7 Febbraio
La battaglia per il Grande Nord
"Artico", il libro di Marzio G. Mian sulla terra dei ghiacci, il terreno di uno scontro tra potenze, l'epicentro del cambiamento climatico. Il racconto di una terra che è un altro pianeta nel pianeta.
Incontrai Marzio G. Mian la prima volta al Giornale, venticinque anni fa. Aveva l'aria di uno che pensava ad "altro", con i neuroni che viaggiavano verso un luogo lontano dalla redazione di via Negri a Milano. Marzio era un esploratore e a quel tempo forse non sapeva esattamente dove quel vai e vieni di idee l'avrebbe trascinato. Amava i libri, pencolava tra la redazione esteri e la cultura, s'affacciava a quella degli interni, con i capelli corvini, lo sguardo saettante, uno smilzo da passo di montagna. Come molti tra noi, Marzio ha poi transumato in vari giornali, titolando, impaginando, scrivendo, passando, tagliando, cucendo, sospirando "ah, se potessi...". Uscire dal macinino inesorabile del giornalismo è praticamente impossibile, addentrarsi nella scrittura è una possibilità che non sempre riesce perché "è tardi, devi chiudere le pagine del giornale", "è presto, andiamo a prendere un caffè", "domani faremo un bellissimo giornale, vedrai". Nel nostro mestiere l'oggi è sempre domani. Un dopo consumato tra le notizie d'agenzia, il mettere e levare ritmato delle dita che battono sui tasti, le telefonate "e mandami il pezzo che siamo in ritardo". Marzio il suo domani l'ha trovato tra i ghiacci. Nel freddo-caldo di una storia polare. Il suo "Artico" (Neri Pozza) è un libro bellissimo, non un saggio, non un reportage, non una memoria. "Artico" è un pastiche sospeso tra l'onirico bisogno di raccontarsi e la realtà che chiama d'imperio il dato, il fatto, la necessità dell'inchiesta. Una nave nera e rossa che solca il mare intabarrato nel ghiaccio. List anticipa un brano di "Artico" che verrà presentato oggi a Roma alle 16.30 (modera il titolare di List) nella sede della Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale (SIOI, piazza di San Marco, 51) dall'ambasciatore di Norvegia Margit F. Tveiten, Francesco Rutelli e Franco Frattini. Vi aspettiamo. E buona lettura di "Artico".
Il generale Estate
di Marzio G. Mian...
Incontrai Marzio G. Mian la prima volta al Giornale, venticinque anni fa. Aveva l'aria di uno che pensava ad "altro", con i neuroni che viaggiavano verso un luogo lontano dalla redazione di via Negri a Milano. Marzio era un esploratore e a quel tempo forse non sapeva esattamente dove quel vai e vieni di idee l'avrebbe trascinato. Amava i libri, pencolava tra la redazione esteri e la cultura, s'affacciava a quella degli interni, con i capelli corvini, lo sguardo saettante, uno smilzo da passo di montagna. Come molti tra noi, Marzio ha poi transumato in vari giornali, titolando, impaginando, scrivendo, passando, tagliando, cucendo, sospirando "ah, se potessi...". Uscire dal macinino inesorabile del giornalismo è praticamente impossibile, addentrarsi nella scrittura è una possibilità che non sempre riesce perché "è tardi, devi chiudere le pagine del giornale", "è presto, andiamo a prendere un caffè", "domani faremo un bellissimo giornale, vedrai". Nel nostro mestiere l'oggi è sempre domani. Un dopo consumato tra le notizie d'agenzia, il mettere e levare ritmato delle dita che battono sui tasti, le telefonate "e mandami il pezzo che siamo in ritardo". Marzio il suo domani l'ha trovato tra i ghiacci. Nel freddo-caldo di una storia polare. Il suo "Artico" (Neri Pozza) è un libro bellissimo, non un saggio, non un reportage, non una memoria. "Artico" è un pastiche sospeso tra l'onirico bisogno di raccontarsi e la realtà che chiama d'imperio il dato, il fatto, la necessità dell'inchiesta. Una nave nera e rossa che solca il mare intabarrato nel ghiaccio. List anticipa un brano di "Artico" che verrà presentato oggi a Roma alle 16.30 (modera il titolare di List) nella sede della Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale (SIOI, piazza di San Marco, 51) dall'ambasciatore di Norvegia Margit F. Tveiten, Francesco Rutelli e Franco Frattini. Vi aspettiamo. E buona lettura di "Artico".
