9 Ottobre
La Borsa e la vita. Appunti su manovra, mercati e povertà
Lo spread sopra i 300 punti, l'audizione di Bankitalia sul Def e i numeri che raccontano una politica economica improvvisamente dimenticata che ha prodotto il populismo. L'importanza degli investimenti e un pensiero di Federico Caffè sul funzionamento dei mercati
La manovra è in discussione in Parlamento, nelle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato stamattina hanno offerto il loro punto di vista il ministro dell'Economia Giovanni Tria e il vicedirettore generale di Bankitalia Luigi Federico Signorini. Siamo su due mondi che non s'incontrano. Tria ha sostenuto che "le stime di finanza pubblica sono prudenziali" e "la previsione si basa su ipotesi caute se non addirittura pessimistiche e penso che le stime possano essere ampiamente superate". Signorini ha parlato invece di effetti "modesti e graduali. L'aumento dei trasferimenti correnti, quali quelli connessi con la spesa sociale così come gli sgravi fiscali, tendono ad avere effetti congiunturali modesti e graduali nel tempo; stimiamo che il moltiplicatore del reddito associato a questi interventi sia contenuto".
01
Il Def e gli oracoli
Chi ha ragione? Nessuno dei due. Gli economisti si sentono oracoli, hanno dimenticato da tempo di essere degli scienziati sociali che - come consigliava Einaudi - ogni tanto dovrebbero sollevare lo sguardo e osservare cosa succede là fuori. Il Def è trattato come un documento oracolare sia da chi ne sostiene le ragioni sia da chi lo contesta. La realtà è che i cosiddetti "competenti" non azzeccano una previsione da decenni. Guardate qui le stime fatte sul rapporto tra debito pubblico e Pil:
Il Def non è la Bibbia (e perfino il testo sacro ha i suoi margini d'errore) ma questo non significa che non sia necessario e utile. È entrambe le cose, è bene che ci sia, è altrettanto importante che venga discusso in tutte le sue parti. Si nota solo una certa predisposizione a trattarlo con il metro del pregiudizio, giornalisti e analisti che fino a ieri non avevano mai messo in dubbio le previsioni da Nostradamus dei Def precedenti oggi trattano il documento con lo zelo che si riserva al...
La manovra è in discussione in Parlamento, nelle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato stamattina hanno offerto il loro punto di vista il ministro dell'Economia Giovanni Tria e il vicedirettore generale di Bankitalia Luigi Federico Signorini. Siamo su due mondi che non s'incontrano. Tria ha sostenuto che "le stime di finanza pubblica sono prudenziali" e "la previsione si basa su ipotesi caute se non addirittura pessimistiche e penso che le stime possano essere ampiamente superate". Signorini ha parlato invece di effetti "modesti e graduali. L'aumento dei trasferimenti correnti, quali quelli connessi con la spesa sociale così come gli sgravi fiscali, tendono ad avere effetti congiunturali modesti e graduali nel tempo; stimiamo che il moltiplicatore del reddito associato a questi interventi sia contenuto".
01
Il Def e gli oracoli
Chi ha ragione? Nessuno dei due. Gli economisti si sentono oracoli, hanno dimenticato da tempo di essere degli scienziati sociali che - come consigliava Einaudi - ogni tanto dovrebbero sollevare lo sguardo e osservare cosa succede là fuori. Il Def è trattato come un documento oracolare sia da chi ne sostiene le ragioni sia da chi lo contesta. La realtà è che i cosiddetti "competenti" non azzeccano una previsione da decenni. Guardate qui le stime fatte sul rapporto tra debito pubblico e Pil:
Il Def non è la Bibbia (e perfino il testo sacro ha i suoi margini d'errore) ma questo non significa che non sia necessario e utile. È entrambe le cose, è bene che ci sia, è altrettanto importante che venga discusso in tutte le sue parti. Si nota solo una certa predisposizione a trattarlo con il metro del pregiudizio, giornalisti e analisti che fino a ieri non avevano mai messo in dubbio le previsioni da Nostradamus dei Def precedenti oggi trattano il documento con lo zelo che si riserva al nemico da abbattere. Nessuno scandalo, ma sia chiaro che siamo di fronte a un gioco politico.
