23 Marzo
Kung Fu tra Di Maio e Salvini. Reti nel mirino dei cinesi
Il memorandum conferma che Pechino punta a telecomunicazioni, energia e porti. Scintille tra i vicepremier, Salvini critica il capitalismo cinese. Di Maio non la prende bene: "Salvini può parlare, io devo fare i fatti".
Che cosa abbiamo firmato con la Cina? Un memorandum e una serie di intese commerciali e di cooperazione varia. Cerchiamo di fare ordine. Prima analizziamo il memorandum, poi facciamo un elenco coerente delle varie intese economiche, infine andiamo al nocciolo della questione: cosa pesa davvero sul piano strategico e qual è l'impatto politico interno e esterno. Andiamo con ordine, prima di tutto, il memorandum.
01
Il memorandum che apre le porte a Xi
Il memorandum pubblicato sul sito del governo è un documento politico, non entra nei dettagli, descrive le linee strategiche, ma è altamente significativo perché qui si vede chiaramente la strategia della Cina: la ragnatela delle reti. sono sette pagine, vanno lette in controluce.
Si parte subito con il riconoscimento da parte dell'Italia dell'iniziativa cinese della Belt and Road, il progetto contestato dagli Stati Uniti e guardato con estrema diffidenza dai paesi del G7, tanto che fino a oggi nessuno tra questi paesi l'aveva firmato. L'Italia è il primo a farlo, in solitudine. Dunque ecco il "riconoscendo l'importanza", il "richiamando il piano d'azione", il "comune patrimonio storico" e il "comune impegno", necessario preambolo dell'esito "hanno raggiunto i seguenti intendimenti". Un endorsement totale del progetto cinese da parte dell'Italia.
Messo il vestito, indossato il cappello, issate le insegne del Dragone, arrivano le linee strategiche, che disegneranno non solo l'oggi, ma soprattutto il domani della Cina in Italia e, forse, quello dell'Italia in Cina. Quali sono i settori? Il primo punto mette in campo le consultazioni politiche reciproche e il ruolo della Banca Asiatica d'Investimento per le Infrastrutture, poi arriva subito quello che conta. Dopo aver assicurato e detto che no, non ci sarebbe stato, ecco l'esatto contrario: il riferimento esplicito alla partita dei dati e della connettività, la parola "telecomunicazioni" compare al punto 2:
È su questo punto complessivo che brilla il...
Che cosa abbiamo firmato con la Cina? Un memorandum e una serie di intese commerciali e di cooperazione varia. Cerchiamo di fare ordine. Prima analizziamo il memorandum, poi facciamo un elenco coerente delle varie intese economiche, infine andiamo al nocciolo della questione: cosa pesa davvero sul piano strategico e qual è l'impatto politico interno e esterno. Andiamo con ordine, prima di tutto, il memorandum.
01
Il memorandum che apre le porte a Xi
Il memorandum pubblicato sul sito del governo è un documento politico, non entra nei dettagli, descrive le linee strategiche, ma è altamente significativo perché qui si vede chiaramente la strategia della Cina: la ragnatela delle reti. sono sette pagine, vanno lette in controluce.
Si parte subito con il riconoscimento da parte dell'Italia dell'iniziativa cinese della Belt and Road, il progetto contestato dagli Stati Uniti e guardato con estrema diffidenza dai paesi del G7, tanto che fino a oggi nessuno tra questi paesi l'aveva firmato. L'Italia è il primo a farlo, in solitudine. Dunque ecco il "riconoscendo l'importanza", il "richiamando il piano d'azione", il "comune patrimonio storico" e il "comune impegno", necessario preambolo dell'esito "hanno raggiunto i seguenti intendimenti". Un endorsement totale del progetto cinese da parte dell'Italia.