Il generale Estate
di Marzio G. Mian
Lo spirito degli alberi avrà vinto e i giganti della miniera avranno perso, se Niels Sakariassen sarà sepolto nella fossa che ha scavato nell'orto. Aveva appena terminato di costruirsi la casa con le sue mani, Niels, nel 2009, quando l'australiana GME, Greenland Minerals and Energy, ha avviato i carotaggi lassù sull'altopiano del Kvanefjeld scoprendo il più grande giacimento al mondo d'uranio e terre rare, quei diciassette elementi chimici essenziali per la civiltà globalizzata, utilizzati per superconduttori, magneti, cellulari, fibre ottiche, alta tecnologia militare. Tra i prefabbricati rossi, blu, gialli o verdi distribuiti a caso tra le rocce, quella di Niels è l'unica casetta di Narsaq in blocchi di cemento. Posta ai margini del paese, è adagiata su un rilievo che degrada verso il mare, affacciata su uno dei paesaggi più potenti e incontaminati della Terra; una bellezza spropositata, da capogiro. Lo stordimento mi fa pensare che forse esiste anche una sindrome di Stendhal al cospetto della natura, ma potrebbe essere solo il malessere fisico dovuto all'incapacità di trovare un'emozione adeguata allo scenario: la scesa dà proprio sulla baia, a nord est di Narsaq, affollata di centinaia d'iceberg che si staccano e scendono con austera, inesorabile inerzia dalla calotta glaciale fino a insaccarsi nel piccolo golfo blu indaco in un monumentale ingorgo, ammassati uno all'altro come in una metropoli congelata, grattacieli di ghiaccio, fabbriche di ghiaccio, minareti di ghiaccio, cattedrali di ghiaccio. Scoppi e boati squarciano il silenzio e annunciano il crollo d'intere pareti, in lontananza potrebbero avere la dimensione delle scogliere di Dover o dei contrafforti di Notre-Dame. Faraglioni che s'inabissano provocando piccoli tsunami e l'eccitazione di migliaia d'uccelli. Quindi i blocchi-madre riprendono l'equilibrio, a volte si capovolgono e beccheggiano a lungo, per ore, acquisendo nuove forme, offrendo squarci turchesi dove il ghiaccio si scioglie, color acquamarina sulla linea di galleggiamento, in contrasto con la muraglia bianco grigia in alto. Poi la nuvolaglia scivola via verso il cielo d'Occidente e nel crepuscolo il ghiaccio assume toni rosa teneri e diffonde un alone struggente di vita, di caducità. Ma anche di violenza. "Groenlandia!" esclamò il pittore Rockwell Kent dopo essere naufragato in un fiordo glaciale simile a questo. "Dio, quanto può essere bello il mondo!".
Grattacieli di ghiaccio, fabbriche di ghiaccio, minareti di ghiaccio, cattedrali di ghiaccio.
Niels ha costruito apposta una grande finestra per saziarsi a piacimento di quella vista quando rimane in casa a intagliare le zanne di tricheco: a nord dell'ampia insenatura si delinea la barriera dell'Icecap groenlandese, un cuneo bianco nell'orizzonte montuoso, abbacinante massiccio che pare una colata di lava candida debordante da un cratere in disfacimento. Oltre quel limite, il ghiaccio s'estende per migliaia di chilometri fino al Polo Nord, l'ombelico dell'Artide, nel regno dell'Orsa minore. "Voglio che i miei figli e i figli dei miei figli vivano qui per sempre; vivere qui è una felicità che non ha prezzo. Nessuno è più ricco di me, non può esservi nel mondo una gioia più grande della mia" dice. E attraverso le fessure degli occhi s'intuisce il disperato bisogno d'una conferma.
