10 Maggio
La battaglia per il comando dell'Europa
Vertice europeo. Macron affonda Manfred Weber, il candidato della Merkel. Il presidente francese contesta il metodo dello "Spitzenkandidat" e riapre i giochi. L'irripetibile tris dell'Italia e l'ombra di Sanchez. Il venerdì dei dazi tra Stati Uniti e Cina. Salvini tutto a destra, Di Maio a sinistra
Che succede? Macron ha affondato il candidato di Angela Merkel alla guida dell'Unione europea; in Italia siamo alla canna (non del gas), ma quella di canapa, Salvini e Di Maio si stanno randellando e distanziando, sono prove tecniche di separazione e riunione in altri poli (forse); oggi è il venerdì dei dazi tra Stati Uniti e Cina; la Libia è il caso del Palazzo di Vetro; il Pentagono va a Mr. Fix-it e Bezos va sulla Luna. La vita sulla Terra è interessante. Forse troppo.
01
La manovra di Macron
Chi governerà l'Europa? La domanda a due settimane dal voto è ancora senza risposta. Una voce si alza dal loggione: "Governa chi vince!". Certo, ma come sarà scelto il presidente della Commissione Ue? Non si sa, perché tra i leader europei c'è profondo disaccordo. Emmanuel Macron ha fatto saltare il metodo dello Spitzenkandidat, sale al trono il candidato di punta del gruppo politico vincitore. Il presidente francese si è schierato contro, mandando all'aria i piani di Angela Merkel, la cancelliera punta(va) sulla figura di Manfred Weber che ieri durante il vertice di Sibiu, in Romania, è tramontata. La partita vera comincerà subito dopo lo spoglio del voto, Donald Tusk, il presidente del Consiglio europeo ha convocato un summit straordinario per il 28 di maggio (cena tra i leader a Bruxelles), due giorni dopo le elezioni europee. Contati i voti, visti i rapporti di forza tra i gruppi, emergeranno i candidati forti dei partiti. Totonomine? Non ha gran senso, ma lo riportiamo per dovere di cronaca: Manfred Weber, colato a picco come presidente della Commissione, potrebbe prendere il posto di Antonio Tajani alla presidenza del Parlamento europeo; un candidato forte per la Commissione è quello di Michel Barnier, il responsabile del negoziato per la Brexit, probabilmente la coalizione includerà anche i liberali e in lizza a...
Che succede? Macron ha affondato il candidato di Angela Merkel alla guida dell'Unione europea; in Italia siamo alla canna (non del gas), ma quella di canapa, Salvini e Di Maio si stanno randellando e distanziando, sono prove tecniche di separazione e riunione in altri poli (forse); oggi è il venerdì dei dazi tra Stati Uniti e Cina; la Libia è il caso del Palazzo di Vetro; il Pentagono va a Mr. Fix-it e Bezos va sulla Luna. La vita sulla Terra è interessante. Forse troppo.
01
La manovra di Macron
Chi governerà l'Europa? La domanda a due settimane dal voto è ancora senza risposta. Una voce si alza dal loggione: "Governa chi vince!". Certo, ma come sarà scelto il presidente della Commissione Ue? Non si sa, perché tra i leader europei c'è profondo disaccordo. Emmanuel Macron ha fatto saltare il metodo dello Spitzenkandidat, sale al trono il candidato di punta del gruppo politico vincitore. Il presidente francese si è schierato contro, mandando all'aria i piani di Angela Merkel, la cancelliera punta(va) sulla figura di Manfred Weber che ieri durante il vertice di Sibiu, in Romania, è tramontata. La partita vera comincerà subito dopo lo spoglio del voto, Donald Tusk, il presidente del Consiglio europeo ha convocato un summit straordinario per il 28 di maggio (cena tra i leader a Bruxelles), due giorni dopo le elezioni europee. Contati i voti, visti i rapporti di forza tra i gruppi, emergeranno i candidati forti dei partiti. Totonomine? Non ha gran senso, ma lo riportiamo per dovere di cronaca: Manfred Weber, colato a picco come presidente della Commissione, potrebbe prendere il posto di Antonio Tajani alla presidenza del Parlamento europeo; un candidato forte per la Commissione è quello di Michel Barnier, il responsabile del negoziato per la Brexit, probabilmente la coalizione includerà anche i liberali e in lizza a quel punto ci sarebbe il nome della donna dal pugno di ferro, l'attuale commissario alla concorrenza, Margrethe Vestager.