Il titolare ha già espresso il suo modesto parere: ci sono una serie di fattori - come sempre - che non sono ipotecabili, a cominciare dalla crescita dell'economia mondiale e, senza alcun dubbio, il reddito di cittadinanza è un'incognita e la sua fortuna (o disgrazia) dipende da come verrà formulato e applicato. La grande scommessa è quella sugli investimenti (e non a caso in pochi ne parlano): se il governo varerà un piano di opere con investimenti pubblici e privati, potrebbe arrivare uno stimolo importante per la crescita. Senza questo apporto alla crescita, le previsioni del Def diventano un esercizio teorico destinato a schiantarsi di fronte alla realtà. Lo stesso vicedirettore di Bankitalia nell'audizione in Parlamento afferma:
Gli effetti macroeconomici della manovra dipendono dalla sua composizione e dal disegno delle singole misure; una valutazione sarà quindi possibile solo quando i dettagli saranno resi noti.
Frase che dai resoconti delle cronache mainstream scompare.
02
Lo spread e i mercati
Il mercato dei titoli di Stato ha prezzato più le parole dei protagonisti che i fatti concreti e anche questo alla fine non è né giusto né sbagliato, è un dettato della logica. La contesa tra Roma e Bruxelles è un fatto che impatta sulle valutazioni di chi compra e vende il debito pubblico italiano. Lo spread sopra i 300 punti è il sintomo non la causa, si tratta di un valore alto, ma non è l'Armageddon finanziario che viene evocato, segno che il mercato è decisamente più saggio di molti che da giorni soffiano sul fuoco volontariamente o meno.
Il deficit in se non è né buono né cattivo, dipende da cosa sta sopra e sotto questa parola. Se il Def trova una coerente ed efficace traduzione della legge di stabilità, tutte le pedine andranno più o meno a dama (non esiste la perfezione), se viene scritto pensando solo al voto europeo di maggio 2019 allora le previsioni sono destinate a deragliare in maniera importante. La valutazione, soprattutto in questa fase, è influenzata da opinioni personali circa la ricetta economica, la scuola dei rigoristi contro chi pensa che proprio quella linea vada cambiata in termini keynesiani. Questo scontro ha una sua ragione politica profonda, è figlio di uno scenario politico mutato. Come scriveva qualche giorno fa Lorenzo Castellani su List "non si possono fare riforme contro gli elettori" e bisogna tenerne conto, esiste una cosa che si chiama voto, democrazia, libera scelta e l'execution dei politici non può essere indipendente da tutto questo. Realpolitik.
03
Il calo degli investimenti (necessari)
C'è inoltre una grande differenza tra le due parti: le soluzioni dei primi forse hanno contenuto lo spread ma hanno fallito sul piano sociale e chi afferma il contrario allora deve spiegare la nascita e l'ascesa dei partiti populisti in tutta Europa; la prospettiva inseguita dai secondi è una terra sconosciuta, un'incognita forse insidiosa ma questo non può essere affermato a prescindere. Quale critico può giudicare un'opera senza prima averla vista rappresentata? L'applicazione del primo schema - quello di una post-austerità senza investimenti (vedremo ora il grafico) - ha limiti noti, ha lasciato sul terreno italiano 5 milioni di poveri assoluti (c'è perfino chi ne nega l'esistenza e solitamente ha la pancia piena) e in condizioni di rallentamento dell'economia condurrebbe - questa sì è una certezza - alla recessione.
Gli investimenti nel Paese sono calati costantemente, questo è un altro dato di fatto innegabile:
Lo stesso vicedirettore di Bankitalia, Signorini, oggi in Parlamento ha spiegato bene quanto sia cruciale questa parte del piano economico del governo:
La spesa per investimenti può avere un impatto significativo sulla crescita del prodotto, non soltanto nel breve termine ma anche a più lungo andare, se gli investimenti concorrono ad accrescere strutturalmente la capacità produttiva. L’enfasi che il Governo pone sulla ripresa di un significativo programma di investimenti è dunque condivisibile. L’efficacia di tale programma dipende da caratteristiche che nel nostro Paese non sono scontate: la rapida attuazione, l’efficienza degli interventi, l’attenta selezione dei programmi per individuare quelli in grado di determinare un effettivo incremento qualitativo e quantitativo del capitale. Data la contrazione dell’ultimo periodo, è verosimile che esistano ampi margini per investimenti profittevoli; ma solo se opportunamente selezionati ed efficientemente attuati essi potranno determinare esternalità positive per lo sviluppo dell’economia3 . Dati i tempi richiesti per individuare gli interventi e portare a termine le fasi progettuali e di assegnazione dei lavori, l’effettivo incremento della spesa potrebbe tardare a manifestarsi, riducendo l’apporto degli investimenti alla crescita nel breve periodo.
Anche questa parte dell'audizione è scomparsa dalle cronache e dai titoli, eppure è essenziale per fare una valutazione e un'analisi corretta.
