1 Luglio
Kurz risponde alla Cancelliera: difenderemo i nostri confini
LiveList. Accordo tra CDU e CSU. Saranno create delle "zone di transito" al confine dove trattenere gli immigrati e esaminare le richieste di asilo. L'Austria si fa guardinga. Il ministro dell'interno Seehofer chiama Kurz e poi dice: "Parleremo anche con l'Italia". Imbarazzo nella SPD, alle 18 il vertice.
New. Il ministro dell'Interno Seehofer: "Parleremo anche con l'Italia". Ma prima la Germania deve sistemare la partita con Vienna. Telefonata con il primo ministro austriaco Kurz.
New. Juncker: l'accordo tra CDU e CSU sui centri di transito per gli immigrati sembra in linea con le leggi europee.
New. Kurz apre la Frankfurter. La notizia arriva mentre l'accordo tra CDU e CSU deve passare l'esame della SPD, l'alleato di governo nella Grosse Koalition. E conquista la prima pagina della FAZ. Vertice di governo previsto alle 18. Se i socialdemocratici dicono no salta tutto per aria. E il sì viste le prime reazioni non è così scontato. La reazione di Kurz complica le cose.
3 luglio. New. Il premier austriaco Kurz dopo l'accordo di Berlino sui centri di transito per gli immigrati al confine di Austria e Germania: "Proteggeremo i confini a Sud". Effetto domino. Alla Cancelliera serve accordo con Vienna.
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New. Imbarazzo della SPD. Zero risultato nel vertice di coalizione. Oh oh, cominciano a infilarsi dei sassolini nell'ingranaggio messo su da CDU e CSU. Vengono giù dalla collina della SPD. I socialdemocratici sono chiaramente in imbarazzo di fronte alla soluzione delle zone di transito che poi, per dirla chiaramente, si traduce in centri di detenzione temporanea per gli immigrati. Il vertice di coalizione è finito senza conclusioni ed è stato aggiornato alle 18 di domani. La Nahles ha detto che la SPD ha "molte domande da fare" sui centri di transito. A sinistra la storia manderà in ebollizione i già pessimi rapporti con la Linke. Uno dei leader, Bernd Riexinger, uno dei leader della Linke, la mette giù così: "Sono campi di internamento di massa". Le parti si invertono. Prima abbiamo assistito al film della CSU che cerca di pararsi dai colpi a destra di AfD, dopo vedremo la commedia della SPD...
New. Il ministro dell'Interno Seehofer: "Parleremo anche con l'Italia". Ma prima la Germania deve sistemare la partita con Vienna. Telefonata con il primo ministro austriaco Kurz.
New. Juncker: l'accordo tra CDU e CSU sui centri di transito per gli immigrati sembra in linea con le leggi europee.
New. Kurz apre la Frankfurter. La notizia arriva mentre l'accordo tra CDU e CSU deve passare l'esame della SPD, l'alleato di governo nella Grosse Koalition. E conquista la prima pagina della FAZ. Vertice di governo previsto alle 18. Se i socialdemocratici dicono no salta tutto per aria. E il sì viste le prime reazioni non è così scontato. La reazione di Kurz complica le cose.
3 luglio. New. Il premier austriaco Kurz dopo l'accordo di Berlino sui centri di transito per gli immigrati al confine di Austria e Germania: "Proteggeremo i confini a Sud". Effetto domino. Alla Cancelliera serve accordo con Vienna.
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New. Imbarazzo della SPD. Zero risultato nel vertice di coalizione. Oh oh, cominciano a infilarsi dei sassolini nell'ingranaggio messo su da CDU e CSU. Vengono giù dalla collina della SPD. I socialdemocratici sono chiaramente in imbarazzo di fronte alla soluzione delle zone di transito che poi, per dirla chiaramente, si traduce in centri di detenzione temporanea per gli immigrati. Il vertice di coalizione è finito senza conclusioni ed è stato aggiornato alle 18 di domani. La Nahles ha detto che la SPD ha "molte domande da fare" sui centri di transito. A sinistra la storia manderà in ebollizione i già pessimi rapporti con la Linke. Uno dei leader, Bernd Riexinger, uno dei leader della Linke, la mette giù così: "Sono campi di internamento di massa". Le parti si invertono. Prima abbiamo assistito al film della CSU che cerca di pararsi dai colpi a destra di AfD, dopo vedremo la commedia della SPD che cercherà di pararsi dai colpi a sinistra della Linke e dei Verdi. Sì, sembra proprio il Belpaese. Solo che hanno i crauti al posto dei rigatoni all'amatriciana.