Messo il vestito, indossato il cappello, issate le insegne del Dragone, arrivano le linee strategiche, che disegneranno non solo l'oggi, ma soprattutto il domani della Cina in Italia e, forse, quello dell'Italia in Cina. Quali sono i settori? Il primo punto mette in campo le consultazioni politiche reciproche e il ruolo della Banca Asiatica d'Investimento per le Infrastrutture, poi arriva subito quello che conta. Dopo aver assicurato e detto che no, non ci sarebbe stato, ecco l'esatto contrario: il riferimento esplicito alla partita dei dati e della connettività, la parola "telecomunicazioni" compare al punto 2:
È su questo punto complessivo che brilla il pensiero strategico di Pechino: connettività, logistica, strade, ferrovie, energia e, appunto, telecomunicazioni. È la conquista delle reti l'obiettivo dei cinesi. Obiettivo che non è un desiderio ma - come abbiamo visto nei numeri precedenti di List - un piano già operativo nel nostro paese.
Fa sorridere che un paese che non riesce a realizzare l'alta velocità sulla tratta Torino-Lione si impegni a realizzare infrastrutture pesanti altrove, ma questa è la realtà. E così "le Parti esprimono il loro interesse a sviluppare sinergie tra l’iniziativa “Belt and Road”, il sistema italiano di trasporti ed infrastrutture -quali, ad esempio, strade, ferrovie, ponti, aviazione civile e porti e le Reti di Trasporto Trans-europee".
Al terzo punto si parla di "flussi di commercio in entrambe le direzioni", il passaggio seguente sembra tratto dal manuale cinese anti-Trump: "Le Parti ribadiscono la comune volontà di favorire un sistema commerciale e di investimenti libero ed aperto, contrastare squilibri macroeconomici eccessivi e opporsi all’unilateralismo e al protezionismo". Qui pulsa un nocciolo politico radioattivo e capace di mettere in allarme l'amministrazione americana.
Nel quarto punto si affronta il capitolo della "collaborazione finanziaria" - sempre con esplicito riferimento alla Belt and Road - con un link diretto tra i ministeri dell'economia dei due paesi. Nel quinto punto c'è lo scambio culturale e nel sesto le politiche per l'ambiente.
Alla fine del documento viene specificato che "il presente Memorandum d’Intesa non costituisce un accordo internazionale da cui possano derivare diritti ed obblighi di diritto internazionale. Nessuna delle disposizioni del presente Memorandum deve essere interpretata ed applicata come un obbligo giuridico o finanziario o impegno per le Parti". È un passaggio che serve al governo per salvare la forma (non la faccia) di fronte ai partner europei (Germania, Francia e Commissione Ue) che martedì incontreranno Xi Jinping a Parigi per cominciare a discutere di un'intesa dell'Unione che dovrebbe essere poi finalizzata in aprile.
Che documento è quello abbiamo? È la vittoria totale di Xi Jinping, perché il presidente cinese porta a casa un accordo che ha un grande significato politico (la Belt and Road appoggiata da un paese fondatore dell'Europa, membro della Nato, alleato storico degli Stati Uniti) e si assicura per il futuro l'ingresso della Cina nei settori strategici dell'Italia. La politica della rete della Cina ha una forte accelerazione. La politica estera dell'Italia si sta sganciando dai forum di cooperazione tradizionali per andare a navigare in mare aperto e sconosciuto. Abbiamo la bussola? Può darsi, una cosa è certa: la mappa è quella dei cinesi.
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Questa è la cornice. Ora vediamo il quadro, i singoli accordi di settore, secondo i lanci di Agenzia Nova.
02
Gli accordi tra Italia e Cina
Start up tecnologiche. Di Maio ha firmato con il ministro degli Esteri di Pechino Wang Yi un protocollo d’intesa per la promozione della collaborazione tra startup innovative e tecnologiche tra il ministero dello Sviluppo economico e il ministero della Scienza e Tecnologia cinese.