Macron sta lavorando per costruire un nuovo gruppo liberale nel Parlamento europeo con Mark Rutte e Guy Verhofstadt, sostituirà l'attuale ALDE. È una manovra che influenzerà tutto il quadro perché i liberali saranno necessari per avere la maggioranza.
Questa è la posizione dei pezzi sulla scacchiera. Il vero duello è quello tra Macron e Merkel. La cancelliera ieri ha ribadito la sua scelta: "Sia chiaro: io sostengo Manfred Weber per la carica di presidente della Commissione europea", ma alla fine Parigi e Berlino troveranno un accordo, in ballo c'è il governo dell'Europa e la prevista avanzata dei partiti sovranisti avrà come esito quello di un Parlamento europeo che sarà il più frammentato della storia. E i sovranisti? Arrivano divisi alla meta, sono uniti nell'idea di rovesciare l'attuale governo di Bruxelles (missione difficile, almeno secondo i sondaggi), ma su tutto il resto sono divisi e per l'Italia c'è il problema dei conti, basta andare a leggere le dichiarazioni degli esponenti di AfD in Germania e degli altri partiti nazionalisti del Nord Europa per capire che sul fronte della creatività contabile non c'è visione comune.
02
L'irripetibile tris dell'Italia e l'ombra di Sanchez
L'Italia punta alla guida di una commissione di peso, il premier Giuseppe Conte ha detto che "l’Italia è intenzionata a recitare il ruolo che le spetta, un ruolo non secondario”. Il primo tema è quello della divisione di Cinque Stelle e Lega (anche qui) nella campagna europea, bisogna dunque trovare una posizione e dei nomi comuni da candidare; il secondo tema è che l'Italia oggi occupa tre posti chiave: la presidenza del Parlamento Ue con Antonio Tajani, la guida della politica estera (si fa per dire) con Federica Mogherini; la presidenza della Banca centrale europea con Mario Draghi (in scadenza a ottobre). Un tris quasi impossibile da ripetere, anche perché l'Italia ha un avversario agguerrito alle sue spalle, la Spagna del leader socialista Pedro Sanchez che punta a diventare la terza forza dopo Germania e Francia. Madrid farà valere la sua posizione, soprattutto se non si troverà un consenso sulla nomina del presidente della Commissione, a quel punto si voterà a maggioranza qualificata e il peso della Spagna aumenterà. Olè.
***
Che facciamo? Torniamo in Italia, la campagna elettorale è una battaglia. Non si parla d'Europa, ma ci sono molti elementi che cominciano a disegnare un nuovo orizzonte bipolare del sistema politico. Andiamo con ordine. Seguite il titolare di List.
03
La cannabis e la strategia a tutta destra di Salvini
Matteo Salvini minaccia la crisi sulla cannabis, non ci crede nessuno, siamo in campagna elettorale, ma il governo dopo il Consiglio dei ministri in cui è stata decisa la revoca del sottosegretario leghista Armando Siri è senza una direzione e la competizione con i Cinque Stelle è durissima. Il leader della Lega ha aperto un fronte che sembra uno scherzo (i cannabis shop come "nemico pubblico") ma questa è la reazione ingenua di chi non conosce come funzionano le cose nel mondo della destra. Il piano di Salvini è quello di dragare voti da tutti i fronti, prima di tutto dagli alleati-avversari dello schieramento con cui governa quasi tutte le Regioni. La posizione di iper-proibizionismo sulle sostanze stupefacenti è uno dei temi dell'immaginario di quello schieramento, se si torna indietro nel tempo e si guardano le posizioni della fu Alleanza nazionale, se si guarda alla spaccatura di Forza Italia sul tema (c'è un'area antiproibizionista e una invece per la linea dura sugli stupefacenti), allora la scelta del leader leghista ha un senso e un obiettivo. Salvini punta a fare il pieno e per riuscirci deve contenere Fratelli d'Italia e lasciare Giorgia Meloni al suo 4, 5 per cento e, naturalmente, deve indebolire ancora Forza Italia. Il tema della "droga" da quelle parti è sempre stato caldo, va infatti considerata l'opinione nettamente contraria a qualsiasi tipo di "sballo" di un elettorato in gran parte anziano e il posizionamento del partito di Salvini che costringe a sua volta il Partito democratico a schierarsi contro la campagna del ministro dell'Interno ma lo fa anche apparire nell'immaginario come portatore di un messaggio anti-proibizionista. La mossa di Salvini punta tutto sulla percezione del tema in quell'area politica.
