le notizie delle persone sfollate, delle persone che fuggono, delle persone morte, delle persone ferite, di tanti soldati caduti da una parte e dall’altra, sono notizie di morte. Chiediamo al Signore della vita che ci liberi da questa morte della guerra. Con la guerra tutto si perde, tutto. Non c’è vittoria in una guerra: tutto è sconfitto. Che il Signore invii il suo Spirito perché ci faccia capire che la guerra è una sconfitta dell’umanità, ci faccia capire che occorre invece sconfiggere la guerra. Lo Spirito del Signore ci liberi tutti da questo bisogno di auto-distruzione, che si manifesta facendo la guerra. Preghiamo anche perché i governanti capiscano che comprare armi e fare armi non è la soluzione del problema. La soluzione è lavorare insieme per la pace e, come dice la Bibbia, fare delle armi strumenti per la pace.
Le armi? Le comprano e le vendono tutti. Vediamo un po' di numeri.
05
L'arsenale nucleare e non solo. Chi compra e chi vende
Basta dare un'occhiata a un grafico per capire quanto il problema sia grave, l'arsenale di armi nucleari nel mondo, dati del Sipri di Stoccolma:
La guerra in Ucraina ha rimesso al centro del gioco strategico il tema delle armi nucleari. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, oggi ha detto alla Cnn, intervistato da a Christiane Amanpour, che "abbiamo un concetto molto chiaro di sicurezza nazionale" che prevede l'uso di armi nucleari "solo in caso di minaccia alla sua stessa esistenza, allora possono essere utilizzate secondo il nostro concetto".
Gli Stati Uniti hanno risposto dal Pentagono, con il portavoce John Kirby: "Non è il modo in cui una potenza nucleare responsabile dovrebbe comportarsi". Il Pentagono ha poi aggiunto che "non è stato registrato nulla che ci possa condurre a concludere che abbiamo bisogno di modificare la nostra posizione di deterrenza strategica". Il pericolo c'è o non c'è?
Peskov ha sollevato di nuovo il caso delle armi biologiche e chimiche sviluppate dagli Stati Uniti in Ucraina: "Purtroppo abbiamo ragioni molto forti per crederlo e ci sono forti prove che gli Stati Uniti stiano sviluppato programmi di bio-laboratori sul territorio di vari Paesi confinanti con la Federazione Russa, tra cui il territorio dell'Ucraina. Questa è la realtà che stiamo affrontando".
Sul tema delle armi chimiche si esprime stamattina l'ambasciatore Mikhail Ulyanov, il rappresentante diplomatico della Russia a Vienna, l'uomo che si occupa di nucleare e armi di distruzione di massa per la Russia:
Ulyanov sostiene che gli Stati Uniti le armi chimiche non le hanno mai eliminate. Sono accuse gravi che vanno provate. I russi sostengono di avere le prove e hanno chiesto una riunione urgente al Consiglio di sicurezza dell'Onu. Capitolo da seguire sul radar.
***
Come si sta muovendo l'Italia in questo scenario radioattivo? Risponde Draghi.
06
Draghi in Parlamento. Guerra, energia e carrello della spesa
Mario Draghi stamattina ha svolto la consueta informativa di fronte al Parlamento prima del Consiglio europeo, un discorso lungo che fissa i punti della politica estera italiana rispetto alla guerra in Ucraina e prepara il terreno per le azioni dell'Unione europea, cambia tutto. Ecco i punti chiave dell'intervento di Draghi.
Signor Presidente,
Onorevoli Deputate e Deputati,
Il Consiglio europeo del 24 e del 25 marzo si aprirà con l’incontro con il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Sarà preceduto da un Vertice Nato straordinario e da un Vertice G7, che si terranno sempre a Bruxelles. In queste sedi, la comunità euroatlantica intende ribadire la sua unità e determinazione nel sostegno all’Ucraina. Un impegno comune per tutelare la pace, la sicurezza, la democrazia - che l’Italia ha riaffermato ieri in quest’aula alla presenza del Presidente Zelensky. Il Consiglio europeo avviene a un mese esatto dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, cominciata il 24 febbraio. Da allora, secondo l’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani, sono state registrate 2.510 vittime civili - con 953 persone uccise, tra cui 78 bambini, e oltre 1.500 feriti. Sono purtroppo numeri provvisori, che sottostimano fortemente i morti e i feriti, e che continuano a crescere.