Commercio elettronico. Sempre il vicepremier italiano ha firmato con il ministro del Commercio Zhong Shan un’intesa sulla cooperazione nel settore del commercio elettronico. Un’intesa di cooperazione strategica è stata sottoscritta tra agenzia Ice e Suning.com Group Co per la realizzazione di una piattaforma integrata di promozione dello stile di vita italiano in Cina, a firma dei presidenti Carlo Maria Ferro e Zhang Jindong.
Doppia imposizione fiscale. Il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha sottoscritto con il ministro Esteri cinese un accordo per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni e le elusioni fiscali.
Le arance. A firma del ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio e dell'ambasciatore cinese a Roma Li Ruiyu, un protocollo sui requisiti fitosanitari per l’esportazione di agrumi freschi dall’Italia alla Cina.
Satelliti. Un protocollo di intesa tra l’Agenzia spaziale italiana (Asi) e la China National Space Administration sulla cooperazione relativa alla missione “China Seismo-Electromagnetic Satellite 02” (Cses-02) è stato sottoscritto tra il commissario straordinario dell’Asi Piero Benvenuti e il vicedirettore della China National Space Administration Zhang Jianhua.
Energia. Bank of China Limited ha firmato un memorandum of understanding sul partenariato strategico con Eni, sottoscritto dall’ad Claudio Descalzi. Un altro accordo riguarda la collaborazione tecnologica sul Programma di Turbine a Gas tra Ansaldo Energia e China United Gas Turbine Technology Co.-Ugtc (società controllata da Spic–State Power Investment Corporation), firmato tra l’ad Giuseppe Zampini e il presidente Qian Zhimin. Ansaldo Energia ha inoltre firmato un contratto per la fornitura di una turbina a gas AE94.2K per il progetto Bengang con Benxi Steel Group Co., e Shanghai Electric Gas Turbine Co. Altro memorandum of understanding è stato sottoscritto tra Cassa Depositi e Prestiti, Snam e Silk Road Fund Co, firmato da Fabrizio Palermo, dall’Ad di Snam Marco Alverà e dal general manager cinese Wang Yanzhi.
Porti e logistica. Accordo di cooperazione firmato tra il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale – Porti di Trieste e Monfalcone Zeno D’Agostino e il presidente di China Communications Construction Company (Cccc) Song Hailiang. La compagnia cinese Cccc ha poi sottoscritto un accordo di cooperazione con il commissario straordinario per la Ricostruzione di Genova, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, firmato dal presidente Paolo Signorini.
Beni culturali. Due gli accordi firmati dal ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli: il primo con il direttore dell'Amministrazione nazionale per il Patrimonio Culturale Cinese Liu Yuzhu sulla prevenzione dei furti, degli scavi clandestini, importazione, esportazione, traffico e transito illecito di beni culturali e sulla promozione della loro restituzione; il secondo con il ministro della Cultura e del Turismo Luo Shugang per la restituzione di 796 reperti archeologici appartenenti al patrimonio culturale cinese. Il sottosegretario ai Beni Culturali Lucia Borgonzoni ha poi sottoscritto con il direttore dell'amministrazione nazionale per il Patrimonio Culturale Cinese Liu Yuzhu un memorandum di intesa sul progetto di gemellaggio volto alla promozione, conservazione, conoscenza, valorizzazione e fruizione dei siti italiani e cinesi iscritti nelle liste del patrimonio mondiale dell’Unesco.
Sanità (e seme bovino). Un totale di 3 intese sono state poi sottoscritte tra il ministro della Salute Giulia Grillo e l'ambasciatore Li Ruiyu: il piano di Azione sulla collaborazione sanitaria tra ministeri dei due paesi; un protocollo tra il ministero italiano e l’amministrazione generale delle Dogane cinese in materia di ispezione, quarantena e requisiti sanitari per l’esportazione di carne suina congelata dall’Italia alla Cina; un protocollo sui requisiti sanitari per l’esportazione di seme bovino dall’Italia alla Cina. Sempre per rafforzare le relazioni tra i due paesi, il viceministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Emanuela Claudia Del Re e il viceministro degli Esteri Wang Chao hanno firmato un memorandum d’intesa sulle consultazioni bilaterali.
