9 Ottobre
In Italia 007 lo avrebbero esodato. Una vita da James Bond
Se ne va Craig, Bond resta. L'agente segreto di Sua Maestà visto con la lente del Belpaese. Un viaggio in celluloide di Marco Patricelli nell'immaginario della creatura di Fleming e il suo ultimo film "No time to die"
di Marco Patricelli
Ci si sono messi sociologi e psicologi per spiegare l’ultimo atto di Daniel Craig nei panni di 007: fine della guerra fredda, fine dei blocchi contrapposti, fine del machismo così poco politicamente corretto, fine dei generi e fine di un’epoca con la fine di James Bond e dell’arcinemica Spectre, dopo essere sopravvissuto al suo creatore Ian Fleming e persino ai remake dei primi successi. Stroncato da una vita dissoluta, da una malattia venerea per promiscuità eterosessuale, da una cirrosi epatica per eccesso di vodka Martini «agitato non mescolato»? Macché. Il tempo passa e gli agenti segreti non restano.
James Bond c’era già andato vicino una volta, quando a sua insaputa per non umiliarlo avevano truccato i suoi test psico-fisico-attitudinali: uno smacco alla carriera, considerato che adesso devono farlo persino giovani virgulti disoccupati per un contratto a termine con l’uniforme da vigile urbano a 1.200 euro al mese. Mica carte di credito a gogò, hotel a cinque stelle e mezzo e ogni lusso della bella vita... La sua fortuna, finora, è stata di essere nato in Gran Bretagna e non nel Belpaese. Difficile vedere come prototipo dell’agente con licenza di uccidere un Giacomo Buontesoro qualsiasi, entrato con una raccomandazione dello zio monsignore nell’intelligence italiana in cui la missione impossibile è quella di ricordarsi che sigla abbiano i servizi segreti: Dagr, Sim, Sis, Sifar, Igat, Sst, Sid, Sismi, Sisde, Aise, Aisi.
Invece con l’MI6, grazie al proverbiale conservatorismo britannico, è andato liscio per sessanta anni, nonostante abbia rischiato la vita centinaia di volte, ammazzato migliaia di cattivi, compiuto il periplo del mondo in tutte le salse, anticipato invenzioni mirabolanti dalle diavolerie miniaturizzate al prototipo dell’uomo volante, sempre con al fianco e tra le lenzuola le donne più belle del mondo che da lui hanno preso il timbro e...
di Marco Patricelli
Ci si sono messi sociologi e psicologi per spiegare l’ultimo atto di Daniel Craig nei panni di 007: fine della guerra fredda, fine dei blocchi contrapposti, fine del machismo così poco politicamente corretto, fine dei generi e fine di un’epoca con la fine di James Bond e dell’arcinemica Spectre, dopo essere sopravvissuto al suo creatore Ian Fleming e persino ai remake dei primi successi. Stroncato da una vita dissoluta, da una malattia venerea per promiscuità eterosessuale, da una cirrosi epatica per eccesso di vodka Martini «agitato non mescolato»? Macché. Il tempo passa e gli agenti segreti non restano.
James Bond c’era già andato vicino una volta, quando a sua insaputa per non umiliarlo avevano truccato i suoi test psico-fisico-attitudinali: uno smacco alla carriera, considerato che adesso devono farlo persino giovani virgulti disoccupati per un contratto a termine con l’uniforme da vigile urbano a 1.200 euro al mese. Mica carte di credito a gogò, hotel a cinque stelle e mezzo e ogni lusso della bella vita... La sua fortuna, finora, è stata di essere nato in Gran Bretagna e non nel Belpaese. Difficile vedere come prototipo dell’agente con licenza di uccidere un Giacomo Buontesoro qualsiasi, entrato con una raccomandazione dello zio monsignore nell’intelligence italiana in cui la missione impossibile è quella di ricordarsi che sigla abbiano i servizi segreti: Dagr, Sim, Sis, Sifar, Igat, Sst, Sid, Sismi, Sisde, Aise, Aisi.