New. Cominciano a filtrare gli umori della SPD. Andrea Nahles, leader dei socialdemocrati, ritiene che il compromesso sia accettabile anche dal suo partito. Ma trattandosi di sinistra, il malpancismo esiste e sta montando. C'è chi dice che le zone di transito nel programma della GroKo non sono previste, chi dice che è una soluzione più vicina alla destra di AfD che allo spirito della SPD. Insomma, è partito il dibattito a sinistra. Sembra il Pd.
New. Vedremo le acrobazie della SPD di fronte ai centri di transito. Die Zeit ricorda che nel 2015 Heiko Maas (SPD), oggi ministro degli Esteri, parlò di "prigioni di massa in una terra di nessuno".
New. Annegret Kramp-Karrenbauer, il segretario generale della CDU, ha espresso soddisfazione per l'accordo e commentato: "Credo sia un'ottima via per limitare l'immigrazione in Germania e mantere buoni rapporti con i nostri vicini in Europa".
New. Il ruolo di Sebastian Kurz. Le zone di transito e i relativi centri saranno sulla linea di confine tra Germania e Austria. A questo punto entra in scena una figura che su List abbiamo già descritto come fondamentale nel futuro della politica europea: Sebastian Kurz. Per far funzionare i respingimenti, la Germania dovrà chiudere accordi con i vari paesi europei dove sono stati registrati gli immigrati per la prima volta e l'Austria per far funzionare tutta questa macchina che il governo metterà in piedi deve dare il suo via libera. L'Austria da ieri ha la presidenza del semestre europeo, Kurz è il chiodo al quale si appende il quadro della Cancelliera. Senza il chiodo, il quadro casca.
New. Centri di transito. Cosa decidera la SPD? Ora resta da superare un non piccolo ostacolo per la Grosse Koalition: il vertice che si terrà con la SPD. Andrea Nahles accetterà l'istituzione dei centri di transito al confine? Nel 2015 la SPD era contraria. Stanotte dirà sì?
New. Merkel ha dimostrato ancora una volta tempra e abilità diplomatica. I centri di transito per l'immigrazione al confine per la Germania sono una svolta politica.
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BREAKING. Angela Merkel: "Accordo nello spirito di partnership dell'Europa".
BREAKING. Accordo tra CDU e CSU sull'immigrazione. Seehofer: "Raggiunto un accordo chiaro". Ora si va a parlarne con l'alleato della Grosse Koalition, la SPD.
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Il vertice con la SPD. L'ultimo, dovrebbe cominciare adesso, ore 22.00 e sul taccuino del titolare c'è una domanda: ammesso che CDU e CSU abbiano in tasca l'accordo sulle zone di transito, la SPD accetterà l'istituzione di zone che rischiano di trasformarsi in campi di detenzione?
Merkel e l'articolo 6 delle conclusioni del Consiglio europeo. Il meccanismo per evitare il crac del governo e dare alla CSU una ragione per presentare ai suoi elettori un argomento valido da sostenere dopo una guerra di nervi che dura da settimane è il seguente:
6. Nel territorio dell'UE coloro che vengono salvati, a norma del diritto internazionale, dovrebbero essere presi in carico sulla base di uno sforzo condiviso e trasferiti in centri sorvegliati istituiti negli Stati membri, unicamente su base volontaria; qui un trattamento rapido e sicuro consentirebbe, con il pieno sostegno dell'UE, di distinguere i migranti irregolari, che saranno rimpatriati, dalle persone bisognose di protezione internazionale, cui si applicherebbe il principio di solidarietà. Tutte le misure nel contesto di questi centri sorvegliati, ricollocazione e reinsediamento compresi, saranno attuate su base volontaria, lasciando impregiudicata la riforma di Dublino.