Scienza e tecnologia. Un memorandum di Intesa tra il ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca italiano e il ministero della Scienza e Tecnologia cinese sul rafforzamento della cooperazione sulla Scienza, Tecnologia e Innovazione è stato firmato da capo del dipartimento dell’Università e della Ricerca del ministero dell’Istruzione Giuseppe Valditara e l'ambasciatore Li.
Credito (e Panda bond). Intesa di partenariato strategico tra Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e Bank of China Limited, a firma dell’amministratore delegato di Cdp Francesco Palermo e del presidente dell’istituto cinese Chen Siqing. L’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina ha firmato un memorandum of understanding con il governo popolare della città di Tsingtao, siglato per la parte cinese dal vicesindaco Liu Jianjun.
Gemellaggi. Tra la città di Verona e quella di Hangzhou per la promozione della conoscenza, valorizzazione e fruizione dei rispettivi siti iscritti nelle liste del patrimonio mondiale dell’Unesco a firma del sindaco di Verona, Federico Sboarina e del vicesindaco di Hangzhou Miao Chengchao; un gemellaggio tra l'Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e il comitato di gestione per il patrimonio dei "Terrazzamenti del Riso di Honghe Hani" dello Yunnan volto alla promozione della conoscenza, valorizzazione e fruizione dei siti iscritti nelle liste del patrimonio mondiale Unesco italiani e cinesi, firmato dal presidente dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, Gianfranco Comaschi e dall'assessore ai Beni Culturali della Provincia dello Yunnan Yang Decong.
Media. Due accordi sono relativi allo sviluppo della cooperazione tra i media di Italia e Cina: un memorandum di intesa tra Rai–Radiotelevisione italiana e China Media Group a firma dell'amministratore delegato Fabrizio Salini e del direttore generale Shen Haixiong; accordo sul servizio italiano Ansa-Xinhua sottoscritto tra l'amministratore delegato Stefano De Alessandri e il presidente dell'agenzia di stampa ufficiale cinese Cai Mingzhao. Infine il vicepresidente di Torino World Affairs Institute (T.wai) e direttore di TOChina Hub Giovanni Andornino e il vicesegretario generale di China Development Research Foundation Fang Jin e il presidente di China Global Philanthropy Institute Wang Zhenyao hanno firmato un memorandum of understanding per la cooperazione tra i due istituti.
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Fatto l'elenco, visto il peso e contrappeso di quello che è stato messo nero su bianco, c'è la conferma che non siamo noi che andiamo in Cina, è la Cina che viene da noi. Ora cominciamo l'analisi rapida del quadro strategico e politico.
03
Quello che conta: porti e energia
Quadro strategico e politico. I punti che contano sono sostanzialmente due, sono quelli che avevamo anticipato qualche giorno fa: i cinesi entrano nelle banchine dei porti di Genova e Trieste, dunque penetrano nella rete del trasporto e della logistica; c'è un rafforzamento della collaborazione nel settore dell'energia attraverso le partecipate dalla Cassa depositi e prestiti (Eni, Ansaldo Energia e Snam).
La strategia cinese è chiara: penetrare e rafforzarsi nelle reti italiane. Pechino è già presente nelle telecomunicazioni con Huawei che è protagonista nella realizzazione del 5G, ora entra nei due principali porti italiani e stringe il cerchio sul settore energetico dopo essere entrata nel capitale di Cdp Reti.
Tutto questo ha già prodotto delle conseguenze politiche interne. Quali?