04
Il decollo a razzo del debito pubblico
I cosiddetti "competenti" che oggi danno lezioni di bon ton contabile, dovrebbero spiegare dov'erano quando al debito pubblico italiano succedeva questo:
E gli stessi dovrebbero anche sostanziare la loro grande conoscenza dei conti pubblici - e dell'operato della politica - spiegando come mai al rapporto debito-pil è successo questo:
Sono curve interessanti (forse troppo) che pongono problemi seri di credibilità a chi oggi critica la manovra con la clava in mano. È più che giusto ascoltare le preghiere, tenerne conto per il domani, trovare soluzioni nuove, correzioni, c'è solo un lieve problema di pulpito.
05
La ricchezza italiana è di pochi
Quanto ai mercati, alla Borsa, al giusto riferimento agli effetti dello spread (a cui List attribuisce grande importanza, sia chiaro), per una corretta valutazione "politica", di scenario, occorre ricordare sempre da chi è detenuta la ricchezza in Italia. Ecco un brano illuminante tratto dall'indagine di Bankitalia sui bilanci delle famiglie italiane pubblicato il 12 marzo scorso:
Tra il 2006 e il 2016 la ricchezza finanziaria è divenuta più concentrata: la quota di attività finanziarie posseduta dalla metà delle famiglie con ricchezza netta più bassa è scesa di circa 5 punti percentuali, a poco meno dell’11 per cento; quella detenuta dal 10 per cento più abbiente è salita di quasi 5 punti, a poco meno del 53 per cento. La maggiore concentrazione si è accompagnata con una diffusa riduzione della quota di famiglie che detengono titoli di Stato, obbligazioni, azioni, fondi comuni e gestioni patrimoniali, mentre è aumentata, pur restando complessivamente contenuta, la quota di famiglie più abbienti che detengono titoli esteri (Fig. 6), in linea con l’aumento complessivo della quota delle attività sull’estero. Questi andamenti hanno tuttavia contribuito solo marginalmente alla maggiore concentrazione che ha invece riflesso prevalentemente la riduzione del valore complessivo dei portafogli detenuti dai quattro quinti delle famiglie meno abbienti e la crescita di quello detenuto dal 20 per cento più ricco.
La ricchezza italiana è nelle mani di pochi. Guardate la ripartizione delle attività finanziarie:
Sono numeri arcinoti ai piani alti. Si fa finta che non esistano e tout va, rien va plus.
06
Il fantasma della povertà
Contemporaneamente gli individui a rischio povertà e finanziariamente poveri sono in ascesa:
Cosa significano le curve nel grafico qui sopra? Lasciamo che a parlare sia la stessa Bankitalia:
Il benessere materiale di una famiglia è solitamente associato al reddito equivalente (ovvero modificato per rendere confrontabili tra loro nuclei di dimensione e composizione diversa) complessivamente percepito in un anno. Sono considerate a rischio di povertà le persone con un reddito al di sotto di una soglia ritenuta socialmente accettabile, convenzionalmente posta uguale al 60 per cento del reddito equivalente mediano. Questa definizione non considera però le altre risorse finanziarie cui la famiglia può attingere per soddisfare le proprie esigenze: tra i vari motivi, le famiglie accumulano ricchezza per far fronte a eventi, attesi o inattesi, che comportino riduzioni del reddito familiare, come ad esempio il pensionamento, la perdita dell’impiego o l’insorgere di malattie gravi. Per misurare l’incapacità di fronteggiare brevi periodi di difficoltà economica, si definiscono “finanziariamente povere” quelle famiglie che detengono una ricchezza in attività finanziarie, più facilmente liquidabili, modificata per tenere conto della struttura familiare, inferiore a un quarto della soglia che individua il rischio di povertà (60 per cento del reddito equivalente mediano). In altre parole, una famiglia è finanziariamente povera se, anche liquidando tutte le attività finanziarie immediatamente disponibili, non ha risorse sufficienti per evitare il rischio di povertà per almeno tre mesi.