Questo meccanismo è più che altro un argomento politico, non il meccanismo che Seehofer aveva già immaginato nel 2015, cioè delle "zone di transito" al confine tedesco dove in pochi pochi giorni si decide sulle domande di asilo. Naturalmente tutto questo dipende dalla rapidità delle corti tedesche e le procedure in realtà non sono né semplici e né rapide. Il rischio è quello di avere persone ammassate al confine tedesco in cerca di un ingresso nel paese.
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Secondo la Bild ci sarebbe l'ipotesi di accordo tra CDU e CSU con l'istituzione dei centri di transito al confine per controllare chi ha diritto all'asilo o no. Su queste basi, Seehofer resterebbe.
Riunione CDU-CSU in corso. Intanto leader della SPD, Andrea Nahles, avrebbe detto no al piano di Seehofer sull'immigrazione. Situazione sempre più intricata per il governo Merkel.
Seehofer in un colloquio con Süddeutsche Zeitung: "Non sarò licenziato da una cancelliera che è diventata cancelliera grazie a me".
È cominciato da pochi minuti (ore 17) il vertice decisivo tra i due partiti dell'Unione, la CDU e la CSU. Da qui partirà l'accordo o il disaccordo. In perfetto stile razionalista tedesco, sono state approntate due delegazioni di otto membri ciascuna. Sede dell'incontro è la Konrad-Adenauer-Haus a Berlino, quartier generale della CDU. Ecco le formazioni:
CDU
- La CancellieraAngela Merkel
- Il capo del gruppo parlamentare CDU/CSU, Volker Kauder
- Il segretario generale della CDU Annegret Kramp-Karrenbauer
- Più cinque parlamentari: Ursula von der Leyen, Thomas Strobl, Armin Laschet, Julia Klöckner e Volker Bouffier.
CSU
Il leader del partito e ministro dell'Interno Horst Seehofer
Il presidente del Gruppo al Bundestag Alexander Dobrindt
Il segretario generale Markus Blume
Il primo ministro della Baviera Markus Söder
Il direttore del gruppo regionale della CSU nel Bundestag Stefan Mueller
Il ministro dei trasporti Andreas Scheuer
Il ministro della digitalizzazione Dorothee Bär
L'ex primo ministro della Baviera Edmund Stoiber.
Precisione tedesca. La CSU ha preparato un suo documento di posizione politica sui respingimenti.
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Merkel e Seehofer secondo l'agenzia Dpa sarebbero a colloquio con il Presidente del Bundestag Wolfgang Schäuble.
Primo vertice dei gruppi al Bundestag tra CDU e CSU concluso. Alle 16 comincia il secondo del solo gruppo dirigente della CDU.
Angela Merkel durante la riunione dei gruppi al Bundestag: "C'è il desiderio di stare insieme". Il come è ancora tutto da scoprire.
Riepilogo dell'agenda della crisi:
- Alle 14 si incontrano al Bundestag CDU e CSU, alleati da 70 anni, la maggioranza che sostiene Angela Merkel.
- Alle 16 la CDU riunisce il suo stato maggiore e apre la discussione interna.
- Alle 17 CDU e CSU si riuniscono alla Konrad Adenauer House (il bellissimo quartier generale della CDU), ci sarà un faccia a faccia Merkel-Seehofer, e decidono se stare insieme, come stare insieme, o se salutarsi e aprire la crisi. Le dimissioni del ministro dell'Interno Horst Seehofer nel frattempo sono congelate.
- Alle 22 vertice di maggioranza CDU-CSU-SPD.
Vertice di maggioranza. Si è aggiunto un altro appuntamento alla caotica e intensa giornata di vertici sulla crisi di governo. Alle 22 ci sarà un vertice di maggioranza di governo tra CDU-CSU-SPD.
La SPD in fase Freud. Commento di Andrea Nahles, leader dei socialdemocratici sulla crisi aperta dagli alleati bavaresi: "La CSU è in pericoloso trip dell'Ego". L'avevamo scritto: è una crisi da pazzi. Il problema è stabilire chi davvero tra questi attori politici è sano di mente.