04
Di Maio, la regia di Cdp e la Lega che non tocca palla
Michele Geraci e Luigi Di Maio (Foto Ansa)Le figure chiave di questa intesa sul fronte interno sono tre: Luigi Di Maio, Michele Geraci e Carlo Palermo. L'epicentro politico è il ministero dello Sviluppo economico con Di Maio e il sottosegretario Geraci (battezzato per l'occasione "Mister China"); il braccio finanziario è la Cassa depositi e prestiti guidata dall'amministratore delegato Carlo Palermo, scelto tempo fa su indicazione dei Cinque Stelle. La Lega in questa partita non ha toccato letteralmente palla. E il risultato lo vediamo subito. Fase Kung Fu.
05
Kung Fu tra Salvini e Di Maio
Salvini ha realizzato troppo tardi cosa stava accadendo. O è stato male informato o ha sottovalutato il dossier, in ogni caso il suo partito è rimasto per tutta la partita cinese in fuori gioco. Pessima prova, non era in discussione un dossier irrilevante, si è spostato in maniera significativa da Occidente a Oriente l'asse della politica estera italiana. Nel partito di Salvini è emerso in questa occasione un grande deficit culturale, di visione strategica. Il personale politico leghista ha mostrato vuoti, lacune, carenze. Sia nella lettura dello scenario di politica estera che in quello dell'economia. Ci sarebbe molto a cui pensare nell'organizzazione del partito, nella relazione con il governo. Il viaggio di Giancarlo Giorgetti, sottosegretario a Palazzo Chigi, negli Stati Uniti non ha riequilibrato affatto la bilancia, pende tutta a favore di Di Maio. Vista la grande kermesse mediatica, il tambureggiare dei pentastellati, una posizione di imbarazzo con gli imprenditori che hanno sempre guardato alla Lega come punto di riferimento, Salvini stamattina ha sparato il colpo di cannone:
Sono contento che il presidente cinese venga in Italia, bene il memorandum, ma questo deve essere a parità di condizioni. Non è una competizione normale, non mi si venga a dire che in Cina vige il mercato libero. Più mercati si aprono per le nostre imprese meglio è", ma "non mi si dica che la Cina è un Paese dove lo Stato non interviene nell'economia, nella giustizia, nell'informazione".
Gong. Di Maio replica con un colpo secco:
Lui ha il diritto di parlare io ho il dovere di fare i fatti, come ministro dello Sviluppo economico . Oggi abbiamo firmato accordi per 2,5 miliardi e potenziale di 20.
È una frase che conferma la relazione complicata della coppia di governo, ma soprattutto certifica come l'anatra alla pechinese l'abbia cucinata Di Maio. Agli Stati Uniti non piace, all'Unione europea neanche un po'. È un piatto che i Cinque Stelle servono alla loro tavola, il guadagno è tutto loro. Illusorio, ma subito spendibile sul piano della propaganda elettorale.
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La partita ora si sposta a Parigi. Martedì ci sarà il vertice a quattro, Xi Jinping incontrerà Macron, Merkel e Jean-Claude Juncker. La scelta del governo Conte di agire da solo, ha messo fuori l'Italia dalla partita sul tavolo francese. Juncker è uno che sa cosa vuole (vedere alla voce Brexit), il primo punto sarà quello di disinnescare sul piano diplomatico la mossa di Roma che ha indebolito il fronte europeo, la seconda di cercare di vedere le carte di Xi. Non sarà facile. Anche perché i cinesi firmano gli accordi, poi li piegano nel corso del tempo fino a farne altro. Il vero game changer sarebbe Trump, ma ha una serie di problemi. Il primo riguarda proprio la Cina, il negoziato con Pechino sul commercio è aperto e lontano per ora dalla chiusura; l'altro tema si chiama Russiagate, Mueller è arrivato al traguardo (senza formulare accuse). Il National Security Council della Casa Bianca qualche giorno fa ha sparato ad alzo zero sull'intesa. Il Wall Street Journal ha segnalato il tema:
Abbiamo il radar acceso, vedremo presto se gli americani preferiranno attendere o rispondere subito alla manovra di riposizionamento dell'Italia con la Cina.