Ora che il clima è cambiato Niels ha selezionato sei tipi di patate, una produzione arrivata a 600 chili l'anno, abbastanza per famiglia e parenti. Poi rabarbaro, broccoli, cavoli. E soprattutto alberelli, un vivaio in miniatura di piccole conifere e arbusti della famiglia del salice piuttosto comuni nella tundra americana, ma qui saccheggiati dai coloni vichinghi nel decimo secolo e spariti definitivamente, insieme ai vichinghi, con l'ultima glaciazione cinque secoli dopo. In Groenlandia non esistono gli alberi, per ora. Ma Nils dice che lui vede lontano, sente il respiro del luogo, parla con il vento e legge nella luce. "Anziché importare dalla Danimarca il legno per l'edilizia si potrebbero piantare alberi, soprattutto qui nel Sud, in vent'anni saremmo autosufficienti". Mentre parla cammina con rabbia sul terreno inclinato e sconnesso tra le sue creature, accarezza il rado fogliame con il palmo delle mani come se consegnasse l'ultimo saluto a un gregge destinato al macello. È chiaro che tra le ordinarie fronde e le mani sporche di terra accade qualcosa d'intimo e drammatico. Ogni tanto l'inuit, le spalle spioventi e contratte, si gira, mi guarda con i piccoli occhi spiritati. Piange senza lacrime, con la voce rotta e chioccia, attraverso parole che escono dal petto con dolore, la sua lingua gutturale sembra quasi un rantolo. "Invece pensano solo alle miniere. Dicono che è l'unico modo per diventare indipendenti dai danesi al più presto, ma a che serve l'indipendenza quando saremo comandati dalle grandi compagnie minerarie, e respireremo veleno e avremo perso l'anima?".
In Groenlandia non esistono gli alberi, per ora.
Appena saputo della miniera Niels ha piantato un boschetto invocando lo spirito degli alberi affinché crescessero fino a bloccare la vista di Kvanefjeld, un suo modo sciamanico d'esorcizzare l'inedita realtà, cioè l'inizio delle estrazioni; gli alberi hanno obbedito, se ti metti lì, a ridosso delle frasche, la montagna in effetti non la vedi. Come accadeva a Sarajevo durante l'assedio, quando la gente non alzava lo sguardo verso il monte Jahorina sperando così di non attirare l'attenzione dei cecchini serbi. Se il male non lo guardi, ci dicevano, lui non guarda te. L'impressionante dispiegamento d'investimenti e opere logistiche della gme - compreso un hangar, grande come quattro campi di calcio, costruito tra l'insenatura e l'imbocco della valle - e la determinazione del governo di Nuuk (la lillipuziana capitale dell'isola, sedicimila abitanti) a compiere un passo epocale per la Groenlandia hanno spinto Niels a chiedere allo spirito degli alberi di sostenerlo in un'altra sfida. Con l'aiuto dei figli ha dissodato un nuovo fazzolettino d'orto, eliminato grossi massi fino a 3 metri di profondità. "Se un giorno sarò sepolto lì allora vorrà dire che avrò vinto, sarò morto nella mia amata terra. Invece se cominciano con la miniera noi ce n'andremo, da qui e dalla Groenlandia: morirò lontano, non posso accettare che proprio la mia patria contribuisca ad avvelenare il pianeta". Niels, come molti suoi compaesani di Narsaq, potrebbe partire presto, perché la firma dell'accordo pare scontata vista la supina disponibilità, o complicità, mostrata dal governo nel concedere alla GME sempre ulteriori aggiustamenti per una valutazione d'impatto ambientale che sia infine decente abbastanza da blindare il nulla osta. In tal caso il golfo, liberato dagli iceberg, secondo i piani degli australiani diventerà il porto della gme da cui partiranno i grandi bulk transartici carichi di materiale radioattivo verso la Cina. La più grande miniera d'uranio a cielo aperto al mondo proprio in Groenlandia, ultima Thule del pianeta, di questo si tratta. Ciò che accadrà qui, nella minuscola, pittoresca Narsaq, avrà un impatto simbolico ben più ampio. La Groenlandia avrà perso definitivamente quell'innocenza e diversità custodite in milioni d'anni d'esistenza eremitica, lontano dalla grande storia dell'umanità. Era quasi la Luna, la Groenlandia. E improvvisamente potrebbe diventare una nuova Africa, un Congo boreale.