Il quartier generale della CDU. Qualcuno si chiederà: com'è la Konrad Adenauer House? È così, disegnato dall'architetto di Dusseldorf Petzinka Pink e Partners:
I partiti in Germania sono ancora una cosa seria, sono organizzati, strutturati, hanno dirigenti di ogni livello, si riuniscono, discutono, litigano, le leadership sono sottoposte a scrutinio severo e hanno sedi che ne testimoniano l'importanza e il ruolo fondamentale che svolgono. Le istituzioni hanno le loro sedi, i loro luoghi, non sono un affare privato, ma pubblico per il pubblico, il cittadino tedesco. Ora unite i puntini e poi trovate la differenza con l'Italia.
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Ordiniamo bene l'agenda. Sarà una giornata ancora lunga a Berlino:
- Alle 14 si incontrano al Bundestag CDU e CSU, alleati da 70 anni, la maggioranza che sostiene Angela Merkel.
- Alle 16 la CDU riunisce il suo stato maggiore e apre la discussione interna.
- Alle 17 CDU e CSU si riuniscono alla Konrad Adenauer House (il bellissimo quartier generale della CDU), ci sarà un faccia a faccia Merkel-Seehofer, e decidono se stare insieme, come stare insieme, o se salutarsi e aprire la crisi. Le dimissioni del ministro dell'Interno Horst Seehofer nel frattempo sono congelate.
Il calendario della crisi. Alle 14 incontro tra le delegazioni di CDU e CSU. Alle 17 faccia a faccia tra Merkel e Seehofer.
Vertice alle 17. Ci sarà un faccia a faccia alla 17 tra Angela Merkel e Horst Seehofer. La sede dell'incontro sarà quella della CDU.
Il premier austriaco Sebastian Kurz: "Il dibattito sull'immigrazione è avviato in tutta Europa e in Germania è teso e potrebbe perfino creare una crisi di governo". Kurz è stato intervistato stamattina dalla radio ORF. Il titolare ricorda che Kurz avrà un ruolo chiave, da ieri l'Austria ha la presidenza del semestre europeo.
Vertice del mattino della CDU concluso. Nel frattempo, il vertice dei dirigenti della CDU che era stato convocato alle 8.30 è finito. Tutti a parole vogliono trattare, bisogna vedere che accordo tirano fuori dal cilindro Merkel e Seehofer nei fatti. La Cancelliera non vuole cambiare le norme sui respingimenti alla frontiera, il ministro dell'Interno invece le vuole inasprire.
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Dalla sala macchine di List. German Genius? Lo è ancora?
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Bavaresi flip flop. Il presidente della Baviera Markus Söder: "È ancora possibile un accordo, non vogliamo mettere a rischio la stabilità della Germania". E allora perché hanno aperto la crisi?
Febbre tedesca e spread. I tedeschi fanno i latini, gli italiani fanno i tedeschi (ehm, no) e il sottosopra di Berlino (e Monaco, tutto comincia e finisce a in Baviera quando si parla di Germania) ha fatto salire la temperatura degli spread. Quello tra Btp e Bund è in rialzo a 246 punti. Ecco il quadro:
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2 luglio. Rieccoci. Germania, Immigrazione, Dazi. Le Borse hanno aperto in rosso. Oggi il vertice per il governo Merkel tra CDU e CSU, ieri Seehofer ha dato le dimissioni, respinte dalla CSU e congelate. Sarà una lunga giornata, il LiveList è riaperto.
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Finale. Dichiarazione di Seehofer: "Nell'interesse del paese e del governo, vogliamo cercare di raggiungere un accordo su questo tema chiave del controllo delle frontiere e dell'immigrazione. Speriamo di riuscirci". Seehofer ha confermato di aver offerto alla CSU le dimissioni da tutti gli incarichi. Sono congelate. Si decide domani dopo il vertice tra CSU e CDU. Il LiveList resta aperto. Il titolare va a dormire qualche ora. Goodnight.