Invece con l’MI6, grazie al proverbiale conservatorismo britannico, è andato liscio per sessanta anni, nonostante abbia rischiato la vita centinaia di volte, ammazzato migliaia di cattivi, compiuto il periplo del mondo in tutte le salse, anticipato invenzioni mirabolanti dalle diavolerie miniaturizzate al prototipo dell’uomo volante, sempre con al fianco e tra le lenzuola le donne più belle del mondo che da lui hanno preso il timbro e il marchio di fabbrica. Difficile, altrimenti, immaginarlo scandire al Casinò, con un mezzo sorriso e la sicurezza di chi sta per sbancare il tavolo dello chemin de fer: «Buontesoro. Il mio nome è Giacomo Buontesoro».
Roba da far cadere il parrucchino a Sean Connery dentro il calice con l’oliva. E infatti, dopo essere scampato a sicari prezzolati, killer spietati, traditori viscidi e tradimenti muliebri, bombe convenzionali e bombe atomiche, lo 007 italiano sarebbe stato fatto secco e decapitato: dalla mannaia della legge Fornero. Un prepensionamento con un tratto di penna e un whatsapp informativo che sa tanto di collocamento tra gli esodati, categoria per lui incomprensibile. Un mondo in frantumi. Un disastro anche il tentativo di rifarsi una vita con una donna abbondantemente più giovane di lui, tanto Prostamol può forse attendere e l’aiutino blu è a buon mercato ed è più preciso della Walther PPK.
Finiti i tempi d’oro di Goldfinger, per una vacanzuola ha dovuto tirare fuori dal telo impolverato persino la vecchia Aston Martin DB 5 (mica la DBS V12), portata a lucidare e a fare una revisione in Lucania, dove carrozzieri e meccanici costano notoriamente meno che a Londra e col risparmio ci esce anche un romantico week-end nella celebrata Matera con la toy girl dal segreto inconfessabile. Peccato che nella città dei sassi esplodano le pietre della tomba dell’amata Vesper Lynd, chissà perché inumata ai confini della realtà della Basilicata invece che nella fatal Venezia. Roba da scioccare anche uno con la tempra più dura, che in attesa di decidere come guadagnarsi la vita deve salvare la pelle circumnavigando un ponte appeso a un cavo elettrico nel vuoto, saltando con la moto e per di più in salita un’interminabile scalinata dell’amara Matera, dribblando una processione che fa tanto paese meridionale italiano e aspettando in piazza, dentro la sua automobile, che scarichino contro di lui due o tre arsenali di Al Qaeda prima di svegliarsi dal torpore berlusconiano e mitragliare tutti da fanali dell’Aston Martin riportata alla seconda giovinezza.
Accidenti, avrà pensato Giacomino Buontesoro, adesso quasi quasi mi concedo un meritato riposo in Giamaica, lontano dal lockdown, e poi apro una partita Iva e vediamo se qualcuno mi cerca… Et voilà, la Cia è dietro l’angolo perché i cattivoni non mancano mai e stavolta si sono impossessati di una specie di virus letale a guida Dna personalizzabile, al cui confronto il Covid-19 è acquetta fresca agitata e non mescolata e il vaccino a Rna-messaggero roba da trogloditi. Il mondo è cambiato per 007, che non è un Baresi o un Totti qualsiasi, e quindi la sua maglietta è già stata assegnata a un sostituto. Anzi a una sostituta, massimo affronto per un maschilista come lui, che si vede scalzato da una virago nera che, oltraggio massimo, gli fa credere in una facile conquista e gli rifila un due di picche inutilizzabile anche al Casino Royale. Brutto segnale per l’irresistibile tombeur de femmes al cui confronto Casanova era un volenteroso apprendista e d’Annunzio un patetico seduttore di provincia.
Un ricambio generazionale che gli fa avvertire all’improvviso tutto il peso della condizione di esodato, fuori pure da quota 100 (morti ammazzati in un solo film). Va bene la licenza di uccidere, va bene che si vive solo due volte, va bene pure che è meglio vivere e lasciar morire, ma tra zona pericolo e vendetta privata spuntano le rughe di un domani che non è detto non debba mai morire. Craig lascia, Bond resta. Per sua fortuna al servizio di Sua maestà, l’immortale regina (lei sì), al riparo dalle traversie di una carriera italiana tra scandali al sole e all’ombra, avvisi di garanzia per eccesso di legittima difesa, contributi non versati, compensi in nero e salotti televisivi ai quali sarebbe costretto a partecipare dagli sponsor che lo traghettano verso la sospirata pensione.
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immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
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9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
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impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
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10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
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della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.