Morirò lontano, non posso accettare che proprio la mia patria contribuisca ad avvelenare il pianeta
La forza magnetica del Polo Nord attira i più imbarazzanti paradossi della modernità. La fetta di mondo che paga il prezzo più alto del mondo per effetto del cambiamento climatico è anche quella che, per le stesse ragioni, offre immense opportunità di conquista e di potere, nuove rotte marittime commerciali, esotiche destinazioni turistiche, nuove frontiere di sviluppo e di ricchezza, altre inesplorate, sterminate praterie per la ricerca e il progresso. Qui, dove sono più drammatiche ed estreme le ripercussioni della nostra hybris, è dove va in scena la tragedia della sua nemesi. La posta in gioco è immensa. Il valore di petrolio e gas stimato dall'United States Geological Survey è di 18 trilioni di dollari, l'equivalente dell'intera economia americana. L'Artico custodisce il 40 per cento delle riserve mondiali di combustibile fossile, il 30 per cento di tutte le risorse naturali, ma è lo stesso Artico che, secondo uno studio di "Nature Climate Change", vede sciogliere a causa di variazioni climatiche naturali solo il 30-50 per cento della propria consistenza, mentre il resto si scioglie a causa delle attività umane. Cioè del consumo di combustibile fossile. La polar rush, la corsa di Stati e corporation ad accaparrarsi il bottino di ricchezze ora disponibili nella regione grazie allo scioglimento dei ghiacci, galoppa a rotta di collo; il ghiaccio invece s'assottiglia, si rompe, recede, svanisce.

E la Groenlandia, Kalaallit Nunaat, la Terra dell'uomo del Nord, oltre 2 milioni di chilometri quadrati, per l'85 per cento ricoperti dall'icecap, e una popolazione di 56 mila abitanti che potrebbero stare tutti nello Juventus Stadium, è l'epicentro di eventi che minacciano di sconvolgere gli equilibri mondiali in questo inizio di millennio. È il nuovo Eldorado, eppure sta rapidamente sparendo. "Quando il ghiaccio si spezza riconosci l'amico dal nemico" mi ha detto Angu, giovane cacciatore di foche a Upermavik, nel Nord Est, dove già in marzo non è più possibile usare i cani da slitta perché il pack è una poltiglia impraticabile. L'Artico, luogo di cruda e implacabile verità, rivela infatti molto di noi, svela le ipocrisie e la tracotanza della nostra civiltà, ma è anche forse l'ultimo campo di battaglia della lunga, cruenta e appassionante guerra dell'Homo Sapiens contro la natura, spettacolare teatro della nostra volontà di conquista e supremazia. Strano tuttavia che la storia delle conseguenze del cambiamento climatico nella regione dove esso sviluppa tutta la sua potenza di fuoco, dove il riscaldamento è doppio rispetto al resto del pianeta, una storia così intrigante e piena di quegli ingredienti che dovrebbero alimentare il romanzo d'avventura della nostra presenza sulla Terra, venga così poco raccontata sul terreno dello scontro; le notizie sono frammentarie e confuse, come non accadeva nemmeno ai tempi delle Guerre puniche. Forse perché sembra fantascienza, roba d'un altra galassia. Storie che accadono in luoghi troppo lontani per riguardarci direttamente. In fondo, si pensa, i veri problemi sono altri, quelli che ci toccano da vicino, l'invasione degli immigrati ad esempio, che attraversano il nostro vecchio, acciaccato mare. Com'è possibile che quel deserto di ghiaccio, lande remote, marginali e da sempre irrilevanti nella storia dell'uomo, luoghi senza spazio né tempo, ora si mettano a macinare storia, a occupare la scena? Neanche l'Oceano Artico fosse un nuovo Mediterraneo dove il destino si compie, dove tutto si determina e si tiene.