- Pazza Germania. La CSU non può accettare dimissioni di Seehofer a pochi mesi dal voto in Baviera con AfD che corre nei sondaggi. Dobrindt tiene il punto e tratta. Seehofer non si sa dove sia. Cosa accadrà domani? Merkel riuscirà a evitare il crash? Una crisi surreale.
- Domani la decisione. Tutto sembra affidato a un vertice domani tra CDU e CSU. Seehofer avrebbe condizionato la sua permanenza a un cambio di linea politica della CDU sull'immigrazione. Sembra una trattativa governo-sindacati all'italiana.
- Dichiarazione. Markus Söder ha detto a Reuters che ci sarà una dichiarazione di Seehofer.
- Die Zeit. Riunione CSU finita.
Riepilogo. Fronte CSU: conferenza stampa annullata, riunione in corso. CDU: sostegno a Merkel, tutti a casa, appuntamento alle 8.30.
- Il partito diviso. Secondo lo Spiegel Seehofer vorrebbe dimettersi perché la CSU è spaccata e da ministro dell'Interno non avrebbe il supporto per affermare la sua linea con Angela Merkel. Seehofer è un pezzo da novanta, è alla presidenza del partito dal 2008, una sua uscita sarebbe un trauma a pochi mesi dalle elezioni in Baviera dove AfD è in costante ascesa nei sondaggi.
- Deserto in sala stampa. Per ora ci sono solo i giornalisti, CSU ancora in riunione-fiume. La CDU nel frattempo ha confermato l'ovvio: l'appoggio alla politica europea sui migranti di Angela Merkel. "Respingimenti unilaterali di profughi sarebbero un segnale sbagliato ai partner europei", ha affermato la segretaria generale della Cdu Annegret Kramp- Karrenbauer. Se Merkel cade, le cose si mettono male anche per lei.
- Tre carte. Seehofer ha logicamente dato al suo partito tre carte: 1. cedere alla Merkel; 2. rischiare la rottura dell'alleanza chiedendo l'applicazione delle norme sui respingimenti; 3) le sue dimissioni. Tre opzioni al buio.
- Dobrindt dice no. Il capogruppo regionale della Csu, Alexander Dobrindt, non accetta le dimissioni di Seehofer: "È una decisione che io così non posso accettare". Dobrindt avrebbe ricevuto un lungo applauso. Che cosa succederà adesso?
BREAKING. Horst Seehofer vuole rinunciare al presidenza del partito e alla guida del ministero dell'Interno. Lo scrive l'agenzia tedesca Dpa.
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La crisi tedesca si è riaperta. Agli alleati bavaresi della CSU non basterebbero le conclusioni del Consiglio europeo, il ministro dell'Interno Horst Seehofer ha fatto sapere alla Cancelliera che è pronto a iniziare i respingimenti alla frontiera della Germania. Ma la discussione dentro la CSU non è giunta ancora a una conclusione, si cerca una soluzione di compromesso. La troveranno?
Lo scenario si fa buio nel primo pomerggio quando l'agenzia di stampa Dpa lancia la notizia che il ministro dell'Interno Seehofer ritiene i risultati del Consiglio europeo non "equivalenti" alla misura dei respingimenti immediati al confine, che vorrebbe eseguire in Germania. Le notizie arrivano da fonti interne alla CSU e vengono citate anche da Reuters.
Il ministro dell'Interno Horst Seehofer (a destra) e il presidente della CSU Alexander Dobrindt, durante il vertice di oggi a Monaco (Foto Ansa)Si apre una trattativa serrata, Angela Merkel sa di rischiare, tanto che in un'intervista rilasciata alla Zdf anticipa: "Ciascuno percepisce che c'è molto in gioco, e che la situazione sia seria lo sa chiunque".
Pesano le smentite dei paesi dell'Est all'annuncio degli accordi bilaterali con Berlino per accelerare le procedure di respingimento dei migranti registrati altrove. Praga e Budapest negano, Varsavia fa altrettanto smentendo che vi siano "nuovi accordi per prendere richiedenti asilo da altri Stati europei". Lo ha affermato la portavoce del governo in un tweet. La Cancelliera cerca di parare il colpo: "Mi dispiace degli equivoci, non abbiamo stipulato degli accordi, ma vi è uno scambio a livello politico".