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi (Foto Ansa).La nostra volontà di pace si scontra con quella del Presidente Putin, che non mostra interesse ad arrivare a una tregua che permetta ai negoziati di procedere con successo. Il suo disegno appare piuttosto quello di guadagnare terreno dal punto di vista militare, anche ricorrendo a bombardamenti a tappeto come quelli a cui assistiamo a Mariupol. Per questo, la comunità internazionale ha adottato sanzioni sempre più dure nei confronti della Russia. Lo sforzo diplomatico potrà avere successo solo quando lo vorrà realmente anche Mosca. Non dobbiamo però commettere l’errore di avallare una contrapposizione tra Occidente e Russia e alimentare così uno scontro di civiltà. Molti cittadini russi si sono schierati contro la guerra del Presidente Putin e protestano, mettendo a rischio la propria incolumità. A loro va l’amicizia e la solidarietà di tutto il Governo e mia personale. Il Consiglio europeo riaffermerà anche il sostegno al percorso dell’Ucraina verso l’adesione all’Unione europea. Questo processo ha tempi lunghi, necessari a permettere un’integrazione reale e funzionante. Ma, come ho ribadito anche ieri in Parlamento, l’Italia è al fianco dell’Ucraina in questo processo. L’Ue ha già attivato la procedura, ma in questo momento è importante mandare a Kiev un ulteriore segnale di incoraggiamento.
Coinvolgere la Cina
Lo sforzo diplomatico deve coinvolgere anche altri Paesi. In particolare, la Cina ricopre un ruolo di grande influenza nelle dinamiche geopolitiche e di sicurezza globali. È fondamentale che l’Unione Europea sia compatta nel mantenere aperti spazi di dialogo con Pechino, perché contribuisca in modo costruttivo allo sforzo internazionale di mediazione. Il Vertice Ue-Cina del prossimo 1° aprile sarà un’occasione per sottolineare la nostra posizione. Dobbiamo ribadire la nostra aspettativa che Pechino si astenga da azioni di supporto a Mosca e partecipi attivamente e con autorevolezza allo sforzo di pace. Questo messaggio è emerso anche durante il lungo confronto telefonico tra il Presidente Biden e il Presidente Xi Jinping il 18 marzo e negli sforzi diplomatici che lo hanno preceduto. Mi riferisco in particolare all’incontro tra il Consigliere per la sicurezza americano, Jake Sullivan, e il Direttore dell’Ufficio della Commissione Affari Esteri cinese, Yang Jiechi, avvenuto a Roma la settimana scorsa.
Evitare la destabilizzazione dei Balcani
Allo stesso tempo, dobbiamo seguire con attenzione quanto accade nei Balcani occidentali, per prevenire possibili azioni destabilizzatrici di Mosca. Nel Consiglio discuteremo della prolungata crisi politica in Bosnia-Erzegovina. Siamo impegnati per disinnescare le provocazioni secessioniste della Republika Srpska e per far rientrare la crisi politica e istituzionale che paralizza il Paese dallo scorso luglio. È fondamentale che la Bosnia-Erzegovina riprenda la strada delle riforme per avvicinarsi all’Unione europea. Il nostro obiettivo è assicurare l’organizzazione delle elezioni politiche in autunno, per evitare ulteriore incertezza nel Paese.
Crisi umanitaria e accoglienza dei profughi
La crisi in Ucraina ha generato un massiccio flusso di profughi, che attualmente conta oltre tre milioni e 850mila persone.
Di fronte all’aumento quotidiano del numero di rifugiati sono essenziali un coordinamento europeo e un impegno finanziario adeguato. L’Unione europea deve garantire una puntuale attuazione negli Stati membri della direttiva per la Protezione Temporanea, approvata per la prima volta nella nostra storia. La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha proposto ieri di utilizzare i fondi europei con la massima flessibilità a sostegno di chi scappa dalla guerra in Ucraina, e di stanziare altri 3 miliardi di euro a favore degli Stati membri coinvolti nell’accoglienza. L’Italia appoggia con convinzione la posizione della Commissione e continua a fare la sua parte con determinazione, altruismo, solidarietà. Nel Consiglio dei Ministri della settimana scorsa abbiamo approvato nuovi fondi per l’accoglienza, per un totale di 428 milioni di euro. La generosità mostrata in questi giorni dagli italiani è davvero straordinaria. Voglio ringraziare ancora una volta la Protezione civile, le Regioni, i Comuni, il terzo settore e gli enti religiosi per il loro incessante impegno.