È anche forse l'ultimo campo di battaglia della lunga, cruenta e appassionante guerra dell'Homo Sapiens contro la natura.
L'Artico chiama, la Terra risponde. Ciò che accade nell'Artico non rimane nell'Artico, è il mantra degli scienziati. Ogni cubetto di ghiaccio sciolto in Groenlandia è un sasso che lapida la nostra civiltà, diventa polvere nelle campagne pugliesi, una granata d'acqua killer sui caruggi di Genova, una buriana che martella il litorale di Livorno. L'Artico chiama, il Mediterraneo risponde. Dal 2011 in Groenlandia sono scomparse ogni anno 375 miliardi di tonnellate di ghiaccio, l'equivalente di un cubo di 8 chilometri per lato e di quattrocento milioni di piscine olimpiche. Solo i due più grandi ghiacciai nel Nord Est, Zachariae Isstrom e Nioghalvfjerdsfjorden, quelli dove il processo di scioglimento è più evidente, sono in grado di rialzare i mari di oltre un metro. Se si scioglie la Groenlandia i metri diventano otto.
La più grade isola del mondo è fatta d'acqua dolce ghiacciata, unico residuo dell'ultima era glaciale, quando i ghiacciai alti chilometri coprivano non solo la Groenlandia, ma ampie zone dell'emisfero settentrionale. Nella maggior parte di queste regioni - in Canada, Scandinavia, New England, e nella parte superiore del Midwest americano - il ghiaccio si è sciolto diecimila anni fa. La Groenlandia resiste, per ora. È praticamente una scodella, intorno le montagne e dentro un freezer ripieno di ghiaccio. Come la scodella sia fatta sotto resta un mistero: la Groenlandia potrebbe non essere proprio un'isola, ma un arcipelago d'isolotti uniti dal ghiaccio. In fondo alla scodella ci potrebbe essere solo il mare. La calotta ha cominciato a formarsi con la neve caduta anno dopo anno centocinquantamila anni fa, strati e strati di neve diventata ghiaccio con l'enorme pressione. I ruscelli che ho attraversato con i cacciatori nella regione di Thule - ho saputo poi dagli scienziati di una base climatologica americana in zona - erano ghiaccio risalente pressappoco al tempo di Giulio Cesare, quando il Grande Nord cominciava alla Manica. La calotta al centro supera i 3 chilometri di profondità, la sua massa è così enorme da deformare la Terra, spingendo il substrato roccioso diverse migliaia di metri dentro il mantello. La sua attrazione gravitazionale influisce sulla distribuzione degli oceani. Negli ultimi anni questa calotta s'è svegliata dal suo sonno postglaciale.
Dal 2011 in Groenlandia sono scomparse ogni anno 375 miliardi di tonnellate di ghiaccio, l'equivalente di un cubo di 8 chilometri per lato e di quattrocento milioni di piscine olimpiche.