Non è una boutade, dietro c'è una strategia precisa: così Salvini e il ministro per la famiglia, Lorenzo Fontana, hanno incontrato ieri le comunità terapeutiche al Viminale, il ministero poi ha inviato una circolare a tutti i prefetti chiedendo non la chiusura (la vendita, ricordiamolo, è legale) ma controlli a tappeto, è stato inoltre annunciato un progetto (finanziato con 4 milioni di euro) per impedire l'attività di spaccio vicino alle scuole. Basta mettere insieme i pezzi per vedere il mosaico, Salvini ha il timone puntato a tutta destra.
04
Il doppio fronte di Di Maio
I Cinque Stelle hanno un problema: il Partito democratico. Devono arrivare secondi nella partita del voto europeo, un sorpasso del Pd sarebbe letale per la leadership di Di Maio e innescherebbe una reazione a catena, tanto che il ministro della Sanità Giulia Grillo a una domanda del Corriere della Sera su una possibile spaccatura nel Movimento ha risposto "mai dire mai". Occhio al caso Roma, Virginia Raggi improvvisamente ha una linea politica spostata più a sinistra, sta navigando nelle acque territoriali presidiate dal presidente della Camera Roberto Fico. Così Di Maio ha spostato a sinistra la linea politica, si è nettamente staccato dalla scia leghista. Tenere a distanza il Pd è fondamentale oggi per poter tessere un dialogo con i dem in posizione di vantaggio domani. Il segretario del Pd Zingaretti ha ribadito che la via è quella del voto, ma è una dichiarazione che non esclude affatto che dopo le (eventuali) elezioni anticipate i due partiti possano aprire una trattativa. È una conseguenza logica della mappa dei partiti e dei loro elettori. Il Pd non ha alcuna autosufficienza e se i Cinque Stelle dovessero uscire stritolati dalla Lega nel voto europeo (dieci punti di distacco nei sondaggi), il tema dell'alleanza di domani piomba oggi con la scritta "urgente" sul tavolo del Movimento.
Doppio fronte. Di Maio deve battere il Pd e recuperare voti sulla Lega. Ecco dunque il capo pentastellato impegnato a rintuzzare l'offensiva di Salvini: "Salvini piuttosto chiuda le piazze di spaccio". E aggiungere che "non è il caso di minacciare la caduta del governo ogni giorno come sta facendo. Salvini lo vedo un po' nervoso, vuole usare il tema della droga per coprire il caso Siri. Mi auguro che non sia il solito tema di distrazione di massa che vuole usare per coprire il caso Siri. Far cadere il governo sulla lotta alla droga mi sembra un pretesto. Io sono il primo, anzi sui canapa store gli dico che se ci sono irregolarità certo bisogna chiuderli. Poi mi auguro che con la stessa tenacia voglia chiudere le piazze di spaccio a Napoli, perché poi una bimba di 3 anni ci finisce in mezzo. E le piazze di spaccio sono anche a Milano è a Palermo". Frase finale: "Non mi sono mai fatto uno spinello in vita mia, sono contro la droga". Lezione di comunicazione politica: Di Maio parla, ma in questo caso l'agenda l'ha fatta Salvini. È una dura battaglia con molti fronti aperti: sblocca cantieri, separazione delle carriere nella magistratura (tema rilanciato ieri dalla Lega), ritorno delle province, Alta Velocità (dossier dimenticato che riemergerà presto), riforma dell'autonomia regionale, flat tax, salario minimo e la prova da titani della prossima legge di Bilancio da 30 miliardi di euro. Con un'agenda così, senza un chiarimento dopo il voto europeo, il governo rischia il collasso a ogni passaggio parlamentare.
