26 Gennaio

Julen. La forza del cuore, la lezione del dovere

Era una missione impossibile. Ma nessuno ha mai sollevato un dubbio. Nessuno ha dato voce ai pensieri più disfattisti. Bisognava solo trovare il piccolo. Lo sforzo è stato sovrumano, l’intera comunità è stata trascinata da una potenza misteriosa: il dovere. Maite Carpio racconta la parabola della storia triste e esemplare di Julen

di Maite Carpio

Non sono riusciti ad arrivare in tempo. Dopo dodici giorni di sforzi ciclopici il piccolo Julen è stato ritrovato questa mattina alle 1.20... ma c'era solo il suo corpo. Intorno alla casa dove aspettavano i genitori, Victoria e José - ospiti di una generosa famiglia di Totalan - erano ancora in piedi più di quaranta persone del paese e dintorni, ad aspettare l'esito finale e ribadire la loro solidarietà. L’angoscia e la paura, nascoste, per dodici lunghissimi giorni, dietro la maschera di un ottimismo disperato, sono esplose tutte insieme  quando un mezzo della Guardia Civil è arrivato con le luci accese per portare alla famiglia la drammatica notizia.

Si sono abbracciati tutti, disperati, dentro e fuori della casa, nella piazza del paese dove i cittadini pregavano perché accadesse l’impossibile, la desolazione è piombata con un realismo implacabile. La morte di Julen è un caso di cronaca molto triste, ma è anche una storia di solidarietà esemplare, il racconto epico di un gruppo di uomini -  eroici! - e di un paese che, in questi tempi bui, ha sospeso il fiato e lottato per difendere la speranza. A tutti costi. 



A Totalan, un piccolo paese di seicento abitanti nella provincia di Malaga, si sono radunati più di trecento specialisti arrivati da tutta la Spagna, pronti a portare avanti un'operazione disperata di salvataggio. Uno schieramento di forze inaudito, mobilitato nel giro di 24 ore. Più di cento operai e tredici ingegneri, per rimuovere 40 mila tonnellate di terra e perforare una galleria parallela che permettesse di arrivare al piccolino. In più, le forze della Guardia Civil, un folto gruppo di specialisti in esplosivi, speleologi, quaranta pompieri, trenta professionisti d'emergenza, ottanta volontari della Protezione Civile, diciotto psicologi e un gruppo della Brigada di Salvamento Minero, i minatori di Asturias, a cui spettava il compito più difficile: scavare a colpi di piccone un tunnel che dalla galleria parallela li avrebbe portati...


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