La notte di Natale del 2016 nell'estremo Nord Est dell'isola, il più remoto e disabitato, la temperatura ha superato di poco lo zero. A Milano faceva meno tre. Quando i dati sono pervenuti al centro di monitoraggio polare della nasa a Goddard nel Maryland, gli scienziati che avevano raggiunto le famiglie per le feste sono stati convocati per un vertice d'emergenza: più che spiegare, dovevano capire. "Un caso che possiamo definire ancora eccezionale, ma che sarebbe impossibile senza un cambiamento climatico antropogeno" fu l'interpretazione di Friederike E.L. Otto dell'Università di Oxford. Nel Nord Est la stagione calda del 2017 ha superato di quaranta giorni la media annuale, nel 2016 l'"eccezione" era di venticinque giorni. Lo scioglimento di un ghiacciaio grande come quello della Groenlandia sballa ogni studio consolidato, procede con meccanismi imprevedibili e mai osservati prima, tabula rasa per glaciologi, geologi, oceanografi, meteorologi. Sappiamo quasi tutto sulla scomparsa dei dinosauri, ma il processo di liquefazione di un'isola grande come il Texas, osservato da duecento satelliti in tempo reale e da migliaia di scienziati - quattromila solo negli Stati Uniti - è un fenomeno ancora pieno d'incognite e di sorprese. Meccanismi che si autoalimentano o che ne innescano continuamente di nuovi. Molto tuttavia si sa. Per esempio, quando l'acqua si accumula in superficie, assorbe più raggi solari e scioglie più rapidamente altro ghiaccio, in una sorta di "cannibalismo del disgelo". L'acqua penetra, si fa spazio nelle profondità della calotta groenlandese, crea mulinelli, fiumi sotterranei che sfociano sul fondo marino, alla base dei più grandi ghiacciai che si allungano nell'oceano; e dove più l'oceano è profondo più tende a insinuarsi: con un effetto a "camino" l'acqua salata è risucchiata nel ghiacciaio. Più grande e profondo è il ghiacciaio, più rapido è il processo di scioglimento; contemporaneamente l'acqua lubrifica la base e accelera lo spostamento della massa verso l'oceano e quindi il distacco di grandi blocchi.

Il ghiacciaio Jakobshavn che è sempre stato una fabbrica di iceberg - compreso il bestione che incrociò il Titanic in Nord Atlantico - oggi da solo contribuisce per il 10 per cento del totale di quelli che abbandonano la calotta. Ottomila anni fa lo Jakobshavn riempiva completamente il fiordo fino alla morena, a metà dell'Ottocento la linea di distacco si era spostata indietro di una quindicina di chilometri, nei centocinquant'anni successivi è arretrato di un'altra ventina di chilometri. Improvvisamente, alla fine degli anni Novanta, il lento arretrare è diventato una veloce ritirata. Tra il 2001 e il 2006 il fronte è rinculato di 14 chilometri. Negli ultimi quindici anni ha ceduto più terreno che nel secolo precedente. Dagli anni Novanta lo Jakobshavn ha quasi triplicato la sua velocità. Nell'estate del 2012, la prima a rompere ogni record da quando esistono le misurazioni, si è ritirato alla velocità di 45 metri al giorno, circa 2 metri all'ora. Sembra un count down, una clessidra nella quale non scende sabbia, ma ghiaccio. Che diventa acqua. Meno Groenlandia, più mare, meno bianco, più energia solare che non viene rimbalzata ma assorbita e aggiunge caldo al caldo.
L'acqua dolce groenlandese stia rallentando il corso della corrente circolare dell'Atlantico Meridionale.