05
Dopo il Governo Frankenstein. Destra e sinistra
Giorgio Gaber si sarebbe divertito moltissimo a guardare questi movimenti di truppe sui temi ideali e riscrivere il testo della sua spassosa canzone, "Destra, sinistra". Se Salvini punta la barra tutta a destra e Di Maio fa l'opposto, questo conduce a un risultato ineludile: la frattura nell'attuale maggioranza e la ricomposione di un bipolarismo tra partiti affini. La politica ha una sua logica, il Governo Frankenstein è una necessaria eccezione che non ha alternativa oggi, imposto dalla realtà, da una situazione d'emergenza istituzionale, questo esecutivo dura finché il rigetto delle parti assemblate non colpisce gli organi vitali. Il centrodestra esiste (certo, è a trazione salvinista e la parola "centro" in questo momento è un fregio) mentre il centrosinistra è da reinventare. Cinque Stelle e Pd sono molto più vicini di quanto possa sembrare. Esistono temi chiave sui quali la divergenza è parolaia, ma la convergenza è nei fatti. L'altra sera al Tg3 Linea Notte il titolare ha fatto una domanda a due candidati al parlamento di Strasburgo - uno del Pd e uno dei Cinque Stelle - sulla regola del 3 per cento nel patto di stabilità, entrambi hanno dato la stessa risposta: lo cambierebbero. E lo scopo era il medesimo: aumentare gli investimenti. Sui provvedimenti per le fasce deboli entrambi i partiti hanno agito nella direzione dell'assistenza (il Pd con il Rei, i Cinque Stelle con il reddito di cittadinanza) e al di là dello strumento usato l'obiettivo è lo stesso. Sull'immigrazione Roberto Fico e Nicola Zingaretti sono sulla stessa linea. La vicenda della casa data alla famiglia rom a Casal Bruciato, l'exploit di Virginia Raggi e la solidarietà data dal Pd al primo cittadino di Roma sono un altro elemento da annotare sul taccuino. Sull'ambiente il Pd zingarettiano ha inaugurato la "linea Greta" e questo lo avvicina all'ecologismo dei grillini. Resta il dilemma interno dei due partiti che si sono combattuti e si combattono, ma questo valeva - e vale - anche per l'attuale alleanza di governo che, ricordiamolo, è regolata da un "contratto", un patto di governo scritto e depositato da un notaio. È la Grosse Koalition all'italiana, non funziona granché bene, perché le due forze politiche che l'hanno sottoscritto non si incontrano sulla sostanza, appartengono a mondi diversi. Il sistema ha bisogno di chiarezza, alternative e competizione tra poli che hanno idee e visioni del mondo opposte. Gli equivoci generano altri equivoci, fino all'esplosione del conflitto.
06
Stati Uniti-Cina. Il venerdì dei dazi
Donald Trump ha ricevuto una lettera dal presidente cinese Xi Jinping e ha commentato: "Mi ha scritto Xi, lavoriamo insieme". Tutto posto, tanto che la Casa Bianca ha annunciato che oggi - mentre sono in corso i negoziati a Washington - scatteranno dazi su 200 miliardi di prodotti cinesi. Senza un'intesa tra Liu He e Robert Lighthinezer (i due responsabili del commercio per Cina e Stati Uniti) le tariffe sulle merci di Pechino importate in America passeranno dal 10 al 25 per cento. Per Trump l'accordo "è ancora possibile", ma gli Stati Uniti non firmeranno un documento sul commercio bilaterale con la pistola puntata alla tempia, l'economia americana corre, la Casa Bianca ha ampi spazi di manovra.