Tre mesi. E poi c'è l'abisso di una vita di stenti, dove si perde ogni dignità. Perché nessuno vuole parlare di questo? Pensate sia un fenomeno marginale, che riguardi una minoranza di reietti che non hanno alcun diritto tranne quello di morire e nelle condizioni peggiori? Continuiamo a far parlare Bankitalia:
Nel 2016, si trovava in questa condizione di vulnerabilità il 44 per cento della popolazione, una quota ancora decisamente superiore a quella registrata nel 2006, prima dell’avvio della crisi finanziaria globale, ma in calo dal picco del 2012b (Fig. A). La condizione di povertà finanziaria è più concentrata tra le persone a rischio di povertà (di reddito): circa l’85 per cento delle persone con reddito equivalente inferiore al 60 per cento di quello mediano non dispone di attività finanziarie sufficienti in caso di necessità. È tuttavia finanziariamente povero anche poco meno di un terzo del complesso delle persone con reddito equivalente al di sopra di questa soglia e circa il 15 per cento di quelle con reddito equivalente nel quarto più alto della distribuzione. Con l’avvio della crisi finanziaria, l’incidenza della povertà finanziaria è cresciuta più rapidamente di quella del rischio di povertà (di reddito). Ne è discesa una crescita rapida della quota di persone che ricadono in entrambe le condizioni dal 15 per cento nel 2006 a quasi il 20 nel 2016, dopo la sostanziale stabilità nei 10 anni precedenti. Gli effetti della prolungata crisi economica e finanziaria appaiono quindi assai più pesanti quando si considerano insieme il reddito e la ricchezza.
Il 44 per cento della popolazione italiana è in condizioni di vulnerabilità. A qualcuno viene in mente che tutto questo ha condotto al sottosopra elettorale del 4 marzo? Chi ha governato fino all'altro ieri ha mai letto queste indagini? E la stessa Bankitalia come fa a sostenere che il nuovo corso è un disastro e poi de facto sostenere immutabili politiche che hanno nutrito la bestia? Che classe dirigente è quella italiana che non fa mai autocritica, si perpetua all'infinito e non offre mai un'alternativa agli ultimi della classe?
***
Viviamo in un mondo dove la corruzione del linguaggio è l'ingrediente principale di un dibattito pubblico ridotto a lotta tra clan, fazioni l'un contro l'altra armate. La camarilla è il luogo "politico" dove si continuano a dissipare le speranze. Riconoscere la neolingua del falso, della propaganda, della verità decontestualizzata (che diventa falsità) è essenziale per restare liberi. Riccardo Ruggeri riscopre un autore dimenticato, una vita tragica, quella di Armand Robin, una biografia drammatica consegnata alla ricerca del senso e allo smascheramento del potere.
07
Essere liberi nell'era della distorsione intellettuale
"Conoscere il potere equivale a essere riusciti a sfuggirgli; dargli un nome è distruggerlo; descriverlo nel dettaglio, con la stessa obiettività con cui gli entomologi descrivono un insetto, è persino peggio di distruggerlo”
di Riccardo Ruggeri
Ci sono individui che nascono in un momento storico sbagliato della storia, o meglio sono stati di certo utili per la loro epoca (seppur spesso non apprezzati) ma sarebbero stati più utili in altre, successive. È il caso di Armand Robin, nato in Bretagna nel 1912 e morto a Parigi nel 1961. I suoi genitori erano contadini bretoni assolutamente ignari della lingua francese, lui è un alunno brillante, frequenta il liceo, poi si getta, a corpo morto, nello studio delle lingue. A vent’anni vince una borsa di studio che lo porterà in Polonia e in Unione Sovietica. Vivendo per alcuni mesi in un kolchoz si rende conto di cosa sia il comunismo (reale) per i contadini russi, creando in lui una profonda, definitiva, disillusione verso la sua ideologia giovanile che, inorridito dalla sua execution, rifiuterà per sempre, diventando un intellettuale in odore di anarchia. Mal gliene incolse. Come succede a quelli che oggi rifiutano il politicamente corretto delle classi dominanti occidentali. Continua a leggere l'articolo su List.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Con un libro che in questi giorni accompagna l'insonnia del titolare. Troppo Caffè? Può darsi, ma questo serve a non cedere al conformismo.
08
Federico Caffè
Federico Caffè scompare senza lasciare alcuna traccia il 15 aprile del 1987. Economista, keynesiano, fu il maestro di Mario Draghi, Vincenzo Visco e altri personaggi che oggi parlano dell'economia come se fosse un meccanismo automatico dettato da un pensiero unico. Come sono lontani i tempi in cui seguivano le lezioni di Caffè. È un libro ricchissimo di vita, complessità, ricerca interiore e sorprendente attualità.In queste ore, c'è una sua frase tra le pagine che è come un bagliore:
Da tempo sono convinto che la sovrastruttura finanziario-borsistica con le caratteristiche che presenta nei Paesi capitalisticamente avanzati favorisca non già il vigore competitivo, ma un gioco spregiudicato di tipo predatorio, che opera sistematicamente a danno dei risparmiatori.
Proviamo almeno a pensare, non è detto che faccia male. C'è chi beve solo spread, qui prendiamo anche il Caffè.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.