L'aumento dei prezzi dell'energia
Il Consiglio europeo si confronterà anche sull’aumento dei prezzi dell’energia. Dopo i picchi raggiunti due settimane fa, i prezzi del gas e dell’energia elettrica sono scesi nuovamente. Il prezzo spot del gas sul mercato europeo oggi è dimezzato rispetto alle punte di circa 200€/MWh raggiunte l’8 marzo.
Sono però prezzi ancora molto alti rispetto ai livelli storici, più di 5 volte quelli di un anno fa. La volatilità dei mercati energetici ha inciso anche sui prezzi ai distributori, che all’inizio del mese in Italia hanno superato i 2 euro al litro. Secondo la Commissione europea, l’andamento dei prezzi italiani è in linea con quelli del resto dell’Europa. Lunedì 14 marzo, il diesel costava 2,31€ in Germania, 2,14€ in Francia e 2,15€ in Italia. Nel nostro caso, rappresenta un aumento del 40% per la benzina e del 50% per il diesel rispetto a un anno fa.
Venerdì scorso, il Governo è intervenuto per difendere il potere d’acquisto delle famiglie, soprattutto quelle più vulnerabili, e aiutare le imprese a sostenere i costi di produzione. Abbiamo deciso di ridurre le accise sulla benzina e sul gasolio di 25 centesimi al litro per un mese, abbattendo così gran parte degli aumenti registrati nelle ultime settimane. Creiamo dei fondi per sostenere i settori dell’agricoltura, della pesca, dell’autotrasporto, che sono stati particolarmente colpiti dalla crisi. Con le nuove misure, il numero di famiglie che ha accesso ai bonus sociali per elettricità e gas - ed è così protetto dai rincari delle bollette - passa da 4 a 5,2 milioni. Le imprese potranno rateizzare le bollette, uno strumento già a disposizione delle famiglie. Istituiamo nuovi crediti d’imposta per le imprese sul costo dell’energia e del gas e rafforziamo quelli esistenti. Ampliamo i poteri dell’Autorità di Regolazione Energia, Reti e Ambiente e del Garante per la Sorveglianza dei prezzi, perché possano monitorare meglio le variazioni sui mercati energetici. Infine, rifinanziamo la cassa integrazione per le aziende in difficoltà. Il pacchetto ammonta in totale a circa 4 miliardi, ed è finanziato in gran parte grazie alla tassazione dei profitti in eccesso maturati in questi mesi dai produttori del settore energetico. In questa crisi, ognuno deve fare la propria parte.
Il Governo è consapevole della necessità di ulteriori interventi, ma la risposta a difesa di consumatori e imprese deve essere europea.
Dobbiamo arrivare a una gestione davvero comune del mercato dell’energia. È auspicabile un coordinamento tra Commissione e Stati membri sulla diversificazione degli approvvigionamenti di gas, soprattutto di gas liquido. Serve un approccio condiviso sugli acquisti e sugli stoccaggi, per rafforzare il nostro potere contrattuale verso i Paesi fornitori e tutelarci a vicenda in caso di shock isolati. La creazione di un tetto europeo ai prezzi del gas è al centro di un confronto che abbiamo avviato con la Presidente von der Leyen. Vogliamo poi spezzare il legame tra il prezzo del gas e quello dell’elettricità, che è in parte prodotta da fonti alternative, il cui prezzo non ha molto a che vedere con quello del gas. È essenziale puntare in modo deciso sull’energia rinnovabile e dare un ruolo centrale alla sponda sud del Mediterraneo. Su tutti questi fronti, auspico che il Consiglio europeo prenda decisioni ambiziose che possano essere rapidamente operative.