La risposta della Cina sui dazi è arrivata poco fa (ore 7.00), via Agi: "La Cina esprime “profondo rammarico” e annuncia che prenderà le “necessarie contromisure”. Lo scrive il ministero del Commercio sul proprio sito web, citando la delegazione cinese presente negli Stati Uniti per i colloqui in corso. “Si spera che gli Stati Unti e la Cina”, “lavorino assieme e collaborino per risolvere i problemi esistenti attraverso la cooperazione e la consultazione”.
Attenzione al contesto, non bisogna dimenticare che Trump è in piena campagna presidenziale. Come vanno i suoi appuntamenti nelle piazze americane? Guardate qui, ieri in Florida:
Trump fa il pieno. Vista la situazione nel Partito democratico, con Joe Biden visto come un intruso del vecchio apparato da una parte dei dem, resta il favorito per l'elezione del 2020. Gli americani votano con il portafoglio in mano, l'economia va bene, una crescita lunga 30 mesi e una creazione di oltre 200 mila nuovi posti di lavoro al mese sono fondamentali. Ma attenzione all'agenda di politica estera, Trump è impegnato su quattro fronti incandescenti: Cina sul commercio, Corea del Nord (e Kim ha ripreso a lanciare missili e gli Stati Uniti hanno sequestrato per la prima volta una nave cargo nordcoreana, la Wise Honest, che violava il regime delle sanzioni), Iran (con Teheran che annunciato la ripresa dell'arricchimento dell'uranio) e Venezuela (con la fallita rivoluzione di Guaidó e Maduro che arresta gli oppositori). Sono sfide impegnative, l'imprevisto è sempre in agguato. America First funziona in America, fuori dai confini la partita è radioattiva.
***
Dove andiamo ora? In Libia, facendo scalo a New York. Allacciate le cinture.
07
Libia. Riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu
In Libia si combatte, i morti sono più di 400 e gli sfollati oltre 60 mila. Oggi si riunirà a porte chiuse il Consiglio di sicurezza dell'Onu. Secondo quanto riferisce l'Afp, è stata la Gran Bretagna a chiedere la riunione, il Consiglio è spaccato sulla crisi in Libia tanto che la Gran Bretagna tiene in sospeso la bozza di una risoluzione nella quale si chiede il cessate il fuoco. Nel frattempo, parla l'artiglieria e il generale Haftar per la seconda volta è andato in Egitto a parlare con il presidente Sisi che, per la seconda volta, ha ribadito il suo appoggio alla guerra del generale "per ripristinare i pilastri della legittimità e creare un ambiente favorevole al raggiungimento di soluzioni politiche". Libia felix.
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Dove c'è guerra, di dritto o di rovescio c'è sempre il Pentagono.
08
Il Pentagono va a Mr. Fix-it
Patrick Shanahan, che svolgeva quel ruolo ad interim dopo l'uscita di Jim Mattis, è stato nominato da Trump nuovo ministro della Difesa. Shanahan, è stato manager della Boeing per vent'anni, era numero due del Pentagono dal luglio 2017, è figlio di un ingegnere meccanico, vanta un master al Mit, è soprannominato"Mr. Fix-it". Risolve problemi, come Mister Wolf.
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Facciamo un giro nello spazio. Cliccate su Amazon.
09
I faraoni dello spazio. Bezos sulla Luna
I faraoni celebravano la loro potenza con le piramidi, i nuovi re della Silicon Valley costruiscono la loro navicella spaziale. Jeff Bezos, il fondatore di Amazon e della società aerospaziale Blue Origin, ha presentato il suo cargo lunare, si chiama Blue Moon. "È un veicolo incredibile, e andrà sulla Luna", ha detto Bezos. Niente di eccezionale, l'hanno già fatto, cinquant'anni fa. Se vuoi essere un pioniere dei viaggi spaziali, devi andare oltre. Lassù c'è un sacco di spazio. Buona giornata.
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specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.