Si sa anche che ogni fetta di Groenlandia che se ne va si porta via isole del Pacifico, villaggi eschimesi in Alaska, ville sulle spiagge della Florida; che nei prossimi decenni toccherà a Venezia, Miami, New York... Ma ci sono oceanografi e climatologi che cercano altro in quel nuovo mare d'acqua dolce che entra nel circuito marino globale. Si muovono tra la Groenlandia orientale e le Svalbard occidentali, con uno spirito che ricorda quello degli archeologi tedeschi sulle tracce delle città cantate da Omero, attratti dal principio delle civiltà, dall'alfa dell'Occidente: questi uomini hanno la tuta termica e scavano invece, nei segreti delle correnti, quel flusso d'energia che gira, pompa la vita negli oceani, fa muovere il vento e le nuvole. Alcuni tra i più bravi e visionari sono italiani. Mi sono svegliato con loro alla base Dirigibile Italia alle Svalbard. Odore di caffè, pane tostato, pancetta sfrigolata nella grande padella di ghisa. Fuori, il buio assume qualche striatura di grigio perlaceo e dai ghiacci del fiordo di Ny-Alesund, il più freddo dell'arcipelago, giunge un soffuso riverbero bluastro. Con la tazza fumante in mano si pianifica la giornata, i fisici dell'atmosfera andranno alla torre meteorologica Climate Change Tower, i chimici raggiungeranno Gruvebadet, il laboratorio attrezzato per le misurazioni di inquinanti in aria, e i geologi partiranno per le attività di campo. Gli oceanografi indossano la tuta di sopravvivenza e si dirigono all'interno del Kongsfjorden, dove si viaggia a una media di meno trenta. Qui l'acqua del fiordo in superficie è molto fredda, meno due gradi, e vicina al punto di congelamento. Ma appena sotto questo strato se ne trova un altro d'acqua più calda, che tocca anche i sei gradi, al punto che i due italiani affondano le mani per trovare sollievo. "L'acqua calda è solitamente meno densa e quindi più leggera, dovrebbe galleggiare sopra quella fredda" spiegano. Ma la densità può dipendere anche dal contenuto di sali disciolti, quindi questa è acqua salata e più pesante. Vuol dire che nel Kongsfjorden le acque più fredde e più leggere sono acque dolci, provengono dai ghiacciai groenlandesi: "Attirandola, distraggono la corrente calda che passa all'esterno del fiordo, lungo la costa settentrionale delle Svalbard, cioè la West Spitsbergen Current, la vena più settentrionale della corrente marina partita dal Golfo del Messico; quella che, dopo aver lambito le coste europee, finisce il suo viaggio entrando in Artico scorrendo proprio davanti al Kongsfjorden. Significa che lo scioglimento dei ghiacci groenlandesi cambia il corso della corrente e che questa a sua volta accelera il processo stesso di scioglimento...".
Un recente studio ha provato come l'acqua dolce groenlandese stia rallentando il corso della corrente circolare dell'Atlantico Meridionale. Normalmente le acque equatoriali salgono, si raffreddano e ritornano in circolo innescando la circolazione atmosferica atlantica, regolando clima e coltivazioni. Ora il meccanismo si sta inceppando e provoca siccità e desertificazione nel Sahel, dalla Mauritania al Sudan. In prospettiva questo significa milioni di profughi climatici e immigrazione. C'è tuttavia uno scenario tabù che ossessiona scienziati come quelli italiani al lavoro sul Kongsfjorden. Da milioni di anni nello Stretto di Fram che separa Svalbard e Groenlandia la Corrente del Golfo esaurisce la sua spinta circolare e alimenta verso sud il ricambio di acque fredde nell'Atlantico grazie a un vortice fatto di ghiaccio, acqua e vento, il Beaufort Gyre, una sorta di ventricolo artico a ovest della Groenlandia che regola la circolazione degli oceani e degli andamenti ciclonici del mondo come un bravo vigile urbano. Ma ora lo Stretto di Fram sta diventando teatro di uno scontro inedito, quello tra la West Spitsbergen Current e la East Greenland Current, impatto che genera una deviazione di acqua calda verso i ghiacci della Groenlandia sud orientale: la prova che la Corrente del Golfo si sta indebolendo in molti rami. Si potrebbe arrivare a un suo totale esaurimento? Una delle prime conseguenze sarebbe la fine del clima continentale in Europa. Lo scenario peggiore, da day after tomorrow, che gli scienziati seri evitano di nominare, è quello che senza l'energia della madre di tutte le correnti (che si sviluppa anche attraverso i venti anticiclonici) il Beaufort Gyre, il pistone della macchina oceanica e climatica globale, cessi di pompare. Sarebbe l'omega della civiltà.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.