Pasta, pane, zucchero, il carrello della spesa
Come abbiamo concordato al Consiglio europeo informale della scorsa settimana, le ricadute economiche del conflitto in Ucraina vanno oltre il costo dell’energia. Si registrano aumenti anche nei prezzi dei generi alimentari. A livello globale, sono cresciuti in modo quasi continuo da metà 2020, e sono attualmente ai massimi storici. Questo ha delle conseguenze tangibili per i prezzi nei supermercati. Secondo i dati Eurostat, a febbraio i prezzi dei beni alimentari in Italia sono aumentati del 5,2% rispetto all’anno scorso. In particolare, il prezzo della pasta è cresciuto di circa l’11%, quello dello zucchero e del pane di circa il 5%, quello della carne di quasi il 4%. Questi rincari dipendono da shock esterni, che ci impongono di accelerare nel percorso di autonomia strategica in campo alimentare. Questo processo è alla portata della capacità tecnologica e produttiva europea, ma richiede un impegno immediato, ad esempio l’aumento delle aree coltivabili. Allo stesso tempo, dobbiamo esser pronti a diversificare maggiormente le nostre fonti di importazione.
La crisi dei microchip
Il rafforzamento dell’economia europea passa anche dalla tutela delle aree industriali strategiche, da sostenere con adeguati investimenti in innovazione e ricerca scientifica e tecnologica. Una priorità è aumentare la produzione di microchip in Europa. Un recente studio del Fondo Monetario Internazionale ha stimato che l’anno scorso le strozzature nelle catene del valore sono costate all’area euro circa il 2% di prodotto interno lordo. La carenza di semiconduttori - essenziali per molte industrie strategiche come i mezzi di trasporto, i macchinari industriali, la difesa – è stata particolarmente dannosa. L’ambizione europea è aumentare la propria quota di mercato dal 10 al 20 per cento della produzione globale di chip entro il 2030. Questo incremento ci permetterebbe di garantire la sicurezza degli approvvigionamenti a fronte di eventuali ritardi nelle importazioni. Il “Chips Act” della Commissione europea costituisce un importante passo in avanti per raggiungere questi obiettivi. Intendiamo aumentare gli investimenti nella ricerca, e sviluppare e rafforzare una capacità produttiva verticalmente integrata, che assicuri un’effettiva autonomia nella produzione e packaging dei microchip. Dobbiamo accelerare la realizzazione del secondo Importante Progetto di Comune Interesse Europeo nella microelettronica. A livello nazionale, il Governo ha approvato a inizio mese la creazione di un fondo da oltre 4 miliardi per sviluppare l’industria e la ricerca sui semiconduttori e sulle tecnologie innovative.
Dobbiamo rimanere aperti anche agli investimenti esteri, ma con un approccio coordinato fra Stati membri e norme che favoriscano le ricadute positive per l’intera industria europea.
La Bussola strategica e l'esercito europeo
La guerra in Ucraina ha messo in evidenza, ancora una volta, l’importanza di rafforzare la politica di sicurezza e di difesa dell’UE, in complementarità con l’Alleanza Atlantica. Un’Europa più forte nella difesa rende anche la Nato più forte. Il Consiglio europeo è chiamato ad approvare la Bussola Strategica, in seguito alla sua adozione lunedì 21 marzo al Consiglio dei Ministri degli Affari Esteri e della Difesa. La Bussola è stata adattata alla luce della guerra in Ucraina, che rappresenta la più grave crisi in ambito di difesa nella storia dell’Unione Europea. Prevede l’istituzione di una forza di schieramento rapido europea fino a 5 mila soldati e 200 esperti in missioni di politica di difesa e sicurezza comune. A queste iniziative si aggiungono investimenti nell’intelligence e nella cybersicurezza; lo sviluppo di una strategia spaziale europea per la sicurezza e la difesa; e il rafforzamento del ruolo europeo quale attore della sicurezza marittima.Nel percorso verso una difesa comune, è essenziale sviluppare capacità adeguate, per essere un fornitore di sicurezza credibile.
Ciò può avvenire soltanto se rafforziamo la nostra industria della difesa e la rendiamo più competitiva dal punto di vista tecnologico e soprattutto meglio integrata a livello europeo. Abbiamo tutti da guadagnare da un miglior coordinamento, anche nell’ambito della difesa.
***
Questo è il quadro alla vigilia del Consiglio europeo e del vertice della Nato. Soffiano venti di guerra, la pace è lontana, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.