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Il titolare e Lorenzo Castellani su RadioList hanno fatto una prima analisi a caldo dell'intesa. Con una nota di cronaca su un fatto spiacevole: un funzionario dell'ambasciata - mentre era al Quirinale - ha intimato a una collega del Foglio, Giulia Pompili, di "smetterla di scrivere male della Cina". Sono questi i nostri nuovi partner?
06
Vietato criticare la Cina. Per l'Italia più rischio geopolitico
Il racconto di Giulia Pompili, cronista del Foglio che, durante l'incontro tra Mattarella e Xi Jinping al Quirinale, viene affrontata da un funzionario dell'ambasciata cinese e invitata in maniera brusca a non criticare il governo. Un fatto che rivela molto su come intendano la libertà e il ruolo dell'informazione i nostri nuovi partner. Analisi dell'accordo Italia-Cina con Lorenzo Castellani: il rischio geopolitico per l'Italia è aumentato. Ascolta RadioList.
A questo scenario domani si aggiunge un altro tassello: si vota in Basilicata. Siamo dentro il Grande Slam del voto che culminerà a fine maggio con le elezioni europee. Dopo, tutto è possibile, l'ingresso della Cina va letto anche in questa chiave interna: di fronte a un non impossibile shock finanziario, l'Italia potrebbe chiedere una mano alla Cina. Pechino potrebbe anche allungarla. Ma con gli artigli.
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C'è altro? Sì dobbiamo tenere d'occhio gli Stati Uniti.
07
Russiagate. L'indagine di Mueller è finita. Senza accuse
Robert Mueller ha consegnato al Dipartimento di Giustizia l'indagine sul Russiagate dopo 674 giorni di indagini - e circa 27 milioni di dollari di spesa - e il ministro William Barr ha detto che pubblicherà i contenuti nel fine settimana, quindi ogni momento da oggi è buono. Attenzione: l'indagine dello special counsel alla fine non ha prodotto alcuna evidenza sufficiente a formula un'accusa di Mueller contro Trump. Come abbiamo più volte scritto su List, molto fumo, poco arrosto. In ogni caso la materia ora si sposta al Congresso e dal punto di vista politico i Democratici cavalcheranno la tigre e vedremo le prossime mosse. Ma oggi, come scrive perfino la Cnn, è un giorno lieto per Trump, l'indagine di Mueller è una pallottola spuntata.
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Altro fatto in pieno svolgimento: c'è una nave da crociera da evacuare nel mar della Norvegia in tempesta.
08
Nave da crociera in avaria
È cominciato il soccorso via elicottero di circa 1.300 passeggeri a bordo della nave da crociera Viking Sky. "La barca ha solo un motore acceso e il vento è abbastanza forte, quindi preferiamo avere a le persone a terra", ha detto il capo delle operazioni della polizia Tor Andre Franck. L'incidente èavvenuto due miglia e mezzo al largo della regione di Mre og Romsdal (ovest della Norvegia), una zona in cui si sono verificati diversi naufragi. "È pericoloso avere problemi al motore in queste acque insidiose per le barriere coralline". Il soccorso sarà lungo, gli elicotteri (cinque in tutto) possono trasportare solo 20 persone alla volta. La Viking Sky è una nave costruita da Fincantieri, l'armatore ne ha ordinato venti. Attenzione: il motore viene scelto direttamente dall'armatore e in questo caso non è stato fornito da Financantieri. La Farnesina sta cercando di verificare se ci sono italiani a bordo.
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Come chiudiamo questo numero di List? Di Maio ha dato un'intervista al Tg3: "Italia first. L'Italia è il primo Paese del G7 ad arrivare nella Belt and Road Initiative". Siamo a posto, dormiremo tranquilli, abbiamo Luigi Trump. Buonanotte.
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3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.