Errore di comunicazione o pessimo passaggio politico, il cerotto di Merkel non basta a coprire la ferita e durante il vertice della CSU il ministro dell'Interno dice a tutti i presenti che il risultato del Consiglio europeo è insufficiente e non sostituisce le norme sui respingimenti dei richiedenti asilo che lui ha proposto. La discussione in corso nella CSU in ogni caso segnala che nel partito non si è formata ancora un'opinione unanime e la testimonianza del fatto arriva dal posticipo dalle 18.00 alle 21.00 e poi alle 23.00 della conferenza stampa prevista per le 19.00. Non resta che attendere.
Torniamo a questo punto alle combinazioni che su List avevamo ipotizzato in caso di fallimento del Consiglio europeo. Cosa può fare la Cancelliera? Quale sarebbe la sorte del governo in caso di disaccordo tra CDU e CSU? Ecco lo schema.
Cosa succede in caso di strappo tra Cdu e Csu
Reuters ha ricostruito le tappe, noi abbiamo aggiunto un po' di ulteriore analisi. Ecco il quadro, non proprio un paradiso.
Il ministro dell'Interno Horst Seehofer potrebbe introdurre controlli alle frontiere più stringenti, come chiesto dal partito bavarese. Una mossa unilaterale, un sottosopra rispetto alla politica delle porte aperte della Merkel. Potrebbe anche scegliere di dimettersi. In ogni caso, un governo in carica da soli tre mesi, andrebbe in crisi.
Le mosse della Csu
Merkel può sperare che alla fine la CSU si convinca che in fondo con l'accordo europeo qualche risultato l'ha ottenuto (è l'opinione di alcuni dentro il partito), oppure tentare la strada di rafforzare i patti bilaterali (opzione che ha già messo in atto) che soddisfino l'alleato della Csu e evitare la crisi. In ogni la posizione della Merkel è molto debole.
La Csu potrebbe non ritenere sufficiente nè l'accordo nè i patti, a quel punto Seehofer farebbe entrare in vigore i nuovi controlli ai confini dalla prossima settimana. In Baviera a ottobre ci sono le elezioni per il Land, la Csu è nei guai, AfD è il secondo partito.
Conseguenza: Merkel licenzia Seehofer, l'alleanza che dura da 70 anni tra Cdu e Csu si rompe e la Grosse Koalition perde la maggioranza parlamentare.
Cosa può fare Merkel in caso di rottura tra Cdu e Csu?
Può restare alla Cancelleria e stare in carica con un governo di minoranza, sperando di volta in volta in un soccorso dei Verdi, dei liberali di Fdp e anche della Csu in alcuni casi.
Nuove elezioni sono naturalmente possibili, ma regalerebbero una prateria di voti alla destra nazionalista di AfD. Tutti vogliono evitare questo scenario, il peggiore. La Spd nei sondaggi è stata già superata da AfD e non può affrontare il voto anticipato.
Come già accaduto quando fallirono i colloqui per formare la coalizione Jamaica con i Verdi e i liberali di Fdp, il Presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier potrebbe intervenire personalmente per convincere tutti a non aprire la crisi. Merkel resterebbe in carica, ma con una posizione debolissima.
La sua sopravvivenza è legata al supporto parlamentare della Cdu, il suo partito.
Se Merkel se ne va, chi sale al potere?
La sua prediletta per la successione, Annegret Kramp-Karrenbauer sarebbe a sua volta indebolita dal crac della Merkel.
Jens Spahn, uno dei critici nella Cdu contro la politica dell'immigrazione sostenuta dalla Merkel, non ha l'appoggio di tutto il partito che gli rimprovera persino di essersi fatto fotografare con l'ambasciatore americano a Berlino, un fedelissimo di Trump, il nemico numero uno della Germania in questo momento.
A quel punto, esaurite le possibilità di ricambio, ecco la sorpresa, il rieccolo: il rientro dell'ex ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble come leader di transizione. Sembra l'Italia, è la Germania.
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3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.